Football Club Frascati (Under 14), Gentilini: “Un buon inizio di campionato, ma c’è da crescere”

Frascati (Rm) – Tre vittorie e una sconfitta per l’Under 14 provinciale del Football Club Frascati in questo avvio di stagione. I ragazzi di mister Rodolfo Gentilini fanno parte del gruppo di vertice del girone e il tecnico è contento dei primi passi del suo gruppo: “Stiamo facendo un buon percorso, si vedono i primi meccanismi. I ragazzi arrivano dalla Scuola calcio e quindi ora c’è un risultato che “conta di più” e c’è pure il rapporto con l’arbitro da gestire. Ma la cosa fondamentale per noi è che devono crescere a livello umano e di comportamento, oltre che agonistico e tecnico”. Nell’ultimo match i frascatani hanno sbancato il campo dell’Academy Certosa per 2-1 grazie alle reti nella ripresa di Albanese e Mazzi su rigore. “Nel primo tempo avevamo già fatto la partita colpendo una traversa con Albanese, nonostante di fronte avessimo una squadra ben organizzata e dinamica. Poi nella ripresa è arrivato il doppio vantaggio prima del gol avversario nel finale di partita in cui abbiamo un po’ sofferto perché loro si sono buttati in avanti in massa. Alla fine sono arrivati tre punti importanti per l’autostima del gruppo”. L’allenatore del Football Club Frascati rimane prudente sugli obiettivi stagionali: “E’ presto per pronunciarsi, bisogna verificare la costanza di rendimento del nostro gruppo e anche delle avversarie. E’ prematuro dire se saremo da vertice, dobbiamo confermarci settimana dopo settimana e dovremo anche verificare il valore delle altre. A metà del girone di ritorno vedremo in che posizione saremo e a quel punto potremo sbilanciarci di più”. Nel prossimo turno il Football Club Frascati si esibirà in casa contro il Serafico Eur: “Una squadra abbastanza ostica da quello che dicono i risultati. Su tre partite disputate ha preso solo due gol e ne ha fatti dieci, collezionando sei punti. Dovremo scendere in campo con grande concentrazione”. La chiusura di Gentilini è sul “nuovo corso” del Football Club Frascati dopo la scomparsa della Lupa Frascati a livello agonistico: “La società sta facendo un lavoro enorme, avendo allestito doppi gruppi in quasi tutte le categorie. Credo sia lodevole che venga data a tanti ragazzi del territorio la possibilità di fare sport a tutti i livelli”.





Volley Club Frascati, Cortella applaude l’Under 13: “Le ragazze hanno tanta voglia di crescere”

Frascati (Rm) – Primi incontri ufficiali per l’Under 13 femminile Elite del Volley Club Frascati. A parlare dell’avvio di stagione è Sara Cortella che sta affiancando il coach Sirio Abbruciati alla guida del gruppo. “Siamo soddisfatti di come le ragazze abbiano iniziato l’annata agonistica, al di là dei primi risultati che non hanno dato riscontri positivi. Giorno dopo giorno le nostre giovanissime atlete acquisiscono sicurezza, la componente emotiva in questa particolare fascia d’età ha un peso importante e loro stanno crescendo”. Nell’ultimo match ufficiale, giocato domenica scorsa, c’è stato il duro confronto casalingo col Volleyro’ che si è imposto per 3-0: “Ma il rendimento complessivo delle nostre ragazze è stato molto positivo – dice la Cortella – Il gruppo ha combattuto a testa alta contro un avversario di grande spessore e molto strutturato fisicamente. Nonostante il “muro alto” delle avversarie, hanno provato ad attaccare con personalità. Dobbiamo lavorare sulle cose più semplici: ad esempio sull’appoggio su palla libera o sulla copertura dei muri avversari, anche se non essendo il nostro gruppo molto dotato fisicamente è un po’ più difficile “allenare” questo aspetto durante la settimana. Comunque il gruppo ha un ampio margine di miglioramento e siamo convinti che il lavoro portato avanti dalle ragazze possa dare frutti nel corso del tempo”. Passo dopo passo, anche la Cortella (che nella scorsa stagione giocava da atleta in A2 ed è alla sua prima esperienza da allenatrice) si sta calando nel nuovo ruolo da tecnico: “Ero partita un po’ dubbiosa su me stessa, non pensavo di essere in grado di gestire delle atlete così giovani. Ma sono stata fortunata ad incontrare ragazze molto intelligenti e intraprendenti, attente e vogliose di crescere. Poi con il supporto di Sirio mi sto trovando molto bene e mi sto appassionando sempre di più a questo ruolo”.





