Anguillara Sabazia: domani i funerali della maestra Grazia Grazioli

Mercoledì 8 novembre 2023 alle 11 alla Porta del parco con cerimonia laica

Riflettori puntati sulla pericolosità di via della Mola Vecchia ad Anguillara Sabazia dove nel pomeriggio di Halloween è morta la maestra Grazia Grazioli, 67 anni, investita da un auto mentre attraversava la strada: non c’erano strisce nonostante si tratti di una via molto trafficata da auto e pedoni che la percorrono e attraversano per raggiungere anche vicine attività commerciali.

La strada dove è avvenuto l’incidente mortale è ad alta percorrenza e priva di segnaletica

La strada viene utilizzata come alternativa per raggiungere o rientrare da Roma in tempi più brevi rispetto alla tradizionale via Anguillarese. Quando la signora è stata investita erano le 17 e c’era ancora luce. La maestra indossava una giacca bianca, ciononostante l’automobilista non l’ha vista e l’ha colpita. La giovane donna al volante è risultata negativa ad alcool test e droghe.

Il consigliere comunale della civica Anguillara Svolta Sergio Manciuria ha presentato una interrogazione urgente per conoscere anche lo stato dell’illuminazione della strada affinché si possa tentare di prevenire simili tragedie.

La maestra Grazia è morta sul colpo investita da un’auto

Stava attraversando via della Mola Vecchia, quando una giovane donna alla guida di un auto l’ha travolta, facendola sbalzare per diversi metri. L’automobilista si è fermata a prestare soccorso ma non c’è stato nulla da fare per l’anziana tanto che i sanitari intervenuti in ambulanza hanno potuto soltanto constatarne il decesso.

La donna era da poco andata in pensione ma non ha avuto il tempo neppure di godersi il meritato riposo dal lavoro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Anguillara che hanno effettuato i rilevamenti del caso.

Da valutare ancora l’esatta dinamica dell’incidente

Secondo i primi accertamenti non ci sarebbero testimoni che hanno assistito al tragico impatto e la donna sarebbe risultata negativi agli alcol e drug test. Sul caso indagano i carabinieri della stazione di Anguillara guidati dal comandante Raffaele Gigante. Il veicolo è stato posto sotto sequestro. La donna alla guida, denunciata a piede libero, dovrà rispondere dell’accusa di omicidio stradale.

La comunità di è stretta intorno ai familiari della vittima in un giorno già triste per Anguillara perché ricade la ricorrenza della morte, avvenuta nel 2012, della giovane Federica Mangiapelo, vittima di femminicidio. Sono giorni di attesa e di cordoglio. Molte strade dell’hinterland a Nord della Capitale, come la Braccianese, sono pericolose e prive di adeguata segnaletica. Nonostante gli autovelox, le auto sfrecciano ad alta velocità come se fossero su una pista di Formula Uno. Tante le tragedie e gli incidenti che si sono verificati nell’arco di quest’ultimo anno.

I controlli dei carabinieri e polizia locale fanno da argine ma la situazione appare comunque fuori controllo.




Colleferro (calcio, Eccellenza), Fiorentini: “Con la Lodigiani era fondamentale vincere, ora la Coppa”

