Roma, tutto pronto per la 2° edizione del novembre è nordico

Dal 2 al 28 novembre Roma svela il suo legame con le culture nordiche per la 2a edizione di Novembre Nordico.
 
Tracce nordiche a Roma promosso dalle Ambasciate di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, il Circolo Scandinavo e i quattro Istituti culturali e scientifici nordici: l’Accademia di Danimarca, l’Istituto di Finlandia a Roma, l’Istituto di Norvegia in Roma, l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, che si uniscono in questa occasione per divulgare un ricco programma di iniziative per valorizzare il legame storico dei Paesi Nordici con la città di Roma e per creare nuovi momenti di scambio attraverso mostre, conferenze, concerti e proiezioni. Novembre Nordico.
 
Tracce nordiche a Roma offre una panoramica della cultura nordica, più di 20 eventi in tutta la città di Roma, molti gratuiti, spaziando tra l’architettura, l’arte visiva, la poesia, la musica, la ricerca, il cinema. Dopo il successo dello scorso anno saranno a Roma artisti, registi, ricercatori, accademici e musicisti nordici per presentare i loro lavori, e verranno anche celebrate figure storiche di rilievo: da scrittori come Stig Dagerman e drammaturghi e autori come Henrik Johan Ibsen, designer come Harri Koskinen e i salotti culturali internazionali storici, e ancora mostre, proiezioni e appuntamenti per apprendere le lingue nordiche.
 
La rassegna è inoltre occasione per raccontare numerosi luoghi a Roma particolarmente importanti per gli esponenti del mondo nordico come il Cimitero Acattolico, Palazzo Corsini, Palazzo Capranica, la Residenza dell’Ambasciatore di Svezia. Attraverso una mappa interattiva online è possibile riscoprire le tracce nordiche in città, una guida nel programma e nei luoghi di Novembre Nordico.
 
Per questa edizione Novembre Nordico viene anticipato da una piccola anteprima di due eventi a fine ottobre. Il 26 ottobre la Residenza dell’Ambasciatore di Svezia ospita la presentazione (in lingua inglese) del romanzo Kvinnokungen (Il Re donna), il nuovo libro della scrittrice svedese Kristina Sjögren, sulla Regina Cristina di Svezia che fu la prima donna a diventare monarca in Svezia (1632-1654) e in seguito, dopo la sua abdicazione, diventò una grande protagonista della vita culturale romana oltre icona di stile, il suo approccio alle questioni di genere fu rivoluzionario. Il 27 ottobre inaugura la mostra personale di Nina Torp METHODS OF PATTERNMAKING / Between knowing and speculation presso il Museo delle Origini della Sapienza Università di Roma. Nella sua prima mostra personale in Italia, l’artista norvegese Nina Torp presenta un video, sculture e interventi in tessuto, legno, carta e ceramica, che indagano le possibilità interpretative del campo dell’archeologia. Il progetto, in mostra fino al 22 dicembre, fa parte del “The Farfa Valley Project”, un progetto di scavo archeologico interdisciplinare di grotte utilizzate nel Neolitico nell’area laziale. Nina Torp terrà anche un talk il 10 novembre in cui approfondirà il suo progetto biennale di collaborazione interdisciplinare con Cecilia Conati Barbaro e il Museo delle Origini dell’Università Sapienza di Roma.
 
Dal 31 Ottobre al 5 Novembre va in scena lo spettacolo Sinfonia d’autunno, un omaggio al celebre maestro svedese Ingmar Bergman con la regia di  Rosario Tronnalone al Teatro di Documenti di Roma. La musica diventa l’unico linguaggio con il quale le protagoniste sono in grado di comprendere e col quale comunicare. Ciò appare con solare evidenza nella scena chiave della doppia esecuzione del preludio, metafora del rapporto che lega e separa madre e figlia.
 
La rassegna si apre ufficialmente il 2 novembre presso l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma con la mostra di Sophie Westerlind dal titolo She affect us, indeed. Sophie Westerlind (Stoccolma, 1985) costruisce un corpus pittorico che, a partire da fotografie inedite e d’archivio, ritrae soggetti dislocati nei luoghi che l’artista ha frequentato e vissuto durante gli ultimi dieci anni. Il risultato è una geografia fatti di affetti e ricordi, che suggerisce una riflessione sul ruolo politico e identitario dell’Europa contemporanea.
 
Per gli amanti dell’architettura, lunedì 6 novembre presso l’Institutum Romanum Finlandiae di Villa Lante al Gianicolo si tiene il seminario su Reima Pietilä, architetto e teorico finlandese: L’interno dell’esterno nell’architettura finlandese in occasione del centenario della sua nascita. L’accademico Reima Pietilä (1923-1993) è conosciuto come una figura eccezionale nel campo dell’architettura finlandese e internazionale. Novembre Nordico è l’occasione ideale per approfondire i suoi legami con l’Italia, a partire dagli archivi, tra cui quello personale di Helsinki e alcuni archivi italiani come la Fondazione Bruno Zevi e l’Archivio Progetti IUAV di Venezia. Lo stesso giorno, lunedì 6 novembre, per gli appassionati di teatro e letteratura, presso l’Istituto di Norvegia, si tiene la conferenza su Henrik Johan Ibsen con il Prof. Giuliano D‘Amico  (Centro di studi ibseniani, Università di Oslo), la Prof.ssa Maria Cristina Lombardi (Università L’Orientale, Napoli). Il dott Stanislao de Marsanich, presidente dei Parchi Letterari, rappresenterà il Parco letterario dedicato a Ibsen a Skien, in Norvegia.
 
