Frascati Scherma, Spica quinta individuale e seconda a squadre in Coppa del Mondo Under 20

Frascati (Rm) – Agli atleti del Frascati Scherma non hanno fatto male le feste. Nel primo week-end del nuovo anno, ci sono stati subito dei buoni risultati nelle importanti prove internazionali in cui sono stati impegnati i portacolori del club tuscolano. Il miglior piazzamento è arrivato da Budapest (in Ungheria) dove si teneva una tappa di Coppa del Mondo Under 20 di sciabola: Manuela Spica è stata brillante protagonista in terra magiara, ottenendo un ottimo quinto posto finale nella prova individuale e un secondo posto in quella a squadre. Nella prima gara, l’atleta del Frascati Scherma ha superato la greca Kefala per 15-5, la romena Fusea per 15-10 e poi la cinese Wei per 15-9 entrando negli ottavi di finale. La sciabolatrice abruzzese si è poi conquistata un posto nelle “top 8” grazie al successo sulla britannica Brierley con il punteggio di 15-9. Nel match per la medaglia, Spica è stata sconfitta dalla francese Tori per 15-8. Non contenta, la talentuosa atleta del Frascati Scherma ha conquistato il secondo posto a squadre assieme alle compagne Mariella Viale, Alessandra Nicolai e Maria Clementina Polli. Le azzurre hanno cominciato il loro percorso negli ottavi di finale, superando per 45-33 la Cina. Con un’altra prestazione autoritaria, poi, le azzurrine si sono imposte 45-35 sulla Romania, conquistando così il pass per le semifinali in cui l’Italia ha dominato contro la Francia, chiudendo 45-27. Nell’ultimo atto, contro l’Ungheria padrona di casa, le sciabolatrici hanno lottato punto su punto e poi hanno ceduto nel finale con il punteggio di 45-43. Sempre a Budapest hanno gareggiato nella prova maschile anche Edoardo Reale (33esimo individuale e quinto nella prova a squadre) e Leonardo Reale (66esimo). A Udine è andata in scena una prova di Coppa del Mondo Under 20 di fioretto dove c’erano sette ragazzi del Frascati Scherma: il miglior risultato è arrivato da Mariavittoria Berretta, eliminata agli ottavi dalla tedesca Holland-Cunz e dodicesima nella prova femminile a cui hanno partecipato anche Nicole Capodicasa (21esima) e Guia Di Russo (34esima). Tra i ragazzi, va segnalato il 28esimo posto di Emanuele Iaquinta, mentre hanno terminato più indietro Manfredi Di Russo (81esimo), Mattia Raimondi (83esimo) e Gianmarco Gridelli (155esimo).





Asl Roma 6, iniziato il “concorsone” per i medici di pronto soccorso

Al via il concorso pubblico per la copertura a tempo pieno e indeterminato di n. 152 posti di Dirigente Medico – disciplina Medicina d’Emergenza – Urgenza, indetto dalla ASL Roma 6 in qualità di Azienda capofila.

Il “concorsone” per i medici di pronto soccorso è iniziato oggi e terminerà il 12 gennaio. Partecipano medici in formazione specialistica e/o con comprovata esperienza in emergenza-urgenza. I partecipanti sono 163, ciò significa che si è scongiurata l’ipotesi della mancata o sottodimensionata partecipazione. Il concorso è in aggregazione con altre aziende sanitarie di Roma e del Lazio (Asl Roma 1,3,4,5, Asl Viterbo, Latina e Frosinone, Policlinico Tor Vergata, Ospedale Sant’Andrea e Ares 118).

Il Commissario Straordinario dottor Francesco Marchitelli si dice ottimista: “Il messaggio è passato: questo concorso pubblico rappresenta un’importante opportunità professionale nel campo della sanità, offrendo una via per entrare a far parte di un settore cruciale e dinamico all’interno del sistema sanitario. Non è semplice e le difficoltà si conoscono ma è innegabile che i medici di pronto soccorso svolgono un ruolo vitale nella catena di assistenza sanitaria. Sono responsabili di fornire cure istantanee e cruciali a pazienti che richiedono assistenza immediata. Questi professionisti devono essere pronti a gestire situazioni ad alta pressione, prendere decisioni rapide e lavorare in equipe per garantire un trattamento tempestivo e adeguato. Inoltre, è una strada che consente ai medici di accedere a posizioni all’interno di una struttura sanitaria, fornendo una solida base per una carriera stabile nel settore pubblico della sanità. Guardiamo a una solida costruzione di una comunità della salute fatta di professionisti motivati”.

