Gaza, bombardamento ospedale: centinaia i feriti

E’ salito ad almeno 3.200 morti e circa 11.000 feriti il bilancio delle vittime dagli attacchi dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza dall’inizio dei combattimenti. Lo afferma il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas, citato dai media locali. Il portavoce del ministero ha detto che Israele ha continuato ad attaccare Gaza “anche dopo il criminale attacco all’ospedale”.

Israele afferma che l’esplosione è stata causata dal lancio pasticciato di un missile da parte della Jihad islamica palestinese e che dispone di prove audio e tecnologiche a sostegno di tale affermazione.

Guterres: cessate il fuoco immediato per scopi umanitari, non giustificata una punizione collettiva

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiesto “un immediato cessate il fuoco per scopi umanitari” nel mezzo del conflitto tra Hamas e Israele che sta “colpendo civili con pesanti conseguenze”, come dimostra “l’attacco all’ospedale”.

Guterres ha lanciato il suo appello intervenendo a Pechino all’apertura del terzo forum della Belt and Road Inititative (Bri). Il segretario generale dell’Onu si è detto “sconvolto” dall’uccisione di centinaia di civili palestinesi: “Condanno l’attacco. Il mio cuore è con le famiglie delle vittime. Gli ospedali e il personale medico sono protetti dal diritto internazionale”.

Gli attacchi di Hamas contro Israele non giustificano la “punizione collettiva del popolo palestinese”, ha proseguito Guterres, parlando sottolineando che “non è possibile infliggere tali punizioni alla popolazione”. Il segretario generale dell’Onu ha quindi chiesto ad Hamas il “rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi” ed ha affermato di essere “pienamente consapevole delle profonde lamentele del popolo palestinese dopo 56 anni di occupazione: ma per quanto gravi siano queste rimostranze, non possono giustificare gli atti di terrore commessi da Hamas il 7 ottobre”.

Scontri a confine Israele-Libano, uccisi cinque Hezbollah

Sono cinque i miliziani di Hezbollah rimasti uccisi negli ultimi scontri al confine tra Israele e Libano. Si tratta del numero più alto di vittime in una singola giornata dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas.
    L’esercito israeliano “sta colpendo con l’artiglieria” postazioni di Hezbollah in Libano “dopo il lancio di razzi anticarro”. Lo riferisce un portavoce militare delle Forze di difesa israeliane (Idf).
Gli Stati Uniti consigliano formalmente ai cittadini americani di evitare di recarsi in Libano, con le tensioni in Medio Oriente che continuano a peggiorare e la minaccia incombente di un secondo fronte al confine tra Israele e le forze di Hezbollah. Il Dipartimento di Stato americano ha elevato l’avviso a ‘Livello 4 – Non viaggiare’, affermando specificamente di non andare “al confine con Israele a causa del potenziale conflitto armato. Grandi manifestazioni sono scoppiate sulla scia delle recenti violenze a Gaza – spiegano le autorità Usa -. I cittadini americani dovrebbero evitare manifestazioni e prestare attenzione se si trovano in prossimità di grandi raduni o proteste, poiché alcuni di questi sono diventati violenti. I manifestanti hanno bloccato le strade principali, comprese le arterie principali tra il centro di Beirut e la zona in cui si trova l’ambasciata americana, e tra Beirut e l’aeroporto internazionale Rafic Hariri”.

Darmanin accusa Benzema: ha noti legami con i Fratelli musulmani

In un’intervista all’emittente CNews, il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha accusato il calciatore Karim Benzema di avere “noti legami con i Fratelli musulmani”, organizzazione islamista radicale accusata di sostenere il terrorismo.
Darmanin rispondeva a una domanda sulla presa di posizione del Pallone d’oro francese ora trasferitosi in Arabia Saudita, che due giorni fa aveva preso le parti degli “abitanti di Gaza, ancora una volta vittime di ingiusti bombardamenti che non risparmiano donne e bambini”.

Biden ‘indignato’: capire cosa è accaduto all’ospedale

Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato di essere “indignato e profondamente rattristato dall’esplosione” in un ospedale di Gaza City e dalle “terribili perdite che ne sono derivate”.
    In una dichiarazione ufficiale rilasciato a bordo dell’Air Force One diretto in Israele, Biden afferma di aver parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e con il re Abdullah II di Giordania “subito dopo aver appreso la notizia” e di aver chiesto ai suoi consiglieri di “continuare a raccogliere informazioni su cosa sia successo esattamente”.
    Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si è detto “sconvolto” dall’uccisione di centinaia di civili palestinesi nell’ospedale di Gaza. “Condanno l’attacco. Il mio cuore è con le famiglie delle vittime. Gli ospedali e il personale medico sono protetti dal diritto internazionale”, ha detto il capo delle Nazioni Unite.




