Cambiamenti climatici, temperature anomale e poca neve in Umbria: il Consorzio di Bonifica invita gli agricoltori a ripensare cosa seminare

L’avvio della stagione irrigua è prevista per metà Aprile, ma in Umbria, dove il lago Trasimeno è da mesi in grave sofferenza idrica, sono già alte le preoccupazioni per le disponibilità di risorsa nei mesi a venire.
“A seguito del monitoraggio costante sui nostri distretti irrigui, stiamo invitando gli agricoltori, in vista delle prossime semine primaverili, a riconsiderare i piani colturali, tenendo conto delle previsioni sull’effettiva disponibilità d’acqua”: a renderlo noto è Paolo Montioni, Presidente del Consorzio della Bonificazione Umbra.
La stagione invernale, infatti, è finora avara di piogge significative (la quantità più bassa del recente quinquennio), indispensabili per riempire i bacini deputati a soddisfare le esigenze irrigue del periodo primaverile-estivo e poco ci si deve aspettare dallo scioglimento delle nevi, considerata la scarsità del manto sulle montagne, che circondano la regione. La diga sul torrente Marroggia, in località Arezzo di Spoleto, presenta oggi una disponibilità per l’irrigazione più che dimezzata.
“In Umbria – informa Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – è già attivo anche il servizio Irriframe, che consente alle imprese agricole, che possono aderirvi gratuitamente, di poter ricevere il miglior consiglio irriguo; tale sistema, grazie ad un sofisticato software, che incrocia dati colturali e meteoidrologici, suggerisce quando irrigare ed il volume d’acqua da utilizzare per evitare sprechi di risorsa e cali di resa.”
“Quanto segnaliamo in Umbria – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – è la fotografia di una condizione di stress idrico, che quest’anno sta interessando le regioni centromeridionali; adattarsi significa prevedere possibili scenari negativi, cui devono affiancarsi però investimenti infrastrutturali che, se da un lato devono ottimizzare l’efficienza delle reti idriche esistenti, dall’altro devono aumentare la capacità di trattenere le acque di pioggia sul territorio, al fine di utilizzarle nei momenti di bisogno.
“Gli impianti irrigui del Consorzio della Bonificazione Umbra servono circa 5000 ettari di terreno ed oltre 3000 utenze – precisa il Direttore dell’ente consortile, Candia Marcucci – A fronte del ripetersi sempre più frequente di fasi di scarsità idrica, stiamo lavorando per rendere gli impianti più efficienti, ridurre le perdite ed incentivare il risparmio di risorsa. Si tratta di interventi strutturali come quello finanziato dal Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste per circa 10 milioni di euro e che ci consentirà di sostituire parte delle condotte, che dalla diga di Arezzo servono l’impianto irriguo di Spoleto e l’installazione di idrocontatori. Sono inoltre in corso lavori per circa 5 milioni di euro, finalizzati ad ampliare ed ammodernare l’impianto di irrigazione di Trevi a servizio del Distretto del Sedano Nero.”
“Contiamo di ultimare entrambi gli interventi nel corso del 2024 e di poter ottenere anche un finanziamento per l’ammodernamento degli impianti irrigui a pioggia nel folignate” conclude Paolo Montioni.



Rocca Priora, bar della droga: arrestato il titolare di 26 anni

ROCCA PRIORA (RM) – I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora, in esito ad un servizio mirato alla prevenzione e alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un 26enne romano residente a Rocca Priora, titolare di un Bar, gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
A seguito di perquisizione eseguita presso il domicilio e presso l’attività commerciale di cui è titolare, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato circa 42 g di hashish, un bilancino di precisione, tre coltellini usati per il taglio dello stupefacente e circa 765 euro ritenuto provento della pregressa attività illecita.
Nel corso delle attività, i Carabinieri hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza anche nei confronti della fidanzata e della suocera, denunciate a piede libero. Per questo motivo, il 26enne è stato arrestato a condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.
Si precisa che i procedimenti versano nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.




