Ladispoli, leone in strada: la Procura indaga per omessa custodia

Non si placano le polemiche per il leone fuggito dal circo di Ladispoli. Rony Vassallo, responsabile del “Rony Roller Circus” continua a sostenere che contro di lui e la sua struttura sia stato fatto un dispetto e che qualcuno abbia aperto la gabbia dell’animale di proposito. 

Ha anche sporto denuncia contro ignoti per la fuga di Kimba, ma la Procura di Civitavecchia potrebbe indagarlo per omessa custodia: al momento per i carabinieri non ci sono elementiper poter ipotizzare un atto di sabotaggio.

Dimenticanza o negligenza – Al momento l’ipotesi più accredia è quella di una dimenticanza o una negligenza: già in passato si sarebbero allontanati due animali. Nessuna telecamera ha ripreso l’uscita del leone dalla gabbia condivisa con i suoi fratelli di ottoanni — Ivan, Zeus e Maya — rimasti al loro posto nonostante il cancello aperto. L’inchiesta della Procura dovrà accertare ora se quello di sabato sia stato o meno un episodio doloso, insieme al rispetto delle misure di sicurezza nella custodia degli animali e delle autorizzazioni del circo.

Il sabotaggio – Per Vassallo la sua struttura è nel mirino.  “Eppure – afferma Vassallo al Corriere della sera – a Ladispoli ci voglionobene, altrimenti non torneremmo ogni anno. È stato un atto premeditato. Sapevano che dalle 14 alle 15 saremmo stati a pranzo, un’ora prima mi ero accertato che la gabbia dei leoni fosse chiusa bene”. I sospetti dei circensi si dirigono verso le frange estremiste dei movimenti animalisti. Domenica un centinaio di attivisti durante lo spettacolo domenicale ha tentato di oltrepassare le transenne del circo per arrivare alle gabbie, ma sono stati bloccati dalla polizia. Anche per loro potrebbero scattare le denunce per manifestazione non autorizzata. 

I dubbi della Procura – Chi indaga continua ad avere dubbi. Perché Kimba, dopo essersi rifugiato nella stalla dei cavalli (che lo hanno scalciato via), è riuscito a oltrepassare anche la recinzione successiva per poi vagare per la città. Il tutto senza che nessuno si accorgesse di nulla. 




Finnair, un volo che dura da cent’anni….

Proseguendo in una serie di eventi in varie parti delle sue destinazioni nel mondo, la compagnia aerea di bandiera finnica, Finnair, ha celebrato anche a Roma il suo primo centenario dalla fondazione, traguardo che è attribuibile solo a poche altre compagnie; lo ha fatto in un evento organizzato nella residenza del nuovo ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila, ospite, con la consigliera commerciale  Hanna Laurén, dei due rappresentanti di Finnair intervenuti, il direttore del mercato europeo, Javier Roig, e Suvi Aaltonen,, della direzione comunicazione della Finnair. L’ambasciatore, nel dare il benvenuto agli astanti, ha notato come lo sviluppo della Finlandia, indipendente dal 1917, sia andato “mano a mano con lo sviluppo di Finnair, che fa certo parte della società e della storia finlandesi: per noi, vedere la croce blu disegnata sugli aerei ha un significato emozionale particolare in quanto indica la nostra patria”, aggiungendo che “L’Italia è sempre stata una meta importante per i turisti finlandesi. Oggi sembra che la Finlandia sia ancora più interessante per gli italiani: sempre più turisti italiani visitano la Finlandia. Questo ci rende felici qui all’Ambasciata dal punto di vista delle relazioni tra i nostri Paesi”.
 
