Lantern, il progetto dei colossi hitech per difendere i minori online

Lantern prende vita per difendere i più piccoli online e si pone come luce e faro di speranza contro i lati più oscuri del web. Il nuovo progetto promosso dai colossi tecnologici tra cui Meta e Google è nato per combattere lo sfruttamento e gli abusi sessuali sui minori online mettendo in atto pratiche comuni di prevenzione e monitoraggio delle attività social. L’insieme delle aziende partecipanti a Lantern, che vede anche la piattaforma di streaming videoludico Discord, si chiama Tech Coalition. Nella pratica, Lantern funge da database centrale da cui le organizzazioni possono prendere dati e incrociarli, così da capire se ci sono collegamenti tra nomi utente, email, parole chiave e altre attività, riconducibili a minacce per i più piccoli. Le procedure preventive, sebbene non dimostrino un abuso in atto, possono aiutare indagini ulteriori, con la possibilità di chiudere un account o segnalarlo alle autorità. “Gli adescatori non limitano i loro tentativi a singole piattaforme. Per questo, l’industria tecnologica deve lavorare congiuntamente per fermare le molestie”, afferma Meta in una nota. Lantern verrà utilizzato da Meta, Google, Discord, Mega, Quora, Roblox, Snap e Twitch ma non è esclusa un’estensione ulteriore. Durante la fase di test del progetto, ad esempio, la piattaforma Mega ha condiviso su Lantern alcuni indirizzi web che aveva precedentemente rimosso per violazione delle proprie policy di sicurezza dei minori. Meta ha quindi usato l’informazione per scoprire attività correlate agli indirizzi internet che hanno portato alla chiusura di oltre 10.000 account su Facebook e Instagram. Numeri importanti, cifre che sono un importante segnale per tutte le famiglie che vogliono proteggere i propri figli sui social.

F.P.L.




Crisi climatica, Gargano (ANBI): “Senza acqua e cibo non c’è umanità”

“Sull’acqua, come sul cibo, è in atto un forte contrasto fra chi interpreta il futuro della risorsa come bene economico, di cui detenere la disponibilità per produrre dividendi e chi invece la vive come servizio per la comunità: ad affermarlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto a Vercelli in occasione della Giornata Nazionale del Ringraziamento.
“Per questo, di fronte alla crisi climatica – prosegue – è importante un’azione fondata su tre pilastri nell’interesse generale: manutenzione straordinaria del territorio, nuove infrastrutture idriche, innovazione per ottimizzare la gestione dell’acqua. Sono queste le condizioni per evitare il ripetersi delle liturgie della tragedia dopo catastrofi naturali, che si ripetono con cadenze sempre più ravvicinate e che costano vite umane, nonchè miliardi in danni economici e sociali. È necessario un nuovo modello di sviluppo, per bloccare l’inarrestabile cementificazione, che incrementa il rischio idrogeologico, consumando oltre 24 ettari al giorno solo per l’edificazione civile in un’Italia, che paradossalmente è in calo demografico. I Piani ANBI per l’efficientamento della rete idraulica e la realizzazione di nuovi invasi multifunzionali, nonché strumenti innovativi come Irriframe e GocciaVerde li mettiamo a servizio del Paese.”



Policlinico di Bari, i nuovi furbetti del cartellino: dieci denunciati e tre misure cautelari eseguite dai Carabinieri

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva del divieto di dimora e di accesso nell’azienda ospedaliera Policlinico di Bari, emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre persone, indagate, insieme ad altre sette persone, perché ritenute responsabili di truffa aggravata e false attestazioni in concorso.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP nell’arco di poco più di un anno, tra gennaio 2022 e febbraio 2023, i dieci indagati, dipendenti dell’azienda di servizi strumentali di assistenza e cura della persona Sanitaservice Policlinico Bari srl con mansioni di pulitori, avevano attestato falsamente la loro presenza in servizio anche a titolo straordinario, simulandola attraverso l’illecito utilizzo della tessera magnetica marcatempo.

È stato riscontrato che, in molte circostanze, gli indagati timbravano il proprio cartellino per certificare l’inizio/fine dell’attività lavorativa o per far risultare l’attività di lavoro straordinario mai prestato. In questo modo inducevano in errore il funzionario incaricato di predisporre gli ordini di pagamento, lucrando il compenso per il lavoro non svolto o, in caso di lavoro straordinario, per un numero di ore lavorative superiore a quelle segnalate e mai prestate.