Essere genitori ieri e oggi: cosa è cambiato nel rapporto con i figli?

Come è cambiato negli ultimi anni il rapporto tra genitori e figli? Questa domanda oramai è divenuta oggetto di studio di molti esperti. Non solo sono stati scritti numerosi libri in merito, ma anche molte trasmissioni televisive dedicano a questa tematica molti spazi di discussione, invitando in studio esperti dell’infanzia, psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri etc …

Come dimostrano molti studi, quello che oggi è cambiato non è solo la relazione tra genitori e figli, ma il concetto stesso di “essere genitori” ed “essere figli”.

Oggi ci troviamo di fronte ad un’involuzione della genitorialità, condizionata anche dalle modifiche repentine della società. Rispetto a ieri, dove la frenesia della quotidianità era meno preponderante, oggi i genitori sono molto presi dal loro lavoro e vivono il presente in modo “tempestoso”. Tale atteggiamento crea una sorta di “vuoto” incolmabile sia nel bambino che nell’adulto, poiché la scarsa qualità della genitorialità interrompe anche i processi di crescita del ragazzo/a. Molti bambini oggi si ritrovano a guardare la televisione o il cellulare per ore intere, poiché il genitore non ha tempo di sedersi vicino ai propri figli per ascoltarli.

Fin dalla nascita il piccolo d’uomo necessita di attenzioni e di risposte ai suoi bisogni per poter creare in lui la sensazione di fiducia nel mondo che lo circonda. Questo processo iniziale costituirà il fondamento dell’identità futura di quel bambino/a.

Di concerto, le grandi sollecitazioni che gli adulti ricevono dalla società, in continua trasformazione, non consentono loro di sviluppare dei rapporti sani con i propri figli, tutto ciò va a discapito di una genitorialità costante e ben “costruita”. La frenesia del tempo va a scontrarsi anche con la crescita del bambino che spesso si ritrova da solo a dover gestire le proprie emozioni.

Pertanto, saper “educare” i propri figli, nonché fornire loro dei “contenitori” attraverso cui leggere la realtà circostante, rappresenta un requisito genitoriale inevitabile.
Ciò che è cambiato nella famiglia di oggi, rispetto a quella di ieri, è l’assetto nonché l’organizzazione stessa della famiglia e dei suoi ritmi. I genitori spesso fuori casa e questo li costringe a delegare ad altri la gestione dei figli.

Tuttavia, il bambino/a si ritrova ad avere a che fare con i nonni, le baby sitter e quindi con un mondo diverso dal suo contesto familiare dove è nato, cresciuto e sviluppato. Tale contrapposizione mette in crisi il concetto di essere genitore, nascono mille paure, ansie e tensioni che inevitabilmente hanno una ricaduta negativa sulla coppia e sul bambino/a.
Sarebbe opportuno che il genitore si fermasse un attimo per rivisitare il suo ruolo in vista di un’infanzia che cresce e che non può metabolizzare aspetti nocivi nella sua crescita psico-fisica. La mancanza “mentale” di un genitore può provocare danni irreparabili nello sviluppo del bambino. Quest’ultimo potrebbe trovarsi in un circolo vizioso dal quale non riesce ad uscirne.

Tuttavia, per contrariare tali aspetti negativi, bisognerebbe che il genitore si ritagliasse spazi di qualità per giocare, parlare, ascoltare e anche osservare i suoi figli. In questo senso, la genitorialità acquisirebbe maggiore qualità.

L’importanza del sentirsi e dell’essere genitori sta nel mettere da parte la propria vita quotidianità, anche quel poco che basta, per creare empatia con i propri figli.
L’uso del tempo condizionale sta ad indicare non tanto un consiglio quanto una pratica educativa che deve essere ripresa il più presto possibile se si vuole assistere ad una crescita del bambino che dia frutti positivi alla sua vita presente e futura.

