Diversità sessuale: un difficile cammino verso una maggiore consapevolezza

Negli ultimi decenni il tema della diversità sessuale e del transessualismo è stato molto discusso, soprattutto nell’ambito sociale, politico, legislativo e religioso. Sono stati decenni ricchi di controversie sia nell’ambito psicoanalitico che nell’opinione pubblica.

La psicoanalisi ha dovuto affrontare concetti che sono entrati in un processo di frammentazione: la nascita di nuove forme sessuali, variazioni di genere e nuovi assetti
famigliari.

Dopo aver seguito un corso di formazione intitolato “Educare alle diversità sessuali”
mi sono ritrovata, insieme ad altre colleghe, a comprendere maggiormente il complesso
rapporto che esiste tra sesso biologico e identificazione di genere.

Come affermò Bachtin già nel 1963, tali aspetti ci mostrano la necessità di avere un
dialogo aperto, basato sul principio della “comprensione dialogica attiva”, e di pensieri
critici da attivare per evitare qualsiasi pregiudizio.

Un altro aspetto, non indifferente, è che negli ultimi anni è cambiato il modo di pensare
al proprio corpo. Come sostenne Lemma nel 2005, il corpo fa parte di una cultura
tecnologicamente avanzata, di un mondo soggettivo, di un progetto personale, che ha
il diritto ad essere modificato e costruito sulla base di ciò che desideriamo essere.

Oggi giorno urge costruire uno spazio in cui elaborare i cambiamenti del proprio corpo,
con la consapevolezza e il rispetto per il valore altrui. Ciascuna persona dovrebbe
pensare in modo più avanzato all’unità e alla diversità, evitando le rigidità che da
sempre hanno accompagnato questo argomento. Tuttavia, non è richiesta la sola
capacità di inclusione, ma, come dichiara Marion nel 2017, si deve costruire un
pensiero orizzontale e paritetico.

I cambiamenti messi in atto, negli ultimi anni, hanno riguardato la caduta di un pensiero
verticale e gerarchico in cui predominavano il concetto di maschile e femminile come
categorie rigide e contrapposte.

La caduta di questa posizione culturale e sociale ha portato ad una decostruzione dei termini maschio e femmina. Sovente, di fronte ad un’identità di genere satura, direzionale e stabile, né è stata proposta un’altra che rimane aperta, insatura e in divenire. Per i teorici del genere la sfera sociale sostituisce quella biologica e il genere è il risultato di relazioni di potere piuttosto che di differenze sessuali. Quindi, ribaltando le credenze sessuali tradizionali, sono state accettate (in parte si e in parte no) le richieste di cambiamento di genere in nome della libertà di affermazione di sé stessi.

Gli omosessuali hanno da sempre combattuto per ottenere pari diritti e dignità di fronte
agli eterosessuali; le battaglie fatte nei confronti delle politiche, della religione e dell’opinione pubblica sono servite nel corso degli ultimi anni per ottenere alcuni diritti (es. matrimonio tra coppie omossessuali) ed eliminare il più possibile l’omofobia, ma siamo ancora un passo indietro.

In termini psicologici, si è trattato di accettare la distinzione tra la rappresentazione
psichica del corpo e quella del corpo anatomico oggettivo e specializzato.
Sostanzialmente è il nostro modo di intendere il soggetto a mettersi in gioco, tutti noi
dovremo accettare la possibile riformulazione del nostro corpo in termini di movimento
e cambiamento.

Tuttavia, bisognerebbe essere consapevoli che il corpo si trasforma e che può cambiare
genere sessuale; in virtù di ciò non dovremo pensare il corpo come univoco bensì
sarebbe opportuno riconoscere l’esistenza di un’alterità sessuale.

Per acquisire maggior consapevolezza su questi concetti dovremo essere disposti a
pensare che una polarità maschile-femminile non è all’altezza della complessità
sessuale e dei cambiamenti di genere. La sessualità contiene tante sfumature, perciò
ognuno di noi dovrebbe essere maggiormente empatico di fronte alle diversità sessuali,
evitando di creare etichette.