Roig ha quindi informato che lo scorso 1° novembre  è stata la  giornata esatta del compimento del centenario: infatti “quel giorno del 1923 decollava il  primo volo effettuato con un velivolo Junkers, diretto da Helsinki verso Tallin, capitale estone,  trasportando solo effetti postali, mentre l’anno successivo iniziava a trasportare anche i passeggeri. Furono circa 300 quelli che han volato in quell’anno mentre oggi ne trasportiamo almeno un milione al mese e, mediamente, 12 milioni all’anno”.
Roig ha quindi descritto tutti vari primati che questa compagnia di un piccolo paese, come popolazione, ha raggiunto nel corso di questi 100 anni:  prima compagnia europea a inaugurare nel 1983 un collegamento diretto per Tokyo e nel 1988 la prima in Europa a volare su Pechino; nel 1991 la prima ad aprire una rotta transiberiana per l’Asia; nel 1992, vettore ufficiale del vero Babbo Natale, che ha la sua residenza a Rovaniemi, capoluogo della Lapponia; per arrivare al 2015, anno della prima ad utilizzare in Europa l’Airbus 350. Le operazioni sull’Italia sono invece cominciate nel 1963, 60 anni fa, verso Milano, mentre nel 1977 si aggiungeva Roma e più tardi anche Venezia”. E aggiunto come gli ultimi tre anni siano stati molto difficili per la compagnia, prima per gli effetti del Coivid sui trasporti, poi per le limitazioni di traffico aereo causate dal conflitto Russia-Ucraina che ha portato a rielaborare le rotte transiberiane, allungando i tempi dei collegamenti asiatici ed a ridisegnare la strategia aziendale ma anche a diversificare le destinazioni, aggiungendo alla rete, per la prima volta, destinazioni in USA come Seattle e Dallas o in Medio Oriente, come Doha in Qatar. Roig ha evidenziato come snodo essenziale delle attività della compagnia sia l’aeroporto di Helsinki, che, aperto nel 1952 per le Olimpiadi in Finlandia, negli anni si è espanso ed avuto uno sviluppo tale da costituire la base fondamentale di Finnair, trattandosi di “un aeroporto moderno, dotato di  tecnologie avanzate anche per quanto riguarda  la gestione di condizioni di ghiaccio e neve che lo rendono sempre operativo, a prescindere dalle condizioni atmosferiche”.
 
Destinazione Italia
Per quanto riguarda le attività programmate sulle destinazioni italiane, ha proseguito Roig, Finnair “ da novembre a marzo assicura due voli al giorno da Roma Fiumicino, quattro voli a settimana da Linate e due al giorno da Malpensa; relativamente all’orario estivo, dal 1° aprile sono operativi anche i voli dagli aeroporti di Venezia, Bologna, Verona e Napoli, che vengono effettuati soprattutto con l’A320, tranne Bologna e Linate dove opera l’Embraer, che ha una capacità di ca. 100 passeggeri”. Roig ha precisato come il mercato italiano sia molto importante anche con riferimento al Giappone dove Finnair vola 20 volte alla settimana su varie città: “gli italiani sono sempre più attratti dalla Finlandia, ed in tutte le 4 stagioni che lì sono ben definite. Anche il turismo invernale attrae sempre di più con le attività tipiche del periodo: visita in Lapponia alla residenza di Babbo Natale, safari artici, visione dell’aurora boreale, sci di fondo. Il 50% della nostra clientela italiana acquista Finlandia e l’altro 50% voli sia per l’area nordica che per l’ intercontinentale, in particolare il Giappone; collaboriamo da tempo con VisitFinland per la promozione italiana della destinazione Finlandia”.
 
L’importante ‘compleanno’ non poteva esser completo senza una torta – preparata del rinomato chef dell’Ambasciata, Kimmo Kettunen, che riproduceva un suggestivo panorama finlandese dal finestrino di un aereo in volo.

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Roma, area metro Anagnina passata al setaccio dai Carabinieri

L’area del Terminal Anagnina passata al setaccio dai Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina. Durante il controllo straordinario dello scorso venerdì, gli uomini dell’Arma hanno arrestato una persona e ne hanno denunciate a piede libero altre 2. Identificate, in totale, 135 persone, eseguite verifiche su 65 veicoli e ispezionati 4 esercizi commerciali.
Un 20enne romano, già sottoposto agli arresti domiciliari, è stato arrestato per il reato di evasione poiché è stato trovato in strada, privo di alcuna autorizzazione. I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina hanno poi denunciato due italiani, poiché trovati con diverse dosi tra hashish e marijuana. I militari hanno anche sanzionato amministrativamente, segnalandoli al Prefetto, 5 giovani trovati in possesso di modiche quantità di droga per uso personale. Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno multato 6 automobilisti ed elevato sanzioni per un totale di 4.668 euro.



