Metro C Pantano, omicidio di Ivan Alexandru: fermato il presunto omicida

C’è un secondo fermato per l’omicidio di Alexandru Ivan, il 14enne ucciso nel parcheggio della metro di Pantano, a ridosso della periferia est di Roma.

Dopo il fermo di Corum Petrow, indiziato di concorso nel delitto del minorenne, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati e dell’Arma di Treviso hanno rintracciato anche il trentenne Dino Petrow, cugino di Corum Petrow.

L’uomo è stato arrestato a Treviso dove aveva raggiunto la casa di una zia subito dopo l’omicidio. Ad accusarlo, dopo essersi costituito in caserma, il cugino Corum Petrow, il quale ha raccontato agli inquirenti che a sparare a Ivan Alexandru sarebbe stato il cugino che subito dopo l’omicidio aveva fatto perdere le tracce rifugiandosi a casa della zia a Treviso.

Ad eseguire il fermo, emesso dalla procura di Velletri, sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati e dell’Arma di Treviso. Il 30enne avrebbe alle spalle precedenti per reati contro il patrimonio, armi e droga.




Legge sul fine vita, Salvini e Zaia si “punzecchiano” a distanza

“La mia posizione è assolutamente chiara: la vita va tutelata dalla culla alla fine, bisogna garantire tutte le cure necessarie alle future mamme e a coloro che sono in difficoltà alla fine dei loro giorni però senza arrivare ai livelli olandesi.

Il Consiglio Regionale Veneto ha votato, hanno vinto i no, dal mio punto di vista avrei votato anch’io in quel senso lì”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ad Agorà, circa la bocciatura della legge sul fine vita in Veneto. “La lega non è una caserma, c’è libertà di pensiero. Per me è bene che sia finita così”, ha concluso Salvini.

“Tutte le posizioni sono rispettabili e le rispetto fino in fondo. Trovo però ipocrita da parte di qualcuno far finta che non esista nemmeno la sentenza della Consulta che autorizza il fine vita”. Lo spiega il governatore del Veneto Luca Zaia in un’intervista al Corriere della Sera dopo la bocciatura del progetto di legge sul suicidio medicalmente assistito.

Qualcuno secondo il governatore “ha voluto far passare il messaggio, scorretto oltre che sbagliato, che la legge autorizzasse il fine vita. Ma non è così – prosegue – Questa possibilità esiste già in forza di una sentenza della Corte costituzionale del 2019. Puntava a regolare modalità e tempi. Dovevamo votare su un tema etico, non politico. Ognuno si è espresso secondo coscienza. Per quanto riguarda la Lega non abbiamo mai fatto una riunione per contare i voti. Avrei trovato vomitevole il contrario”.

In Veneto “è uscita una rappresentazione della spaccatura che su questi temi vive l’intero Paese. Anche se in cuor loro, credo, i cittadini sarebbero favorevoli ad avere una legge che regola i comportamenti che si possono tenere in situazioni così delicate anche dal punto di vista etico”, precisa.

Il governatore del Veneto ce l’ha con “chi nega l’evidenza, con gli ipocriti che fingono di non vedere che il suicidio assistito c’è già, ma respingono la necessità di adottare una legge per regolamentarlo – conclude – C’era l’occasione e non è stata sfruttata”.




Cynthialbalonga (calcio, serie D), Di Cairano: “Col San Marzano vittoria sofferta, ma pesante”