Soddisfazione arriva anche da parte del Direttore Sanitario Asl Roma 6, dottor Vincenzo Carlo La Regina: “Fa piacere vedere i banchi pieni di persone. Sono figure importanti cui viene offerta la possibilità di lavorare in un ambiente dinamico, di contribuire alla salute e al benessere della comunità e di crescere professionalmente in un settore cruciale per il sistema sanitario”.

Il direttore UOC Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza Asl Roma 6 dottoressa Simona Curti pone l’accento sull’opportunità: “Questo concorso offre la possibilità di crescita professionale, permettendo ai medici di acquisire esperienza pratica, sviluppare competenze specifiche nel trattamento delle emergenze mediche e avere accesso a programmi di formazione continua per restare sempre aggiornati sulle ultime tecniche e protocolli medici.Lavorare come medico di pronto soccorso offre prospettive di carriera interessanti. La possibilità di acquisire esperienza pratica in situazioni ad alta intensità, la soddisfazione nel salvare vite e il continuo apprendimento nel campo delle emergenze mediche sono solo alcuni dei benefici che questa posizione offre”.




Grottaferrata e il bosco Molara: domani tolgono i rifiuti

Partirà martedì 9 gennaio, salvo condizioni meteo avverse, l’intervento di rimozione, trasporto e smaltimento dei rifiuti abbandonati illegalmente sul sentiero 508, il percorso che da via dei Peschi, attraversando il bosco Molara, raggiunge i Comuni confinanti di Rocca Priora e Monte Compatri.

“Il sentiero 508 è un’area verde da anni teatro di un abbandono indiscriminato e illegale di rifiuti dannosi per l’ambiente e per i cittadini. Un comportamento che come Amministrazione condanniamo fermamente e che stiamo contrastando sotto molteplici aspetti – spiega il Sindaco Mirko Di Bernardo –. Questo intervento è infatti un primo importante passo per restituire decoro all’area, sulla quale continueremo a porre attenzione anche grazie al sistema di videosorveglianza comunale presente nella zona, fortemente voluto da questa Amministrazione sulla base di un confronto avvenuto con alcune associazioni ambientaliste locali, che ringrazio”.

Il sentiero 508 è infatti tra i venti luoghi strategici individuati dall’Amministrazione Di Bernardo per il potenziamento del sistema di videosorveglianza comunale, avvenuto nel corso del 2023.

L’intervento di pulizia del sentiero ha trovato copertura nel bilancio comunale a seguito dell’emendamento alla delibera consiliare n.20/2023 presentato dal Consigliere Lorenzo Letta e approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale lo scorso 24 luglio 2023.

“L’approvazione all’unanimità dell’emendamento che ha portato allo stanziamento dei fondi per intervenire sul sentiero 508 testimonia l’importanza che tale area riveste per la città – conclude il Sindaco –. Ringrazio pertanto tutto il Consiglio comunale per il supporto a questo importante provvedimento, che è anche parte del nostro programma di mandato. Ringrazio inoltre tutti i cittadini che hanno più volte segnalato le condizioni del sentiero, unitamente all’associazione “La Foresta che Avanza”, che da anni si occupa di questo tema. Tuteliamo insieme un’area verde al confine di Grottaferrata, per farla ritornare zona del benessere nella quale svolgere in serenità camminate e altre attività all’aperto”.




Marino, ciak si gira: al via le riprese della serie Netflix “Il Mostro”

Marino Laziale come un set a cielo aperto, ancora una volta si conferma meta di riprese cinematografiche e Tv. Iniziano a breve le riprese della serie Netflix “Il Mostro”. La serie tratta una delle più lunghe e complesse indagini italiane sul primo e più brutale serial killer della storia del Paese: Il Mostro di Firenze. Importante sapere è che è basata su fatti realmente accaduti, testimonianze dirette, atti processuali e inchieste giornalistiche.

Nei giorni 10, 11 e 12 gennaio 2023 a partire dalle ore 8:30 fino alle ore 17:00, e comunque fino al termine delle lavorazioni, sono previste le seguenti modifiche alla viabilità, come da ordinanza n°3 del 02/01/24, per consentire interventi di manutenzione del verde:

L’ istituzione di divieto di sosta e fermata con zona rimozione in via Vecchia di Grottaferrata ambo i lati nell’intero tratto compreso tra i civici 12 e 16.

Marino, incantevole cittadina a due passi da Roma, ha fatto da sfondo a diverse produzioni cinematografiche, regalando al grande schermo non solo panorami suggestivi, ma anche un’atmosfera ricca di storia e fascino. Questa pittoresca località dei Castelli Romani ha ospitato set di film celebri che hanno contribuito a metterla in luce nel mondo del cinema.