Bari, controlli sulla circolazione delle armi in provincia: un arresto e 3 pistole sequestrate

Continuano i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari in materia di detenzione abusiva di armi da sparo. Tra il 6 e il 10 novembre, i Carabinieri della Compagnia di Bari Centro hanno sequestrato 3 pistole e 52 proiettili, evitando che potessero essere strumento per il compimento di gravi reati.
In particolare, lo scorso 6 novembre, in uno stabile disabitato del Borgo Antico, i militari della Stazione di Bari San Nicola hanno rinvenuto, custodito in un vano chiuso a chiave e appositamente ricavato, uno zaino contenente, pronte per l’uso, 2 pistole scacciacani di fabbricazione turca appositamente modificate per il funzionamento automatico con proiettili abilmente ritoccati. Le armi si presentavano già pronte per l’uso, con colpo in canna e provviste di ulteriori 37 colpi calibro 9.
Il 10 novembre, invece, i militari del Nucleo Operativo, coadiuvati dalle unità cinofile del Nucleo di Modugno, hanno tratto in arresto in località Torre a Mare, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa, un 29enne italiano, già noto alle FF.PP., per aver detenuto presso la propria abitazione un revolver cal. 38 special con matricola abrasa, costituente quindi un’arma clandestina la cui identificazione era stata resa difficoltosa. Il soggetto, nella propria abitazione, custodiva l’arma con 13 proiettili e un passamontagna, oltre a detenere una modica quantità di hashish e ad essere in possesso di un libretto di circolazione di un’auto oggetto di furto in data 25 ottobre 2023.
L’A.G., informata delle risultanze investigative, disponeva la traduzione dell’indagato in carcere ove, all’esito dell’udienza odierna, il GIP di Bari lo ha riassociato in esecuzione di apposita misura cautelare.



Palermo, Zen: arrestato due volte nel giorno di 24 ore

I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno arrestato un 20enne, del posto, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di spaccio ed evasione.
 
In meno di 24 ore, i militari della Stazione di San Flippo Neri hanno messo le manette ai polsi del giovane palermitano per ben due volte; solo qualche ora prima, infatti, nel corso di un servizio di controllo del territorio nel quartiere “Zen”, i Carabinieri hanno colto in flagranza l’indagato mentre stava cedendo la sostanza stupefacente ad un acquirente.
 
Immediato è scattato l’arresto del 20enne che, su disposizione del Pubblico Ministero, era stato condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari ed in attesa, il giorno seguente, dell’udienza di convalida.
 
Convalida che non si è fatto nemmeno in tempo a convocare che, il giovane, dopo poche ore, è stato nuovamente arrestato dai Carabinieri per evasione; i militari, infatti, hanno controllato l’uomo come previsto in questi casi e l’hanno trovato fuori dalla propria abitazione senza alcuna autorizzazione. La Procura, dopo i fatti, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere e il trasferimento dell’indagato presso la locale casa circondariale.                                                                                                         
 
 
 
 
 
 
 
 

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Sciopero, Cgil e Uil confermano: è scontro con il governo

Sullo sciopero di venerdì 17 novembre è scontro con i sindacati, che confermano la protesta, ad eccezione del settore degli aerei. Lo sciopero di venerdì 17 per il trasporto pubblico sarà consentito dalle 9 alle 13. È partita la lettera di precettazione firmata dal vicepremier e ministro Matteo Salvini. Così una nota del Mit.