Il costume ciociaro in Giappone

Terra di cultura. di antiche vissute tradizioni, rispettosa della natura nelle sue varie manifestazioni, ligia alle leggi ed alle regole e ai principi della civile convivenza, eccezionali capacità scientifiche e produttive, non ignorando arte e cultura in realtà ingredienti costitutivi della civiltà nipponica, come la quantità sterminata di musei e di biblioteche e di istituzioni culturali documentano.

 

Anche se tante contingenze e realtà quali la lingua, la cultura, le abitudini porterebbero a rendere difficoltosa ogni ipotesi di contatto, la storia pertanto richiama all’ordine e ci informa anche di alcuni fatti che, pur se di numero limitato, documentano la presenza ciociara.

 

La chiusura secolare al mondo occidentale venne addolcita e gradualmente cancellata a partire dalla metà del 1800 grazie all’Imperatore Mutsuhito (1852-1912) che nel corso della lunga presenza  rivoluzionò la vita culturale, artistica, industriale del Paese: è il periodo Meiji cioè del ‘regno illuminato’ che si fa iniziare nell’ottobre del 1868 fino alla morte dell’imperatore il 30 luglio 1912. Dopo una breve parentesi sul trono del figlio, nel 1926 fu nominato imperatore il nipote di Mutsuhito, Hirohito, protagonista della grande guerra contro gli Stati Uniti e vittima delle due esplosioni nucleari nell’agosto 1945.

 

Per rimanere nel tema dell’arte una iniziativa dell’imperatore fu anche quella di far conoscere la tecnica pittorica occidentale e in particolare la tecnica della pittura all’olio completamente sconosciuta in Giappone e la prima iniziativa fu l’invito al pittore Antonio Fontanesi ad insegnare in una scuola pubblica, a Tokyo.

 

L’opera del Fontanesi fu enormemente apprezzata e tale da aprire negli anni a venire un indirizzo pittorico di notevole successo noto come  lo stile yoga, cioè soggetti giapponesi e tecnica occidentale, alla quale gran parte degli artisti aderì, non solo all’olio ma anche al pastello e al carboncino, fino al presente.

 

E una visita del Prof. Yakou della Università Hokkaido a proposito di un quadro, nella mia collezione, di una pittrice francese della quale nella cattedrale di Nagasaki esistono due grandi opere su cui sta indagando e ricercando, mi ha aperto gli occhi su alcuni artisti giapponesi nel corso del 1800 a Roma non insensibili alle ragazze in costume ciociaro incontrate nei luoghi turistici. E dai suggerimenti del Prof.Yakou, qui appresso pur se brevemente, la presentazione di quattro di questi artisti che a cavallo tra ‘800 e ‘900 assieme allo studio delle antiche vestigia non mancarono di serbare ricordo e memoria delle ciociare di Piazza di Spagna o di Palazzo Farnese.

 

Kaneyuki Hyakutake (1842-1884). E’ il primo che incontriamo, prima  a Parigi nel 1878 e poi a Roma nel 1880. Faceva parte del servizio diplomatico e allo stesso tempo artista impegnato. A Parigi  frequentò lo studio di Léon Bonnat dal quale apprese gli elementi pittorici basilari occidentali come pure  il vivo interesse che l’artista francese nutriva per i soggetti ciociari. Infatti Bonnat fa parte della numerosa schiera degli artisti innamorati della iconografia ciociara, delle donne in particolare, tanto che a lui si debbono decine di quadri con ciociare. A Roma Hyakutake affianco all’attività diplomatica, frequenta lo studio di Cesare Maccari e ne assimila l’interesse per l’antico.  Qui presentiamo una sua opera di una ciociarella.

 

Hisashi Matsuoka (1862-1944) nel 1876-78 assieme al collega Asai Chū  frequenta le lezioni che Antonio Fontanesi tiene sulla tecnica pittorica occidentale. Nel  viaggio  a Roma nel 1880 dove  frequenta anche lui come il collega Hyakutake, lo studio di Cesare Maccari, poi  i corsi liberi all’ Accademia di Francia  e due anni  dopo all’Accademia di Belle Arti dove nel 1887 consegue il diploma  quindi, dopo il lungo soggiorno romano, ritorna in patria. Qui con il collega Asai Chū ed altri fondarono, seguendo i nuovi indirizzi yoga, l’Associazione Arte Meiji  dedicandosi all’insegnamento che portò avanti al livello di Università a Tokyo.