Nel corso dell’attività investigativa è stato riscontrato che gli indagati, dopo aver certificato attraverso il badge la presenza sul luogo di lavoro e l’inizio dell’attività lavorativa, si allontanavano per rientrare a casa o dedicarsi alle faccende private. In particolare, uno degli indagati sottoposto al provvedimento cautelare di divieto di dimora e di accesso all’interno dell’azienda ospedaliera Policlinico di Bari, dopo aver timbrato il proprio cartellino sul luogo di lavoro, frequentava regolarmente una palestra privata, vidimando persino il badge per l’accesso al centro sportivo




Ladispoli, leone in strada: la Procura indaga per omessa custodia

Non si placano le polemiche per il leone fuggito dal circo di Ladispoli. Rony Vassallo, responsabile del “Rony Roller Circus” continua a sostenere che contro di lui e la sua struttura sia stato fatto un dispetto e che qualcuno abbia aperto la gabbia dell’animale di proposito. 

Ha anche sporto denuncia contro ignoti per la fuga di Kimba, ma la Procura di Civitavecchia potrebbe indagarlo per omessa custodia: al momento per i carabinieri non ci sono elementiper poter ipotizzare un atto di sabotaggio.

Dimenticanza o negligenza – Al momento l’ipotesi più accredia è quella di una dimenticanza o una negligenza: già in passato si sarebbero allontanati due animali. Nessuna telecamera ha ripreso l’uscita del leone dalla gabbia condivisa con i suoi fratelli di ottoanni — Ivan, Zeus e Maya — rimasti al loro posto nonostante il cancello aperto. L’inchiesta della Procura dovrà accertare ora se quello di sabato sia stato o meno un episodio doloso, insieme al rispetto delle misure di sicurezza nella custodia degli animali e delle autorizzazioni del circo.

Il sabotaggio – Per Vassallo la sua struttura è nel mirino.  “Eppure – afferma Vassallo al Corriere della sera – a Ladispoli ci voglionobene, altrimenti non torneremmo ogni anno. È stato un atto premeditato. Sapevano che dalle 14 alle 15 saremmo stati a pranzo, un’ora prima mi ero accertato che la gabbia dei leoni fosse chiusa bene”. I sospetti dei circensi si dirigono verso le frange estremiste dei movimenti animalisti. Domenica un centinaio di attivisti durante lo spettacolo domenicale ha tentato di oltrepassare le transenne del circo per arrivare alle gabbie, ma sono stati bloccati dalla polizia. Anche per loro potrebbero scattare le denunce per manifestazione non autorizzata. 

I dubbi della Procura – Chi indaga continua ad avere dubbi. Perché Kimba, dopo essersi rifugiato nella stalla dei cavalli (che lo hanno scalciato via), è riuscito a oltrepassare anche la recinzione successiva per poi vagare per la città. Il tutto senza che nessuno si accorgesse di nulla. 




Finnair, un volo che dura da cent’anni….

Proseguendo in una serie di eventi in varie parti delle sue destinazioni nel mondo, la compagnia aerea di bandiera finnica, Finnair, ha celebrato anche a Roma il suo primo centenario dalla fondazione, traguardo che è attribuibile solo a poche altre compagnie; lo ha fatto in un evento organizzato nella residenza del nuovo ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila, ospite, con la consigliera commerciale  Hanna Laurén, dei due rappresentanti di Finnair intervenuti, il direttore del mercato europeo, Javier Roig, e Suvi Aaltonen,, della direzione comunicazione della Finnair. L’ambasciatore, nel dare il benvenuto agli astanti, ha notato come lo sviluppo della Finlandia, indipendente dal 1917, sia andato “mano a mano con lo sviluppo di Finnair, che fa certo parte della società e della storia finlandesi: per noi, vedere la croce blu disegnata sugli aerei ha un significato emozionale particolare in quanto indica la nostra patria”, aggiungendo che “L’Italia è sempre stata una meta importante per i turisti finlandesi. Oggi sembra che la Finlandia sia ancora più interessante per gli italiani: sempre più turisti italiani visitano la Finlandia. Questo ci rende felici qui all’Ambasciata dal punto di vista delle relazioni tra i nostri Paesi”.
 