Oggi tante discordie su questo argomento potrebbero essere colmate se comprese, ma
il compito degli specialisti e non sembra essere ancora arduo, poiché l’argomento
appare ancora ostico e denso di incognite.

Ad esempio, il Comune di Bologna, in termini di inclusione e consapevolezza delle
diversità sessuali di genere ha proposto ai cittadini diversi seminari e incontri (non
obbligatori) per sensibilizzare gli individui a questi tipi di argomenti ancora nevralgici.
Inoltre, il Centro di Documentazione del Comune di Bologna, per incentivare la
comprensione delle diversità sessuali ha proposto ai cittadini un opuscolo dal titolo “Le
parole che fanno la differenza”, proprio per dichiarare che il maschile non è universale,
ma è solo un discorso di potere.

Il linguaggio è in grado di descrivere la realtà e di saperla modificare, parole di Mariagrazia Bonzagni (Direttrice Area Programmazione e Statistica presso il Comune d Bologna).
Tutti insieme possiamo fare la differenza se tutti lottiamo per i nostri diritti.




Borghi Italiani: la Dolce Vita nella quiete

Perché vivere nei borghi anziché nelle Città migliora la qualità di vita delle persone?

Nei giorni frenetici delle città moderne, molti individui stanno scoprendo che la qualità della vita può essere notevolmente migliorata scegliendo di vivere nei borghi. I borghi italiani, in particolare, sono noti per offrire un’esperienza di vita più tranquilla e appagante. In questo articolo, esploreremo le ragioni per cui la qualità della vita nei borghi è spesso superiore a quella delle grandi città.

Contatto con la natura
I borghi sono spesso immersi nella bellezza naturale, circondati da colline, montagne, laghi o campagne. Questo offre un ambiente più salutare e rilassante, che permette di godere di aria fresca, ampi spazi verdi e la possibilità di praticare attività all’aperto come passeggiate, escursioni e ciclismo. Comunità più coese
Nei borghi, c’è solitamente un senso di comunità più forte. Gli abitanti spesso conoscono i loro vicini e partecipano attivamente alla vita sociale del borgo. Questo contribuisce a una maggiore coesione sociale, sostegno reciproco e senso di appartenenza. Costo della vita
In molti casi, il costo della vita nei borghi è inferiore rispetto alle città. Le abitazioni sono più accessibili, i servizi essenziali come l’energia elettrica e l’acqua possono essere meno costosi, e spesso non è necessario possedere un’auto per gli spostamenti quotidiani. Meno stress
La vita nei borghi è generalmente meno stressante rispetto a quella nelle città metropolitane. Il ritmo più lento, il minor traffico e la minore congestione contribuiscono a ridurre lo stress e migliorare il benessere mentale. Cibo di qualità
Molte aree rurali sono famose per la produzione di cibo di alta qualità. Nei borghi, è possibile acquistare prodotti freschi direttamente dai produttori locali, contribuendo così a una dieta più sana e gustosa. Patrimonio culturale
I borghi spesso vantano una ricca storia e un patrimonio culturale unico. Questo offre opportunità di esplorazione e apprendimento, arricchendo la vita quotidiana con eventi culturali, tradizioni e storie locali.
Trasporti più agevoli
Sebbene i borghi siano spesso considerati luoghi tranquilli, non sono necessariamente isolati. Molte località offrono buoni collegamenti stradali o ferroviari con le città circostanti, consentendo spostamenti agevoli per lavoro o svago.
In conclusione, i borghi italiani offrono un’esperienza di vita più autentica e appagante, con numerosi vantaggi che contribuiscono a una migliore qualità della vita. Se stai cercando un luogo dove rallentare il ritmo, connetterti con la natura e godere di una comunità accogliente, i borghi potrebbero essere la scelta ideale per te.