 

Takeji Fujishima (1867-1943).  Influenzato dal Liberty, fu uno dei massimi esponenti di pittura occidentale nel Giappone di fine XIX secolo ed artista della Casa imperiale” e considerato tra i più amati, anche per i suoi scritti sulla mitologia, l’estetica e il design.

Nel 1905 inizia il viaggio in Europa che lo porta per un paio di anni a Parigi dove frequentò le lezioni di Cormon e poi a Roma fino al 1909 dove seguì con particolare interesse gli insegnamenti di Carolus-Duran direttore all’Accademia di Francia. Quindi in Giappone dove si inserì con successo nell’insegnamento adoperandosi alla diffusione e altresì all’integrazione con quella giapponese, delle nuove metodologie e correnti pittoriche occidentali dello yoga. Si dedicò anche all’approfondimento della propria arte attraverso lo studio dei maestri del Rinascimento italiano maturando quel concetto della semplicità che gli fu guida e altresì motivo di insegnamento.

 

Hakutei Ishii (1882-1958). Studiò  pittura ad olio ed acquarello  sotto Asai Chū, allievo di Fontanesi, e successivamente sotto Takeji Fujishima; allo stesso tempo fedele alla tradizione nipponica approfondì la conoscenza della incisione xilografica che pure contribuì a promuovere con le sue numerose opere.

Soggiornò a Roma nel 1910 e poi a Parigi dove oltre al perfezionamento della  tecnica  pittorica, ampliò notevolmente la propria conoscenza  visitando e studiando le opere e mostre sul fauvismo, il futurismo, il cubismo, l’astrattismo sulle quali tematiche, tornato in patria, scrisse intensamente e per cui la Francia tributò la propria riconoscenza conferendo il titolo di Cavaliere della Legion d’Onore. Qui una sua bella ciociara dal fascino..orientale.

A Roma e a Tivoli realizzò numerose opere.

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Fieracavalli, miglior street food della fiera premiato da Alessandro Borghese

Quattro i premi consegnati dallo chef Borghese: a Joe’s American BBQ Smash & Lab di Joe Bastianich il Best Street Food 2023 e a The Labster il Best Look 2023 decretato dalla giuria di esperti
 
Nessun dubbio per il voto del pubblico che ha eletto vincitore, di entrambi i premi, Pizza e Mortazza
 
Nell’ultima giornata di Fieracavalli si è concluso uno degli appuntamenti più amati dal pubblico, la seconda edizione di Sapori di Razza: il contest nato per esaltare le specialità culinarie presenti in fiera e influenzate dalla cultura equestre di tutto il mondo, premiate dall’amatissimo chef Alessandro Borghese.
 
«Quest’anno il livello di Sapori di Razza è cresciuto tantissimo. Chi pensa che nello street food in generale, e a Fieracavalli, ci sia solo qualche panino, si sbaglia. Qui si trova cibo di livello, cucinato, saporito e che celebra davvero la cucina regionale e, perché no, anche internazionale» dichiara lo chef Borghese.
 
Sono stati 4 partecipanti per 3 categorie – per un totale di 12 food truck – ad accogliere oggi la giuria di esperti composta da Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere, insieme al suo delegato Francesco Fiorentino; Francesco Bei, vicedirettore del La Repubblica; Antonella Bigotto, redattrice di Grazia e Mirko Tassin (@tassociulinario) content creator amante dello street food.
 
Partita alle 10.30 dall’ingresso della fiera, la giuria si è subito diretta alla Food Court di Fieracavalli assaggiando, una per una, le specialità proposte dai food truck in gara e valutando, al tempo stesso, anche l’allestimento delle loro postazioni. Dopo un’attenta valutazione, è stato Joe’s American BBQ Smash & Lab – il food truck di Joe Bastianich, ospite oggi a Fieracavalli – a vincere il premio Sapori di Razza Best Food 2023, grazie alla bontà della carne e alle salse fantastiche utilizzate per lo Smash Burger. Il food truck di The Labster, invece, è salito sul gradino più alto del podio per Sapori di Razza Best Look 2023, staccando nettamente tutti gli altri grazie al suo spazio altamente scenografico.
 