Roig ha quindi informato che lo scorso 1° novembre  è stata la  giornata esatta del compimento del centenario: infatti “quel giorno del 1923 decollava il  primo volo effettuato con un velivolo Junkers, diretto da Helsinki verso Tallin, capitale estone,  trasportando solo effetti postali, mentre l’anno successivo iniziava a trasportare anche i passeggeri. Furono circa 300 quelli che han volato in quell’anno mentre oggi ne trasportiamo almeno un milione al mese e, mediamente, 12 milioni all’anno”.
Roig ha quindi descritto tutti vari primati che questa compagnia di un piccolo paese, come popolazione, ha raggiunto nel corso di questi 100 anni:  prima compagnia europea a inaugurare nel 1983 un collegamento diretto per Tokyo e nel 1988 la prima in Europa a volare su Pechino; nel 1991 la prima ad aprire una rotta transiberiana per l’Asia; nel 1992, vettore ufficiale del vero Babbo Natale, che ha la sua residenza a Rovaniemi, capoluogo della Lapponia; per arrivare al 2015, anno della prima ad utilizzare in Europa l’Airbus 350. Le operazioni sull’Italia sono invece cominciate nel 1963, 60 anni fa, verso Milano, mentre nel 1977 si aggiungeva Roma e più tardi anche Venezia”. E aggiunto come gli ultimi tre anni siano stati molto difficili per la compagnia, prima per gli effetti del Coivid sui trasporti, poi per le limitazioni di traffico aereo causate dal conflitto Russia-Ucraina che ha portato a rielaborare le rotte transiberiane, allungando i tempi dei collegamenti asiatici ed a ridisegnare la strategia aziendale ma anche a diversificare le destinazioni, aggiungendo alla rete, per la prima volta, destinazioni in USA come Seattle e Dallas o in Medio Oriente, come Doha in Qatar. Roig ha evidenziato come snodo essenziale delle attività della compagnia sia l’aeroporto di Helsinki, che, aperto nel 1952 per le Olimpiadi in Finlandia, negli anni si è espanso ed avuto uno sviluppo tale da costituire la base fondamentale di Finnair, trattandosi di “un aeroporto moderno, dotato di  tecnologie avanzate anche per quanto riguarda  la gestione di condizioni di ghiaccio e neve che lo rendono sempre operativo, a prescindere dalle condizioni atmosferiche”.
 
Destinazione Italia
Per quanto riguarda le attività programmate sulle destinazioni italiane, ha proseguito Roig, Finnair “ da novembre a marzo assicura due voli al giorno da Roma Fiumicino, quattro voli a settimana da Linate e due al giorno da Malpensa; relativamente all’orario estivo, dal 1° aprile sono operativi anche i voli dagli aeroporti di Venezia, Bologna, Verona e Napoli, che vengono effettuati soprattutto con l’A320, tranne Bologna e Linate dove opera l’Embraer, che ha una capacità di ca. 100 passeggeri”. Roig ha precisato come il mercato italiano sia molto importante anche con riferimento al Giappone dove Finnair vola 20 volte alla settimana su varie città: “gli italiani sono sempre più attratti dalla Finlandia, ed in tutte le 4 stagioni che lì sono ben definite. Anche il turismo invernale attrae sempre di più con le attività tipiche del periodo: visita in Lapponia alla residenza di Babbo Natale, safari artici, visione dell’aurora boreale, sci di fondo. Il 50% della nostra clientela italiana acquista Finlandia e l’altro 50% voli sia per l’area nordica che per l’ intercontinentale, in particolare il Giappone; collaboriamo da tempo con VisitFinland per la promozione italiana della destinazione Finlandia”.
 
L’importante ‘compleanno’ non poteva esser completo senza una torta – preparata del rinomato chef dell’Ambasciata, Kimmo Kettunen, che riproduceva un suggestivo panorama finlandese dal finestrino di un aereo in volo.

Privo di virus.www.avast.com




Roma, area metro Anagnina passata al setaccio dai Carabinieri

L’area del Terminal Anagnina passata al setaccio dai Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina. Durante il controllo straordinario dello scorso venerdì, gli uomini dell’Arma hanno arrestato una persona e ne hanno denunciate a piede libero altre 2. Identificate, in totale, 135 persone, eseguite verifiche su 65 veicoli e ispezionati 4 esercizi commerciali.
Un 20enne romano, già sottoposto agli arresti domiciliari, è stato arrestato per il reato di evasione poiché è stato trovato in strada, privo di alcuna autorizzazione. I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina hanno poi denunciato due italiani, poiché trovati con diverse dosi tra hashish e marijuana. I militari hanno anche sanzionato amministrativamente, segnalandoli al Prefetto, 5 giovani trovati in possesso di modiche quantità di droga per uso personale. Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno multato 6 automobilisti ed elevato sanzioni per un totale di 4.668 euro.