Il centro storico di Marino Laziale, con le sue stradine acciottolate, le piazze suggestive e i palazzi storici, ha fornito il contesto perfetto per creare atmosfere ricche di autenticità e fascino. Le varie location hanno attratto registi, attori e troupe cinematografiche, trasformando la città in un palcoscenico naturale per raccontare storie indimenticabili.

Tra le produzioni cinematografiche più famose che hanno scelto Marino Laziale come set, spicca “Il Marchese del Grillo” diretto da Mario Monicelli. Questo capolavoro del cinema italiano, interpretato da Alberto Sordi, ha utilizzato diverse location nel centro storico di Marino Laziale, dando vita a uno spaccato affascinante della vita aristocratica dell’epoca.

Un altro film notevole che ha valorizzato le bellezze di questa città è “Il Mio Amico Benito” di Giorgio Bianchi, una commedia del 1962 con Peppino De Filippo e Walter Chiari, che ha sfruttato le stradine e le piazze di Marino Laziale per creare un’ambientazione caratteristica e coinvolgente.

Tra le location più iconiche utilizzate nei film girati a Marino Laziale spicca la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, con la sua maestosa architettura e il suo fascino rinascimentale. Questa chiesa ha fornito lo sfondo perfetto per numerose scene indimenticabili, arricchendo visivamente le produzioni cinematografiche girate in questa cittadina.

Il contributo di Marino Laziale al mondo del cinema va oltre la semplice presenza sullo schermo. L’atmosfera unica e suggestiva della città ha lasciato un’impronta significativa nel cuore degli spettatori e degli appassionati di cinema. Queste produzioni hanno reso Marino Laziale non solo una località cinematografica, ma anche un’attrazione turistica per gli amanti del cinema che desiderano esplorare i luoghi che hanno dato vita a storie memorabili.

Con il suo ricco patrimonio storico e paesaggistico, Marino Laziale continua ad essere un luogo allettante per registi e cineasti. L’incantevole cornice naturale e l’atmosfera intrisa di storia offrono un terreno fertile per nuove produzioni cinematografiche che desiderano catturare l’essenza autentica di questa città.

Marino Laziale, con la sua bellezza senza tempo e le sue suggestive location, ha giocato un ruolo significativo nel panorama cinematografico italiano. I film girati in questa incantevole città hanno contribuito a preservare la sua storia e ad aumentarne la visibilità nel mondo del cinema, garantendo che le sue bellezze continuino a incantare gli spettatori attraverso le storie raccontate sul grande schermo.




Tragedia a Ravenna, madre si butta con la figlia di 6 anni e il cane: la piccola e l’animale muoiono sul colpo

L’analisi del fenomeno

na donna si è buttata da un piano alto di una palazzina a Ravenna, assieme alla figlia di sei anni, che è morta. La donna è stata portata dal 118 in gravi condizioni, all’ospedale Bufalini di Cesena.

Nel volo è stato trascinato anche un cane, un meticcio nero, morto nello schianto. E’ successo in via Dradi, a ridosso del centro. La donna potrebbe aver utilizzato una impalcatura esterna che cinge il palazzo. Sul posto, la Polizia.

Dalle prime informazioni il marito della donna sarebbe stato in casa e non si sarebbe accorto di nulla: sarebbe stato avvertito dalle Volanti della polizia, al ritrovamento dei corpi. Sul posto anche la squadra mobile della Questura ravennate.

Una vicina avrebbe udito la bambina gridare, implorandola di non farlo, prima che la madre, 41 anni, si buttasse portandola con sé da un piano alto, il nono o l’ottavo, di un palazzo di Ravenna. La facciata dell’edificio è cinturata da una impalcatura dei lavori del Superbonus al 110%. Il tonfo della caduta è stato udito dal palazzo di fronte. A scoprire i corpi e dare l’allarme, gli operai al lavoro nel cantiere.

Il suicidio è una tragedia che colpisce individui di ogni genere, età e contesto sociale. Un aspetto particolarmente angosciante di questa realtà è rappresentato dalle donne che, in alcuni casi, decidono di compiere questo gesto estremo coinvolgendo anche i propri figli. È un fenomeno raro ma estremamente doloroso e complesso.

Il suicidio è spesso il risultato di una complessa combinazione di problemi mentali, stress emotivi, problemi finanziari, relazioni interpersonali difficili e altri fattori stressanti. Quando si tratta di madri che coinvolgono i propri figli nel gesto estremo del suicidio, la situazione diventa ancor più complessa e difficile da comprendere.