Colleferro (Rm) – Non c’è sosta per il Colleferro. La formazione rossonera ha “bagnato” con una vittoria l’esordio di mister Pietro Bosco: al “Caslini” è arrivato un prezioso 2-0 firmato dal calcio di rigore di Danieli e dal gol allo scadere di Lorenzi. “Abbiamo affrontato la partita nel modo giusto – dice il centrocampista centrale classe 199 Jody Fiorentini, ritratto nella foto di Leonardo Pera – Purtroppo siamo riusciti a segnare un solo gol su calcio di rigore, ma avremmo meritato sicuramente qualcosa in più anche se qualche errore nostro e qualche offside molto dubbio sbandierato dall’assistente ci hanno penalizzato. Nel secondo tempo è arrivata subito un’espulsione di un calciatore avversario e in quel momento avremmo dovuto gestire meglio il possesso del pallone, provando a chiuderla prima, invece la rete del raddoppio è arrivata solo nei minuti finali. Comunque era fondamentale vincere e iniziare bene il percorso con mister Bosco che ha avuto solo tre giorni per preparare la gara. Non ho mai lavorato con lui in carriera, ma ci ha messo tranquillità e ci ha detto di credere fortemente nelle possibilità del gruppo. Il cambio dell’allenatore è arrivato prima dello scontro diretto col Terracina (per due partite la panchina rossonera è stata gestita con una soluzione interna, ndr) e in un periodo di sfide importanti: tutto sommato siamo riusciti a vincerne due su tre e quindi la sterzata sembra esserci stata”. Fiorentini è sempre convinto delle qualità di questa squadra: “Abbiamo avuto un inizio di stagione non semplice perché non siamo mai stati al completo, ma si può e si deve fare di più. L’Unipomezia sta viaggiando a ritmi elevati e ha otto punti di vantaggio, ma manca ancora una vita e i periodi di flessione possono capitare a tutti. Dobbiamo fare il massimo per evitare di avere rimpianti alla fine”. Proprio l’attuale capolista del girone B sarà l’avversaria del ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia che si gioca domani: “Abbiamo perso 4-2 all’andata, ma la qualificazione non è compromessa del tutto – dice Fiorentini – Loro partono in vantaggio, ma non è impensabile una rimonta. Alla società interessa anche la Coppa, noi ancora non siamo al completo, ma ci teniamo a fare bene. Poi da giovedì penseremo alla trasferta di Formia: fuori casa non riusciamo ad esprimerci come sul nostro campo e bisogna migliorare”.





Atletico Lariano (calcio, Under 19 reg.), Leoni: “Il derby ci ha dato fiducia, possiamo stare in alto”

Lariano (Rm) – E’ reduce da una super settimana l’Under 19 regionale dell’Atletico Lariano. Il gruppo di mister Mirko Leoni ha conquistato un tris di vittorie nella settimana appena messa alle spalle: prima il successo sul campo della Vjs Velletri in un derby sempre molto sentito, poi la vittoria casalinga contro il Città di Paliano e infine il prezioso 3-2 sul campo della Virtus Guarcino. “E’ stata sicuramente una bella settimana per noi, siamo riusciti ad allontanarci dalla parte bassa della classifica e abbiamo fatto un bel salto in avanti in classifica – dice mister Leoni – La vittoria nel derby ha inciso parecchio sul morale di tutto il gruppo anche perché è arrivata in un modo abbastanza particolare: siamo andati in svantaggio proprio all’inizio delle due frazioni di gioco, ma poi siamo riusciti a ribaltarla e a portare a casa i tre punti. Poi è arrivata la vittoria contro un avversario forte come il Città di Paliano e sabato scorso il successo esterno di Guarcino. All’inizio della stagione siamo partiti per fare un campionato tranquillo, ma se siamo al completo possiamo giocarcela con molte squadre e stare nelle prime posizioni anche se giochiamo stabilmente con sei elementi del 2006 e paghiamo un po’ lo scotto dell’inesperienza. Comunque alla fine del girone d’andata si avrà un quadro più chiaro”. Leoni fa un passo indietro per parlare dell’ultimo successo del trittico: “A Guarcino siamo andati sul 2-0 grazie a una doppietta di Roffi nei primi venti minuti, poi il campo di erba naturale è diventato molto lento e pesante e sono aumentate le difficoltà per noi. I padroni di casa hanno segnato su rigore il gol dell’1-2, ma prima dell’intervallo Cianfanelli ha calato il tris. A inizio ripresa è arrivato il secondo gol avversario che ci ha un po’ spaventato: abbiamo dovuto soffrire un po’ nella parte finale, ma siamo riusciti a conquistare un’altra vittoria”. Nel prossimo turno c’è la sfida interna con l’Atletico Monteporzio: “E’ una delle squadre più forti del campionato a detta di molti, fisicamente tosta: sarà un bel test per la nostra squadra. Abbiamo qualche ragazzo in dubbio, dobbiamo verificarne la condizione in prossimità della sfida” conclude Leoni.