    Anguillara Sabazia: domani i funerali della maestra Grazia Grazioli

    Mercoledì 8 novembre 2023 alle 11 alla Porta del parco con cerimonia laica

    Riflettori puntati sulla pericolosità di via della Mola Vecchia ad Anguillara Sabazia dove nel pomeriggio di Halloween è morta la maestra Grazia Grazioli, 67 anni, investita da un auto mentre attraversava la strada: non c’erano strisce nonostante si tratti di una via molto trafficata da auto e pedoni che la percorrono e attraversano per raggiungere anche vicine attività commerciali.

    La strada dove è avvenuto l’incidente mortale è ad alta percorrenza e priva di segnaletica

    La strada viene utilizzata come alternativa per raggiungere o rientrare da Roma in tempi più brevi rispetto alla tradizionale via Anguillarese. Quando la signora è stata investita erano le 17 e c’era ancora luce. La maestra indossava una giacca bianca, ciononostante l’automobilista non l’ha vista e l’ha colpita. La giovane donna al volante è risultata negativa ad alcool test e droghe.

    Il consigliere comunale della civica Anguillara Svolta Sergio Manciuria ha presentato una interrogazione urgente per conoscere anche lo stato dell’illuminazione della strada affinché si possa tentare di prevenire simili tragedie.

    La maestra Grazia è morta sul colpo investita da un’auto

    Stava attraversando via della Mola Vecchia, quando una giovane donna alla guida di un auto l’ha travolta, facendola sbalzare per diversi metri. L’automobilista si è fermata a prestare soccorso ma non c’è stato nulla da fare per l’anziana tanto che i sanitari intervenuti in ambulanza hanno potuto soltanto constatarne il decesso.

    La donna era da poco andata in pensione ma non ha avuto il tempo neppure di godersi il meritato riposo dal lavoro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Anguillara che hanno effettuato i rilevamenti del caso.

    Da valutare ancora l’esatta dinamica dell’incidente

    Secondo i primi accertamenti non ci sarebbero testimoni che hanno assistito al tragico impatto e la donna sarebbe risultata negativi agli alcol e drug test. Sul caso indagano i carabinieri della stazione di Anguillara guidati dal comandante Raffaele Gigante. Il veicolo è stato posto sotto sequestro. La donna alla guida, denunciata a piede libero, dovrà rispondere dell’accusa di omicidio stradale.

    La comunità di è stretta intorno ai familiari della vittima in un giorno già triste per Anguillara perché ricade la ricorrenza della morte, avvenuta nel 2012, della giovane Federica Mangiapelo, vittima di femminicidio. Sono giorni di attesa e di cordoglio. Molte strade dell’hinterland a Nord della Capitale, come la Braccianese, sono pericolose e prive di adeguata segnaletica. Nonostante gli autovelox, le auto sfrecciano ad alta velocità come se fossero su una pista di Formula Uno. Tante le tragedie e gli incidenti che si sono verificati nell’arco di quest’ultimo anno.

    I controlli dei carabinieri e polizia locale fanno da argine ma la situazione appare comunque fuori controllo.




    Colleferro (calcio, Eccellenza), Fiorentini: “Con la Lodigiani era fondamentale vincere, ora la Coppa”