Il costume ciociaro in Giappone

Terra di cultura. di antiche vissute tradizioni, rispettosa della natura nelle sue varie manifestazioni, ligia alle leggi ed alle regole e ai principi della civile convivenza, eccezionali capacità scientifiche e produttive, non ignorando arte e cultura in realtà ingredienti costitutivi della civiltà nipponica, come la quantità sterminata di musei e di biblioteche e di istituzioni culturali documentano.

 

Anche se tante contingenze e realtà quali la lingua, la cultura, le abitudini porterebbero a rendere difficoltosa ogni ipotesi di contatto, la storia pertanto richiama all’ordine e ci informa anche di alcuni fatti che, pur se di numero limitato, documentano la presenza ciociara.

 

La chiusura secolare al mondo occidentale venne addolcita e gradualmente cancellata a partire dalla metà del 1800 grazie all’Imperatore Mutsuhito (1852-1912) che nel corso della lunga presenza  rivoluzionò la vita culturale, artistica, industriale del Paese: è il periodo Meiji cioè del ‘regno illuminato’ che si fa iniziare nell’ottobre del 1868 fino alla morte dell’imperatore il 30 luglio 1912. Dopo una breve parentesi sul trono del figlio, nel 1926 fu nominato imperatore il nipote di Mutsuhito, Hirohito, protagonista della grande guerra contro gli Stati Uniti e vittima delle due esplosioni nucleari nell’agosto 1945.

 

Per rimanere nel tema dell’arte una iniziativa dell’imperatore fu anche quella di far conoscere la tecnica pittorica occidentale e in particolare la tecnica della pittura all’olio completamente sconosciuta in Giappone e la prima iniziativa fu l’invito al pittore Antonio Fontanesi ad insegnare in una scuola pubblica, a Tokyo.

 

L’opera del Fontanesi fu enormemente apprezzata e tale da aprire negli anni a venire un indirizzo pittorico di notevole successo noto come  lo stile yoga, cioè soggetti giapponesi e tecnica occidentale, alla quale gran parte degli artisti aderì, non solo all’olio ma anche al pastello e al carboncino, fino al presente.

 

E una visita del Prof. Yakou della Università Hokkaido a proposito di un quadro, nella mia collezione, di una pittrice francese della quale nella cattedrale di Nagasaki esistono due grandi opere su cui sta indagando e ricercando, mi ha aperto gli occhi su alcuni artisti giapponesi nel corso del 1800 a Roma non insensibili alle ragazze in costume ciociaro incontrate nei luoghi turistici. E dai suggerimenti del Prof.Yakou, qui appresso pur se brevemente, la presentazione di quattro di questi artisti che a cavallo tra ‘800 e ‘900 assieme allo studio delle antiche vestigia non mancarono di serbare ricordo e memoria delle ciociare di Piazza di Spagna o di Palazzo Farnese.

 

Kaneyuki Hyakutake (1842-1884). E’ il primo che incontriamo, prima  a Parigi nel 1878 e poi a Roma nel 1880. Faceva parte del servizio diplomatico e allo stesso tempo artista impegnato. A Parigi  frequentò lo studio di Léon Bonnat dal quale apprese gli elementi pittorici basilari occidentali come pure  il vivo interesse che l’artista francese nutriva per i soggetti ciociari. Infatti Bonnat fa parte della numerosa schiera degli artisti innamorati della iconografia ciociara, delle donne in particolare, tanto che a lui si debbono decine di quadri con ciociare. A Roma Hyakutake affianco all’attività diplomatica, frequenta lo studio di Cesare Maccari e ne assimila l’interesse per l’antico.  Qui presentiamo una sua opera di una ciociarella.