A Roma graduatoria online per il bando “culture in movimento 2023-2024”

Gotor: “La cultura a Roma non si ferma e punta su sperimentazione e capillarità”
 
 
Pubblicata la graduatoria dei vincitori dell’Avviso pubblico “Culture in Movimento 2023 – 2024″, rivolto agli operatori e agli organismi che operano nei settori artistici e culturali e/o della formazione artistica, nel senso più ampio e diversificato (compresa quella delle residenze artistiche). A Estate Romana conclusa da poco, il testimone delle iniziative culturali dell’Amministrazione capitolina prosegue così il suo percorso e si arricchisce di nuovi eventi e spettacoli dal vivo. “Culture in Movimento” potrà contare su un ricco programma di eventi culturali che si svolgeranno dal 21 ottobre al 31 dicembre. L’obiettivo dell’Amministrazione era quello di portare spettacoli ed eventi della produzione artistica contemporanea in ognuno dei 15 Municipi romani. E questo è stato senz’altro uno dei criteri nella scelta dei progetti, ma non l’unico. Premiati anche la ricerca di interazione con il pubblico, la condivisione delle conoscenze attraverso focus dedicati a protagonisti della scena, la realizzazione di residenze artistiche di maestri o di giovani autori o professionisti della cultura.
 
In tutto le proposte progettuali pervenute sono state 162. I progetti risultati idonei sono 48 e riceveranno il sostegno dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale per comporre il palinsesto degli eventi fino all’ultimo dell’anno. Di questi i primi 42 accederanno al contributo economico e ai vantaggi economici previsti dal bando, gli altri 6 progetti avranno accesso esclusivamente ai vantaggi economici, come la pubblicizzazione attraverso campagne di comunicazione e informazione multicanale dall’Amministrazione, l’accesso a condizioni agevolate per le concessioni di occupazione di suolo pubblico (per la parte non commerciale) o l’abbattimento dell’importo della polizza assicurativa. Le risorse complessivamente utilizzate per il calendario di Culture in Movimento sono 1,3 mln € per ciascuna annualità del biennio 2023 e 2024, con possibilità di stanziare ulteriori risorse economiche, resesi disponibili, che andranno a beneficio dei progetti già valutati, inseriti nell’elenco dei progetti idonei e non rientrati tra i beneficiari di contributo.
 
“Ringrazio per la forte partecipazione gli operatori culturali della città e per il grande lavoro gli uffici del Dipartimento Attività Culturali. L’impostazione pensata per questo bando, così innovativa rispetto al passato, ci ha permesso di selezionare progetti di eventi e spettacoli soprattutto di sperimentazione, con un’interazione e una partecipazione del pubblico voluta e ricercata. Questi eventi animeranno la scena culturale romana fino al 31 dicembre, quando il testimone passerà a Capodarte. Perché la cultura a Roma davvero non si ferma mai”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma, Miguel Gotor.
 
 
La graduatoria è pubblicata sull’Albo Pretorio on line di Roma e sul sito www.comune.roma.it, nella sezione “Attualità” – “Tutti bandi, avvisi concorsi” – Struttura “Dipartimento Attività Culturali”: www.comune.roma.it/web/it/bando-concorso.page?contentId=BEC1084472
 

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Scompare in Finlandia un campione della pace

L’ex Presidente della Finlandia Martti Ahtisaari è morto a Helsinki il 16 ottobre 2023 alle 6:40 all’età di 86 anni. Martti Oiva Kalevi Ahtisaari è stato il decimo presidente della Repubblica di Finlandia dal 1994 al 2000. Prima della sua presidenza, ha ricoperto numerosi incarichi chiave nel Ministero finlandese degli Affari esteri e nelle Nazioni Unite. Dopo la sua presidenza, Ahtisaari ha fondato la CMI – Martti Ahtisaari Peace Foundation, un’organizzazione di mediazione per la pace tenuta in grande considerazione e ha svolto un ruolo di primo piano nei colloqui di pace internazionali e negli sforzi di mediazione. In riconoscimento del suo lavoro per risolvere i conflitti internazionali, Ahtisaari venneinsignito del Premio Nobel per la pace nel 2008.
 
Nel gennaio 1997 effettuò una visita di Stato in Italia, su invito del Presidente Scalfaro
 
Di seguito, il messaggio inviato dal Presidente Sergio Mattarella al Presidente della Repubblica di Finlandia, Sauli Niinistö:
 
“Appresa la triste notizia della morte di Martti Ahtisaari, a nome della Repubblica Italiana porgo a Lei, alla famiglia dell’ex Presidente e al popolo finlandese le espressioni del più sincero cordoglio.
 
Martti Ahtisaari ha offerto un contributo fondamentale alla causa della pace, come riconosciuto anche dal conferimento del premio Nobel. Il Suo profondo impegno a favore del dialogo e della riconciliazione appaiono tanto più significativi nell’attuale contesto internazionale, segnato da conflitti e crescenti divisioni. 
 
Con questi sentimenti, rinnovo a Lei, Signor Presidente, le condoglianze più sentite del popolo italiano”.
 