Genzano (Rm) – Prima vittoria del 2024 per la Cynthialbalonga. I ragazzi di mister Marco Mariotti si sono imposti sul difficile campo del San Marzano per 2-0. A sbloccare il risultato è stato il centrocampista classe 2000 Davide Di Cairano che commenta con soddisfazione il successo: “E’ stata una vittoria sofferta, figlia anche del periodo non brillantissimo che stiamo passando perché non riusciamo a dare continuità alle prestazioni in partita, anche se ci alleniamo bene. Ci siamo compattati, abbiamo difeso bene e potevamo sfruttare meglio qualche contropiede. Il gol del vantaggio l’ho messo a segno a metà primo tempo: su un cross di Capaldo da sinistra, mi sono inserito sul secondo palo e da pochi passi l’ho appoggiata in porta. Loro hanno provato a reagire, d’altronde parliamo di una squadra preparata che ha giocatori importanti, ma forse non stanno vivendo un grande periodo. Nel secondo tempo è arrivato un altro gol molto simile, sempre su assist di Capaldo: stavolta la firma l’ha messa Doratiotto. Il San Marzano non aveva mai perso in casa, il mister ce lo aveva detto che c’è sempre una prima volta… e alla fine abbiamo centrato un risultato molto pesante”. La Cynthialbalonga si trova al momento al sesto posto in classifica, a un soffio dalla zona play off: “Questo è un campionato più tosto rispetto al passato, bastano due risultati negativi o positivi per cambiare gli orizzonti. Ci vuole equilibrio, non bisogna farsi prendere dallo stato d’animo del momento”. Con quello di domenica scorsa Di Cairano è arrivato a quota quattro reti: “E’ il mio record stagionale personale ed è abbastanza paradossale perché non mi sento ancora al top delle mie prestazioni, ma sono comunque felice di poter contribuire al percorso di questa squadra”. Nel prossimo turno la Cynthialbalonga giocherà ancora in trasferta, sul campo dell’Anzio: “Loro sono in una complicata zona di classifica, anche se arrivano da una bella vittoria con la Boreale. Ogni partita fa storia a sé e va affrontata al meglio. Dobbiamo andare lì con umiltà e provare a portare via un’altra vittoria”.





Colleferro (calcio, Eccellenza), la carica di De Stefano: “A Gaeta sarà una partita importantissima”

Colleferro (Rm) – Il Colleferro è ancora vivo. La squadra rossonera ha vinto 2-0 con la Vis Sezze nell’ultimo match di campionato e ora guarda alla prossima sfida col Gaeta con rinnovata fiducia. Tra i protagonisti dell’ultima gara c’è stato Carmine De Stefano (ritratto nella foto di Leonardo Pera), esterno offensivo classe 1992 autore di un grandissimo gol per il momentaneo 1-0 colleferrino: “Abbiamo avuto un buon approccio, costruendo alcune buone occasioni già nel primo tempo che è terminato sullo 0-0, considerando anche un calcio di rigore negato all’inizio. Nella ripresa siamo riusciti a sbloccare la partita col mio gol, poi è arrivato il raddoppio di Di Placido che ci ha dato la tranquillità. Abbiamo battuto una squadra che darà filo da torcere a tutti, è stata una partita tosta e siamo riusciti a conquistare tre punti importanti dopo l’ingiusta sconfitta contro il Centro Sportivo Primavera. D’altronde per noi ora sono tutte finali, è il momento di capire se saremo in grado di rientrare in corsa. La società ha fatto tanto per risalire, sono persone serie che vogliono il bene del Colleferro”. Il gol è stata un’autentica perla: “Oduamadi stava per tirare un calcio d’angolo ad uscire e di solito li calcia in modo forte. Quando ho visto il pallone basso, è stato un gesto istintivo tentare il colpo di tacco ed è uscito un eurogol, probabilmente il più bello della carriera. Ma sono contento soprattutto perché è stato importante per la squadra”. De Stefano è uno dei tanti volti nuovi arrivati a dicembre: “Sono campano di nascita e ho giocato in diverse regioni, militando in serie C, D e Eccellenza, ma questa è la mia prima volta nel Lazio. Nella prima parte di stagione ero a Jesi, nell’Eccellenza delle Marche, ma ho giocato poco per un doppio infortunio muscolare. Ai primi di dicembre è arrivata la chiamata del Colleferro e ho accettato con entusiasmo, anche perché qui ho ritrovato il mio grande amico Lorenzo Cinque. La società e il gruppo, che è unitissimo, mi hanno fatto sentire subito come a casa. Ora non resta che dare soddisfazioni a questa società che merita tanto”. Il Colleferro è ottavo a 11 punti dal Terracina secondo e a 13 dall’Unipomezia capolista. “Il livello dell’Eccellenza laziale è alto, non ci sono squadre allo sbando. Fare programmi adesso non serve, sarebbe fondamentale fare un filotto di vittorie e poi rivedere la classifica a marzo. Noi faremo di tutto per alimentare il sogno della rincorsa”. Domenica si va a Gaeta: “Una gara importantissima contro un avversario che ci precede di tre punti e che ha giocatori di grande spessore tra cui Natiello con cui ho giocato in passato. Vincere su quel campo ci darebbe un grandissimo entusiasmo anche in vista della successiva partita interna con l’Unipomezia” conclude De Stefano.