Anche il pubblico di Fieracavalli, che ha affollato i padiglioni della rassegna veronese fin dal giovedì, ha potuto votare i suoi preferiti – nelle stesse categorie della giura – sulla sezione dedicata su www.fieracavalli.it. Il verdetto, dopo aver chiuso le votazioni oggi alle 11 e aver sommato i tantissimi voti arrivati, non ha lasciato dubbi: il vincitore 2023 sia del premio Sapori di Razza Best Food 2023 che Best Look 2023 del pubblico è Pizza e Mortazza.
 
«Sono d’accordo con il verdetto dei giudici e del pubblico – continua lo chef Alessandro Borghese – Ho assaggiato anche io le specialità giudicate e posso dire che lo smash burger è davvero di alta qualità: molto simile a quello tipico della zona del Mississipi e di New Orleans e cucinato con prodotti davvero buoni. Cosa dire poi di pizza e mortazza…mi ha riportato a Roma, nell’infanzia, quando andavo a prendere pizza e mortazza come merenda per scuola. Una pizza romana scrocchiarella e bassa, una mortadella di qualità per un sapore semplice e autentico».
Le targhe dei premi, di pubblico e giuria, sono state consegnate ai vincitori direttamente dallo chef Alessandro Borghese e dal Presidente di Veronafiere Federico Bricolo – anche alla presenza di Joe Bastianich – all’intero dell’area D con una rappresentanza di cavalli maremmani.

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Marino, Centro Anziani Frattocchie: successo per la visita al Cimitero Germanico e alla Sughereta di Pomezia

All’insegna della cultura, ed in particolare sotto l’aspetto storico e architettonico, la visita effettuata dal Centro Anziani Frattocchie di Marino (CAFM) al Cimitero Germanico e alla Sughereta di Pomezia durante la mattinata del 10 novembre scorso.
 
Molta emozione ha destato nei partecipanti la visione di quella immensa distesa di croci (sotto ogni croce ci sono le spoglie di 6 caduti) in un campo verde immerso nel silenzio proprio di un luogo sacro. Di tutt’altro tenore la successiva visita alla Sughereta di Pomezia, polmone verde che circonda la città di Pomezia e preservato dallo scempio edilizio grazie a quei cittadini dei Castelli Romani che con lungimiranza e mediante raccolta di firme e battaglie legali successive sono riuscite a lasciare questa peculiare area verde a disposizione della libera fruizione pubblica. Come al solito riceviamo e riportiamo le impressioni a caldo dei soci che hanno partecipato alla visita. “Grazie ad Antonio Dibello per l’impegno costante nell’organizzare queste escursioni” esordisce Gianni.
 
“Due riflessioni in merito all’escursione odierna. La prima esalta la consapevolezza che nessuno può essere considerato vincitore di una guerra in cui muoiono milioni di giovani che si uccidono tra loro per motivi di cui, forse, non sono neanche pienamente consapevoli. La seconda riguarda l’ostinazione con la quale i cittadini attenti alla difesa del territorio sono riusciti a trasformare la sughereta in un parco fruibile a tutti, e quanto deleteria sia l’indifferenza tanto diffusa oggi in merito ad altre emergenze che investono il nostro territorio”. Anche Giovanna esprime così la sua commozione: “Questa mattina con il Centro Anziani di Frattocchie abbiamo visitato il Cimitero Militare Tedesco di Pomezia. Quanta sofferenza sotto quelle croci……
 
La guerra è sempre una sconfitta per il genere umano. Molto bello anche il parco adiacente, la sughereta, per passare momenti di serenità. Grazie agli organizzatori Tonino Dibello e Claudio Bornaccioni.” E ancora Fabio: “Bellissima esperienza di vita la visita di oggi al Cimitero Militare Tedesco di Pomezia. In una giornata plumbea la vista di tutte quelle croci lapidee sotto le quali riposano giovani poco più che ventenni ha indotto in noi visitatori un pensiero di riflessione su quanto siano atroci tutte le guerre.”
 