Segue il discorso del Presidente della Repubblica di Finlandia Sauli Niinistö in seguito alla scomparsa dell’ex Presidente della Repubblica Martti Ahtisaari il 16 ottobre 2023:
 
“Cari finlandesi,
 
È con grande tristezza che abbiamo appreso della morte del Presidente Martti Ahtisaari. Si è spento all’età di 86 anni, dopo una lunga malattia.
 
Martti Ahtisaari era un cittadino del mondo, un grande finlandese. Un insegnante, un diplomatico e un capo di stato. Un negoziatore di pace e un premio Nobel per la pace.
 
Un finlandese dal cuore grande. Credeva nell’umanità, nella civiltà e nella virtù. Ha lavorato instancabilmente per garantire la pace e la vita. Anche per chi viveva lontano e in circostanze molto diverse. Per lui la dignità umana era indivisibile. Nelle parole di Nelson Mandela, il combattente per la libertà sudafricano che Ahtisaari stimava molto: “Ciò che conta nella vita non è il semplice fatto di aver vissuto. È la differenza che abbiamo apportato alla vita degli altri che determinerà il significato della vita che conduciamo”.
 
Martti Ahtisaari era uno sfollato della Carelia. Un eterno rifugiato, come diceva spesso. La sua esperienza infantile del viaggio di evacuazione al freddo e al buio verso una destinazione sconosciuta ha influenzato la sua visione del mondo e le sue azioni. Ciò non lo rese amareggiato, ma gli diede la comprensione del destino umano e il senso del valore della pace.
 
Era un pacificatore la cui carriera comprendeva un elenco eccezionalmente lungo di risultati di rilevanza internazionale. Il defunto segretario generale dell’ONU Kofi Annan aveva assolutamente ragione quando affermava che Ahtisaari era l’unica persona di sua conoscenza ad aver portato la pace in tre continenti. L’apprezzamento e la gratitudine per il lavoro di Ahtisaari continuano a vivere. Ho avuto l’opportunità di testimoniarlo recentemente nelle mie discussioni in Sud Africa e Namibia in primavera.
 
Il risultato di una vita di Ahtisaari come pacificatore venne confermato con il Premio Nobel per la pace nel 2008. Il premio venne conferito per i suoi meriti personali, ma il momento è stato memorabile per tutti i finlandesi. Il riconoscimento ha toccato l’intera nazione. Nel suo discorso per il Nobel, Ahtisaari affermava che tutti i conflitti possono essere risolti: “Guerre e conflitti non sono inevitabili. Sono causati dagli esseri umani. Ci sono sempre interessi che vengono favoriti dalla guerra. Pertanto anche coloro che hanno potere e influenza possono fermarli”. Questo è un forte messaggio di speranza e di apprendimento, che risuona anche nel nostro tempo. Il lavoro del negoziatore di pace è continuo e visibile. La Crisis Management Initiative, un’organizzazione di mediazione della pace fondata da Ahtisaari dopo il suo mandato come Presidente, porta avanti il ​​suo lavoro e la sua preziosa eredità di promozione della pace.
 
***
 
Martti Ahtisaari è stato il primo Presidente della Repubblica di Finlandia eletto con voto diretto. Come Presidente si è trovato in una situazione nuova, non solo come Presidente del popolo, ma anche come presidente in un momento in cui la Finlandia era sempre più aperta all’Occidente e all’Unione europea. Oltre ad aderire all’UE, la Finlandia ha assunto un ruolo attivo a livello internazionale. Il presidente Ahtisaari ha agito in modo coerente, aprendo le porte e promuovendo la riconciliazione internazionale e il dialogo tra i leader, compresi quelli di Stati Uniti e Russia. Voleva che la Finlandia svolgesse un ruolo attivo nella comunità internazionale, perché anche questo era nell’interesse della Finlandia. Qui in Finlandia ricordiamo il lavoro di Ahtisaari per promuovere l’imprenditorialità e le esportazioni finlandesi, i suoi sforzi per ridurre l’alto tasso di disoccupazione e la sua cooperazione con il governo per rendere l’adesione della Finlandia all’UE una realtà. Tutto ciò riflette un grande senso di responsabilità verso la patria.
 
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Sebbene Ahtisaari abbia vissuto all’estero per gran parte della sua vita, ha affermato di essere estremamente felice di essere nato in un paese nordico. Apprezzava molto la società del benessere nordica e il modo in cui è stata costruita la Finlandia. Voleva promuovere nel mondo il modello nordico di uguaglianza di genere, ricordandoci che nulla cambierà in questo mondo se non avremo ragazze e donne istruite e coinvolte nei processi decisionali. Per Ahtisaari, la fiducia era una parte essenziale dell’essere finlandese. Per lui era anche importante creare fiducia nei negoziati internazionali. Non ha imposto modelli già pronti, ma sapeva che le strutture sostenibili possono essere costruite solo sulla fiducia. Con l’esempio e la comprensione si possono ottenere risultati.
 