United Volley Pomezia (serie B1 femm.), Giampaoli: “Sto vivendo un’esperienza importantissima”

Pomezia (Rm) – La serie B1 femminile dello United Volley Pomezia ha iniziato il 2024 col piede giusto. Le ragazze del presidente Gianni Viglietti hanno piegato il Valdarno per 3-1 (18-25, 25-12, 25-19 e 25-21) al termine di una gara iniziata con qualche difficoltà, ma poi vinta con autorità come spiega la giovane centrale classe 2007 Zoe Giampaoli, ritratta nella foto di Fabio Angelini: “Non siamo partite benissimo, forse anche per via della lunga sosta che magari ci ha fatto perdere un po’ di ritmo partita, ma dopo aver perso il primo parziale la reazione è stata molto positiva. Nell’ultimo set c’è stata un po’ di alternanza nel punteggio, ma alla fine abbiamo allungato conquistando tre punti importanti”. La vittoria mancava allo United Volley Pomezia addirittura da fine novembre, anche se successivamente c’è stato un turno di stop da calendario e due partite perse di seguito prima della lunga sosta per le festività natalizie. “Non c’è stata mai grande preoccupazione – dice la Giampaoli – Il gruppo ha sempre cercato di allenarsi nel migliore dei modi e di guardare avanti. Siamo felici anche di aver ritrovato il calore dei nostri tifosi, sempre presenti anche nella prima gara del nuovo anno”. Lo United Volley Pomezia ha 19 punti e occupa il sesto posto: “Si può sempre fare sempre meglio – dice la Giampaoli – ma siamo in una buona situazione di classifica. A mio parere possiamo entrare almeno tra le prime cinque del girone”. Nel prossimo turno le pometine sono attese dalla trasferta col Trevi che ha 11 punti in cascina: “Ci aspettiamo sicuramente di fare ancora punti e giocare come abbiamo fatto sabato scorso, ma sappiamo che non sarà semplice” dice la giovane centrale che è un prodotto del settore giovanile del club pometino. “Gioco a Pomezia da oltre tre anni. Quando sono arrivata qui, non pensavo di poter approdare in prima squadra. Il presidente Viglietti mi ha dato questa possibilità e sono felice, è una bellissima esperienza a livello tecnico e umano. Da quest’anno sono nel giro della prima squadra, anche se ancora non ho esordito in gare ufficiali e l’obiettivo è riuscirci prima della fine del campionato. Un po’ tutte le ragazze mi danno consigli preziosi, in particolare Alessia Viglietti e Giulia Valerio. Poi ovviamente coach Gianluca Tarquini mi sprona nel dare il massimo durante gli allenamenti e mi suggerisce dove migliorare”.