 

Hisashi Matsuoka (1862-1944) nel 1876-78 assieme al collega Asai Chū  frequenta le lezioni che Antonio Fontanesi tiene sulla tecnica pittorica occidentale. Nel  viaggio  a Roma nel 1880 dove  frequenta anche lui come il collega Hyakutake, lo studio di Cesare Maccari, poi  i corsi liberi all’ Accademia di Francia  e due anni  dopo all’Accademia di Belle Arti dove nel 1887 consegue il diploma  quindi, dopo il lungo soggiorno romano, ritorna in patria. Qui con il collega Asai Chū ed altri fondarono, seguendo i nuovi indirizzi yoga, l’Associazione Arte Meiji  dedicandosi all’insegnamento che portò avanti al livello di Università a Tokyo.

 

Takeji Fujishima (1867-1943).  Influenzato dal Liberty, fu uno dei massimi esponenti di pittura occidentale nel Giappone di fine XIX secolo ed artista della Casa imperiale” e considerato tra i più amati, anche per i suoi scritti sulla mitologia, l’estetica e il design.

Nel 1905 inizia il viaggio in Europa che lo porta per un paio di anni a Parigi dove frequentò le lezioni di Cormon e poi a Roma fino al 1909 dove seguì con particolare interesse gli insegnamenti di Carolus-Duran direttore all’Accademia di Francia. Quindi in Giappone dove si inserì con successo nell’insegnamento adoperandosi alla diffusione e altresì all’integrazione con quella giapponese, delle nuove metodologie e correnti pittoriche occidentali dello yoga. Si dedicò anche all’approfondimento della propria arte attraverso lo studio dei maestri del Rinascimento italiano maturando quel concetto della semplicità che gli fu guida e altresì motivo di insegnamento.

 

Hakutei Ishii (1882-1958). Studiò  pittura ad olio ed acquarello  sotto Asai Chū, allievo di Fontanesi, e successivamente sotto Takeji Fujishima; allo stesso tempo fedele alla tradizione nipponica approfondì la conoscenza della incisione xilografica che pure contribuì a promuovere con le sue numerose opere.

Soggiornò a Roma nel 1910 e poi a Parigi dove oltre al perfezionamento della  tecnica  pittorica, ampliò notevolmente la propria conoscenza  visitando e studiando le opere e mostre sul fauvismo, il futurismo, il cubismo, l’astrattismo sulle quali tematiche, tornato in patria, scrisse intensamente e per cui la Francia tributò la propria riconoscenza conferendo il titolo di Cavaliere della Legion d’Onore. Qui una sua bella ciociara dal fascino..orientale.

A Roma e a Tivoli realizzò numerose opere.

Privo di virus.www.avast.com




Fieracavalli, miglior street food della fiera premiato da Alessandro Borghese

Quattro i premi consegnati dallo chef Borghese: a Joe’s American BBQ Smash & Lab di Joe Bastianich il Best Street Food 2023 e a The Labster il Best Look 2023 decretato dalla giuria di esperti
 
Nessun dubbio per il voto del pubblico che ha eletto vincitore, di entrambi i premi, Pizza e Mortazza
 
Nell’ultima giornata di Fieracavalli si è concluso uno degli appuntamenti più amati dal pubblico, la seconda edizione di Sapori di Razza: il contest nato per esaltare le specialità culinarie presenti in fiera e influenzate dalla cultura equestre di tutto il mondo, premiate dall’amatissimo chef Alessandro Borghese.
 
«Quest’anno il livello di Sapori di Razza è cresciuto tantissimo. Chi pensa che nello street food in generale, e a Fieracavalli, ci sia solo qualche panino, si sbaglia. Qui si trova cibo di livello, cucinato, saporito e che celebra davvero la cucina regionale e, perché no, anche internazionale» dichiara lo chef Borghese.
 
Sono stati 4 partecipanti per 3 categorie – per un totale di 12 food truck – ad accogliere oggi la giuria di esperti composta da Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere, insieme al suo delegato Francesco Fiorentino; Francesco Bei, vicedirettore del La Repubblica; Antonella Bigotto, redattrice di Grazia e Mirko Tassin (@tassociulinario) content creator amante dello street food.
 