ULN Consalvo (calcio), la società: “Che orgoglio l’ingresso nell’Academy dell’Udinese”

Roma – Lo scorso fine settimana è stato molto importante per l’ULN Consalvo. La società capitolina ha ufficializzato l’accordo di affiliazione con l’Udinese, entrando a far parte dell’Academy del club bianconero. Il presidente Umberto Consalvo e la vice-presidente Francesca Spila hanno ratificato la collaborazione alla fine di un incontro col responsabile di Udinese Academy Alec Bolla. “Da tempo come società stiamo cercando il modo di provare a crescere – dicono Consalvo e la Spilo – Un paio di settimane fa, tramite l’interessamento dell’avvocato Alessio Paolucci che tra l’altro è il genitore di due nostri tesserati siamo stati messi in contatto con l’Udinese. Tra l’altro questo club professionistico, che da anni è protagonista in serie A, crede fortemente nella valorizzazione dei giovani. Una volta capito il piano di sviluppo dell’affiliazione, l’accordo è stato rapido e lo abbiamo formalizzato per due stagioni proprio per dare continuità a questo progetto. Tra i punti fondamentali proposti dall’Udinese per avviare la collaborazione ci sono le modalità familiari e un ambiente sano in cui fare calcio. Questa affiliazione non è solo l’utilizzazione di un marchio, ma un progetto a tutto tondo che riguarderà la parte tecnica, ma anche quella psicologica, alimentare e sanitaria. Ovviamente l’Udinese avrà una corsia preferenziale sui ragazzi più interessanti della nostra società e siamo felici di poter offrire ai nostri tesserati una simile vetrina”. Molto orgoglioso anche il commento del responsabile della Scuola calcio Armando Ciarrocchi: “Questa affiliazione avrà risvolti molto positivi sia per la crescita dei nostri ragazzi, ma anche per quella dei tecnici. Ci sono moltissime iniziative che bollono in pentola, dagli “Udinese day” alle visite periodiche dei tecnici del club bianconero presso il nostro centro sportivo. Nelle sedute di allenamento seguiremo la metodologia dell’Academy dell’Udinese e siamo fiduciosi di poter dar delle opportunità importanti ai nostri ragazzi”.





United Volley Pomezia (serie B1/f), Biagini: “Col Cesena uno scontro diretto molto stimolante”

Pomezia (Rm) – Continua a “specializzarsi” in tie-break lo United Volley Pomezia. La squadra di coach Gianluca Tarquini ha vinto sul campo del Santa Lucia (a Fonte Nuova): è il quarto match consecutivo che le pometine terminano al quinto set, il secondo vinto di seguito dopo quello con Nottolini. “Col Santa Lucia abbiamo iniziato un po’ col freno a mano tirato e il primo set quasi non lo abbiamo giocato – dice il libero classe 2000 Giulia Biagini, ritratta nella foto di Fabio Angelini – Poi nel secondo abbiamo iniziato ad ingranare, ma abbiamo ceduto alla distanza. A quel punto un po’ di timore di veder sfuggire la vittoria c’è stato perché eravamo anche sotto 21-18 nel terzo, ma il gruppo è sempre rimasto sul pezzo ed aver portato a casa quel parziale ha cambiato l’inerzia della sfida. Successivamente, infatti, abbiamo giocato con maggiore fiducia e la gara è andata in discesa, anche se c’è stato da lottare fino alla fine: al tie break eravamo avanti 8-3, poi loro hanno rimontato, ma alla fine l’abbiamo spuntata. A mio parere avevamo la possibilità di fare bottino pieno anche se di fronte avevamo indubbiamente una squadra valida, ma alla fine possiamo essere soddisfatte per i due punti conquistati”. Quello della Biagini è uno dei volti nuovi dello United Volley Pomezia: “L’anno scorso ho giocato in A2 a San Giovanni ed è stata una bellissima esperienza, ma volevo avere più spazio nel mio ruolo, cosa che non era successa molto nella passata stagione. Ho accettato di fare un passo indietro a livello di categoria e già dal primo allenamento mi sono trovata bene a Pomezia. Principalmente mi ha colpito lo spirito delle ragazze, poi ho parlato con il presidente Viglietti e l’allenatore Tarquini e ho capito che venire qui sarebbe stata la scelta giusta”. Intanto la formazione pometina sta preparando la supersfida interna di sabato con Cesena che è seconda in classifica: “Il campionato di serie B1 è sicuramente di buon livello, soprattutto in questo girone. Non conosco bene le prossime avversarie, ma la classifica dice che hanno iniziato bene la stagione, poi le risposte concrete le darà il campo. È uno scontro diretto molto stimolante e non vediamo l’ora di giocarlo” conclude la Biagini.