    Colleferro (Rm) – Non c’è sosta per il Colleferro. La formazione rossonera ha “bagnato” con una vittoria l’esordio di mister Pietro Bosco: al “Caslini” è arrivato un prezioso 2-0 firmato dal calcio di rigore di Danieli e dal gol allo scadere di Lorenzi. “Abbiamo affrontato la partita nel modo giusto – dice il centrocampista centrale classe 199 Jody Fiorentini, ritratto nella foto di Leonardo Pera – Purtroppo siamo riusciti a segnare un solo gol su calcio di rigore, ma avremmo meritato sicuramente qualcosa in più anche se qualche errore nostro e qualche offside molto dubbio sbandierato dall’assistente ci hanno penalizzato. Nel secondo tempo è arrivata subito un’espulsione di un calciatore avversario e in quel momento avremmo dovuto gestire meglio il possesso del pallone, provando a chiuderla prima, invece la rete del raddoppio è arrivata solo nei minuti finali. Comunque era fondamentale vincere e iniziare bene il percorso con mister Bosco che ha avuto solo tre giorni per preparare la gara. Non ho mai lavorato con lui in carriera, ma ci ha messo tranquillità e ci ha detto di credere fortemente nelle possibilità del gruppo. Il cambio dell’allenatore è arrivato prima dello scontro diretto col Terracina (per due partite la panchina rossonera è stata gestita con una soluzione interna, ndr) e in un periodo di sfide importanti: tutto sommato siamo riusciti a vincerne due su tre e quindi la sterzata sembra esserci stata”. Fiorentini è sempre convinto delle qualità di questa squadra: “Abbiamo avuto un inizio di stagione non semplice perché non siamo mai stati al completo, ma si può e si deve fare di più. L’Unipomezia sta viaggiando a ritmi elevati e ha otto punti di vantaggio, ma manca ancora una vita e i periodi di flessione possono capitare a tutti. Dobbiamo fare il massimo per evitare di avere rimpianti alla fine”. Proprio l’attuale capolista del girone B sarà l’avversaria del ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia che si gioca domani: “Abbiamo perso 4-2 all’andata, ma la qualificazione non è compromessa del tutto – dice Fiorentini – Loro partono in vantaggio, ma non è impensabile una rimonta. Alla società interessa anche la Coppa, noi ancora non siamo al completo, ma ci teniamo a fare bene. Poi da giovedì penseremo alla trasferta di Formia: fuori casa non riusciamo ad esprimerci come sul nostro campo e bisogna migliorare”.





    Atletico Lariano (calcio, Under 19 reg.), Leoni: “Il derby ci ha dato fiducia, possiamo stare in alto”

    Lariano (Rm) – E’ reduce da una super settimana l’Under 19 regionale dell’Atletico Lariano. Il gruppo di mister Mirko Leoni ha conquistato un tris di vittorie nella settimana appena messa alle spalle: prima il successo sul campo della Vjs Velletri in un derby sempre molto sentito, poi la vittoria casalinga contro il Città di Paliano e infine il prezioso 3-2 sul campo della Virtus Guarcino. “E’ stata sicuramente una bella settimana per noi, siamo riusciti ad allontanarci dalla parte bassa della classifica e abbiamo fatto un bel salto in avanti in classifica – dice mister Leoni – La vittoria nel derby ha inciso parecchio sul morale di tutto il gruppo anche perché è arrivata in un modo abbastanza particolare: siamo andati in svantaggio proprio all’inizio delle due frazioni di gioco, ma poi siamo riusciti a ribaltarla e a portare a casa i tre punti. Poi è arrivata la vittoria contro un avversario forte come il Città di Paliano e sabato scorso il successo esterno di Guarcino. All’inizio della stagione siamo partiti per fare un campionato tranquillo, ma se siamo al completo possiamo giocarcela con molte squadre e stare nelle prime posizioni anche se giochiamo stabilmente con sei elementi del 2006 e paghiamo un po’ lo scotto dell’inesperienza. Comunque alla fine del girone d’andata si avrà un quadro più chiaro”. Leoni fa un passo indietro per parlare dell’ultimo successo del trittico: “A Guarcino siamo andati sul 2-0 grazie a una doppietta di Roffi nei primi venti minuti, poi il campo di erba naturale è diventato molto lento e pesante e sono aumentate le difficoltà per noi. I padroni di casa hanno segnato su rigore il gol dell’1-2, ma prima dell’intervallo Cianfanelli ha calato il tris. A inizio ripresa è arrivato il secondo gol avversario che ci ha un po’ spaventato: abbiamo dovuto soffrire un po’ nella parte finale, ma siamo riusciti a conquistare un’altra vittoria”. Nel prossimo turno c’è la sfida interna con l’Atletico Monteporzio: “E’ una delle squadre più forti del campionato a detta di molti, fisicamente tosta: sarà un bel test per la nostra squadra. Abbiamo qualche ragazzo in dubbio, dobbiamo verificarne la condizione in prossimità della sfida” conclude Leoni.