L’impegno della genitorialità deve essere costante, autorevole, non variabile e autoritaria. Per contro il genitore non deve essere permissivo, ma semplicemente deve creare un giusto equilibrio tra l’autorevolezza e il permissivismo.
Queste componenti, seppur basilari, servono a cambiare la rotta dell’educazione, dell’essere genitori e dell’essere figli.

La pedagogia, la mediazione in questo senso possono dare una mano ai genitori di oggi e del futuro a modificare la loro vita per dare più spazio alla loro genitorialità.
Una genitorialità di qualità e di stima nei confronti di una società che tenta, in sordina, di modificare i ruoli dell’essere genitore.




Vis Casilina (calcio, Under 19), il dirigente Franchina: “Possiamo raggiungere il secondo posto”

Roma – L’Under 19 provinciale della Vis Casilina vola sempre più in alto. La squadra di mister Antonio Bernardi ha vinto pure l’ultima partita in casa della Procalcio per 3-1 e ora si trova a due punti dalla Polisportiva Ciampino seconda della classe. “Sul campo in terra della Procalcio aveva vinto solo la Lodigiani capolista – ricorda il dirigente Rosario Franchina – I ragazzi hanno un po’ faticato nella prima parte perché non erano abituati a quel tipo di terreno: sono passati in vantaggio col gol di Abbafati, ma prima dell’intervallo i padroni di casa hanno trovato il pari su rigore. Nel secondo tempo un gran gol di Bove alla mezzora ci ha di nuovo portati in vantaggio e poi nel finale è arrivato il 3-1 ancora firmato da Bove, su assist di Cordioli”. Franchina parla della situazione di classifica dell’Under 19 provinciale della Vis Casilina: “Molto dipenderà dall’atteggiamento dei ragazzi: se entrano in campo con la concentrazione delle ultime partite possono arrivare in alto. Il secondo posto è alla loro portata, mentre la Lodigiani è veramente una squadra forte e sta tenendo un ritmo difficile da imitare. In ogni caso questa squadra non era certamente partita per vincere: il gruppo è abbastanza rinnovato e mediamente “giovane”, quindi sta facendo benissimo. I ragazzi si allenano con serietà e alcuni di loro sono nel giro della prima squadra”. Nel prossimo turno la Vis Casilina avrà la sfida interna col Santa Maria delle Mole: “Un avversario tosto che in classifica ha solo due punti meno di noi – dice Franchina – Considerando che successivamente avremo l’altro scontro diretto a Ciampino, è la prima di due partite fondamentali”. La chiusura di Franchina è sui motivi che lo hanno portato a fare il dirigente: “Mi sono messo subito a disposizione della società tre anni fa e ho sempre seguito i 2006 perché tra loro c’è Tommaso Franchina, il figlio di mio fratello. Inoltre ho giocato tanto tempo al Casilina e abito a due passi dal campo, amo stare insieme ai ragazzi e questo ambiente lo conosco benissimo: sono felice di poter dare il mio contributo”.





ULN Consalvo (calcio, Under 16), Rescina: “Squadra in crescita, possiamo arrivare tra le prime tre”

Roma – Una partita “per cuori forti”. L’Under 16 provinciale dell’ULN Consalvo è stata autrice di una vittoria rocambolesca sul campo del Cecchina, piegato per 4-3. Un successo importante per i ragazzi guidati da mister Pino Centrone e ad analizzarlo è l’attaccante classe 2008 Manuel Rescina, tra i protagonisti del match. “Nel primo tempo siamo andati in vantaggio con un mio gol, ma poi il Cecchina ha ribaltato il risultato. Nella ripresa c’è stato una nuova rimonta da parte nostra grazie alle reti di Richiello e del sottoscritto (al secondo sigillo personale, ndr), ma i padroni di casa hanno nuovamente riportato il match in parità. A una decina di minuti dalla fine, però, il gol di Cianca ha deciso la partita a nostro favore. A livello di prestazione, direi che nel primo tempo siamo stati sottotono, poi nella ripresa le cose sono andate meglio, ci siamo svegliati e abbiamo conquistato una vittoria importante”. Attualmente l’Under 16 provinciale dell’ULN Consalvo è al quinto posto in classifica, a soli cinque punti dal Football Club Frascati secondo della classe. “La nostra prima parte di campionato è stata positiva, ma sono convinto che possiamo crescere ancora e aspirare ad un posto tra le prime tre del girone”. Nel prossimo turno la formazione capitolina ospiterà la Spes Mundial: “Un avversario che in questo momento si trova un po’ indietro in classifica, ma serve il massimo impegno se non vogliamo lasciare punti per strada” osserva Rescina che è alla sua seconda stagione in maglia ULN Consalvo. “Mi trovo molto bene in questo ambiente, con la società, i compagni e mister Centrone. In precedenza giocavo a calcio a 5, ma avevo voglia di provare un’esperienza nel calcio a 11. Ho scelto questa società perché conoscevo mister Fabio Garzina e ho provato questa strada: a distanza di tempo sono contento di questa scelta”.





