Colleferro (calcio, Under 16 reg.), Lucidi: “Vittoria pesante contro l’Atletico 2000, ma è lunga”

Colleferro (Rm) – L’Under 16 regionale del Colleferro vola alto. La squadra di mister Daniele Lucidi ha battuto per 2-0 l’Atletico 2000 (ex capoclasse) nel big match andato in scena sabato scorso tra le mura amiche. “Loro erano primi ed imbattuti, noi volevamo firmare il sorpasso in classifica visto che eravamo solo due punti dietro. E’ stata una bella partita, intensa ed equilibrata nella prima parte. I nostri ragazzi sono stati bravi e concentrati dall’inizio alla fine senza rischiare più di tanto dietro e sfruttando le occasioni capitate. E’ stato Trolli a siglare il gol del vantaggio a cinque minuti dalla fine del primo tempo e poi a inizio ripresa Nori ha siglato il raddoppio direttamente su punizione. Successivamente è stato un crescendo dei nostri ragazzi che hanno vinto con merito e portato a casa tre punti fondamentali per poter continuare la scia positiva di risultati, anche se la strada da percorrere è ancora lunga. L’Atletico 2000, assieme al Certosa che abbiamo incrociato e battuto qualche settimana fa, sarà sicuramente una delle squadre che si giocherà la vittoria”. Dietro alle tre di testa c’è pure l’Atletico Lodigiani che sabato ospiterà i colleferrini di mister Lucidi: “Decisamente un’altra ottima squadra, inoltre giocheremo sul campo in erba naturale del “Francesca Gianni” e questa sarà un aspetto in più da considerare. Noi comunque dobbiamo dare continuità alla vittoria e alla prestazione di sabato scorso, anche se le gare fuori casa sono sempre un po’ più complicate”. L’allenatore non è sorpreso della partenza dell’Under 16 regionale rossonera: “Mi aspettavo questo inizio di stagione perché allenavo questi ragazzi già l’anno scorso nell’Under 15 Elite quando ci siamo salvati ai play out e poi abbiamo fatto un ottimo torneo “Beppe Viola”. In estate abbiamo perso qualche ragazzo, ma la squadra è rodata e i nuovi innesti si stanno inserendo bene. L’obiettivo è quello di rimanere nei piani alti: ovviamente cambia totalmente l’approccio rispetto a un campionato alla ricerca della salvezza, ora bisogna capire che non ci si deve accontentare mai nel corso della partita”.





Citizen Academy (calcio, Eccellenza), Luciani: “Diamo il massimo per uscire da questo momento”

Ciampino (Rm) – Un brutto colpo per la classifica della Citizen Academy. La squadra di mister Carlo Graziano ha ceduto per 3-1 sul campo dell’Audace nel delicato scontro diretto di domenica scorsa. Ad analizzare la sfida è il centrale difensivo classe 2001 Matteo Luciani: “Abbiamo iniziato molto bene la partita dominando la prima mezz’ora, andando in vantaggio con la rete di Martinelli e poi costruendo altre occasioni per implementare il vantaggio, ma tra la nostra poca precisione e i salvataggi di portiere e difensori avversari non ci siamo riusciti. Prima dell’intervallo l’Audace ne ha approfittato e ha ribaltato il risultato con i primi due tiri della sua gara. Negli spogliatoi il mister ci ha chiesto di aumentare la concentrazione, d’altronde sapevamo bene che si trattava di una partita importantissima e di uno scontro diretto. A inizio ripresa abbiamo provato a spingere, ma senza creare grandi pericoli, loro si sono chiusi bene e a dieci minuti dalla fine è arrivato il rigore 3-1 (tra l’altro immediatamente successivo a un precedente penalty respinto dal portiere della Citizen, ndr) con cui si è virtualmente conclusa la partita”. Il gruppo di mister Graziano, però, non vuole certamente arrendersi: “Nei momenti difficili si vede il giocatore di carattere, da oggi lavoreremo ancor di più per uscire da questo momento. Ora abbiamo quattro partite una più impegnativa dell’altra, a cominciare dalla sfida di domenica col Montespaccato in casa. Loro hanno un grande blasone e un gruppo formato da tanti giocatori di qualità, ma noi daremo l’anima per cercare di conquistare punti: d’altronde questo devono fare le squadre in corsa per la salvezza”. Che rimane un obiettivo alla portata della Citizen, secondo Luciani: “Ora vogliamo chiudere il girone d’andata cercando di mettere in cascina più punti possibili, poi cercheremo di agganciare la salvezza diretta perché questa squadra ha le potenzialità giuste per farlo. Vogliamo evitare il play out perché giocarsi il destino in una gara unica è molto pericoloso”. Il centrale difensivo è al suo secondo anno in questa società, a dispetto delle modifiche logistiche e di nome: “Il gruppo è cambiato abbastanza rispetto all’anno scorso, ma l’ambiente a livello societario è sempre lo stesso ed è proprio per la dirigenza che dispiace per questa situazione: il club si merita di navigare in acque più tranquille”.