    ULN Consalvo (calcio), la società: “Che orgoglio l’ingresso nell’Academy dell’Udinese”

    Roma – Lo scorso fine settimana è stato molto importante per l’ULN Consalvo. La società capitolina ha ufficializzato l’accordo di affiliazione con l’Udinese, entrando a far parte dell’Academy del club bianconero. Il presidente Umberto Consalvo e la vice-presidente Francesca Spila hanno ratificato la collaborazione alla fine di un incontro col responsabile di Udinese Academy Alec Bolla. “Da tempo come società stiamo cercando il modo di provare a crescere – dicono Consalvo e la Spilo – Un paio di settimane fa, tramite l’interessamento dell’avvocato Alessio Paolucci che tra l’altro è il genitore di due nostri tesserati siamo stati messi in contatto con l’Udinese. Tra l’altro questo club professionistico, che da anni è protagonista in serie A, crede fortemente nella valorizzazione dei giovani. Una volta capito il piano di sviluppo dell’affiliazione, l’accordo è stato rapido e lo abbiamo formalizzato per due stagioni proprio per dare continuità a questo progetto. Tra i punti fondamentali proposti dall’Udinese per avviare la collaborazione ci sono le modalità familiari e un ambiente sano in cui fare calcio. Questa affiliazione non è solo l’utilizzazione di un marchio, ma un progetto a tutto tondo che riguarderà la parte tecnica, ma anche quella psicologica, alimentare e sanitaria. Ovviamente l’Udinese avrà una corsia preferenziale sui ragazzi più interessanti della nostra società e siamo felici di poter offrire ai nostri tesserati una simile vetrina”. Molto orgoglioso anche il commento del responsabile della Scuola calcio Armando Ciarrocchi: “Questa affiliazione avrà risvolti molto positivi sia per la crescita dei nostri ragazzi, ma anche per quella dei tecnici. Ci sono moltissime iniziative che bollono in pentola, dagli “Udinese day” alle visite periodiche dei tecnici del club bianconero presso il nostro centro sportivo. Nelle sedute di allenamento seguiremo la metodologia dell’Academy dell’Udinese e siamo fiduciosi di poter dar delle opportunità importanti ai nostri ragazzi”.





    United Volley Pomezia (serie B1/f), Biagini: “Col Cesena uno scontro diretto molto stimolante”