Football Club Frascati (Under 16), Franci non si arrende: “Primo posto difficile, ma con un filotto…”

Frascati (Rm) – L’Under 16 provinciale del Football Club Frascati non si arrende. La squadra di mister Massimo De Luca è reduce da uno squillante successo sul campo della Magnitudo (4-0): i giovani tuscolani sono al secondo posto del girone, ma al momento sono in ritardo di otto punti dalla capolista Polisportiva Ciampino. “Ad oggi è difficile pensare di vincere il campionato – dice il trequartista classe 2008 Christian Franci – Tra l’altro loro anche l’anno scorso hanno fatto un campionato importante. Lo scontro diretto a loro favore ha pesato tanto. Ma se ci mettiamo sotto e facciamo un filotto, mai dire mai… Siamo partiti con l’obiettivo di vincere, poi qualche passo falso ci sta condizionando”. Franci è stato tra i protagonisti della vittoria sul campo della Magnitudo: “Siamo scesi in campo con l’idea di vincere, sin dal primo minuto ci siamo fatti trovare pronti e abbiamo “aggredito” la partita. Dopo il primo gol il nostro dominio è stato totale”. Nel primo tempo sono andati a bersaglio Imperatori e lo stesso Franci, mentre nella ripresa le firme sono le stesse ma con la sequenza inversa. Nel prossimo turno l’Under 16 provinciale del Football Club Frascati ospiterà l’Atletico Lariano quarto della classe: “Una partita molto insidiosa contro un avversario complicato. Mi aspetto che la nostra squadra mostri l’atteggiamento visto nell’ultima partita. Non ci possiamo permettere passi falsi se vogliamo continuare a sperare nel primo posto”. Il trequartista è al suo secondo anno nel Football Club Frascati: “Prima stavo alla Vivace Grottaferrata, non mi trovavo più bene e avevo bisogno di cambiare aria. In questo club mi sento a mio agio: la società ci è sempre molto vicina e io sono contento del ruolo che ho all’interno della squadra. Mister De Luca l’ho conosciuto quest’anno: all’inizio c’è stato qualche alto e basso nei rapporti tra l’allenatore e il gruppo, poi ci siamo conosciuti meglio prendendo confidenza e le cose sono migliorate” conclude Franci.





Marino Pallavolo (serie C masch.), Toscano: “Girone d’andata positivo, vogliamo i play off”