Frascati Scherma, tris di podi in Coppa del Mondo: Tangherlini seconda, Bianchi e Mormile terzi

Frascati (Rm) – Un week-end ricchissimo di impegni per gli atleti del Frascati Scherma. Impegni nazionali e internazionali per tutte le categorie. Per gli Assoluti è stato tempo di Coppa del Mondo: il miglior risultato è arrivato da Parigi (in Francia) dove Elena Tangherlini ha centrato un magnifico secondo posto. Nella stessa gara Francesca Palumbo è arrivata settima, Alice Volpi nona, Arianna Errigo 20esima, Maria Marino 22esima, Camilla Mancini 31esima e Ana Beatriz Bulcao 133esima. Palumbo, Volpi ed Errigo hanno impreziosito la loro gara in terra francese con il trionfo nella prova a squadre con l’Italia. Un podio individuale è arrivato anche dalla prova maschile dove Guillaume Bianchi ha ottenuto un notevole terzo posto. Nella stessa prova Daniele Garozzo ha chiuso 18esimo (e assieme allo stesso Bianchi ha concluso quarto nella prova a squadre), Carlos Llavador 19esimo, Augusto Servello 93esimo, Tommaso Archilei 142esimo, Guilherme Toldo Amaral 163esimo e Luis Macedo 232esimo. A Tunisi (in Tunisia) c’erano le sciabolatrici e anche in questo caso Chiara Mormile è salita sul podio, concludendo terza in una gara dove Irene Vecchi ha chiuso 45esima e Manuela Spica 58esima. Tra gli sciabolatori Lorenzo Ottaviani ha terminato 61esimo e Riccardo Nuccio 84esimo. Grandi notizie anche da Barcellona (Spagna) dove si è tenuta una prova del circuito europeo Under 17 di sciabola: Valerio Reale e il fratello Leonardo si sono classificati rispettivamente primo e terzo con Matteo Ottaviani 33esimo. I tre ragazzi hanno pure vinto la prova a squadre. Nella gara femminile Ludovica Rossetti ha concluso al 55esimo posto. A Bratislava (in Slovacchia), nella prova del circuito europeo Under 17 di fioretto vanno segnalati il 26esimo posto di Manfredi Di Russo, il 43esimo di Emanuele Iaquinta e il 67esimo di Mauro Addato. Rientrando in Italia, un “plotone” di ragazzi del Frascati Scherma ha partecipato alla seconda prova interregionale Under 14 che si è tenuta a Foligno (in Umbria). Nella spada, Walter Mascaro è arrivato 34esimo nei Giovanissimi, mentre tra i Ragazzi/Allievi Mattia Proietti ha chiuso 21esimo, più indietro Stiven Bernardini (105) e Federico Giacci (108). Nella sciabola, tra i Maschietti da ricordare l’11esimo posto di Samuele Stella e il 12esimo di Alexandre Fallourd. Tra i Giovanissimi Lorenzo Cecchinelli è arrivato sesto e Riccardo Laurelli 18esimo, tra le Giovanissime Aurora Rossi 12esima e Sophia Parabita 14esima. Nei Ragazzi/Allievi nono posto per Francesco Cipollone, poi Mattia Bottega decimo, Enrico Canevari 27esimo, Mikail Sardar 33esimo, Luca Carmignani 35esimo e Lorenzo Molinari 36esimo, mentre tra le Ragazze/Allieve c’è l’ottimo quinto posto di Matilde Reale e il settimo di Sofia Micangeli. Lunghissimo l’elenco dei fiorettisti presenti in Umbria. Nei Maschietti il migliore è stato Mattia Giovannetti (sesto), a seguire Malk El Rhrair (nono), Emanuele Gambardella (15), Denis Della Rosa (21), Alessandro Tondi (25) e Simone Dal Poz (26). Tra le Bambine Matilde Prodosmo seconda, Rebecca Angelino quinta, Vittoria Scardini settima e Francesca Pirracchio 13esima. Secondo posto anche tra i Giovanissimi per Davide Iaquinta con Niccolò Matola terzo. A seguire Adriano Amadio (sesto), Lorenz Altobelli (settimo), Valerio Orazi (ottavo), Alessandro Razzauti (nono), Leonardo Bocciarelli (14), Marco Simeoni (16), Francesco Filippone (17) e Giorgio Piras (25). Tra le Giovanissime Sveva Pasqualino ottiene il secondo posto, poi Giulia Furchì quinta e Viola Pelati 16esima. Infine nella categoria maggiore dei Ragazzi/Allievi altro secondo posto con Riccardo Mancini e terzo Leonardo Papi. Più indietro Gabriele Dal Poz ottavo, Tommaso Monterosso decimo, Giovanni Tola 12esimo, Giovanni Ciardiello 17esimo, Andrea Pasculli 20esimo, Christian Latini 23esimo, Lorenzo Camplone 24esimo, Daniele Grelli 26esimo, Riccardo Cerotti 29esimo e Gabriele La Terza 43esimo. Altro secondo posto tra le Ragazze/Allieve con Agnese Rutigliano e podio pure per Flavia Martinelli (terza). Più indietro Maya Toti (quinta), Giulia Lucciola (sesta), Valeria Gneo (ottava), Zoe Capitanelli (11esima), Ludovica Furchì (16esima), Sara Negreiros (29esima) e Angelica Carcione (30esima).