La morte del presidente Martti Ahtisaari rappresenta una grande perdita per la sua famiglia e per il popolo finlandese. Eeva e Marko, avete fatto molta strada al fianco di Martti. In diverse occasioni ha sottolineato l’inestimabile importanza del vostro sostegno. In un momento di dolore e perdita, proviamo anche un profondo senso di gratitudine per la lunga e impressionante vita di servizio di Martti Ahtisaari per la Finlandia e il mondo. “  

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Al via ‘Italia Riflessa’: la nuova campagna firmata Xiaomi

Quanti volti custodisce una città? E quante storie si celano dietro ognuno di essi? Quante possono rivelarsi essere straordinarie pur nella loro semplicità? A volte, poi, basta uno scatto per raccontare una vita intera, per raccontarne l’essenza, come quel salto rubato quasi per caso da Henri Cartier-Bresson dietro la stazione ferroviaria di Saint-Lazare.
 
Ogni scatto fotografico può così trasformarsi in un’istantanea di momenti umani autentici e Xiaomi traduce tutto questo all’interno del suo ultimo progetto “Italia Riflessa”, dedicato all’arrivo sul mercato di Xiaomi 13T Series, in grado di offrire al pubblico un’esperienza fotografica di livello professionale grazie alla collaborazione con Leica. Un viaggio alla scoperta delle città di Roma, Napoli e Milano, un omaggio all’arte della fotografia capace di catturare la vita nella sua essenza più pura, rivelandone la bellezza, una storia alla volta.
 
Scatti che raccontano una storia
 
Partendo dal titolo della nuova serie di smartphone ‘Il capolavoro in ogni storia’, il progetto vede tre fotografi Certified by Leica, Carmine Benincasa, Nicola D’Orta e Federica Cocciro, catturare con lo smartphone gesti e vite di persone comuni nelle varie città. Il giro è partito il 10 ottobre e vede, tra i protagonisti dei primissimi scatti, tre creatori di contenuti immersi nei loro contesti urbani: Francesca Noè conosciuta come amilanopuoi, Carolina Cosentino in arte Piaceridiroma e Ilmenestrelloh alterego di Marco Marfella, insieme ai quali le storie vengono scoperte nelle varie città e raccontate tramite i canali sociali.
 
Gli scatti che emergono in questo viaggio sono testimonianze di storie genuine, per l’occasione selezionate e raccontate da una voce e una penna d’eccezione. Il narratore Francesco Oggiano, infatti, nel corso delle tappe italiane, trasformerà gli scatti in parole tessendo insieme le storie individuali per creare narrazioni collettive, suddivise per tematiche, che prenderanno poi vita nella pagina dedicata al progetto “Italia Riflessa”: event.mi.com/it/italia-riflessa.
 
“Il capolavoro in ogni storia. Questo recita lo slogan della serie Xiaomi 13T, ed è lo spunto usato per dare vita a questo progetto. Una riflessione, fatta dei ritratti firmati Leica e delle parole di Francesco Oggiano, sulle storie che ci circondano nel quotidiano. Storie in cui rivedersi e dalle quali imparare qualcosa di nuovo, che aspettano solo di essere catturate” – afferma Davide Lunardelli, responsabile Marketing Xiaomi Italia.
 
Il progetto, già in diretta sui canali sociali di Xiaomi Italia con il video di avvio prende vita inoltre in una delle puntate del podcast Xiaomi ‘Storie di Smart Life’, che vede Oggiano come ospite e in cui si metteranno a confronto i legami, le passioni e le storie raccontate nelle tre città.
 
A chiusura, la realizzazione dell’evento fisico e aperto al pubblico ‘Talk in Store’ – presso lo Xiaomi Store Italia di Arese i giorni 11 e 12 novembre – durante il quale Francesco Oggiano racconterà le storie di “Italia Riflessa”, insieme ai fotografi e ai creatori, per poi inaugurare una mostra per dare la possibilità al pubblico di immergersi nelle storie dei protagonisti della campagna.
 
Il progetto “Italia Riflessa” è la declinazione sociale di una campagna multimediale più ampia ed articolata che, partita il giorno del lancio della nuova Xiaomi 13T Series, andrà avanti fino alla fine di ottobre. Xiaomi porta lo slogan “Il capolavoro in ogni storia” sulle principali emittenti TV (con una concentrazione sui grandi eventi sportivi), in DOOH, nelle principali stazioni ferroviarie d’italia, e sul digital e social con campagne di impatto.
 
Per rimanere aggiornati sulle attività del marchio in Italia, si segua Xiaomi su Facebook, Instagram, Twitter, Telegram, TikTok e sulla Xiaomi Community.
 
Xiaomi
 
Xiaomi Corporation è stata fondata nell’aprile 2010 e si è quotata al Main Board della Borsa di Hong Kong il 9 luglio 2018 (1810.HK). Xiaomi è un’azienda di elettronica di consumo e di produzione intelligente che ha come fulcro gli smartphone e l’hardware intelligente collegati da una piattaforma IoT.Abbracciando la visione di “stringere amicizia con gli utenti e diventare l’azienda più cara nel loro cuore”, Xiaomi afferma di perseguire costantemente innovazione, esperienza utente di alta qualità ed efficienza operativa. L’azienda costruisce senza sosta prodotti a prezzi onesti per consentire a tutti nel mondo di godere di una vita migliore grazie alla tecnologia innovativa.
 