Marino (Rm) – Si è conclusa con una vittoria rotonda il girone d’andata della serie C maschile del Marino Pallavolo. I ragazzi di coach Alessandro Sbacco hanno battuto la Virtus Roma per 3-0 (25-20, 25-11 e 25-22) al termine di una gara ben condotta. “Rispetto alla precedente sfida con la Roma 7 le cose sono andate molto meglio, abbiamo messo in campo la giusta concentrazione e siamo riusciti a conquistare altri tre punti – dice il palleggiatore classe 1997 Davide Toscano – Nell’ultimo set c’è stata un po’ più di rotazione e la partita è stata più tirata, comunque loro si sono dimostrati una buona squadra giovanile che ovviamente pecca d’esperienza ma non merita la classifica attuale”. La serie C maschile del Marino Pallavolo ha concluso al terzo posto il girone d’andata, a otto lunghezze dalla coppia di testa composta da Appio Roma e Green Athlon e a +3 su Cerveteri e Latina che inseguono. “Abbiamo ottenuto 11 vittorie in 13 partite, perdendo solo con le prime della classe – rimarca Toscano – Il cammino finora è stato positivo anche perchè il livello medio del campionato si è alzato rispetto all’anno scorso. Riuscire ad agganciare le prime? Dipende soprattutto da loro, al momento è più logico pensare al terzo posto. Direi che alle nostre spalle le concorrenti più pericolose sono Cerveteri e Latina, anche perché con loro avremo gli scontri diretti fuori casa. Tra le attuali prime cinque della classe siamo il gruppo con l’età media più bassa e quindi non era così scontato questo rendimento, ma ci riteniamo assolutamente meritevoli di raggiungere i play off. D’altronde questo è un gruppo che si è consolidato nel tempo e quest’anno ringraziamo Marino Pallavolo per l’opportunità che ci ha dato di disputare il campionato di serie C”. Con la fine del girone d’andata si fermano per due settimane le attività ufficiali: “Non è il massimo, visto che abbiamo giocato solo un paio di partite dopo la sosta natalizia. Riprenderemo l’11 febbraio col match casalingo contro Santa Monica: all’andata vincemmo 3-2, ma loro fecero una partita pazzesca. Mi aspetto un’altra gara tirata, anche se ultimamente hanno avuto qualche problema e sono un po’ indietro in classifica” conclude Toscano.





Enna, uccide il padre a coltellate: intercettato e arrestato il figlio omicida

Arrestato il presunto responsabile dell’omicidio volontario ai danni del padre convivente. A mettere le manette ai polsi all’indagato gli uomini della Polizia di Stato. Il delitto si sarebbe consumato all’interno dell’abitazione di famiglia, dove la vittima sarebbe stata colpita da numerosi fendenti inferti con un’arma da taglio, presumibilmente un coltello da cucina, ritrovato sui luoghi. Il presunto autore, in seguito, si è allontanato facendo perdere le sue tracce.
 
Immediatamente sono state avviate dai poliziotti della squadra mobile le ricerche, senza soluzione di continuità. Sono state dislocate numerose pattuglie su tutto il territorio ennese alla ricerca del sospettato, alcune delle quali si sono estese anche nelle province limitrofe ove, per un certo lasso di tempo, era stata localizzata l’utenza in uso allo stesso.
 
Il tempestivo intervento delle Forze di Polizia ed il contestuale avvio delle indagini condotte dalla Procura di Enna hanno consentito di agganciare telefonicamente il presunto autore del reato, che con estenuanti attività di convincimento è stato invitato a far rientro ad Enna; nonostante ciò, nel frattempo, lo stesso è stato intercettato nei pressi degli uffici della Questura.
 
Dai primi accertamenti sarebbero emersi accesi e forti contrasti tra padre e figlio, accresciutisi nel tempo, per motivi verosimilmente di carattere economico e, comunque, in fase di ulteriore approfondimento.
 
Il Pubblico Ministero di turno, dopo aver proceduto all’immediato interrogatorio dell’arrestato – durante il quale lo stesso ha parzialmente ammesso le sue condotte criminose -, ne ha disposto la traduzione in carcere, in attesa dell’udienza di convalida da parte del GIP.
 

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Niscemi, la Polizia di Stato sequestra ventotto chili di marijuana: arrestati tre uomini.

La sostanza stupefacente era nascosta all’interno di alcuni telai delle porte, una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato oltre 200mila euro
 
 
La Polizia di Stato di Caltanissetta ha arrestato tre uomini per detenzione di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
 
L’operazione dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Niscemi, nell’ambito dei servizi di prevenzione e contrasto del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, ha permesso di sequestrare ventotto chili di marijuana.
 