Anche Mary esprime tanta soddisfazione; “Ieri il nostro amico Tonino ci ha fatto trascorrere una giornata toccante: andare a visitare un cimitero dove si trovano migliaia di giovanissimi soldati morti per guerre sempre ingiuste e inutili ci fa ricordare il dolore che i nostri nonni hanno provato durante la 2^ Guerra Mondiale. Grazie a Tonino che ci illustra sempre magistralmente tutto ciò che stiamo visitando. Inoltre, ieri abbiamo visitato anche la Sughereta di Pomezia, che non sapevo fosse così vicino a noi. Aspettiamo altre visite interessanti.” Indubbiamente soddisfatto il Presidente Claudio Bornaccioni: “Sono sempre più compiaciuto del successo di queste attività di conoscenza del nostro territorio portate avanti dal socio Tonino Dibello. Anche oggi ho potuto apprezzare la soddisfazione dei soci che hanno partecipato alla visita del Cimitero Germanico e della Sughereta di Pomezia che con parole lusinghiere hanno espresso il ringraziamento all’Associazione per questa mattinata all’insegna della cultura e del consolidamento dei rapporti di amicizia tra gli associati. Sono queste le finalità che il nostro statuto, in aderenza al quadro normativo di settore, persegue con entusiasmo e concretezza visti gli ottimi risultati.”

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Roma, oggi a palazzo Baldassini il dibattito su: “La sicurezza europea a cinquanta anni dall’Atto finale di Helsinki”

Lunedì 13 novembre ore 16.00 Istituto Luigi Sturzo Palazzo Baldassini Via delle Coppelle 35
 
A cinquant’anni dalla nascita dell’OSCE e a cinque anni dalla scomparsa di Luigi Vittorio Ferraris, l’Istituto Luigi Sturzo in collaborazione con la Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano e l’Associazione Amici di Luigi Vittorio Ferraris, promuove un’iniziativa sul tema della sicurezza europea al fine di rivitalizzare lo spirito di Helsinki.
 
L’iniziativa prevede una Tavola rotonda a cui seguirà un dibattito tra esperti e pubblico che sarà presente in sala, un pubblico che prevede anche la presenza di gruppi selezionati di studenti universitari, con il fine di aprire un foro di dialogo politico su un ampio ventaglio di questioni riguardanti la sicurezza e la piattaforma di azione comune per migliorare la vita dei singoli e della comunità.
 
Dopo i saluti istituzionali del Presidente dell’Istituto Luigi Sturzo Professor Nicola Antonetti, della Direttrice della Fondazione Hanns Seidel dott.ssa Silke Schmitt, della figlia di Luigi Vittorio e socio fondatore dell’Associazione Amici di Luigi Vittorio Ferraris dott.ssa Chiara Clarissa Ferraris, del Segretario generale di Villa Vigoni dott.ssa Christiane Liermann e del Direttore della collana “Le ragioni del tempo” Tab edizioni Prof. Gerardo Nicolosi sono stati invitati ad intervenire:
 
Min Plen. Maria Adebahr (TBC), Amb. Stefano Baldi, Amb. Guido Lenzi, Amb. Maurizio Melani, Prof. Luca Micheletta, Dr. Francesca Zilio. A moderare il dibattito Tiziana Di Simone (Rai Radio 1, Caffè Europa).
L’evento sarà altresì l’occasione per presentare la ristampa del volume che Luigi Vittorio Ferraris pubblicò con Cedam nel 1977, Testimonianze di un negoziato: Helsinki, Ginevra, Helsinki 1972-1975, a cura dell’Associazione Amici di Luigi Vittorio Ferraris, edito da Tab edizioni (2023) e con un’introduzione del Professor Luca Micheletta.
 
A seguire sarà possibile approfondire alcuni aspetti nell’ambito di un piccolo rinfresco nel loggiato di Palazzo Baldassini. L’iniziativa è patrocinata da MiC e Villa Vigoni – Centro italo-tedesco per il dialogo europeo. È stato richiesto il patrocinio al Maeci.
 