Partita alle 10.30 dall’ingresso della fiera, la giuria si è subito diretta alla Food Court di Fieracavalli assaggiando, una per una, le specialità proposte dai food truck in gara e valutando, al tempo stesso, anche l’allestimento delle loro postazioni. Dopo un’attenta valutazione, è stato Joe’s American BBQ Smash & Lab – il food truck di Joe Bastianich, ospite oggi a Fieracavalli – a vincere il premio Sapori di Razza Best Food 2023, grazie alla bontà della carne e alle salse fantastiche utilizzate per lo Smash Burger. Il food truck di The Labster, invece, è salito sul gradino più alto del podio per Sapori di Razza Best Look 2023, staccando nettamente tutti gli altri grazie al suo spazio altamente scenografico.
 
Anche il pubblico di Fieracavalli, che ha affollato i padiglioni della rassegna veronese fin dal giovedì, ha potuto votare i suoi preferiti – nelle stesse categorie della giura – sulla sezione dedicata su www.fieracavalli.it. Il verdetto, dopo aver chiuso le votazioni oggi alle 11 e aver sommato i tantissimi voti arrivati, non ha lasciato dubbi: il vincitore 2023 sia del premio Sapori di Razza Best Food 2023 che Best Look 2023 del pubblico è Pizza e Mortazza.
 
«Sono d’accordo con il verdetto dei giudici e del pubblico – continua lo chef Alessandro Borghese – Ho assaggiato anche io le specialità giudicate e posso dire che lo smash burger è davvero di alta qualità: molto simile a quello tipico della zona del Mississipi e di New Orleans e cucinato con prodotti davvero buoni. Cosa dire poi di pizza e mortazza…mi ha riportato a Roma, nell’infanzia, quando andavo a prendere pizza e mortazza come merenda per scuola. Una pizza romana scrocchiarella e bassa, una mortadella di qualità per un sapore semplice e autentico».
Le targhe dei premi, di pubblico e giuria, sono state consegnate ai vincitori direttamente dallo chef Alessandro Borghese e dal Presidente di Veronafiere Federico Bricolo – anche alla presenza di Joe Bastianich – all’intero dell’area D con una rappresentanza di cavalli maremmani.

Privo di virus.www.avast.com




Marino, Centro Anziani Frattocchie: successo per la visita al Cimitero Germanico e alla Sughereta di Pomezia

All’insegna della cultura, ed in particolare sotto l’aspetto storico e architettonico, la visita effettuata dal Centro Anziani Frattocchie di Marino (CAFM) al Cimitero Germanico e alla Sughereta di Pomezia durante la mattinata del 10 novembre scorso.
 
Molta emozione ha destato nei partecipanti la visione di quella immensa distesa di croci (sotto ogni croce ci sono le spoglie di 6 caduti) in un campo verde immerso nel silenzio proprio di un luogo sacro. Di tutt’altro tenore la successiva visita alla Sughereta di Pomezia, polmone verde che circonda la città di Pomezia e preservato dallo scempio edilizio grazie a quei cittadini dei Castelli Romani che con lungimiranza e mediante raccolta di firme e battaglie legali successive sono riuscite a lasciare questa peculiare area verde a disposizione della libera fruizione pubblica. Come al solito riceviamo e riportiamo le impressioni a caldo dei soci che hanno partecipato alla visita. “Grazie ad Antonio Dibello per l’impegno costante nell’organizzare queste escursioni” esordisce Gianni.
 
“Due riflessioni in merito all’escursione odierna. La prima esalta la consapevolezza che nessuno può essere considerato vincitore di una guerra in cui muoiono milioni di giovani che si uccidono tra loro per motivi di cui, forse, non sono neanche pienamente consapevoli. La seconda riguarda l’ostinazione con la quale i cittadini attenti alla difesa del territorio sono riusciti a trasformare la sughereta in un parco fruibile a tutti, e quanto deleteria sia l’indifferenza tanto diffusa oggi in merito ad altre emergenze che investono il nostro territorio”. Anche Giovanna esprime così la sua commozione: “Questa mattina con il Centro Anziani di Frattocchie abbiamo visitato il Cimitero Militare Tedesco di Pomezia. Quanta sofferenza sotto quelle croci……
 
La guerra è sempre una sconfitta per il genere umano. Molto bello anche il parco adiacente, la sughereta, per passare momenti di serenità. Grazie agli organizzatori Tonino Dibello e Claudio Bornaccioni.” E ancora Fabio: “Bellissima esperienza di vita la visita di oggi al Cimitero Militare Tedesco di Pomezia. In una giornata plumbea la vista di tutte quelle croci lapidee sotto le quali riposano giovani poco più che ventenni ha indotto in noi visitatori un pensiero di riflessione su quanto siano atroci tutte le guerre.”
 