Xiaomi è una delle aziende leader al mondo nel settore degli smartphone. Nel giugno 2023, la MAU di MIUI ha raggiunto circa 606 milioni a livello globale. L’azienda ha anche creato la piattaforma AIoT (AI+IoT) leader a livello mondiale, raggiungendo 654,5 milioni di dispositivi intelligenti connessi alla sua piattaforma (esclusi smartphone, laptop e tablet) al 30 giugno 2023. I prodotti Xiaomi sono presenti in oltre 100 Paesi e regioni del mondo. Nell’agosto 2023, Xiaomi è stata inclusa nella lista Fortune Global 500 per il quinto anno consecutivo, posizionandosi al 360° posto. Xiaomi fa parte dell’Hang Seng Index, dell’Hang Seng China Enterprises Index, dell’Hang Seng TECH Index e dell’Hang Seng China 50 Index.

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Marco Mattei nominato capo di Gabinetto del ministro Schillaci. L’abbraccio dei suoi amici di sempre

I consiglieri comunali di Albano Laziale, Pina Guglielmino, Matteo Orciuoli, Romeo Giorgi e gli ex assessori della sua Giunta Ivo Zazza e Di Stefano Raffaele, augurano un grande in bocca al lupo al nuovo Capo di Gabinetto del Ministero della Salute, Marco Mattei , che fino a qualche ora fa, ha ricoperto il ruolo di Capo della Segreteria Tecnica del Ministro Orazio Schillaci. “Questa nomina è per noi tutti amici di sempre, motivo di orgoglio. Salutiamo con soddisfazione il riconoscimento professionale politico e umano dell’amico Marco Mattei Capo di Gabinetto del Ministro della Salute Orazio Schillaci. Per tanti anni l’abbiamo sostenuto e abbiamo condiviso con lui un percorso politico che ha visto il nostro territorio e la nostra azione politica emergere e dare un segno per il futuro. Continueremo a stargli vicino e gli auguriamo un grande bocca al lupo e i migliori auguri per un importante risultato”.




Vis Casilina (calcio, Under 17 reg.), Attili vola basso: “Ottimo esordio, ma teniamo i piedi per terra”

Roma – Un inizio da urlo per l’Under 17 regionale della Vis Casilina. I ragazzi del neo tecnico Massimo Attili hanno piegato domenica scorsa la Lepanto Marino con un rotondo 3-0. Un successo che l’allenatore del club capitolino accoglie con soddisfazione e… prudenza: “Un esordio inaspettato, siamo una matricola con tanti ragazzi che non hanno mai fatto la categoria regionale e dobbiamo pensare a salvarci. Di fronte abbiamo avuto un’ottima squadra che ha provato a fare la partita, ma i miei ragazzi si sono difesi con ordine e non hanno quasi mai sofferto. I primi due gol sono arrivati nei primi venti minuti grazie ad Ignat e Montano, poi nella ripresa Piedimonte ha messo il punto esclamativo sulla nostra vittoria. Direi che è stata una prestazione quasi perfetta, ma adesso non bisogna commettere l’errore di montarsi la testa: è appena la prima partita di campionato e bisogna lavorare tanto per ottenere l’obiettivo della salvezza”. Attili è l’unica novità dello staff tecnico del settore agonistico della Vis Casilina 2023-24: “Ma avevo già lavorato in passato col presidente Enrico Gagliarducci e col direttore sportivo dell’agonistica Tonino Rovere. Qui ho trovato una società organizzata e poi c’è buon rapporto con tutti gli altri allenatori, in particolare con mister Manuel Ricci dell’Under 16 provinciale con cui condividiamo il campo durante gli allenamenti”. Attili parla della conformazione del gruppo: “Ci sono alcuni elementi già presenti alla Vis Casilina e altri nuovi arrivati. I ragazzi stanno lavorando tanto, dobbiamo formare soprattutto la giusta mentalità per affrontare questa categoria”. Nel prossimo turno i ragazzi di Attili saranno di scena sul campo dell’Atletico Lodigiani: “I prossimi avversari hanno vinto fuori casa con la Borghesiana per 1-0 all’esordio, so che hanno un bel gruppo e indubbiamente sarà un test complicato per noi. Ma l’importante è scendere in campo con il giusto atteggiamento, poi il risultato è figlio di tanti fattori”.