Nello specifico i poliziotti, notando dei movimenti sospetti, hanno eseguito delle perquisizioni locali che hanno consentito di rinvenire e sequestrare ventotto chilogrammi di marijuana, suddivisa in venticinque confezioni di cui ventidue termosaldate nascosta all’interno dei telai delle porte. A seguito dell’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Gela, accogliendo le richieste della Procura della Repubblica, ha applicato ai tre indagati la misura cautelare della custodia in carcere per i gravi indizi emersi in ordine al reato contestato. La droga una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato oltre 200mila euro.
 
 
 

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Lago di Nemi e lago di Castel Gandolfo: due iniziative di difesa mentre il grido d’allarme finisce nell’indifferenza

Il due febbraio è stata organizzata una passeggiata di protesta in difesa dei laghi dei Castelli Romani con partenza con partenza dal moletto del Lago Albano alle ore 10. L’evento si protrarrà fino alle 13.

Ancora prima, sabato 27 gennaio, si terrà un presidio alla spiaggetta del lago di Nemi dalle ore 10 promosso dal Comitato per la protezione dei Boschi dei Colli Albani che di fatto contrasta la realizzazione di pedana panoramica in legno lunga 30 m, che secondo il Comitato “deturperà completamente la natura incontaminata del paesaggio e soprattutto distruggerà una porzione di habitat importante per piante, papere e oche, pesci”.

Loro come diversi altri cittadini vorrebbero che il sito fosse lasciato alla sua bellezza naturale: “A noi piacerebbe che l’area attirasse turisti che già vengono numerosi perché amano la natura così com’è: non vogliamo il turismo da consumo, quello che porta soldi. Questa spiaggetta è il nostro piccolo angolo di mondo, il nostro preferito. Quello che puliamo dall’immondizia ogni giorno, quello che preserviamo dal turismo estivo, quello dove abbiamo creato la nostra socialità tra amanti della natura. Quel posto meraviglioso e selvaggio che per noi è casa, più di casa: il nostro posto selvaggio di cui ci sentiamo un po’ i guardiani e le guardiane. E ora lo vediamo invaso da mezzi cingolati, reti e transenne. Un’opera che mira forse a rendere più fruibile e comoda questa spiaggetta al turismo balneare di massa, quello di un giorno e via, quello dei selfie a bordo lago. Con la stessa concezione economica che ha portato a tagliare un lecceto secolare su via del Perino, nel pieno del costone boschivo del vulcano per rendere la strada di nuovo strada, e non più sentiero. Si promuove così un turismo che più di ogni altra cosa danneggia il delicato ecosistema lacustre lasciando rifiuti, portando macchine, sciogliendo in acqua creme solari, nutrendo di scarti gli animali selvatici”.

La situazione dei laghi di Nemi e Castel Gandolfo rappresenta una grave preoccupazione ambientale, con il rischio imminente di ulteriori danni a causa dei prelievi continui di acqua e delle ipotesi e idee che circolano riguardo il pericolo di nuovi prelievi destinati ad alimentare l’inceneritore che il sindaco di Roma Gualtieri vuole piazzare e piazzerà a Santa Palomba, ai confini con Albano Laziale e con Ardea e gli altri Comuni più prossimi. Inoltre è in corso la costruzione di un impianto sportivo lineare in via Perino, quello contrastato dagli ambientalisti del Comitato. Per la sua realizzazione ci sono tutti i permessi di sorta, l’unica cosa che si può contestare è l’opportunità e la linea di indirizzo: può piacere o non può essere gradita ma dato che la governace locale è stata scelta dalla maggioranza dei residenti allora la risposta è presto servita.

I laghi di Nemi e Castel Gandolfo, gioielli dei Castelli Romani, sono esempi naturali e culturali di inestimabile valore che tutti dovrebbero preservare. Tuttavia, la costante diminuzione del livello dell’acqua e il tentativo di realizzare nuove costruzioni e attirare nuove attività, è un segnale allarmante che stride tra una indifferenza condivisa. Le pressioni antropiche, spesso non contrastate dalle istituzioni pubbliche, minacciano questi ecosistemi unici.