Anche Mary esprime tanta soddisfazione; “Ieri il nostro amico Tonino ci ha fatto trascorrere una giornata toccante: andare a visitare un cimitero dove si trovano migliaia di giovanissimi soldati morti per guerre sempre ingiuste e inutili ci fa ricordare il dolore che i nostri nonni hanno provato durante la 2^ Guerra Mondiale. Grazie a Tonino che ci illustra sempre magistralmente tutto ciò che stiamo visitando. Inoltre, ieri abbiamo visitato anche la Sughereta di Pomezia, che non sapevo fosse così vicino a noi. Aspettiamo altre visite interessanti.” Indubbiamente soddisfatto il Presidente Claudio Bornaccioni: “Sono sempre più compiaciuto del successo di queste attività di conoscenza del nostro territorio portate avanti dal socio Tonino Dibello. Anche oggi ho potuto apprezzare la soddisfazione dei soci che hanno partecipato alla visita del Cimitero Germanico e della Sughereta di Pomezia che con parole lusinghiere hanno espresso il ringraziamento all’Associazione per questa mattinata all’insegna della cultura e del consolidamento dei rapporti di amicizia tra gli associati. Sono queste le finalità che il nostro statuto, in aderenza al quadro normativo di settore, persegue con entusiasmo e concretezza visti gli ottimi risultati.”

Privo di virus.www.avast.com




Roma, oggi a palazzo Baldassini il dibattito su: “La sicurezza europea a cinquanta anni dall’Atto finale di Helsinki”

Lunedì 13 novembre ore 16.00 Istituto Luigi Sturzo Palazzo Baldassini Via delle Coppelle 35
 
A cinquant’anni dalla nascita dell’OSCE e a cinque anni dalla scomparsa di Luigi Vittorio Ferraris, l’Istituto Luigi Sturzo in collaborazione con la Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano e l’Associazione Amici di Luigi Vittorio Ferraris, promuove un’iniziativa sul tema della sicurezza europea al fine di rivitalizzare lo spirito di Helsinki.
 
L’iniziativa prevede una Tavola rotonda a cui seguirà un dibattito tra esperti e pubblico che sarà presente in sala, un pubblico che prevede anche la presenza di gruppi selezionati di studenti universitari, con il fine di aprire un foro di dialogo politico su un ampio ventaglio di questioni riguardanti la sicurezza e la piattaforma di azione comune per migliorare la vita dei singoli e della comunità.
 
Dopo i saluti istituzionali del Presidente dell’Istituto Luigi Sturzo Professor Nicola Antonetti, della Direttrice della Fondazione Hanns Seidel dott.ssa Silke Schmitt, della figlia di Luigi Vittorio e socio fondatore dell’Associazione Amici di Luigi Vittorio Ferraris dott.ssa Chiara Clarissa Ferraris, del Segretario generale di Villa Vigoni dott.ssa Christiane Liermann e del Direttore della collana “Le ragioni del tempo” Tab edizioni Prof. Gerardo Nicolosi sono stati invitati ad intervenire:
 
Min Plen. Maria Adebahr (TBC), Amb. Stefano Baldi, Amb. Guido Lenzi, Amb. Maurizio Melani, Prof. Luca Micheletta, Dr. Francesca Zilio. A moderare il dibattito Tiziana Di Simone (Rai Radio 1, Caffè Europa).
L’evento sarà altresì l’occasione per presentare la ristampa del volume che Luigi Vittorio Ferraris pubblicò con Cedam nel 1977, Testimonianze di un negoziato: Helsinki, Ginevra, Helsinki 1972-1975, a cura dell’Associazione Amici di Luigi Vittorio Ferraris, edito da Tab edizioni (2023) e con un’introduzione del Professor Luca Micheletta.
 
A seguire sarà possibile approfondire alcuni aspetti nell’ambito di un piccolo rinfresco nel loggiato di Palazzo Baldassini. L’iniziativa è patrocinata da MiC e Villa Vigoni – Centro italo-tedesco per il dialogo europeo. È stato richiesto il patrocinio al Maeci.
 
 
Nella foto: l’ambasciatore Ferraris (a sin.) nella sede dell’Associazione della Stampa,  Estera in Italia col consigliere Gianfranco Nitti 

Privo di virus.www.avast.com