    Pomezia (Rm) – Continua a “specializzarsi” in tie-break lo United Volley Pomezia. La squadra di coach Gianluca Tarquini ha vinto sul campo del Santa Lucia (a Fonte Nuova): è il quarto match consecutivo che le pometine terminano al quinto set, il secondo vinto di seguito dopo quello con Nottolini. “Col Santa Lucia abbiamo iniziato un po’ col freno a mano tirato e il primo set quasi non lo abbiamo giocato – dice il libero classe 2000 Giulia Biagini, ritratta nella foto di Fabio Angelini – Poi nel secondo abbiamo iniziato ad ingranare, ma abbiamo ceduto alla distanza. A quel punto un po’ di timore di veder sfuggire la vittoria c’è stato perché eravamo anche sotto 21-18 nel terzo, ma il gruppo è sempre rimasto sul pezzo ed aver portato a casa quel parziale ha cambiato l’inerzia della sfida. Successivamente, infatti, abbiamo giocato con maggiore fiducia e la gara è andata in discesa, anche se c’è stato da lottare fino alla fine: al tie break eravamo avanti 8-3, poi loro hanno rimontato, ma alla fine l’abbiamo spuntata. A mio parere avevamo la possibilità di fare bottino pieno anche se di fronte avevamo indubbiamente una squadra valida, ma alla fine possiamo essere soddisfatte per i due punti conquistati”. Quello della Biagini è uno dei volti nuovi dello United Volley Pomezia: “L’anno scorso ho giocato in A2 a San Giovanni ed è stata una bellissima esperienza, ma volevo avere più spazio nel mio ruolo, cosa che non era successa molto nella passata stagione. Ho accettato di fare un passo indietro a livello di categoria e già dal primo allenamento mi sono trovata bene a Pomezia. Principalmente mi ha colpito lo spirito delle ragazze, poi ho parlato con il presidente Viglietti e l’allenatore Tarquini e ho capito che venire qui sarebbe stata la scelta giusta”. Intanto la formazione pometina sta preparando la supersfida interna di sabato con Cesena che è seconda in classifica: “Il campionato di serie B1 è sicuramente di buon livello, soprattutto in questo girone. Non conosco bene le prossime avversarie, ma la classifica dice che hanno iniziato bene la stagione, poi le risposte concrete le darà il campo. È uno scontro diretto molto stimolante e non vediamo l’ora di giocarlo” conclude la Biagini.





    Frascati Scherma, in tre vincono la qualificazione zonale Open: trionfi per Tocci, Prearo e Franzoni

    Frascati (Rm) – Tris di vittorie per gli atleti del Frascati Scherma nella prova di qualificazione zonale Open che si è tenuta a Bari. Nel capoluogo pugliese c’è stato un “quasi en plein” nella gara di sciabola femminile vinta da Flaminia Prearo. Sul terzo gradino del podio, infatti, sono salite a braccetto Vally Giovannelli e Francesca Burli, mentre Valeria Fondi si è piazzata sesta, Diletta Andaloro 16esima, Eleonora Colella 27esima, Francesca Porzio 33esima (fin qui tutte qualificate alla prima prova Open), Beatrice Perugini 49esima, Ludovica Rossetti 64esima e Martina Calderini 73esima. Tra i maschi vittoria per Leonardo Tocci, quinto Lorenzo Ottaviani, ottavo Andrea Roussier Fusco, decimo Edoardo Reale, 16esimo Valerio Reale, 22esimo Riccardo Aquili, 27esimo Alessandro Perugini, 33esimo Gabriele Cecchinelli, 36esimo Samuel Marcelli (fin qui tutti qualificati alla prima prova Open), 58esimo Matteo Miucci, 72esimo Ludovico Cicconi, 102esimo Davide Pasquini e 105esimo Emanuele Viscovo. Una vittoria anche nella prova di fioretto maschile: a sbaragliare la concorrenza è stato Giuseppe Franzoni, mentre hanno terminato più indietro Gianmarco Gridelli (sesto), Emanuele Iaquinta (nono), Tommaso Scassini (15esimo), Adriano Genovese (19esimo), Joel Ciani (21esimo), Alexander Milano (32esimo) ed Emanuele Berardi, tutti passati di diritto alla prima prova Open. Non ce l’hanno fatta, invece, Mauro Addato (40esimo), Fabio Di Russo (45esimo), Adriano Genovese (51esimo), Ian Marino (58esimo), Leone Mendizabal (62esimo), Joan Sinopoli (77esimo), Simone Minetti (94esimo), Lorenzo Fabrizi (97esimo) e Valerio Massimo Mancini (106esimo). Nella prova femminile, infine, quinto posto per Claudia Memoli, sesta Serena Puglia, nona Margherita Lorenzi, 12esima Ludovica Genovese, 18esima Arianna Sola, 20esima Beatrice Orabona, 21esima Sofia Mancini, 22esima Nicole Capodicasa, 25esima Gloria Pasqualino e 28esima Mariarosa Salvatore, tutte qualificate per la prima prova Open. Niente da fare per Elena Di Stasi (30esima), Rachele Angelino (49esima) e Asia Masi (63esima). Nello scorso fine settimana si è tenuta anche una prova di Coppa del Mondo Under 20 di fioretto a Istanbul, in Turchia, dove il miglior piazzamento è stato ottenuto da Guia Di Russo che ha concluso la gara all’undicesimo posto, mentre Mariavittoria Berretta ha terminato 59esima. Nella prova maschile era presente Mattia Raimondi che ha chiuso al 36esimo posto individuale, ma che coi suoi compagni di nazionale ha ottenuto un bel secondo posto.