I prelievi continui di acqua, sia per scopi commerciali che domestici, stanno contribuendo al progressivo deterioramento della risorsa idrica e alla riduzione della biodiversità nei laghi. Le attività umane, spesso senza una gestione sostenibile delle risorse di acqua, stanno mettendo a rischio gli equilibri ecologici delicati di queste aree.

Invece di ridurre il prelievo idrico nel lago di Nemi si sta costruendo in un posto dove non esistono fogne o impianti di sollevamento ma esistono invece possibilità di mettere sù Bed & Breakfast e attività che andrebbero, senza fogne o impianti di depurazione, ad aggravare ancora di più una diagnosi di estinzione precoce. Intanto la strada che porta al lago di Nemi è ancora chiusa a causa di lavori per arginare il dissesto geologico che costano centinaia di migliaia di euro.

La proposta di nuovi prelievi per alimentare l’inceneritore di Albano rappresenta un ulteriore motivo di preoccupazione. Questa iniziativa potrebbe aggravare ulteriormente la situazione idrica dei laghi, compromettendo l’approvvigionamento idrico e aumentando la pressione su un ecosistema già vulnerabile.

È fondamentale che le autorità locali e nazionali adottino misure immediate per proteggere e preservare questi laghi. La revisione delle politiche di gestione delle risorse idriche, l’implementazione di tecnologie più sostenibili e la promozione di pratiche agricole e industriali responsabili sono passi essenziali per mitigare gli impatti negativi sulla salute dei laghi di Nemi e Castel Gandolfo.

Inoltre, coinvolgere la comunità locale e le organizzazioni ambientaliste è cruciale per sensibilizzare sull’importanza della conservazione di queste aree naturali. La partecipazione attiva della società civile può spingere verso un cambiamento positivo, incoraggiando comportamenti sostenibili e sollecitando le istituzioni a adottare politiche più efficaci per la salvaguardia dell’ambiente.

La situazione critica dei laghi di Nemi e Castel Gandolfo richiede un’azione urgente e coordinata per proteggere questi tesori naturali. Solo attraverso sforzi congiunti e un impegno deciso per la sostenibilità ambientale si potrà sperare in un futuro in cui questi laghi possano continuare a essere fonte di bellezza e biodiversità.




Caso Pifferi, lascia sola per 6 giorni la figlia di 18 mesi: psicologhe indagate dalla procura di Milano

Due delle psicologhe del carcere di San Vittore che hanno assistito Alessia Pifferi durante la detenzione sono indagate dalla Procura di Milano.

La polizia penitenziaria ha eseguito perquisizioni nei confronti delle due professioniste, accusate di favoreggiamento e falso ideologico. I consulenti della Procura hanno parlato di “colloqui clinici e test psicoattitudinali realizzati in violazione dei protocolli”, con un atteggiamento da parte delle psicologhe non di “descrizione clinica” ma di “estrapolazione deduttiva di una vera e propria tesi difensiva”. Indagata per falso ideologico anche l’avvocatessa Alessia Pontenani, legale della donna. Alessia Pifferi è a processo per omicidio pluriaggravato per avere lasciato morire di stenti, nel luglio 2022, la figlia Diana di 18 mesi, abbandonandola in casa per 6 giorni.

“Aiutata a fornire una versione differente da quella data all’inizio”

 L’iscrizione sul registro degli indagati delle psicologhe era stata in parte anticipata dai pm Francesco De Tommasi e Rosaria Stagnaro che, davanti alla Corte d’assise di Milano, si erano opposti alla richiesta di sentire le psicologhe come testimoni se non in “una veste processuale” diversa e cioè come indagate in procedimento connesso. Alessia Pifferi sarebbe stata aiutata – avevano detto i pm in aula – a fornire una “versione differente rispetto a quella che spontaneamente aveva fornito sin dall’inizio” e il loro non sarebbe stato “un percorso di assistenza alla detenuta” ma “di rivisitazione dei fatti contestati in un’ottica difensiva” che ha portato a “una ricostruzione alternativa” grazie a una serie di “colloqui” avvenuti “con ritmo frenetico” prima delle udienze del processo.