L’Atletica Frascati si è divertita alla “Smile Run”. Cinque convocati al raduno regionale Allievi

Frascati (Rm) – Una giornata di divertimento all’insegna del sorriso e della passione per il podismo. Diversi ragazzi dell’Atletica Frascati hanno raccolto l’invito di David Alessio, presidente dell’Astra Atletica che ha organizzato la “Smile Run” assieme all’associazione “Strade Diffuse”. L’evento si è svolto domenica scorsa presso il parco della Caffarella, nel territorio del VII Municipio di Roma, e non sono mancati i piazzamenti di rilievo per gli atleti tuscolani. Nella sei chilometri dedicata agli Assoluti Christian Nardi vince la gara, nonostante sia ancora Allievo. Nella specialità dei tre chilometri doppietta sul podio con la vittoria al Cadetto Alessandro Saddi e il secondo posto all’Allievo Nicolò Orsini, mentre è quarto assoluto l’altro Allievo Gabriele Benvenuti. Tra le donne terzetto sul podio con la vittoria a Gloria Kabangu, secondo posto all’Allieva Chiara Padoan, terzo posto per la Cadetta Viktoria Polonska e quarto per Francesca Amadori. Nella gara giovanile da 1,5 chilometri Edoardo Campagnolo si piazza al primo posto nella categoria Ragazzi, mentre conclude al terzo tra gli Esordienti Leonardo Vigorito, quarta tra le Cadette Martina Ventre e quinta tra le Esordienti Matilde Altomare. Al di là del riscontro agonistico, la “Smile Run” è stata l’occasione per celebrare insieme la giornata mondiale del sorriso. “Regala un sorriso e diffondi il buonumore” è il motto di questa iniziativa che vuole promuovere la solidarietà e la gentilezza, tramite lo sport, con grande attenzione alle attività integrate per bambini per diffondere uno stile di vita sano e un approccio positivo e gioioso verso la vita e verso gli altri.
Intanto domenica prossima all’Infernetto c’è un raduno del comitato regionale: le convocazioni partono dalla categoria Allievi del 2024 e quindi verranno chiamati gli atleti nati nel 2007 e 2008. A rappresentare l’Atletica Frascati ci saranno i mezzofondisti Claudio Fanelli, Alessandro Saddi, Flaminia Caruso e Christian Nardi oltre al giavellottista Leonardo Di Mugno. Infine sabato e domenica si torna in pista al “Paolo Rosi” di Roma dove si terranno i campionati regionali individuali della categoria Ragazzi.





Marino Pallavolo (serie C masch.), Sbacco: “Buon inizio di stagione, puntiamo ai play off”

Marino (Rm) – Due punti per cominciare. La serie C maschile “over” del Marino Pallavolo ha iniziato il campionato con un buono slancio e coach Alessandro Sbacco fa un primo punto della situazione: “Abbiamo vinto all’esordio sul campo del Santa Monica per 3-2, poi sabato scorso abbiamo perso in casa con il fortissimo Green Volley per 3-1. I risultati sono stati abbastanza soddisfacenti, mentre a livello di prestazione siamo stati un po’ altalenanti anche se i ragazzi hanno mostrato buone risposte dal punto di vista caratteriale. Nella sfida col Santa Monica, ad esempio, eravamo sotto per due set a zero e poi abbiamo rimontato con grande determinazione e pazienza. Abbiamo annullato due match point nel quarto parziale e alla fine abbiamo vinto al tie-break. Col Green Volley abbiamo rimontato e vinto nel primo set, poi nel secondo una chiamata dell’arbitro palesemente sbagliata sul punteggio di 22-22 ha cambiato l’inerzia. Comunque il Green Volley è una squadra che ha fatto grandi investimenti per puntare alla vittoria finale e sicuramente la otterrà, quindi fare un punto sarebbe stato un ottimo risultato, ma va bene lo stesso”. L’obiettivo del gruppo di Sbacco è abbastanza chiaro: “Tolto il Green Volley che farà un campionato a parte, ci sono ancora due posti per i play off e abbiamo tutte le carte per poter partecipare a quella corsa anche se il girone è ostico e ci sono altre tre o quattro squadre in grado di lottare. Dobbiamo limitare gli errori al minimo”. Nel prossimo turno i marinesi ospiteranno l’Afrogiro: “Loro hanno cambiato l’allenatore che era sicuramente valido e hanno perso il palleggiatore titolare, per il resto hanno mantenuto l’ossatura della passata stagione quando ci avevano conteso fino all’ultimo l’ingresso nei play off. Non sarà una partita semplice, ma vogliamo fare bene”. La chiusura di Sbacco è sulla conformazione del gruppo: “Nella rosa ci sono tanti ragazzi ex Tor Sapienza, tutti “over 19”. Li guidavo già nella passata stagione nel club capitolino e molti di loro li ho allenati anche nelle giovanili. A loro abbiamo aggiunto quattro nuovi innesti per un gruppo che è molto completo in tutti i reparti”.





Bullismo e cyberbullismo, fenomeni in forte espansione soprattutto nei contesti scolastici

Come possiamo interrompere la “moda” di essere bulli? Oggi le immagini o i video che i mass-media ci mostrano mettono in luce sempre più episodi di cronaca nera riferiti a vicende di bullismo e di cyberbullismo, compiute per lo più da ragazzi adolescenti.