Roma, concerto di beneficenza per i 60 anni dalla fondazione del Policlinico Gemelli: successo per la Banda della Polizia di Stato

La Banda Musicale della Polizia di Stato ha offerto il suo contributo musicale partecipando al concerto di beneficenza organizzato per sostenere la Ginecologia Oncologica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
Ieri alla Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Moricone ha avuto luogo “Note di luce quando la musica illumina” l’evento promosso dal Dipartimento Scienze della Salute della Donna, del Bambino e di Sanità Pubblica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, in collaborazione con l’Associazione Oppo e le sue stanze Onlus, in occasione dei 60 anni dalla nascita del Policlinico Gemelli.
L’obiettivo è stato quello di promuovere e sostenere, destinando quanto ricavato dall’evento, non solo le attività scientifiche e di ricerca, ma l’impegno costante dedicato alla tutela della salute della donna, in cui confluiscono la prevenzione, la diagnosi e tutte quelle attività medico-chirurgiche dedicate alla cura delle neoplasie ginecologiche.
Il Maestro Maurizio Billi ha diretto la Banda della Polizia di Stato che ha accompagnato, tra gli altri, il Corpo dell’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretto dal maestro Andrea Secchi, i maestri violino Giuseppe Gibboni ed Olga Zakharova, il quartetto vocale Le Div4s-Italian Sopranos.
A presentare la serata è stato il conduttore tv Carlo Conti insieme alla giornalista e conduttrice radiofonica Annalisa Manduca.
Molti i personaggi del mondo dello spettacolo che sono intervenuti all’iniziativa: Serena Autieri, Al Bano, Beppe Fiorello, Gigi D’Alessio e Renato Zero.



Consorzi di Bonifica, Massimo Gargano punta sulla manutenzione dei fiumi

L’ANBI si mette a disposizione delle Regioni per coadiuvare le indispensabili manutenzioni fluviali
 
“La recente Legge di Bilancio approvata dal Parlamento ed il contestuale obbligo di assicurazione a carico delle imprese contro gli eventi naturali certificano una verità evidente: le risorse pubbliche sono limitate; già da anni, i ristori statali non superavano il 10% dei danni miliardari, subiti dai territori. Così, forti della piena coerenza dimostrata dai Consorzi di bonifica con i cronoprogrammi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, abbiamo deciso, confortati anche da una sentenza del Consiglio di Stato, di metterci a disposizione delle Regioni per coadiuvare le indispensabili manutenzioni fluviali. Non vogliamo togliere competenze ad alcuno, ma solo assumerci delle responsabilità verso la sicurezza dei territori con la stipula di convenzioni, per le quali presenteremo a breve una proposta di normativa”: ad annunciarlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto alla cerimonia di avvio dei lavori per il nuovo impianto idrovoro Cavaliera a Stellata di Bondeno, nel Ferrarese.
 