Frascati Scherma, in tre vincono la qualificazione zonale Open: trionfi per Tocci, Prearo e Franzoni

Frascati (Rm) – Tris di vittorie per gli atleti del Frascati Scherma nella prova di qualificazione zonale Open che si è tenuta a Bari. Nel capoluogo pugliese c’è stato un “quasi en plein” nella gara di sciabola femminile vinta da Flaminia Prearo. Sul terzo gradino del podio, infatti, sono salite a braccetto Vally Giovannelli e Francesca Burli, mentre Valeria Fondi si è piazzata sesta, Diletta Andaloro 16esima, Eleonora Colella 27esima, Francesca Porzio 33esima (fin qui tutte qualificate alla prima prova Open), Beatrice Perugini 49esima, Ludovica Rossetti 64esima e Martina Calderini 73esima. Tra i maschi vittoria per Leonardo Tocci, quinto Lorenzo Ottaviani, ottavo Andrea Roussier Fusco, decimo Edoardo Reale, 16esimo Valerio Reale, 22esimo Riccardo Aquili, 27esimo Alessandro Perugini, 33esimo Gabriele Cecchinelli, 36esimo Samuel Marcelli (fin qui tutti qualificati alla prima prova Open), 58esimo Matteo Miucci, 72esimo Ludovico Cicconi, 102esimo Davide Pasquini e 105esimo Emanuele Viscovo. Una vittoria anche nella prova di fioretto maschile: a sbaragliare la concorrenza è stato Giuseppe Franzoni, mentre hanno terminato più indietro Gianmarco Gridelli (sesto), Emanuele Iaquinta (nono), Tommaso Scassini (15esimo), Adriano Genovese (19esimo), Joel Ciani (21esimo), Alexander Milano (32esimo) ed Emanuele Berardi, tutti passati di diritto alla prima prova Open. Non ce l’hanno fatta, invece, Mauro Addato (40esimo), Fabio Di Russo (45esimo), Adriano Genovese (51esimo), Ian Marino (58esimo), Leone Mendizabal (62esimo), Joan Sinopoli (77esimo), Simone Minetti (94esimo), Lorenzo Fabrizi (97esimo) e Valerio Massimo Mancini (106esimo). Nella prova femminile, infine, quinto posto per Claudia Memoli, sesta Serena Puglia, nona Margherita Lorenzi, 12esima Ludovica Genovese, 18esima Arianna Sola, 20esima Beatrice Orabona, 21esima Sofia Mancini, 22esima Nicole Capodicasa, 25esima Gloria Pasqualino e 28esima Mariarosa Salvatore, tutte qualificate per la prima prova Open. Niente da fare per Elena Di Stasi (30esima), Rachele Angelino (49esima) e Asia Masi (63esima). Nello scorso fine settimana si è tenuta anche una prova di Coppa del Mondo Under 20 di fioretto a Istanbul, in Turchia, dove il miglior piazzamento è stato ottenuto da Guia Di Russo che ha concluso la gara all’undicesimo posto, mentre Mariavittoria Berretta ha terminato 59esima. Nella prova maschile era presente Mattia Raimondi che ha chiuso al 36esimo posto individuale, ma che coi suoi compagni di nazionale ha ottenuto un bel secondo posto.





Sorvegliato speciale con obbligo di soggiornare a Sezze: trovato in giro a Latina

I Carabinieri della Stazione di Borgo Podgora hanno tratto in arresto in flagranza di reato un uomo di 55 anni in quanto nonostante fosse sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Sezze, senza giustificato motivo, veniva trovato a bordo della sua autovettura sul territorio di Latina.
In particolare, durante un servizio di controllo del territorio di Latina, i militari della Stazione Carabinieri di Borgo Podgora hanno fermato e controllato il soggetto che dagli accertamenti esperiti nell’immediatezza avrebbe dovuto soggiornare obbligatoriamente nel Comune di Sezze.
Immediatamente i Carabinieri dapprima attuavano tutti i controlli del caso per verificare la sussistenza di validi, comprovati e legittimi motivi della presenza del soggetto fuori dal territorio indicato dal provvedimento della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno in Sezze e, poi, verificato l’assenza di motivazioni legittimanti, lo dichiaravo in stato di arresto.
Veniva immediatamente informato della vicenda il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina che disponeva che l’uomo fosse messo agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo.




Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Atina, a quasi sessant’anni perseguita una ragazza di 28: interviene il Questore

Il Questore di Frosinone Domenico Condello ha disposto la misura dell’ammonimento nei confronti di un uomo di Atina che per mesi ha messo in atto una condotta persecutoria in danno di una ragazza di 28 anni.