Ssd Colonna (calcio), Cascia: “Bel gesto del presidente del Barbato. Felici per la Coppa Disciplina”

Colonna (Rm) – Il calcio, come tutti gli sport, dovrebbe prima di tutto trasmettere i valori corretti ai ragazzi che lo praticano. Purtroppo, seguendo la pericolosa “deriva” della vita di tutti i giorni, spesso viene avvelenato da comportamenti sbagliati. Ma c’è ancora qualche “segnale di speranza” come quello arrivato dopo un match della categoria Under 16 provinciale che ha visto protagonisti il Barbato e il Colonna. A raccontarlo è il responsabile del settore calcio colonnese Giorgio Cascia: “durante la sfida conclusasi con il risultato di 1-0 per la squadra avversaria, un nostro calciatore è stato fermato mentre si involava verso la porta dei padroni di casa perché un ragazzo che era sulla panchina del Barbato ha lanciato un secondo pallone in campo, costringendo l’arbitro a fermare il gioco e ad espellerlo dal campo. Un gesto sbagliato da parte di un giovane ragazzo che purtroppo può capitare. Ciò che mi ha fatto davvero piacere è la telefonata che ho ricevuto ieri mattina da Daniele Del Piero, presidente del Barbato, che si è voluto scusare per l’episodio aggiungendo di dare un ulteriore stop al protagonista dell’episodio, oltre alla squalifica del giudice sportivo. Insieme al presidente del Barbato abbiamo convenuto che serve fare sempre di più per l’educazione dei giovani calciatori, obiettivo da considerare primario per una società. Vorremmo far capire, ad esempio, che l’arbitro non può essere utilizzato come un alibi in ogni partita o che i genitori non devono alimentare tensioni sui ragazzi, alcuni dei quali alla lunga decidono di lasciare lo sport proprio perché non riescono a “godersi l’evento”. Insomma vorremmo cercare di far passare il messaggio di vivere il calcio con maggior serenità”. Intanto ieri Cascia e il Colonna sono stati premiati due volte nella sede del comitato regionale a Tivoli: “Abbiamo ritirato la targa per la vittoria del campionato Under 19 provinciale dello scorso anno e siamo orgogliosi di aver portato a casa il riconoscimento per la vittoria della Coppa Disciplina con l’Under 18: questi ragazzi hanno vinto questo premio per quattro anni di seguito nel loro girone e negli ultimi due anni anche a livello assoluto, ovvero dell’intera categoria di appartenenza”.





United Volley Pomezia (serie B1 femm.), Valerio è chiara: “Dimentichiamo Jesi e torniamo a vincere”

Pomezia (Rm) – La trasferta di Jesi non sorride allo United Volley Pomezia. La squadra di coach Gianluca Tarquini è stata sconfitta per 3-1 nel match di sabato scorso in terra marchigiana. A parlare della sfida è il martello classe 2003 Giulia Valerio, ritratta nella foto di Fabio Angelini: “È stata una trasferta complicata, a partire dalla gestione del lungo viaggio. La partita l’abbiamo giocata “a strappi”, con momenti di altissimo livello e altri caratterizzati da un po’ di disattenzione e imprecisione. Inoltre mancavano alcune ragazze tra cui un elemento importante come Liguori, ma potevamo comunque fare qualcosa in più. Abbiamo quasi sempre rincorso nel punteggio e Jesi si è confermata una squadra molto combattiva. Nell’ultimo set il gap è stato più ampio perché, nonostante un buon servizio, non siamo riuscite a recuperare il terreno perso nella fase iniziale della sfida. E’ stato comunque bello giocare in un palazzetto molto grande, ma non siamo riuscite a rendere al meglio delle nostre potenzialità: con Jesi proveremo a rifarci al ritorno, ma ora guardiamo ai prossimi impegni”. La sconfitta ha fatto scivolare lo United Volley Pomezia al quinto posto in classifica, anche se la vetta rimane ad appena quattro lunghezze di distanza. “Non vediamo l’ora di tornare a giocare, la nostra squadra ha già dimostrato a tutti che non è un gruppo che molla e che fino all’ultima palla si continua a lottare”. Valerio, che è stata una dei colpi di mercato estivi del club del presidente Gianni Viglietti, rimane fiduciosa: “Il campionato è totalmente aperto e noi possiamo fare tante cose positive: è tutto nelle nostre mani. Il mio inserimento nel gruppo? E’ stato molto veloce, qui c’è un ambiente molto calorose e con tante compagne condivido pure degli interessi a livello di studi universitari: sono felice della scelta che ho fatto”. Nel prossimo turno c’è il match interno con le toscane dell’Ambra Cavallini che hanno appena sei punti: “Dobbiamo entrare in campo senza pensare alla classifica e mettendo grande determinazione per vincere e ripartire”.