La maternità è considerata uno dei legami più profondi e instancabili, in cui le madri dedicano la propria vita al benessere e alla protezione dei propri figli. Pertanto, quando una madre compie l’atto estremo di mettere fine alla propria vita coinvolgendo i propri figli, sfida non solo il senso comune ma anche il legame materno stesso.

Le ragioni che portano una madre a coinvolgere i propri figli nel suicidio possono essere complesse e variano considerevolmente da caso a caso. In alcuni casi, la madre potrebbe soffrire di gravi disturbi mentali o essere in una situazione di estremo disperato disagio emotivo, pensando che il mondo per sé e per i suoi figli sia insopportabile.

Altri fattori potrebbero includere una combinazione di depressione post-partum non trattata, problemi relazionali gravi o situazioni di abuso domestico che portano la madre a un senso di impotenza totale.

Le conseguenze di tali tragedie sono devastanti, non solo per la madre e i suoi figli, ma anche per l’intera comunità circostante. I figli coinvolti possono subire traumi emotivi irreparabili, con ripercussioni sulla loro salute mentale e sul loro sviluppo futuro.

Inoltre, il tessuto sociale della comunità viene scosso da tali eventi, portando a discussioni e riflessioni sulla necessità di un maggiore supporto per la salute mentale delle madri, nonché sull’importanza della consapevolezza e dell’accesso ai servizi di salute mentale.

È fondamentale sensibilizzare sulle sfide della salute mentale materna e sulle risorse disponibili per le madri che possono trovarsi in situazioni di estremo stress o disperazione. Maggiore consapevolezza, accesso a servizi di salute mentale e un sistema di supporto solido possono fare la differenza nel prevenire tragedie di questo genere.

L’obiettivo dovrebbe essere quello di creare una rete di sostegno solida e accessibile a tutte le madri che si trovano in situazioni difficili, garantendo loro un ambiente sicuro in cui cercare aiuto senza giudizio.

Il fenomeno delle donne che si suicidano con i propri figli è una realtà tragica e complessa che richiede una comprensione approfondita e una risposta empatica dalla società nel suo complesso. Affrontare le cause sottostanti, sensibilizzare sull’importanza della salute mentale e fornire un supporto adeguato sono passi cruciali per prevenire tali tragedie e proteggere le madri e i loro figli.




Monte Compatri, sampietrini KO: meno scivolate per i residenti del centro

Meno disagi, scivolate nel centro storico di Compatri dove è in atto una operazione del decoro. Procedono come da programma gli interventi di rimozione dei cavi aerei della linea elettrica e il conseguente ripristino del selciato nel centro storico di Monte Compatri. L’intervento da parte del gestore E-Distribuzione è stato programmato di concerto con l’Amministrazione comunale per pianificare al meglio gli interventi.

La bonifica prevede la rimozione di tutti i cavi della linea elettrica della media e bassa tensione. Al momento sono stati completati i lavori in via Chiarelli, via dell’Archetto, piazza del Duomo e via Capo Croce. Nei prossimi giorni proseguiranno con via Marco Moscatelli e l’arco parrocchiale che verrà intitolato al termine dell’intervento.

Monte Compatri, incastonato tra i colli dei Monti Prenestini, custodisce un ricco patrimonio storico e culturale, testimone di antiche tradizioni e di un passato affascinante. Nel cuore del suo centro storico, un progetto di ripristino del selciato ha preso vita, offrendo una nuova vita a una delle caratteristiche distintive di questa città.

Le radici di Monte Compatri affondano nell’era romana, quando la città era conosciuta come “Mons Compatri”. Il suo centro storico conserva ancora le tracce di questo glorioso passato, con stradine lastricate e scorci medievali che evocano un senso di storia e autenticità.

Il selciato, composto da pietre disposte con maestria dai nostri antenati, rappresenta un elemento peculiare del tessuto urbano di Monte Compatri. Nel corso dei secoli, tuttavia, a causa dell’usura e dell’evoluzione delle esigenze moderne, questo selciato storico ha subito un processo di deterioramento. La decisione di ripristinare il selciato nel centro storico di Monte Compatri è stata guidata dalla volontà di preservare la storia e il carattere unico della città. Oltre a un obiettivo estetico, il progetto mira a conservare e valorizzare un patrimonio culturale di inestimabile valore.

L’intervento di restauro ha coinvolto uno sforzo collaborativo tra esperti in conservazione storica, artigiani locali e autorità comunali. Le pietre originali sono state attentamente restaurate e riutilizzate, mentre quelle irrimediabilmente danneggiate sono state sostituite con pietre compatibili, mantenendo intatto l’aspetto originario.