“E’ il valore dell’autogoverno e le positive esperienze di manutenzione dei fiumi in ambito urbano a Firenze, Milano e Pisa, che ci convincono di candidarci ad ulteriori responsabilità nell’interesse collettivo, consci dell’impegno, che ci assumiamo come sistema. Di fronte alla crisi climatica è necessario cambiare paradigma, valorizzando la prevenzione e snellendo gli iter procedurali. Non è normale che per arrivare all’apertura del cantiere per la realizzazione della centrale idraulica Cavaliera siano stati necessari 27 anni!” chiosa Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI e del Consorzio della bonifica Burana.
 
L’impianto garantirà maggiore sicurezza idrogeologica ad un’area di 324.000 ettari, in cui vivono 335.000 abitanti tra le province di Modena, Ferrara e Mantova; a curarne la costruzione sarà il Consorzio della bonifica Burana, grazie ad un finanziamento di € 68.182.614,83, cui concorrono P.N.R.R., Italia Domani Piano di Ripresa e Resilienza, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Emilia-Romagna. Sul territorio interessato insistono quasi 113.000 imprese con circa 477.000 addetti; si tratta di uno dei “cuori” agroalimentari del Paese con decine di produzioni a denominazione d’origine. Al termine dei lavori, previsti per il 30 Marzo 2026, sarà più che raddoppiata, raggiungendo i 100 metri cubi al secondo, la capacità di scolo delle acque dal bacino Burana Volano nel fiume Po, oggi garantita solo dai mc/s 40 di portata dell’impianto Pilastresi.
 
Al “kick off” verso il nuovo impianto Cavaliera erano presenti, tra gli altri, il ViceMinistro ad Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami ed il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
 
“Ciò che non si rigenera… degenera: rifacendoci a questo aforisma del filosofo Edgar Morin, quantomai vero per la gestione del territorio, ci mettiamo ancora una volta a disposizione del Paese e delle sue comunità” conclude Gargano.
 
 
 

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Usa, primarie Repubblicane: Donald Trump vince a “mani basse” la prima tappa

Il tycoon ha sfondato in tutte le aree sociali, a partire dagli evangelici, con l’unica debolezza delle zone suburbane

Donald Trump vince la prima tappa delle primarie repubblicane in Iowa a valanga, in meno di mezz’ora dall’apertura dei caucus, con poco più del 50% dei voti e un distacco record di circa 30 punti, oltre il doppio del primato di Bob Dole nel 1988.

Stando ai risultati parziali dei caucus in Iowa, sui 40 delegati dello Stato per la convention dei repubblicani Donald Trump ne ottiene 20, Ron DeSantis 8 e Nikky Haley 7.

Il tycoon ha sfondato in tutte le aree sociali, a partire dagli evangelici, con l’unica debolezza delle zone suburbane. Un risultato stupefacente se si pensa che nel 2016 qui arrivò secondo e che da allora ha seminato caos, subito due impeachment ed è in attesa di quattro processi penali, di cui due per aver tentato di sovvertire l’esito del voto. Nella notte invece è stato un lungo testa a testa tra i suoi principali sfidanti per il secondo posto, vinto da Ron DeSantis contro Nikky Haley, contrariamente alle previsioni.

Ma lo scarto è così basso (21,2% a 19%, col 94% dei voti scrutinati) che non fa una differenza sostanziale, lasciando aperta la gara su chi tra i due potrà tentare di proporsi come alternativa a The Donald: nella prossima tappa il 23 gennaio nel più liberal New Hampshire l’ex ambasciatrice all’Onu è meglio posizionata. Si ritira invece l’imprenditore tech di origini indiane Vivek Ramaswamy (quarto col 7,7%), che dà il suo endorsement all’ex presidente Trump aumentando il suo serbatoio di voti.