Atletica Frascati, un pieno di podi anche nella seconda prova del trofeo autunnale di mezzofondo

Frascati (Rm) – L’Atletica Frascati ha fatto un altro pieno di podi domenica scorsa nella seconda prova del trofeo autunnale di mezzofondo “Decathlon Cup” dedicata al cross e andata in scena a Cave, all’interno del parco di Villa Clementi. Doppia vittoria tra i più grandi (ovvero gli Assoluti), sulla distanza dei 3 chilometri: l’Allievo Christian Nardi è primo nella prova maschile davanti al compagno di società Nicolò Orsini (entrambi atleti Rcf Roma Sud), mentre l’altra Allieva Chiara Padoan (vice-campionessa italiana di categoria sui 400) trionfa nella prova femminile dimostrando di avere qualità anche su distanze più lunghe. Secondo posto per la piccola Greta Diamanti (prima tra le nate nel 2015) sui 400 metri degli Esordienti 8, mentre Leonardo Vigorito è terzo sugli 800 metri tra gli Esordienti 10. Tra i Ragazzi, splendida tripletta dell’Atletica Frascati sulla distanza dei 1500 metri con Edoardo Campagnolo primo, Mattia Del Brocco secondo e Giordano Baccani terzo. Tra i Cadetti (che correvano sulla distanza dei 2000 metri) sfiora il successo Claudio Fanelli che cede solo nel finale al campione italiano e primatista dei 1200 siepi Valerio Ciaramella (Libertas Castel Gandolfo-Albano), ma va segnalato anche l’ottimo terzo posto di Alessandro Saddi. Tra le Cadette, che hanno corso sempre sui 2000 metri, dominio netto della solita Viktoria Polonska, ma è notevole anche il terzo posto di Gaia Abbruciati. Al termine della seconda prova l’Atletica Frascati mantiene il secondo posto nella classifica per società mancando l’aggancio alla Libertas Castel Gandolfo-Albano solo per motivi puramente numerici e cioè alle lacune di partecipazione in alcune categorie, non certo per mancanza di risultati qualitativamente rilevanti. Il trofeo autunnale di mezzofondo tornerà domenica 3 dicembre con la terza prova in programma nella splendida cornice del lago di Castel Gandolfo dove la prova avverrà in concomitanza con il campionato regionale di corsa su strada, manifestazione ideata diverse decadi fa dal presidente dell’Atletica Frascati Sandro Di Paola e svoltasi per numerose edizioni proprio nella cittadina tuscolana all’interno del parco di Villa Torlonia, dove oramai da diversi edizioni non è stato più possibile ospitarla a causa del terreno dissestato, divenuto pericoloso per l’incolumità degli atleti.
Nello scorso fine settimana, inoltre, la talentuosa Gloria Kabangu ha partecipato a un selezionatissimo raduno nazionale Juniores, convocata per la prima volta dal settore mezzofondo dopo il passaggio di specialità agli 800 avvenuto in questa stagione. Un passaggio che le ha portato immediatamente un titolo di campionessa italiana Juniores al primo anno di categoria con un crono da “top 10 all time” tra le Juniores e un sesto posto in Europa, nonostante l’esperienza quasi nulla nella specialità. Per lei in questa stagione sono tanti gli appuntamenti agonistici in programma: dai campionati italiani al coperto in programma nel primo week end di febbraio 2024 alla massima rassegna nazionale Junior all’aperto che si svolgerà a fine luglio e sarà “l’antipasto” dell’appuntamento internazionale Under 20 più importante: i mondiali Juniores che si svolgeranno a fine agosto a Lima, in Perù.