Il ripristino del selciato nel centro storico ha portato benefici tangibili e intangibili alla comunità di Monte Compatri. Oltre a restituire il fascino antico alle strade, ha contribuito a rafforzare l’identità locale e a promuovere il turismo culturale.

Le strade lastricate hanno ora ripreso vita, attrarre visitatori desiderosi di immergersi nella storia e nell’atmosfera unica di Monte Compatri. I residenti stessi sembrano aver accolto con entusiasmo questa iniziativa, apprezzando il valore aggiunto che il selciato restaurato ha portato alla loro quotidianità.

Il successo del progetto di ripristino del selciato rappresenta solo l’inizio di un impegno continuo per preservare il patrimonio di Monte Compatri. È fondamentale pianificare interventi periodici di manutenzione e conservazione per garantire che il selciato storico continui a essere un vanto per la città.

Inoltre, questo progetto ha aperto la strada a iniziative simili volte a preservare e valorizzare altri tesori storici di Monte Compatri. La consapevolezza dell’importanza di conservare il passato per il futuro è diventata una priorità per la comunità locale.

Il ripristino del selciato nel centro storico di Monte Compatri rappresenta un esempio tangibile di come la conservazione del patrimonio storico possa essere un motore di crescita culturale e sociale per una comunità.




Asl Roma 6, nasce la Rete Oncologica: riduce i tempi di attesa e migliora la gestione dei malati di cancro

La Asl Roma 6 rafforza la Rete Oncologica e l’ntegrazione tra Ospedale e Territorio. Il 13 gennaio presso l’ospedale dei Castelli verrà presentata la Rete Oncologica Aziendale Integrata Ospedale-Territorio.

Sarà l’occasione per esporre nel dettaglio la nuova organizzazione e i percorsi dedicati al malato oncologico, nell’ottica dell’integrazione dei servizi e della multidisciplinarietà, che sono gli elementi imprescindibili per la sostenibilità della Rete stessa. Una rete integrata permette di creare percorsi di cura più fluidi e coordinati per i pazienti affetti da cancro. Dal momento della diagnosi, attraverso il trattamento e fino al periodo di follow-up, la presenza di una rete ben strutturata consente una gestione più efficiente e personalizzata delle cure, riducendo i tempi di attesa e migliorando la qualità della vita delle persone.

Seguirà un concerto del coro “AltaVoce ” e il gruppo “Ladri di carrozzelle”, diretti dal maestro F. Capranica. La battaglia contro il cancro richiede un approccio integrato che superi i confini tra strutture ospedaliere e territorio. La creazione di una rete oncologica aziendale che collega in modo sinergico ospedali e servizi territoriali rappresenta un baluardo essenziale nella lotta contro questa malattia devastante.

La battaglia contro il cancro richiede un approccio integrato che superi i confini tra strutture ospedaliere e territorio. La Asl Roma 6 ha messo sù una rete oncologica aziendale che collega in modo sinergico ospedali e servizi territoriali e rappresenta un baluardo essenziale nella lotta contro questa malattia devastante. Importante è la sinergia tra gli specialisti ospedalieri e gli operatori sanitari sul territorio. Questa collaborazione consente lo scambio di conoscenze, esperienze e migliori pratiche, migliorando così la qualità dell’assistenza ai pazienti oncologici. La rete è frutto di un impegno intenso per cui la direzione strategica della Asl Roma 6 ha inteso ringraziare in particolare il dott. Mario Barduagni, Direttore del Dipartimento Area Medica e Direttore UOC Oncologia aziendale, la dott.ssa Laura Giacinti UOC oncologia aziendale e coordinatrice rete oncologica integrata Ospedale -Territorio e la dott.ssa M. Luisa Erculei coordinatore centrale Servizio Sociale Ospedali e responsabile segreteria tecnica Tavolo Misto di Partecipazione Enti del Terzo settore Asl Rm6.

Per il Direttore Sanitario Dottor Vincenzo Carlo La Regina si tratta di un grande traguardo raggiunto dall’azienda sanitaria: “Grazie alla Rete – dice La Regina – possiamo ora garantire un accesso più equo e capillare alle cure oncologiche. Questo modello permette di portare servizi di qualità più vicino alla comunità, riducendo i disagi legati agli spostamenti per i pazienti e le loro famiglie. L’implementazione di una rete oncologica integrata presenta sfide, come la necessità di una migliore interoperabilità tra sistemi informativi e la garanzia di una comunicazione efficace tra le varie strutture coinvolte e la Asl Roma 6 è pronta ad affrontarle. Infatti, l’innovazione tecnologica e la collaborazione multidisciplinare possono superare queste sfide, migliorando ulteriormente l’efficacia della rete. La creazione e il potenziamento di una rete oncologica aziendale integrata rappresentano un passo cruciale per migliorare la gestione del cancro”.

Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli si complimenta per questo traguardo raggiunto con l’impegno di tutti: “Una rete oncologica integrata – dice Marchitelli – non si limita alla cura della malattia, ma include anche programmi di prevenzione, screening e supporto psicologico per i pazienti e i loro familiari. Questi servizi mirano a educare, sensibilizzare e fornire assistenza emotiva, affrontando aspetti cruciali nella gestione complessiva della malattia. In questo caso possiamo dire che si fa ancora più stretto e sentito il legame tra medico e paziente grazie a questo fondamentale strumento che ci permette non solo di curare ma di prenderci cura delle persone in maniera più efficace”. Attraverso la collaborazione tra ospedali e territorio, la Asl Roma 6 intende dunque offrire cure più efficienti, personalizzate e accessibili, contribuendo così a migliorare la qualità della vita dei pazienti e a ridurre l’impatto devastante di questa malattia.




Golden Globe, “Oppenheimer” e “Poor things” trionfano! A bocca asciutta Garrone con “Io Capitano”

La notte dei Golden Globe doveva nelle previsioni appartenere a Barbenheimer, ma dei due film che hanno dominato l’estate 2023 è stato ‘Oppenheimer’ di Christopher Nolan a prevalere con ben cinque premi su otto candidature, tra cui quelli per il miglior film drammatico, per la miglior regia e per il miglior attore in un film drammatico (Cillian Murphy).

‘Barbie’ di Greta Gerwig è invece rimasta in panchina con due sole statuette su nove nomination: una per il film campione di incassi (inevitabile, con un box office globale di 1,4 miliardi di dollari) e l’altro per la miglior canzone originale, ‘What was I made for’ di Billie Eilish e Finneas. Il globo d’oro per la miglior commedia è andato a ‘Poor things’ di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone premiata come migliore attrice, la cui controparte maschile è stato Paul Giamatti per ‘The holdovers’ di Alexander Payne.

L’Italia faceva il tifo per ‘Io capitano’ di Matteo Garrone, ma a conquistare il premio per il miglior film non in inglese nella serata in diretta per la prima volta sulla Cbs dal Beverly Hilton di Beverly Hills è stato ‘Anatomia di una caduta’ della francese Justine Triet, che ha vinto anche per il miglior copione. Ma in quella che sembrava una serata destinata a coronare il successo del film snobbato dalla Francia nella corsa agli Oscar, i giurati dei Globes hanno preferito Lily Gladstone a Sandra Huller: la protagonista di ‘Killers of the Flower moon’ di Martin Scorsese è diventata così la prima attrice nativa-americana a vincere un globo d’oro e ha ringraziato pubblico e giurati esordendo nella lingua dei ‘Piedi neri’.

Tante le delusioni della serata: sono rimasti a bocca asciutta, oltre a Garrone, film come il britannico ‘The zone of interest’, ‘Past lives’ della coreano-americana Celine Song, ‘Nyad’ con Annette Bening e Jodie Foster, ‘May December’ con Julianne Moore e Natalie Portman, ‘Saltburn’ di Emerald Fennell e ‘The color purple’. Delusa anche Taylor Swift, avendo il suo film-concerto ‘The Eras tour’ perso la statuetta per il miglior blockbuster conquistato dal film della Gerwig, il primo diretto da una donna a superare il miliardo di dollari al box office.
In tutto i Golden Globe hanno assegnato 27 premi per il cinema e per la tv. Sul fronte televisivo, ‘Succession’ di Hbo ha portato a casa trofei per la miglior serie drammatica, il miglior attore (Kieran Culkin), la migliore attrice (Sarah Snook) e il miglior attore non protagonista (Matthew Macfadyen).

I Globes hanno inaugurato la stagione dei premi di Hollywood con una serata caotica il cui conduttore, il comico Jo Koy scelto all’ultimo momento, non è riuscito ad agganciare il pubblico a partire dal noioso monologo iniziale. La cerimonia è stata la prima da quando è stata sciolta la Hollywood Foreign Press Association, che per otto decenni aveva assegnato i premi e che nel 2020, proprio alla vigilia della cerimonia, era stata accusata dal Los Angeles Times di essere una casta razzista e corrotta. Quest’anno, dopo che il brand è stato acquistato da una società di private equity e la Dick Clark Production, hanno votato circa 300 giornalisti da 76 paesi del mondo rispetto alla ottantina delle precedenti edizioni. 