Entrambi i fenomeni sono risultati in forte espansione soprattutto nei contesti scolastici,
ma anche nei luoghi di ritrovo delle nuove generazioni. Ad esempio, pensiamo ai tanti episodi di ragazzi che bullizzano l’insegnante e/o i loro pari, creando situazioni di vero disagio e sconforto emotivo.

Spesso, si sente dire: il ragazzo x ha lanciato una sedia all’insegnante e, nel frattempo, un altro suo alleato bullo ha ripreso la scena con il cellulare con lo scopo di pubblicarla sui social oppure la ragazza x è stata presa in giro dai suoi amici perché è troppo grassa.

La cronaca ci rivela che i bulli compiono dei veri e propri atti di violenza, sia fisica che psicologica. L’adolescenza, essendo una fase di crescita molto vulnerabile (es. cambiamenti fisici-psicologici, preoccupazioni, sensi di apatia, indecisioni etc …) è risultata la fascia d’età più colpita da tali fenomeni.

Se “ieri” erano soprattutto i maschi a mettere in pratica questi atti di violenza, ad oggi i dati riportano che anche le ragazze mirano alla pratica del bullismo. Le ricerche condotte negli anni hanno mostrano come questi fenomeni si concentrano particolarmente nell’ambito scolastico.

Un dato rilevante è che la “figura” del bullo agisce in gruppo e tende a preferire vittime dello stesso sesso. Nel caso del cyberbullismo, invece, si ha a che fare con bulli del web, nonché con coloro che bullizzano altri ragazzi/e mediante frasi minacciose e di cattivo gusto sui social.

L’aspetto preoccupante è che le vittime di violenza fisica o psicologica devono rispettare le regole dei bulli, ad esempio: non si parla con nessuno di quello che è successo e tutti devono tacere. Chi subisce e chi vede non deve professar parola, anzi deve sottostare alle leggi del “branco”.

Soggiacere ai principi del bullismo “annienta” l’altro soggetto in termini fisici, relazionali e piscologici. Tuttavia, le vittime di bullismo prima o poi potranno cadere in un senso si vuoto e di disperazione che li porteranno a confidarsi con qualcuno.

I tanti episodi di bullismo sono spesso collegati all’insorgere di sentimenti negativi come: l’invidia, la gelosia, l’aggressività e il desiderio di respingere l’altro denigrandolo e riducendolo in “polvere”.

Il bullo fisico e social ha lo scopo si ferire la persona che decide di “colpire”, la vuole
portare all’esasperazione e “gode” nell’osservare che soffre o che mostra atteggiamenti
di impotenza.

I bulli si sentono dei leader, ma in realtà sono molto fragili. Tali soggetti hanno spesso
dei vissuti molto duri nella loro infanzia e adolescenza, e attuare atteggiamenti non corretti gli consente di avere una rivincita.

Dinanzi a ciò il ruolo educativo è quello di accogliere e di ascoltare questi adolescenti.
È solo attraverso l’ascolto, l’appoggio, l’aiuto e la progettazione educativa che sia i “carnefici” che le “vittime” possono essere aiutati.

La scuola, la famiglia e le varie associazioni educative devono fungere da “ponte” che rafforza questi ragazzi, affinché abbiano la voglia di esprimersi.

Sovente, è naturale che i bulli così come le vittime vanno sostenuti, poiché entrambe sono figure che necessitano di appoggio e di attenzione.

Sarebbe opportuno “istituire” delle buone prassi che forniscano sia alle famiglie che alla scuola strumenti adeguati all’intervento educativo, un po’ come “giocare d’anticipo” per evitare il peggio.




Cimice asiatica sui monti Cimini, la Regione Lazio valuta l’utilizzo della vespa samurai