Velletri, nuovo sold out al Teatro Artemisio-Volontè per “Tre uomini e una culla”

Prosegue a suon di pienoni la stagione di prosa 2023-2024 del Teatro Artemisio-Gian Maria Volonté di Velletri. Anche domenica 19 dicembre, per la seconda data della programmazione messa a punto dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, diretta da Giacomo Zito, con il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Velletri e la collaborazione dell’ATCL, si è registrato il sold out. Merito dell’attrattività di uno spettacolo con un cast di altissimo livello, magistralmente interpretato e vivace sia nel copione che nella recitazione.
 
Prima dell’apertura del sipario, ha portato il suo saluto – accanto al direttore artistico Giacomo Zito – il Sindaco di Velletri Ascanio Cascella, che ha ribadito la propria vicinanza alle attività della Fondazione e alla stagione del Teatro Artemisio-Volonté, sempre più punto di riferimento culturale per l’intera area dei Castelli.  Dunque è andato in scena “Tre uomini e una culla” dal film omonimo di Coline Serrau con Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana insieme a Fabio Avaro, Carlotta Rondana e Malvina Ruggiano per la regia dello stesso Gabriele Pignotta.
 
Lo spettacolo è stato esilarante e soprattutto senza un attimo di pausa: nonostante la difficoltà, a livello di sceneggiatura, di dover riadattare al teatro un testo pensato per il cinema il risultato è stato strabiliante. In primis, una scenografia da oscar che ha consentito al pubblico di “spostarsi” da un ambiente all’altro: l’appartamento, la farmacia, il gate di un aeroporto, persino la strada; tutto si è materializzato senza forzature, anche grazie alla bravura nei movimenti da parte degli attori. La storia, poi, ha fatto il resto: forte nella trama, caratterizzata psicologicamente e mimicamente nei personaggi, con un intreccio vibrante che ha saputo calamitare senza punti morti per oltre due ore il numeroso pubblico di Velletri. In un appartamento abitato da tre uomini dediti al divertimento e alle feste, a seguito di un equivoco, piomba una bambina, lasciata da sua madre a uno dei tre coinquilini, il padre, per un viaggio di lavoro. All’inizio l’arrivo dell’infante provoca uno sconvolgimento misto a rifiuto. Ma nonostante le difficoltà nella gestione della piccola, l’amore prevarrà e i tre protagonisti dovranno superare l’ardua lotta fra le convenzioni e le usanze fin lì seguite e la tenerezza che scoprono nell’esercitare, a turno e tutti e tre, il ruolo di papà. La culla, insomma, diventa uno step di crescita per tutti e tre gli abitanti della casa in un clima di continua ironia. Fragorosi applausi nel finale di serata, a testimonianza del gradimento del pubblico che ha voluto tributare i protagonisti.
 
Soddisfazione è stata espressa, al termine dello spettacolo, anche dal presidente della Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Tullio Sorrentino: “vedere il teatro così pieno, per tutte e due le date fin qui svolte della stagione, ci ripaga del tanto lavoro che ogni giorno facciamo per rendere Velletri un punto di riferimento culturale del territorio. Abbiamo assistito a uno spettacolo meraviglioso, con attori di livello, e le risate e gli applausi sono il termometro dell’apprezzamento del pubblico. Se i risultati sono così lusinghieri lo dobbiamo al lavoro di squadra costante tra la Presidenza, il CdA, il direttore artistico Giacomo Zito, la direttrice amministrativa Paola Gaibisso, il responsabile della comunicazione Rocco Della Corte e tutti coloro che si adoperano per ogni singolo evento. Ringrazio il Sindaco Cascella per la vicinanza espressa e per la collaborazione e il supporto, così come ringrazio il vice Sindaco e Assessore alla Cultura Chiara Ercoli, sicuramente ci sono ampi margini di crescita per la FondArC e per tutto il mondo della cultura”.
 
Prossimo appuntamento domenica 3 dicembre, alle 18.30, con “Il teorema della rana”, un testo di N. L. White, con Luca Ferrini, Alberto Melone, Valentina Martino Ghiglia, Paolo Roca Rey, Guglielmo Lello, Davide Sapienza, Lucia Tamborrino, Veronica Stradella. Regia Luca Ferrini. Produzione Alt Academy. Il costo del ticket per i singoli spettacoli è di 20 euro per la platea l settore (18 euro ridotto), 18 euro per la platea II settore (16 ridotto), 15 euro per la galleria (13 ridotto). I biglietti degli spettacoli saranno acquistabili dal 10 ottobre. Per informazioni e comunicazioni è disponibile il sito www.fondarc.it, la mail comunicazione@fondarc.it e la pagina facebook ufficiale “Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri”.
 