 
Nella foto: l’ambasciatore Ferraris (a sin.) nella sede dell’Associazione della Stampa,  Estera in Italia col consigliere Gianfranco Nitti 

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Roma, manifestazione PD: 50mila persone in piazza del Popolo

E’ quanto rendono noto fonti Pd. “La piazza è strapiena – viene aggiunto – e ancora stanno arrivando dei pullman”. Dopo cinque anni il Pd torna in piazza in una grande manifestazione nazionale che nelle intenzioni vuole rinsaldare i legami con il proprio “popolo”, come ha detto Elly Schlein, dopo “le fratture e le ferite degli anni scorsi”. Ma vuole anche gettare le fondamenta di quel campo largo, unica prospettiva per rendere praticabile l’alternativa al centrodestra. Oggi, infatti, in piazza del Popolo a Roma, non ci saranno solo gli esponenti Dem, da Schlein a Stefano Bonaccini, ma anche quelli di M5s, guidati da Giuseppe Conte, e di Avs, l’alleanza di Sinistra italiana e dei Verdi.

I 175 pullman, i 7 treni speciali, e i 150 volontarie e volontari mobilitati per l’occasione, daranno vita a una manifestazione che propone dei contenuti che possono essere il nucleo della piattaforma del campo largo e che rappresentano anche una “contro manovra” rispetto a quella del governo Meloni: difesa della sanità pubblica, lotta per salari dignitosi, giustizia climatica, giustizia sociale, difesa dell’unità del Paese di fronte all’autonomia differenziata del governo. Il recente accordo con l’Albania e la proposta di riforma costituzionale dell’esecutivo, daranno altri motivi per alzare la voce.

Fin qui le cose facili. Ma nella piattaforma della manifestazione c’è anche il tema complesso della pace, che per quanto riguarda la guerra in Ucraina ha diviso le scelte di Pd e M5s, ma che sul dramma in Medio Oriente vede i due partiti uniti nel chiedere una tregua umanitaria a Gaza. Anche due bandiere della Palestina sventolano alla manifestazione del Pd a Piazza del Popolo a Roma. Le bandiere, tenute da alcuni manifestanti con la kefiah, sono riuscite ad entrare in piazza perchè nascoste per eludere il servizio addetto alla sicurezza.




Viterbo, esplode casa accoglienza per richiedenti asilo: 31 persone ferite. Uno grave

La Procura indaga per “disastro colposo”

Un’esplosione si è verificata intorno all’una della scorsa notte e ha completamente distrutto la palazzina che ospitava la casa accoglienza della società Ospita nella zona industriale di San Lorenzo Nuovo, in provincia di Viterbo.

L’edificio è collassato su se stesso travolgendo le 31 persone che si trovavano alloggiate nei mini appartamenti al suo interno. Si tratta di richiedenti asilo, per lo più, uomini ma anche donne senza bambini. Sono tutti rimasti feriti, sembra non in maniera grave, tranne uno di loro che è stato trasportato in elicottero a Roma, dove si trova ricoverato in coma e intubato.

Distrutte anche la falegnameria e l’azienda vinicola che adiacenti alla struttura. Sul posto tre elicotteri del 118 hanno trasportato i feriti negli ospedali di Viterbo, Montefiascone, Siena e Roma. Presenti anche varie unità di vigili del fuoco da Viterbo e Tarquinia. I pm di Viterbo, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, hanno aperto un fascicolo di indagine in relazione all’esplosione che ha causato il crollo di una palazzina a San Lorenzo Nuovo che ospitava migranti. Al momento i magistrati procedono per il reato di disastro colposo.

 Ancora non sono chiare le cause che hanno innescato l’esplosione. Il prefetto di Viterbo Antonio Cananà ha convocato per oggi pomeriggio una riunione d’emergenza per fare chiarezza sull’accaduto.

“All’interno della struttura non esistevano impianti a gas – hanno spiegato gli amministratori di ‘Ospita’ – sia per il riscaldamento che per l’uso cucina, dovremo appurare le origini dell’esplosione, noi ci riteniamo parte lesa.”

La procura procede per “disastro colposo”

I pm di Viterbo, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, hanno aperto un fascicolo di indagine in relazione all’esplosione che ha causato il crollo di una palazzina a San Lorenzo Nuovo che ospitava migranti. Al momento i magistrati procedono per il reato di disastro colposo. Il pm di turno ha effettuato un sopralluogo.




Via Braccianese Claudia, tragico incidente stradale: perdono la vita due ragazzi di Manziana

Due ragazzi di Manziana, rispettivamente di 20 e 21 anni, sono morti questa notte sulla via Braccianese in un tragico incidente stradale.