“Sono onorato e rinvigorito da questa vittoria”, il primo commento del tycoon su Fox, prima del suo discorso ufficiale. Iniziato in tono conciliante con l’auspicio di unire il Paese in modo bipartisan, le congratulazioni a DeSantis-Haley e le lodi della propria famiglia, compresa la suocera appena morta. Ma virato subito in attacchi a Joe Biden, “il peggior presidente della storia Usa” e il regista dei suoi processi (“una interferenza elettorale”). O nella minacciosa promessa di “sigillare il confine col Messico contro l’invasione di criminali e terroristi”, attuando “un sistema di deportazioni che non si vede in questo Paese dai tempi di Eisenhower”. Biden ha riconosciuto che dopo l’Iowa Trump “è il favorito per la nomination repubblicana” e la sua campagna ha avvisato che se vincerà ci saranno “vili attacchi, bugie infinite e spese massicce”.




Roma, tentano di truffare una anziana: in manette un 18enne

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante hanno arrestato un 18enne della provincia di Napoli, gravemente indiziato del reato di estorsione in concorso in danno di una donna 95enne.

Nella circostanza, il pomeriggio dell’8 gennaio scorso, i Carabinieri sono intervenuti in un’abitazione in via di Val Padana, dove un’anziana donna era stata chiamata al telefono da uno sconosciuto che le aveva fatto credere di essere il figlio, al quale avrebbe dovuto consegnare per il tramite di un suo amico una cospicua somma di denaro, per evitare gravi conseguenze penali per una fantomatica vicenda giudiziaria.

La donna, preoccupata per le possibili conseguenze del figlio, ha consegnato al giovane l’importo di 1.500 euro in contanti e diversi gioielli in oro.

L’indagato è stato bloccato dai Carabinieri perché notato uscire dal palazzo con un cappellino e una mascherina in atteggiamento sospetto ed è stato trovato in possesso del denaro e degli oggetti estorti che sono stati riconsegnati all’anziana.

Gli accertamenti svolti dai militari nell’immediatezza, hanno consentito di rinvenire nelle vicinanze dell’abitazione l’autovettura che poco prima era stata utilizzata dall’indagato e da un complice che notato che qualcosa era andato storto si era già dileguato dal posto.

I Carabinieri, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato il 18enne e lo hanno accompagnato presso il carcere di Roma Regina Coeli dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per lui l’obbligo di dimora nel suo comune di residenza.




Festival di Sanremo, Amadeus strizza l’occhio alle radio

Tra temi sociali e d’attualità più o meno accennati, fragilità personali, rivalsa in chiave femminile e i soliti amori più o meno travagliati, il festival di Sanremo quest’anno con le trenta canzoni in gara strizza l’occhio come non mai alle radio e all’effetto tormentone.

Addio o quasi, dunque, alle ballate e ai pezzoni cheek to cheek, vai di cassa dritta e uptempo per rimanere svegli nelle lunghe nottate della manifestazione.

“Ho sempre detto che le radio per me sono importanti, il successo di un brano si misura nel fatto di sentirlo trasmesso anche dopo tanto tempo.

Sono il polso che una canzone funziona – spiega Amadeus, dopo il pre-ascolto dei brani in gara riservato agli addetti ai lavori -. Quest’anno la percentuale di uptempo è maggiore di quella delle ballate, ma non è un pensiero a tavolino. Vero è che io cerco di prediligere i cosiddetti tormentoni”. E di tormentoni, a un primo ascolto, ce n’è sicuramente più di uno, a partire dai Kolors (che tenteranno di replicare il successo di Italodisco), e poi Annalisa, Angelina Mango, Alfa ma anche a sorpresa i Ricchi e Poveri.