La giovane aveva iniziato a soffrire le morbose attenzioni dell’uomo, col quale però non aveva mai avuto alcun tipo di rapporto. In particolare lo stesso aveva preso ad appostarsi nei pressi dell’abitazione della donna, o vicino al posto di lavoro, aveva iniziato a chiedere a terze persone informazioni sulla sua vittima e sulle sue abitudini.

Non solo, accecato dalla gelosia non si era trattenuto dal fare delle vere e proprie scenate agli amici della ragazza e ai clienti dell’attività commerciale presso la quale la vittima è impiegata.

La donna, a causa delle reiterate ingerenze nella sua vita privata da parte dell’uomo, nonostante non avesse mai in alcun modo incoraggiato lo stesso circa la possibilità di intrecciare con lui una relazione sentimentale, stanca e spaventata da questi atteggiamenti e temendo per la sua incolumità, si è rivolta alla Polizia di Stato per richiedere l’emissione del provvedimento di ammonimento nei confronti del cinquantanovenne.

Dopo l’istruttoria operata dal personale della Polizia Anticrimine, il provvedimento è stato emesso e notificato al destinatario, con l’intimazione a tenere una condotta conforma alla legge e a cessare ogni azione persecutoria nei confronti della ventottenne.

L’uomo è stato anche informato circa la possibilità di rivolgersi al centro istituito presso la ASL di Frosinone, per essere avviato ad un percorso riservato agli autori di condotte persecutorie, come previsto dal protocollo “Zeus”, siglato dalla Questura di Frosinone e dalla ASL di F nel mese di luglio e destinato ai cosiddetti “maltrattanti”.




Gestione migranti, siglato l’accordo tra Italia e Albania

Dalla primavera 2024, i migranti messi in salvo nel Mediterraneo dalle navi italiane saranno trasferiti in Albania

L’accordo tra Italia e Albania sulla gestione dei migranti è stato definito dalla premier Giorgia Meloni “un modello di collaborazione tra Paesi UE e Paesi extra-UE sul fronte della gestione dei flussi migratori”.

Si tratta di un’intesa “che rafforza il partenariato strategico tra Italia e Albania e si pone sostanzialmente tre obiettivi: contrastare il traffico di esseri umani, prevenire i flussi migratori irregolari e accogliere in Europa solo chi ha davvero diritto alla protezione internazionale” aggiunge.

Dalla primavera 2024, i migranti messi in salvo nel Mediterraneo dalle navi italiane saranno trasferiti in Albania. Punta a dissuadere le partenze e il traffico di esseri umani, nonché ad alleggerire hotspot come quello di Lampedusa, il protocollo di intesa siglato da Giorgia Meloni ed Edi Rama a Palazzo Chigi. È la concretizzazione di un accordo “sostanzialmente chiuso a Ferragosto, durante l’incontro che i due leader hanno tenuto in Albania e che è stato narrato come una semplice vacanza, ma altro che aperitivi…”, spiegano fonti di Palazzo Chigi, sottolineando che è una svolta “storica non solo per l’Italia ma per tutta l’Unione europea”. “Se l’Italia chiama l’Albania c’è”, mette in chiaro Rama, ricordando che il suo Paese è in attesa di entrare nell’Ue, ma “è uno Stato europeo: ci manca la U davanti ma ciò non ci impedisce di essere e vedere il mondo come europei”.

Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani questa novità “rafforza il nostro ruolo da protagonista in Europa”, e da FdI parlano di “dottrina Meloni”. “Il governo ha alzato bandiera bianca in Europa e trova rifugio in Albania”, è invece la lettura di Azione, ed è critico anche il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni: “Ci mancava solo la delocalizzazione in Albania dei naufraghi salvati”. “Si crea una sorta di Guantanamo italiana”, prevede invece Riccardo Magi (+Europa). Nella sua visita di fine aprile a Londra, la premier aveva spiegato di “condividere” la linea di Rishi Sunak, quando il premier inglese studiava l’ipotesi di mandare in Ruanda i richiedenti asilo in attesa delle verifiche. Un piano che ora coinvolge l’Austria e ha fatto capolino nel briefing mattutino della Commissione europea, quando la portavoce Anitta Hipper ha commentato: “Le leggi sull’asilo dell’Ue si applicano solo alle domande presentate sul territorio di uno Stato membro, ma non al di fuori di esso”. Qualche ora dopo Meloni ha presentato una soluzione non molto dissimile da quella inglese, seppure in una cornice ben diversa, come hanno ammesso fonti italiane.