La relazione dei consulenti della Procura

 Alle due psicologhe, la Procura di Milano contesta più episodi in relazione alle accuse di favoreggiamento e falso ideologico per il loro lavoro effettuato su Pifferi. “E’ nostro dovere esternare una forte perplessità rispetto a una apparente prassi che, come ripetiamo, nella nostra piuttosto ampia esperienza, non abbiamo mai visto applicare a nessun altro detenuto”, avevano scritto gli psichiatri Marco Lagazzi e Alice Natoli, consulenti della Procura, in una relazione depositata alla Corte d’Assise nel processo in corso. Una relazione nella quale, in sostanza, hanno criticato fortemente l’operato delle psicologhe di San Vittore. Quel test psicometrico Wais ha stabilito che Pifferi, in pratica, ha un ritardo mentale.

Le perplessità dei consulenti sul test psicometrico

 “Il contributo delle psicologhe è già stato ampiamente discusso – si legge nella consulenza – e non si può non essere perplessi per l’attuazione di un test che non ha nulla a che fare con la gestione penitenziaria ma è utile per la difesa penale, e per una intensiva rilettura del caso fatta con l’imputata di un così grave reato. L’impressione che si trae da tutto questo – scrivono i consulenti – è che ciò renda tra l’altro ormai inutile qualsiasi esame peritale, perché valuterebbe non i vissuti della persona, ma ciò che la stessa ha riferito di avere appreso e discusso nel lavoro con le psicologhe, unitamente al suo deresponsabilizzante convincimento di essere lei stessa una bambina (dati gli esiti del test sul quoziente intellettivo, ndr), sempre espresso dalla psicologa”.

La presunta “manipolazione” dell’imputata

 Da qui, secondo i pm, ci sarebbe stata una presunta “manipolazione” sull’imputata. Intanto sarà depositata a fine febbraio la perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’Assise per valutare la capacità di intendere e volere della donna. 

“Test falso”, indagata anche avvocatessa

 Oltre alle due psicologhe del carcere di San Vittore, è indagata per falso ideologico anche l’avvocatessa Alessia Pontenani, legale della donna. Secondo il pm Francesco De Tommasi, sarebbe stato attestato “falsamente” che Alessia Pifferi “aveva un quoziente intellettivo pari a 40 e quindi un “deficit grave”, con un test non “utilizzabile a fini diagnostici e valutativi”. E le due psicologhe avrebbero svolto, secondo il pm, una “vera e propria attività di consulenza difensiva, non rientrante” nelle loro “competenze”.

Il presunto falso ideologico, relativo al test, riguarda “il diario clinico” redatto dalle psicologhe. Avrebbero attestato con quel test una “scarsa comprensione delle relazioni di causa ed effetto e delle conseguenze delle proprie azioni” da parte di Pifferi, mentre “il test psicodiagnostico di Wais al tal fine somministrato” non era “fruibile né utilizzabile a fini diagnostici e valutativi, in quanto non rispondente alle metodiche di somministrazione e documentazione previste dalla manualistica e dalle buone prassi di riferimento”.

Avvocati Milano: “In pericolo funzione della difesa”

 Sulla vicenda dell’indagine a carico dell’avvocatessa Alessia Pontenani è intervnuto l’Ordine degli avvocati di Milano che, in una nota, ha precisato: “È difficile, mettendosi nei panni della collega, non avere la sensazione di un implicito invito a fare un passo indietro. E non vogliamo consentire che, proprio nella giornata internazionale per l’avvocato minacciato, una situazione del genere passi inosservata. La funzione difensiva non deve essere mai in pericolo”.