Molti come di consueto si affidano a cuore e amore (connubio irrinunciabile, soprattutto all’Ariston), ma qualcuno quello stesso cuore lo spinge oltre l’ostacolo per affrontare temi sociali e d’attualità. Lo fa Ghali con il suo elettropop ipnotico, che prende posizione contro la guerra (“per tracciare un confine con linee immaginarie bombardate un ospedale”), e lo fa Dargen D’Amico con riferimenti ai migranti (“siamo più dei salvagenti sulla barca”), alla guerra dei bambini, al governo in carica (“Abbiamo cambiato leader ma la madre e le altre donne non hanno niente da ridere”).

La questione femminile, e femminista, è affidata alla sensibilità di Fiorella Mannoia (“per sempre sarò libera e orgogliosa”) che nel testo fa riferimento a Una nessuna centomila, l’evento di cui è portavoce contro la violenza di genere. Le risponde BigMama con un grido contro il bullismo e l’emarginazione (“è facile distruggere i più fragili, colpire e poi affondare chi è solo”). Offese razziste per Mahmood (“quando fuori dalla medie le ho prese e ho pianto, dicevi ritornatene al tuo paese”), mentre Loredana Bertè rivendica l’essere se stessa (“prima ti dicono basta sei pazza e poi, poi ti fanno santa”). Mr.Rain ritorna sulle fragilità personali come anche Il Tre (“odio convivere con i demoni fissi nella mia testa”).

“Poca politica nei brani? Non è stata una mia scelta – spiega Amadeus, commentando lo scarso slancio sociale presente nei 30 brani -. Qualche canzone a sfondo sociale è arrivata, ma a volte penso sia una scorciatoia. A me il tema sociale interessa se abbinato a una canzone forte. E non faccio quote di nessun tipo, né di generi, né di temi. Vado dove mi guidano la mia testa e il mio cuore, cercando di intercettare i gusti dei più giovani, ma non solo”. Tanti invece i riferimenti ad altri brani o artisti.

Alessandra Amoroso cita Sally di Vasco Rossi, i Negramaro inseriscono Lucio Battisti. I BNKR44 riprendono l’anno che verrà di Lucio Dalla (e mettono dentro anche i Queen) e i Ricchi e Poveri si autocitano attaccando con “Che confusione”.

Tanta musica urban, ma stavolta senza eccedere nell’autotune (Ghali e Mr.Rain), sdoganato all’Ariston già da qualche anno, considerato al pari di uno strumento musicale. Esclusa Loredana Bertè, assente invece il rock. Nessun effetto Maneskin. “Pensavo che dopo la loro vittoria saremmo stati invasi dalle rockband e invece no, non si presentano né tra i Big né tra i giovani.

Forse non è nella nostra cultura, oppure chi suona rock non si presenta a Sanremo”. Poche anche le parolacce (Sangiovanni, Emma, Dargen D’Amico, Il Tre colorano con qualche tinta più forte i loro brani), mentre per la prima volta in gara c’è un testo completamente in napoletano: è di Geolier, il re delle classifiche 2023, dato già per vincitore dai bookmakers. “Non è più solo musica partenopea, ma nazionale. Non ho avuto il minimo dubbio a sceglierlo”, rivendica Amadeus, che ha invitato a presentarsi una decina dei 30 artisti in gara. “Fa parte del mio ruolo di direttore artistico. Qualcuno lo avevo addirittura dall’anno scorso, come Maninni”.

Con l’occasione, Amadeus – che accoglierà all’Ariston anche Russell Crowe – ha poi annunciato che ci sarà un omaggio a Toto Cutugno e a tre brani simbolo della canzone italiana con gli interpreti originali (Giorgia – già co-conduttrice – per i 30 anni di E poi, Eros Ramazzotti per i 40 anni di Terra promessa e Gigliola Cinquetti per i 60 anni di Non ho l’età); ha poi lanciato l’invito ufficiale ad Adriano Celentano: “sarebbe un sogno averlo al festival”.