 

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Giulia Cecchettin, un delitto di inaudita ferocia

Giulia Cecchettin è stata accoltellata a 150 metri da casa, poi finita nella zona industriale di Fossò, dove la scena ripresa da una telecamera di videosorveglianza mostra i suoi ultimi istanti di vita.

Questo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti che stanno indagando sull’omicidio della ragazza e quanto scritto nell’ordinanza di custodia cautelare contro l’ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato in Germania per omicidio.

L’ordinanza è stata firmata dal gip di Venezia Benedetta Vitolo che nel dispositivo spiega come l’ipotesi che una volta che l’ex coppia si ferma nel parcheggio di via Aldo Moro a Vigonovo, “a 150 metri” da casa Checchettin, Giulia viene aggredita da Filippo “probabilmente servendosi di un coltello”, ma la morte sarebbe avvenuta nella zona industriale, quando il ragazzo la spinge con violenza a terra e la 22enne studentessa sbatte la testa.

Il gip: “Un delitto di inaudita ferocia”

Filippo Turetta ha compiuto un delitto di “inaudita ferocia”. Lo scrive il gip di Venezia nell’ordinanza di custodia cautelare. “Con questa aggressione di inaudita ferocia ai danni della giovane fidanzata prossima alla laurea – sono le parole contenute nel documento – ha dimostrato una totale incapacità di autocontrollo”.

Benedetta Vitolo sottolinea nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di Filippo Turetta che “i femminicidi sono all’ordine del giorno”. Lo fa nel passaggio in cui evidenzia “l’estrema pericolosità” del ragazzo, alla luce di quello che avrebbe commesso, e la possibilità che “reiteri condotte violente nei confronti di altre donne”. Inoltre Turetta era “evidentemente ben consapevole della gravità delle sue azioni” dal momento che, dopo aver scaraventato Giulia Cecchettin a terra “causandole una lesione alla testa con perdita di sangue, è fuggito”.




Ufo Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi, nostalgia ed emozioni allo stato puro

Ufo Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi è esattamente ciò che un bambino cresciuto a cavallo tra la fine degli anni ‘70 e la prima metà degli anni ’80 ha sempre desiderato. Il titolo, disponibile su Pc, Nintendo Switch e su tutte le piattaforme della famiglia PlayStation e Xbox, è il videogame sviluppato da Microids che rappresenta una fantastica “operazione nostalgia” legata a uno dei più grandi successi creati dal maestro Go Nagai. Ufo Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi è, di base, un mix tra uno sparatutto a scorrimento verticale, un’avventura in terza persona (si può comandare Actarus con una telecamera dall’alto) e un open world alla guida del possente Goldrake, che si pone come obbiettivo quello di combattere i robot nemici come fosse un vero e proprio action. Il titolo ripercorre le tappe più importanti dell’anime: Vega ha distrutto il pianeta Fleed, e il principe Actarus ha trovato rifugio sulla Terra. Accolto dal Dottor Procton, il nostro eroe inizia una seconda vita nel Ranch Betulla Bianca. Con l’invasione della Terra da parte di Vega ormai alle porte, Actarus si deve però preparare a imbracciare nuovamente le armi per difendere il pianeta con l’aiuto di Goldrake, un gigantesco robot custodito nelle profondità dell’osservatorio di Procton. Con l’aiuto di Koji Kabuto, il principe del pianeta Fleed dovrà quindi fronteggiare la nuova minaccia, respingendo gli attacchi di Vega e dei letali robot inviati per sconfiggere Actarus una volta per tutte. Lo stile grafico ed estetico, la colonna sonora e – incredibile ma vero – anche il doppiaggio in italiano che ricalca in tutto e per tutto le voci originali del cartone animato, sono tutto ciò che un fan storico di Goldrake potrebbe chiedere da un videogioco ispirato al leggendario gigante d’acciaio. L’intera messa in scena ricrea perfettamente l’atmosfera dell’anime che ha segnato i pomeriggi di moltissimi quarantenni di oggi e tutto sembra ricreare alla perfezione i combattimenti visti in televisione. Purtroppo, Ufo Robot Goldrake: Il Banchetto dei lupi inciampa sul piano ludico, o meglio lo fa per chi si aspetta una produzione tripla A.