Rocca Priora, ultimo giorno per la sindaca Anna Gentili: può ancora decidere di ritirare le dimissioni

Sono ore difficili per la sindaca di Rocca Priora Anna Gentili che ha un giorno ancora per decidere se andare avanti fino a giugno, scadenza naturale del mandato, oppure se confermare le annunciate dimissioni a causa di una mancanza di obbiettivi condivisi e di armonia all’interno della squadra. Una squadra di fatto spaccata dove due anime politiche hanno cercato di coesistere ma la sindaca, leggendo anche il discorso fatto in Consiglio comunale, non è riuscita a reggere il forte e acceso contrasto che negli ultimi mesi si è acutizzato.

Quindi, nonostante sembrerebbe che nei giorni scorsi, proprio alcuni “ex colleghi” in contrasto con Gentili si siano riaffacciati chiedendo forse un ripensamento convenzionale, la sindaca sembrerebbe orientata a mantenere l’annuncio fatto perché di fatto non ci sarebbero i presupposti concreti per continuare. E andare avanti con una guerra intestina interna significherebbe non governare serenamente.




Cronisti uccisi: morto il figlio del giornalista che aveva scoperto la morte della moglie in diretta

Due giornalisti sono stati uccisi in un attacco israeliano a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Un drone israeliano avrebbe sparato un missile contro un veicolo che trasportava reporter nell’area di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis, uccidendo il giornalista Mustafa Thraya e il reporter 29enne Hamza Al-Dahdouh, figlio del direttore dell’ufficio di Al Jazeera a Gaza Wael al-Dahdouh.

A ottobre, la moglie, il figlio, la figlia e il nipote di al-Dahdouh erano stati uccisi in un attacco aereo israeliano nella Striscia. E proprio Al Jazeera condanna l’uccisione dei giornalisti palestinesi “presi di mira” a Gaza. Save the Children: “Più di 10 bambini al giorno, in media, hanno perso una o entrambe le gambe a Gaza dall’inizio del conflitto tre mesi fa”. L’esercito dello Stato ebraico annuncia di aver “completato lo smantellamento” delle capacità militari di Hamas nel nord di Gaza e rende noto che “finora sono stati uccisi 8mila terroristi”.

La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della democrazia, consentendo ai giornalisti di informare il pubblico senza timori o pressioni indebite. Purtroppo, in molte parti del mondo, questo diritto è minacciato da regimi autoritari, organizzazioni criminali e altri poteri che cercano di soffocare la verità e la libertà d’espressione.

Uno degli aspetti più tragici di questa situazione è l’uccisione di giornalisti coraggiosi che cercano di portare alla luce verità scomode. Questi omicidi non solo rappresentano un attacco ai singoli professionisti, ma minano anche la libertà di informazione e il diritto del pubblico di essere informato.

In diversi paesi, giornalisti impegnati nella denuncia della corruzione, nell’indagine su crimini o nell’esposizione di violazioni dei diritti umani sono diventati bersagli. Il loro coraggio nel mettere in luce la verità ha spesso comportato minacce, intimidazioni e, in alcuni casi, persino la perdita della vita.

L’omicidio di un giornalista rappresenta non solo una tragedia per la sua famiglia e i colleghi, ma indebolisce anche il tessuto stesso della democrazia. Quando i giornalisti vengono uccisi o minacciati per il loro lavoro, si diffonde il terrore e si crea un clima in cui la censura e l’autocensura diventano moneta corrente.

Organizzazioni internazionali e gruppi per i diritti umani hanno denunciato ripetutamente questi attacchi e hanno chiesto giustizia per i giornalisti assassinati. Tuttavia, in molti casi, i responsabili rimangono impuniti, il che crea un circolo vizioso in cui l’impunità alimenta ulteriori attacchi contro la stampa libera.

Inoltre, la negazione della libertà di stampa non si limita solo agli omicidi. Viene spesso perpetrata attraverso leggi restrittive, arresti ingiustificati, censura online e altre forme di persecuzione che mirano a limitare la voce dei media indipendenti.

È fondamentale che la comunità internazionale agisca con determinazione per proteggere i giornalisti e difendere la libertà di stampa. Questo implica l’adozione di misure per garantire che i responsabili di attacchi contro i giornalisti siano portati davanti alla giustizia, nonché lo sviluppo di meccanismi di protezione per consentire ai giornalisti di svolgere il loro lavoro senza paura di rappresaglie.