La tragedia è avvenuta verso le 4 di questa mattina quando il più piccolo dei due, che era alla guida della Fiat Punto, deve aver perso il controllo della macchina finendo contro un albero all’altezza di via degli Scopetoni. Un impatto che non ha lasciato scampo ai due ragazzi trasformando l’auto in un ammasso di lamiere.

All’interno dell’auto i soccorritori arrivati sul posto hanno trovato i corpi privi di vita dei due ragazzi. Per liberarli è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso dei due. Sulla dinamica dell’incidente stanno indagando i Carabinieri di Anguillara Sabazia intervenuti sul posto. 




Albano Laziale, colpo di scena al Consiglio comunale: la maggioranza scricchiola

Aria di crisi per la maggioranza che sostiene il governo locale ad Albano Laziale guidato dal sindaco Massimiliano Borelli? Sembrerebbe proprio di si dopo quello che definiamo come un vero e proprio colpo di scena avvenuto durante il Consiglio comunale di giovedì 9 novembre.

Tra i vari ordini del giorno quello che riguardava l’elezione del Consiglio delle Autonomie Locali – CAL – l’organismo che ha la funzione di controllo e raccordo tra le attività regionali e quelle delle autonomie locali – i Comuni – e nella fattispecie la lista di centrodestra “Territorio e Partecipazione” ha battuto quella di centrosinistra che governa Albano Laziale.

“L’urna ha dato questa sentenza infatti i consiglieri di minoranza sono 9 e noi abbiamo preso 12 voti. Quindi viene da sé che tre consiglieri di maggioranza hanno votato la lista di centrodestra.” Questo il commento del Consigliere comunale e coordinatore di Fdi Roberto Cuccioletta durante la trasmissione web del venerdì mattina Officina Stampa BAR la rassegna settimanale condotta da Chiara Rai.

La puntata di Officina Stampa BAR la rassegna stampa di Chiara Rai di venerdì 10 novembre con ospite Roberto Cuccioletta Consigliere comunale di Fdi ad Albano Laziale

Sulla questione il Consigliere comunale Giovanni Cascella ha commentato: “A metà legislatura con un Paese in grandissime difficoltà è evidente che questa maggioranza mostra evidenti segni di cedimento. Ricordiamo che bastano quattro Consiglieri di maggioranza insieme a quelli di opposizione per sfiduciare il Sindaco. Quello che è successo ieri – 3 Consiglieri di maggioranza che votano a favore della lista di centrodestra – è qualcosa di clamoroso e un chiaro segnale dello stato di salute di Albano, una Città ormai senza prospettive e governata con poca competenza e lungimiranza”.

Un’intervista a 360 gradi dove si sono toccati molteplici argomenti che stanno a cuore ai cittadini di Albano Laziale come quello del termovalorizzatore o dell’anfiteatro. Ma Cuccioletta ha voluto porre l’accento sulla variante al Prg relativa la conversione di un’area, situata sulla via Nettunense incrocio via Tenutella con via Cancelliera, da alberghiera in commerciale.

“L’attenzione al suolo, all’ambiente a una programmazione che possa sviluppare un’attività turistico ricreativa su Albano è venuta in qualche modo a mancare.” Ha commentato Cuccioletta criticando quella che ha definito come l’assenza di una programmazione effettiva all’interno del Comune. La via Nettunense in quel tratto è piena di attività commerciali alle quali se ne andrebbero ad aggiungere altre con la conversione di questa area.

“Un’altra area, – ha dichiarato il Consigliere comunale Marco Moresco – dopo quella di Cecchina, destinata al commerciale, e soprattutto in una zona dove già molte attività hanno chiuso e quelle esistenti fanno fatica ad andare avanti. Un albergo sicuramente poteva dare un valore aggiunto al nostro territorio. L’area così destinata, circa 10 mila metri cubi, creerà ancora più disagi agli automobilisti che dovranno attraversare la Nettunense.”

Sintetico il consigliere Massimo Ferrarini che ha detto “L’Ennesima improbabile scelta di una amministrazione che invece di risolvere i tanti e diversi problemi dei cittadini sembra si diverta a crearne di nuovi”.