Il gameplay risulta nel complesso piuttosto scarno è infatti la ragione per cui, nonostante siamo rimasti tanto colpiti da doppiaggio e direzione artistica, il voto in calce non va oltre il 7. Non è una questione legata all’impatto grafico, ve lo anticipiamo. Il motore, per quanto non modernissimo, fa il suo dovere per rendere vivi i fondali su cui Goldrake si muove e combatte. Le texture sono pulite, coloratissime e sature come nel cartone animato. Per ricordare ulteriormente i flash degli anime di quel periodo, l’effettistica è sfavillante e sempre molto luminosa, e i particellari non mancano di riempire la scena. Su Xbox Series X, piattaforma su cui abbiamo effettuato il nostro test, la fluidità si mantiene stabile e i modelli si caricano quasi sempre senza fenomeni di pop-up a breve distanza. Ogni tanto si è presentata una compenetrazione di troppo tra personaggi e fondali e qualche bug, che però sarebbero, a detta di Microids, già in fase di fix tramite prossimi aggiornamenti. Gli sviluppatori ce l’hanno messa tutta per diversificare l’offerta ludica, dividendo i capitoli della trama in tre porzioni separate, ciascuna appartenente a un genere diverso. Ci sono le fasi shooter in tre dimensioni, nelle quali controllare il robot mentre vola lungo i binari di un percorso prefissato, disseminato da nemici a cui sparare e ostacoli da evitare. In alternativa, se siamo a bordo del TFO (Test Flying Object) del giovane pilota Alcor (Koji Kabuto in Giappone) lo sparatutto passa alla visuale a volo d’uccello, come gli shoot’em up di una volta. Infine c’è la parte principale, nonché più riuscita, di Goldrake, ossia la sua natura da action 3D in terza persona, con la telecamera posta alle spalle di Atlas Ufo Robot. Ciascuna di queste nature del gioco è ambientata in arene dai confini ben delineati, eppure abbastanza estese per riempirle con collezionabili nascosti e piccoli eventi secondari. Ci sarebbe piaciuto spostarci sulla mappa volando, ma il famigerato UFO di supporto in cui il mech si fonde non è utilizzabile a piacimento nelle sezioni action. Il level design, comunque, è basilare e sembra di avere a che fare con un prodotto di qualche anno fa. Pur con la diversificazione in tre generi distinti, purtroppo, il gameplay di Il banchetto dei lupi è molto elementare, anche nelle sezioni che abbiamo definito più interessanti, quelle Action in 3D, che regalano qualche soddisfazione sempre e solo in ottica nostalgica. Goldrake può dare pugni esibendosi in una sola combo, usare le lame spaziali a distanza, compiere una sorta di presa e sfruttare mosse finali iconiche come l’Alabarda Spaziale. Infine può schivare i colpi, e se ci riesce col giusto tempismo, si attiva un classico “bullet time”. Sentire Actarus urlare i nomi delle mosse prima di accanirsi però, specialmente per chi ha vissuto gli anni dell’anime, è comunque sempre molto appagante, però siamo certi che le nuove generazioni non apprezzeranno la ripetitività dei combattimenti e delle mosse. Come dicevamo, questo titolo è una vera e propria lettera d’amore ai fan di vecchia data e non di più.

Le animazioni di Goldrake sono numerose, diversificate e ben caratterizzate. Anche il feedback dei colpi messi a segno è decisamente convincente. Benché il gioco proponga sempre un grado di sfida semplicissimo, capita comunque di trovarsi ogni tanto con la barra della salute prossima all’esaurimento senza rendersene conto, dato che l’impatto dei colpi avversari è poco avvertibile. Il discorso non varia più di tanto nemmeno per le Boss Fight, che si combattono in arene apposite. Gli antagonisti sono ovviamente gli iconici Mostri robotici di Vega, gli unici che nel cartone riescono a mettere Actarus con le spalle al muro. Tentacolati e con teste di drago sputafuoco, a forma di disco volante o di tartaruga, comunque sono tutti ben rappresentati, ma non temibili in game. Il combattimento si risolve il più delle volte schivando al momento giusto ed effettuando una serie di colpi fin troppo ripetitivi. L’IA dei boss poi non spicca per nulla, ma anzi lasciano il tempo di ricaricare l’energia e di evadere nelle situazioni più critiche con eccessiva semplicità. Stesso discorso va fatto per quello che concerne i momenti shooter. Essi soffrono la ripetitività persino più delle fasi action. Tali sequenze infatti avrebbero potuto essere un po’ più mozzafiato, se il gioco non avesse distribuito medikit in quantità industriale, azzerando ancora una volta ogni sensazione di sfida. Persino i giovanissimi o i meno esperti potrebbero sentirsi troppo facilitati nel proseguire nei vari livelli. È chiaro, arrivati a questo punto, che Ufo Robot scelga volutamente di abbandonare qualunque ricchezza ludica per rivolgersi a uno specifico pubblico di riferimento. Crediamo sia importante però non utilizzare il “fanservice” come giustificazione per rilasciare un titolo con un potenziale immenso ma che è davvero troppo semplice da ogni punto di vista. E in questo caso, Ufo Robot Goldrake: Il Banchetto dei lupi avrebbe potuto garantire un livello di sfida davvero molto più profondo. Tirando le somme quindi possiamo dire che il titolo, nonostante la grandissima cura per i dettagli e il fattore nostalgia, nonostante le musiche e il doppiaggio si avvicinino molto a quello dell’anime, non riesce a essere un prodotto che può essere apprezzato da tutti. Peccato, in quanto si vede che dietro la produzione c’è l’amore di chi ha vissuto quegli anni.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 7