Secondo l’accordo, alla conoscenza dell’Ue che in attesa dei dettagli si raccomanda “sia nel pieno rispetto del diritto comunitario e internazionale”, l’Italia userà il porto di Shengjin, all’altezza di Bari, e l’area di Gjader, 20 chilometri nell’entroterra, per realizzare entro primavera, a proprie spese, due strutture: una di ingresso, per le procedure di sbarco e identificazione; e una di accoglienza temporanea degli immigrati salvati in mare. “Non minori, donne in gravidanza e altri soggetti vulnerabili”, ha precisato Meloni. Il protocollo non si applica agli immigrati che giungono sulle coste e sul territorio italiani ma a quelli salvati nel Mediterraneo da navi italiane, come quelle di Marina e Gdf. Non quelle delle ong.

“Nei due centri” i migranti staranno “il tempo necessario per le procedure. Una volta a regime, ci potrà essere un flusso annuale di 36-39 mila persone”, ha spiegato Meloni, chiarendo che la giurisdizione dei centri sarà italiana, mentre l’Albania collaborerà con le sue forze di polizia per sicurezza e sorveglianza.

Almeno quattro gli incontri nell’ultimo anno fra Meloni e “l’amico” (come lo ha definito) Rama. Lo ha ricevuto a Palazzo Chigi a fine settembre e un mese fa, a Granada, con lui, Sunak e l’olandese Mark Rutte ha avuto un vertice su possibili iniziative operative, bilaterali e multilaterali, contro il traffico di esseri umani. Con l’Albania è nato “un accordo di respiro europeo”, ha detto la premier, ribadendo il sostegno a Tirana e ai Balcani occidentali per l’ingresso nell’Ue, “o meglio la riunificazione”. “Questo accordo non sarebbe stato possibile con nessun altro Stato Ue”, ha chiarito Rama, scegliendo di parlare in italiano e ricordando il “debito impagabile” del suo popolo verso l’Italia: “Non sta a noi giudicare il merito politico di decisioni qui e in altre istituzioni, a noi sta rispondere ‘Presente’ quando si tratta di dare una mano”. La firma dell’accordo, annunciata solo a ridosso, è avvenuta alla presenza dell’ambasciatore italiano a Tirana Fabrizio Bucci, uno dei nomi che circola per il posto di consigliere diplomatico della premier dopo le dimissioni di Francesco Talò, seduto in prima fila, fra gli altri, come Alessandro Cattaneo, da fine agosto consigliere diplomatico aggiunto.




Ciampino, preso l’autore del colpo alla tabaccheria di via Morena

I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno arrestato un 20enne originario di Napoli ma residente a Ciampino, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di rapina impropria ai danni di un tabaccaio.
I fatti risalgono alla sera del 31 ottobre scorso, quando il giovane è stato notato avvicinarsi ad un espositore esterno di una tabaccheria di via Morena, è si è impossessato di borselli in pelle ed ombrelli, per poi darsi alla fuga.
Il titolare, accortosi del furto tramite le telecamere di video-sorveglianza, ha rincorso il 20enne che, per guadagnarsi la fuga, lo ha colpito al volto e al corpo, con l’aiuto di altri giovani, per poi salire a bordo di un’autovettura, riuscendo a far perdere le proprie tracce.
A seguito di una segnalazione giunta al 112, una pattuglia dei Carabinieri della Tenenza di Ciampino è arrivata sul posto e ha prestato soccorso all’esercente e, grazie alle acquisizioni di testimonianze di alcuni passanti e le immagini di varie telecamere installate in zona, sono riusciti ad identificare il presunto rapinatore e a risalire all’autovettura utilizzata per scappare.
Raggiunto presso la sua abitazione, il giovane ha cercato di fuorviare le investigazioni ed i sospetti, essendosi in breve tempo cambiato di abiti, tuttavia è stato riconosciuto con certezza dalla vittima, che ha presentato denuncia.
I militari hanno recuperato la refurtiva e l’hanno restituita alla vittima, mentre il 20enne è stato condotto presso il carcere di Velletri, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.
Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari: l’indagato deve considerarsi non colpevole sino a condanna definitiva.