    Sorvegliato speciale con obbligo di soggiornare a Sezze: trovato in giro a Latina

    I Carabinieri della Stazione di Borgo Podgora hanno tratto in arresto in flagranza di reato un uomo di 55 anni in quanto nonostante fosse sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Sezze, senza giustificato motivo, veniva trovato a bordo della sua autovettura sul territorio di Latina.
    In particolare, durante un servizio di controllo del territorio di Latina, i militari della Stazione Carabinieri di Borgo Podgora hanno fermato e controllato il soggetto che dagli accertamenti esperiti nell’immediatezza avrebbe dovuto soggiornare obbligatoriamente nel Comune di Sezze.
    Immediatamente i Carabinieri dapprima attuavano tutti i controlli del caso per verificare la sussistenza di validi, comprovati e legittimi motivi della presenza del soggetto fuori dal territorio indicato dal provvedimento della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno in Sezze e, poi, verificato l’assenza di motivazioni legittimanti, lo dichiaravo in stato di arresto.
    Veniva immediatamente informato della vicenda il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina che disponeva che l’uomo fosse messo agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo.




    Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

    I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
    quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
    di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
    verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
    regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
    Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
    inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
    sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
    normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
    È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
    fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
    tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
    particolarmente avverse.
    Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
    tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
    interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
    la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
    solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
    pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
    accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
    I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
    in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
    Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
    delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
    valutate dall’Autorità Giudiziaria.




    Atina, a quasi sessant’anni perseguita una ragazza di 28: interviene il Questore

    Il Questore di Frosinone Domenico Condello ha disposto la misura dell’ammonimento nei confronti di un uomo di Atina che per mesi ha messo in atto una condotta persecutoria in danno di una ragazza di 28 anni.

    La giovane aveva iniziato a soffrire le morbose attenzioni dell’uomo, col quale però non aveva mai avuto alcun tipo di rapporto. In particolare lo stesso aveva preso ad appostarsi nei pressi dell’abitazione della donna, o vicino al posto di lavoro, aveva iniziato a chiedere a terze persone informazioni sulla sua vittima e sulle sue abitudini.

    Non solo, accecato dalla gelosia non si era trattenuto dal fare delle vere e proprie scenate agli amici della ragazza e ai clienti dell’attività commerciale presso la quale la vittima è impiegata.

    La donna, a causa delle reiterate ingerenze nella sua vita privata da parte dell’uomo, nonostante non avesse mai in alcun modo incoraggiato lo stesso circa la possibilità di intrecciare con lui una relazione sentimentale, stanca e spaventata da questi atteggiamenti e temendo per la sua incolumità, si è rivolta alla Polizia di Stato per richiedere l’emissione del provvedimento di ammonimento nei confronti del cinquantanovenne.

    Dopo l’istruttoria operata dal personale della Polizia Anticrimine, il provvedimento è stato emesso e notificato al destinatario, con l’intimazione a tenere una condotta conforma alla legge e a cessare ogni azione persecutoria nei confronti della ventottenne.

    L’uomo è stato anche informato circa la possibilità di rivolgersi al centro istituito presso la ASL di Frosinone, per essere avviato ad un percorso riservato agli autori di condotte persecutorie, come previsto dal protocollo “Zeus”, siglato dalla Questura di Frosinone e dalla ASL di F nel mese di luglio e destinato ai cosiddetti “maltrattanti”.