Oggi pomeriggio, in VIII commissione, si è tenuta l’audizione di produttori, sindaci, associazioni di categoria e tecnici al fine di affrontare l’emergenza legata all’invasione delle cimici asiatiche nei paesi del comprensorio dei Monti Cimini. L’incontro in Regione si è reso necessario a fronte dei notevoli disagi subiti dai cittadini nel corso delle ultime settimane e, soprattutto, dei preoccupanti dati sul danneggiamento dei raccolti agricoli, stimati tra il 19 e il 30%.
Tra gli auditi l’assessore provinciale Ermanno Nicolai, il sindaco di Canepina Aldo Moneta, il vicesindaco di Caprarola Eugenio Stelliferi, il sindaco di Fabrica di Roma Claudio Ricci, il sindaco di Vallerano Adelio Gregori, l’assessore comunale di Vignanello Giacomo Andreocci, il presidente di Assofrutti Pompeo Mascagna, il presidente di Confagricoltura Remo Parenti, il presidente Sergio Del Gelsomino, l’agronomo della cooperativa Cpn Gianluca Santinelli e Andrea Ferrante del Biodistretto della via Amerina. Tutti gli intervenuti hanno espresso preoccupazione per l’assedio delle cimici, chiedendo alla commissione un piano d’intervento per debellare paesi e coltivazioni dagli insetti. Il docente Unitus Stefano Speranza, invece, ha analizzato dal punto di vista scientifico le ragioni che hanno portato all’arrivo di questi nella Tuscia, in particolare il caldo anomalo.
“Questo insetto – spiega Valentina Paterna, presidente della commissione Ambiente e agricoltura – può attaccare 300 diverse piante e può infestare anche altre zone laziali e della provincia di Viterbo. L’Unitus ha fatto sapere di essere a disposizione con un pool di esperti per sviluppare dei programmi tecnici e approfondire il tema, oltre che per sviluppare sistemi di controllo e contenimento”.
“La Regione – dichiara in conclusione Paterna – ha intenzione di intervenire nel breve periodo e sta prendendo in considerazione anche il lancio di un antagonista biologico per combattere la cimice. La situazione è seria: ci troviamo di fronte ad un attacco che sta causando danni all’agricoltura viterbese stimati intorno ai 60 milioni di euro, quindi è fondamentale ragionare una strategia concreta. In accordo con la dottoressa Alessandra Bianchi dell’area servizio fitosanitario, analizzeremo la possibilità di utilizzare la cosiddetta ‘vespa samurai’. Tuttavia, la lotta biologica richiede autorizzazioni governative e uno sforzo finanziario per almeno tre anni al fine di raggiungere risultati sufficienti. Nel frattempo, saranno quindi vagliati altri sistemi alternativi per liberare i territori colpiti. La Regione, tramite gli uffici preposti e l’Astral, organizzerà un tavolo di coordinamento per esaminare le operazioni plausibili. Sarà mio personale impegno discuterne con gli assessori Righini e Palazzo”.



La comunità italiana in Venezuela dal 1814

“Paisà, oggi a te, domani a me”, questa era una delle frasi  che molti venezuelani ascoltavano dagli  italiani appena arrivati, in una comunione di destino e di speranza che univa idealmente due mondi così lontani e pure così vicini

Dal 1814, il Venezuela cominciò a ricevere l’arrivo dei primi italiani che con il desiderio di migliorare, non solo  l’aspetto economico, se non anche di trovare un’ideologia di libertà e giustizia, decidono di stabilirsi nelle terre americane. Come afferma la Professoressa Pierina D’Elia nel suo scritto sopra l’emigrazione italiana nel Venezuela: “questo fenomeno non registra un arrivo massiccio come si manifesterà poi nel 1870”.

Negli anni successivi molte  di queste persone a volte umili contadini,  ma anche artigiani, professionisti e tecnici,  continuarono ad arrivare in Venezuela, lavorando con molto impegno e aiutando lo sviluppo di un paese in terre lontane. Una grande percentuale proveniente dalla Sicilia, dalla Campania,  dall’Abruzzo, dalla Puglia,   ma anche da regioni  del Nord industrializzato, dal Veneto, dall’Emilia-Romagna e dal Friuli-Venezia Giulia.

Persone che si sono radicate in tutte le regioni del Venezuela creando le loro comunità ancora attive tutt’oggi e integrate con la popolazione locale.

Nei vari settori produttivi e industriali, così come nell’agricoltura e nel commercio  sono numerosi gli italiani che hanno dato vita ad imprese e società. Basti pensare che negli anni cinquanta la maggior parte degli edifici di Caracas fu costruito da imprese italiane.

Nel Paese si percepisce vivida la presenza della comunità italiana, nei monumenti, nelle piazze e nelle vie che portano il nome dell’Italia o dei suoi rappresentanti.

Nella stessa  Caracas c’è Piazza Italia e sono presenti varie opere architettoniche realizzate da discendenti di italiani, da Juan Pedro Rosani, Angelo di Sapio, Ricardo Morandi per citarne solo alcuni. Numerosi poi i circoli “Club” di italiani dove si gusta un buon caffè espresso o si beve una birra tra una partita di briscola e l’altra parlando rigorosamente in italiano.

Che dire poi delle tradizioni  gastronomiche, diffuse in tutto il Venezuela e che ancora oggi deliziano i palati di chi, con rispetto e orgoglio, afferma che la cucina italiana è una delle migliori  del mondo. Sono davvero tanti i ristoranti di chef italiani o di figli di italiani presenti nel nostro Paese che propongono i piatti tradizionali della cucina italiana.

E ancora più degno di nota citare  il sostegno che le varie istituzioni  educative, sociali, religiose e culturali italiane offrono  alla nostra popolazione  per migliorare il sistema di istruzione, di lavoro e di vita. Insomma  la presenza della  comunità italiana in Venezuela non ha abbandonato la sua essenza, le sue radici, le sue tradizioni,  ma  le ha integrate con rispetto, amore e passione alla cultura e alle tradizioni venezuelane, contribuendo allo sviluppo di due Popoli e di due Paesi.

“Paisà, oggi a te, domani a me”, questa era una delle frasi  che molti venezuelani ascoltavano dagli  italiani appena arrivati, in una comunione di destino e di speranza che univa idealmente due mondi così lontani e pure così vicini.