Muro contro muro sullo sciopero di venerdì 17 e alla fine scatta la precettazione per il settore dei trasporti. Dopo un nuovo round con Cgil e Uil che confermano lo sciopero generale contro la manovra del governo Meloni, il vicepremier e ministro Matteo Salvini interviene riducendo lo stop da 8 a 4 ore, dalle 9 alle 13.

Scatta anche l’ira dei sindacati

La precettazione “è un atto politico gravissimo”, replica il numero uno della Cgil, Maurizio Landini che sottolinea il ‘silenzio assordante’ della premier Giorgia Meloni che – afferma – potrebbe intervenire per fermare l’iniziativa come già accadde nel 2014. E come il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che dice: “è un attacco al diritto di sciopero”.

Dalla protesta resta fuori il trasporto aereo, che le due sigle avevano già escluso dopo le osservazioni del Garante. Rimane invece l’astensione di 8 ore a livello nazionale per gli altri settori: pubblico impiego, sanità, scuola, università e ricerca, poste; 4 ore anche per i Vigili del fuoco. Con loro incroceranno le braccia le altre categorie delle regioni del Centro.

Una nuova giornata di botta e risposta e di missive

Prima parte la lettera con cui il Mit chiede a Cgil e Uil di rivedere la mobilitazione, poi i sindacati rispondono confermando le ragioni dello sciopero che continuano a considerare generale e regolare nelle modalità di proclamazione. Salvini convoca quindi l’incontro al Mit: non vanno Landini e Bombardieri ma i segretari confederali. Nessuno si smuove dalle proprie posizioni. Salvini già in mattinata aveva assicurato l’intenzione di mettere in campo “tutto quello che la legge” permette “per consentire il diritto alla mobilità al lavoro, allo studio, alla salute, a 60 milioni di italiani. E se Landini si offende e mi offende, mi dispiace per lui”.

E sull’assenza al Mit rincara il senatore della Lega Claudio Borghi: “Già impegnati nel weekend lungo?”. I sindacati contrattaccano. “Non c’è alcuna ragione oggettiva né di urgenza che motiva” la precettazione, sostiene Landini: è “un esplicito attacco al diritto di sciopero”. E, per lui, mettere in discussione questo diritto “significa mettere in discussione la democrazia”. Sulla stessa linea Bombardieri: “Noi andiamo avanti, sul diritto allo sciopero non siamo disponibili a farci intimorire da nessuno”, dice sostenendo che quelli di Salvini sono “attacchi fuori luogo”. Da parte loro tornano ad accusare la commissione di garanzia (“è compiacente” con il governo). Domani pomeriggio terranno una conferenza stampa. I sindacati hanno “la totale legittimità” a scioperare, interviene anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che però tiene a difendere la manovra: dire che questo sia un governo che “non ha a cura gli interessi dei lavoratori dipendenti, questa critica proprio no”, ribatte.

Il caso diventa politico

E dopo la delibera del Garante la questione arriva anche in Parlamento. Il Pd ne chiede l’audizione in commissione alla Camera. Poi la decisione: la presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi, Paola Bellocchi, sarà ascoltata domani mattina nelle commissioni riunite Trasporti e Lavoro di Montecitorio. “Ignobile il linciaggio” al Garante per gli scioperi, replicano i deputati della Lega in commissione Lavoro della Camera. Invece per il M5s il governo “sta facendo di tutto per non parlare delle ragioni” dello sciopero e non dà “risposte”, sostiene il capogruppo alla Camera, Francesco Silvestri.

“Adesso basta”, è lo slogan con cui Cgil e Uil si preparano intanto a scendere in piazza del Popolo venerdì a Roma, in concomitanza con lo sciopero: “Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani”.