Solo promuovendo e difendendo la libertà di stampa si può contribuire a costruire società più aperte, trasparenti e democratiche. La protezione dei giornalisti e della loro capacità di svolgere il loro ruolo nel garantire l’accesso all’informazione è essenziale per il progresso e il benessere delle società globali.

Sono molti i giornalisti assassinati in diverse parti del mondo divenuti esempi di gravi violazioni della libertà di stampa.

Ad esempio, Jamal Khashoggi, giornalista saudita e contributore del Washington Post, è stato brutalmente assassinato nel 2018 nel consolato saudita a Istanbul. Il suo omicidio ha suscitato indignazione globale e sollevato preoccupazioni sulle violazioni dei diritti umani e sulla libertà di stampa in Arabia Saudita.

Anche la giornalista maltese Daphne Caruana Galizia è stata uccisa nel 2017 in un attentato con una bomba nella sua auto. Caruana Galizia era nota per le sue indagini sulla corruzione politica e economica a Malta. Il suo omicidio ha portato l’attenzione su questioni di governance e libertà dei media nell’Unione Europea.

In Russia, Anna Politkovskaja, giornalista investigativa nota per il suo lavoro critico sul governo russo e sui conflitti in Cecenia, è stata uccisa nel 2006 nel suo appartamento a Mosca. La sua morte ha sollevato preoccupazioni sulla libertà di stampa in Russia e sulla sicurezza dei giornalisti che espongono la corruzione e l’abuso di potere.

Questi sono solo alcuni dei numerosi casi in cui giornalisti coraggiosi sono stati uccisi nel corso degli anni mentre svolgevano il loro lavoro. Le loro morti rappresentano attacchi intollerabili alla libertà di stampa e rimangono simboli della lotta per difendere il diritto fondamentale di informare e essere informati senza paura di rappresaglie.




Aperto il bando UE per formazione online ed a Bruxelles per giornalisti sull’informazione relativa alle politiche regionali europee

La Commissione europea ha lanciato l’invito 2024 per #EUinMyRegion Media Trips, programma di studio per giornalisti e creatori di contenuti regionali e locali dell’UE, che rimarrà aperto  fino all’8 gennaio 2024 ore 17:00 CET. Il programma si propone di offrire ai giornalisti regionali e locali e ai creatori di contenuti di tutte le regioni dell’UE l’opportunità di conoscere la politica di coesionei fondi dell’UE e, più in generale, l’Unione europea

Il programma comprenderà corsi di formazione online e viaggi di studio di 2 giorni a Bruxelles con sessioni politiche e visite alle istituzioni dell’Unione. I partecipanti conosceranno le diverse strutture e procedure, discuteranno di politica di coesione, cattiva gestione dei fondi e gestione delle frodi da parte dell’UE. Sarà quindi l’opportunità per acquisire una migliore comprensione delle politiche dell’Unione, della politica di coesione e per stabilire nuovi contatti e collegamenti con giornalisti di altri paesi e regioni. I viaggi sono tre e si svolgeranno nella primavera del 2024. Il primo viaggio di studio è previsto per il 19-22 marzo, mentre per gli altri due non ci sono ancora le date, si terranno in aprile e maggio. Ad ogni viaggio di studio dovrebbero partecipare circa 40 giornalisti e creatori di contenuti provenienti dagli Stati membri dell’UE.  

La Commissione europea copre le spese di viaggio e alloggio dei giornalisti che parteciperanno al programma. Occorre ricordare che il programma è solo in inglese senza alcuna interpretazione.

L’iscrizione è online al link indicato: https://www.euinmyregion-mediatrips.eu/

Non è irrilevante che i cittadini europei siano adeguatamente informati sulla qualità della spesa dei fondi che l’Unione indirizza alle varie regioni.

L’Italia è uno dei paesi che ha ricevuto più fondi, in quanto è un paese con un elevato livello di disparità regionale. Ecco un dettaglio dei fondi assegnati all’Italia per ogni periodo di programmazione:

In Italia i fondi della politica di coesione sono stati utilizzati per finanziare progetti di sviluppo delle infrastrutture, di sostegno alle piccole e medie imprese, e di promozione dell’inclusione sociale. È possibile che l’Italia riceva ulteriori fondi dalla politica di coesione nel periodo di programmazione 2028-2034. La Commissione europea sta attualmente elaborando una proposta per il prossimo periodo di programmazione della politica di coesione. La proposta sarà presentata al Parlamento europeo e al Consiglio dell’UE nel 2024. Se la proposta della Commissione europea sarà approvata,l’Italia potrebbe ricevere ulteriori fondi per finanziare progetti di sviluppo.