Sonoro: 9

Gameplay: 6

Longevità: 6

VOTO FINALE: 7

Francesco Pellegrino Lise




Qualcomm punta sull IA con il nuovo chip Snapdragon 7 Gen 3

Qualcomm Technologies. ha da poco annunciato il lancio della sua nuova piattaforma mobile, la Snapdragon 7 Gen 3. Questo SoC mira a migliorare varie esperienze quotidiane per i consumatori, offrendo prestazioni di alto livello. Tra le caratteristiche principali offerte, la piattaforma Snapdragon 7 Gen 3 include un’evoluzione nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, miglioramenti significativi per i giochi mobile, una fotocamera avanzata per stimolare la creatività e una connettività 5G potenziata. La piattaforma è stata progettata da Qualcomm per supportare diverse applicazioni avanzate. Ad esempio, presenta una velocità massima della CPU che raggiunge i 2,63 GHz, miglioramenti delle prestazioni della GPU di oltre il 50%, e un aumento del 60% nell’efficienza delle prestazioni dell’intelligenza artificiale per watt. Tutto ciò è stato realizzato mantenendo un focus sull’efficienza energetica. Il primo dispositivo che supporta la nuova piattaforma dovrebbe essere annunciato entro la fine di dicembre. Christopher Patrick, Senior vice president e general manager of mobile handsets di Qualcomm Technologies, Inc., ha sottolineato che la piattaforma Snapdragon 7 Gen 3 è stata sviluppata con l’obiettivo di bilanciare le prestazioni con l’efficienza energetica. Questo equilibrio permette di offrire esperienze di alta qualità, che prima non erano disponibili nella serie Snapdragon 7. Inoltre, Patrick ha evidenziato l’importanza della collaborazione con i partner OEM per rendere accessibili queste nuove funzionalità, come l’intelligenza artificiale avanzata e le capacità fotocamera migliorate, a un pubblico più vasto.

F.P.L.




Beyond The Dawn, l’espansione che arricchisce il bellissimo Tales of Arise

Beyond the Dawn, che porta i giocatori esattamente una anno dopo la fine di Tales of Arise (qui la nostra recensione del videogame originale). Grazie all’impegno di Alphen, Shionne e compagni, la profonda divisione che separava Renani e Dahnani è ormai superata o, quantomeno, è quello che gli eroici protagonisti della storia originale speravano che succedesse. Sin dalle prime battute della nuova storia si nota come ci sia ancora tanta strada da fare per riuscire a far convivere in armonia Dahnani e Renani, con quest’ultimi da molti visti con sospetto a causa del loro passato di dominatori. D’altro canto non è facile passare dalla posizione dominante a quella di rifugiati, con malcontento e tensioni sempre più palpabili che rischiano di essere una bomba a orologeria pronta a detonare. In tutto questo la molla che fa scattare il ricongiungimento di tutti i protagonisti del party di Tales of Arise è la presenza di Nazamil, una giovane ragazza di padre Renano e madre Dahnana che ha alle spalle una storia estremamente complicata fatta di soprusi, maltrattamenti dovuti al suo essere di sangue misto e dall’identità del padre, che si scopre con il passare delle ore. Come sempre non è nostra intenzione anticipare nulla che non sia necessario, ma è bene sottolineare che Nazamil è il vero perno su cui ruota l’avventura grazie ai suoi poteri che rivestono un ruolo importantissimo con il passare delle ore di gioco.

Rimane comunque un piacere poter tornare a esplorare una versione ridotta del colorato e dettagliatissimo mondo di Tales of Arise, specie quando il suo cast di personaggi si riconferma uno tra i migliori mai ideati dell’intero franchise. Beyond the Dawn riporta i personaggi a livello 60, permettendo a chi ha completato l’avventura in precedenza di godere di alcune ricompense extra che rendono più spedito il progresso iniziale. Beyond the Dawn offre oltre quaranta quest secondarie da completare, tutte – o quasi – sacrificate sull’altare di una narrazione che esplora fino allo sfinimento le mille fatiche incontrate tra gli abitanti di Dahna e Rena. Gli scenari sono molteplici, e le implicazioni tutt’altro che banali, ma l’estrema ripetitività delle attività correlate non riescono a far brillare le storie, pur affiancando a esse un’evoluzione personale dei protagonisti che, se non altro, continuano a reggere botta anche a distanza di anni dal loro debutto. Si comprende che Bandai Namco abbia voluto giocare sul sicuro, senza impegnarsi troppo nello sviluppo di nuove meccaniche o stravolgimenti inaspettati, ma al di fuori della linea narrativa legata alla giovanissima Nazamil, e un trascinante epilogo passato a prendere a pugni nemici giganteschi, c’è davvero poco che possa giustificare il ritorno nell’universo di Tales of Arise. Di certo, coloro che non hanno avuto il piacere di recuperarlo in precedenza e che dovessero avvicinarsi ora grazie al bundle che include Beyond the Dawn non potranno lamentarsene. Il titolo infatti giocato nella sua interezza è senz’ombra di dubbio uno dei migliori Gdr in circolazione. Dal punto di vista tecnico, l’ottimo lavoro svolto nel 2021 continua a essere apprezzabile, così come il sonoro e il doppiaggio nipponico, mentre ancora una volta tornano i sottotitoli in italiano. Così, alla fine della nostra prova non possiamo che segnalare come Tales of Arise Beyond the Dawn sia una espansione in senso stretto, capace di aumentare il monte ore di gioco del capitolo originale, ma di non aggiungere nulla dal punto di vista del gameplay. Ci si poteva attendere di più, ma la storia prosegue e farà la felicità di chi ha serbato un ottimo ricordo delle avventure di Alphen e i suoi amici e sognava di poter tornare nel fantastico mondo di Tales of Arise, ma anche di chi non ha mai messo le mani sulla storia originale e vuole un pacchetto più completo.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5

Sonoro: 8,5

Gameplay: 9

Longevità: 7

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise




Luna, la piattaforma di Cloud Gaming di Amazon sbarca in Italia

Luna arriva finalmente anche in Italia e il mercato dei videogiochi diventa ancora più fruibile. Dopo la fase di anteprima negli Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Canada, Amazon porta anche in Italia il suo servizio di cloud gaming. Per chi non lo sapesse, si tratta di una piattaforma, accessibile da qualsiasi computer, smartphone, tablet, smart tv e accessori Fire Tv, per giocare a decine di titoli. In concomitanza con l’arrivo di Luna nel nostro Paese, il gigante dell’e-commerce mette in vendita anche il controller Luna, a 39,99 euro per un periodo limitato, che consente di passare con un solo click da uno schermo di gioco all’altro. Amazon è solo l’ultima azienda in ordine cronologico a lanciarsi in un nuovo settore, quello dello streaming di videogiochi. Il mercato, dominato da Microsoft Xbox e da Sony PlayStation, ha visto negli ultimi mesi nomi come Netflix scommettere sull’offerta di videogame al fianco dei contenuti più consoni. Ad accomunare le diverse piattaforme è la possibilità di giocare senza dover installare alcun software sulle periferiche scelte, a patto di avere una connessione a internet stabile. Nello specifico di Amazon Luna, i clienti possono sottoscrivere varie opzioni di abbonamento. Luna+ è la libreria più ampia e diversificata che, a 9,99 euro al mese, include giochi di tutti i generi: azione, avventura, classici e tanti altri. Ubisoft+, a 17,99 euro al mese, consente l’accesso agli ultimi titoli Ubisoft appena rilasciati, tra cui l’ultimo Assassin’s Creed Mirage e l’imminente Avatar: Frontiers of Pandora. Jackbox Games, disponibile solo su Luna a 4,99 euro mensili, include party game popolari come Quiplash, Trivia Murder Party e Drawful. Oltre a Luna, Amazon ha annunciato il perfezionamento dell’interfaccia di Fire Tv per i clienti in Italia, Francia e Spagna con una nuova sezione dedicata a tutti i giochi. Questa riunisce i migliori titoli e contenuti, tutti in un unico luogo. Insomma, sembra sempre di più che il futuro del gaming, a patto di avere una connessione di alto livello, sia quello di abbandonare le piattaforme classiche e rendere il gioco disponibile da qualsiasi apparecchio sia connesso alla rete.

F.P.L.