Segue l’8 novembre la conferenza con il prof. Francesco D’Angelo Dalla Norvegia a Gerusalemme: il viaggio di re Sigurd Jórsalafari (1107-1111) presso l’Istituto di Norvegia a Roma. Ricercatore in storia medievale e Guest researcher all’Istituto di Norvegia in Roma, D’Angelo farà rivivere al pubblico il viaggio straordinario che fece il re norvegese Sigurd Magnússon, il primo sovrano cristiano a visitare la Terrasanta dopo la crociata di Gerusalemme. Dall’Inghilterra alla Spagna musulmana, dalla Sicilia a Gerusalemme, fino a Costantinopoli: uno degli episodi meno conosciuti e più affascinanti della grande storia delle crociate che unisce ai tratti tipici delle scorrerie vichinghe a quella tensione spirituale di cui è permeata tutta l’epoca, e che farà guadagnare al suo giovane protagonista fama imperitura.
 
Immancabili protagonisti nel programma di Novembre Nordico sono i concerti di musica classica, il primo il 9 novembre al Teatro Palladium vede come protagonista il giovane talento norvegese Tiril Holand insieme ad Alessandro Guaitolini, violoncello solista, Roma Tre Orchestra (archi) e Alessandro Alonzi, direttore e cembalo ne “La gloria del Barocco”. Tiril Holand (classe ‘99) a 14 anni è stata ammessa al programma per talenti Giovani Musicisti a Trondheim, ricevendo nello stesso anno una borsa di studio dalla Helgeland Sparebank. È stata selezionata come solista per Giovani Solisti dell’Helgeland due volte – a 15 e 19 anni – con il Concerto per violoncello di Elgar. Il concerto propone un viaggio alla scoperta di due dei più grandi compositori del periodo barocco, Luigi Boccherini e Antonio Vivaldi. Per chi volesse regalarsi una gita fuori porta, gli stessi musicisti suoneranno anche il 5 novembre nella Chiesa di San Silvestro a Viterbo.
 
Sempre il 9 novembre porte aperte alla Residenza dell’Ambasciatore di Svezia per un evento di letteratura e storia, accompagnato da un aperitivo light. La sovrintendente di Villa San Michele a Capri, Kristina Kappelin, farà conoscere l’affascinante storia del noto medico e scrittore svedese Axel Munthe (1857–1949) e la sua opera Villa San Michele, ancora oggi un posto magico e punto di riferimento per artisti svedesi e italiani. Durante la serata Tomas Bacoccoli, imprenditore e scrittore italo-svedese, presenta il suo libro “Ritorno in Umbria”, in cui racconta come staccarsi dalla quotidianità che viveva a Stoccolma per trasferirsi con tutta la famiglia in un vigneto fatiscente a Corciano per prendersi cura del padre malato di Alzheimer.
 
Il calendario riprende dopo pochi giorni, giovedì 16 novembre con un evento dedicato a Harri Koskinen, uno dei designer finlandesi contemporanei più famosi al mondo, protagonista della conferenza ospitata presso la Rinascente Roma Tritone a cura di Arianna Callocchia. Koskinen presenta in esclusiva e in anteprima per l’Italia, una selezione di alcuni dei suoi progetti di product ed interior design signicativi per il loro approccio sostenibile. Durante l’incontro verrà presentato anche l’approccio di Artek alla sostenibilità attraverso gli iconici sgabelli Stool 60, progettati da Alvar Aalto nel 1933. L’azienda finlandese fabbrica da 90 anni questo leggendario oggetto di design.
 
Si prosegue con la musica, il 18 Novembre si esibisce alla Casa del Jazz il Cecilia Sanchietti Swedish Quintet. COLOURS è il nuovo album di Cecilia Sanchietti, batterista e compositrice italiana con base in Svezia e in Italia, che uscirà il prossimo gennaio con l’etichetta Parco della Musica Record.  Il risultato di questo lavoro è un suono elettrico, jazz/world music, vicino alle atmosfere lounge rock. E per chi ama le gite fuori porta, lo stesso giorno Novembre Nordico si sposta a Tolfa (RM) per il Tolfa Gialli&Noir, festival letterario dedicato al genere giallo, in cui Helene Flood, psicologa e scrittrice norvegese, presenta il suo primo romanzo, La terapeuta, già stato venduto in ventitré paesi ancor prima della pubblicazione in Norvegia ed è stato nominato per il Norwegian Booksellers’ Prize nel 2019.
 
Il 21 novembre presso la Residenza dell’Ambasciatore norvegese si terrà l’evento In The Garden of Arctic, a cura della Reale Ambasciata di Norvegia, un evento prezioso per presentare il prossimo lavoro dello scrittore e giornalista Davide Sapienza. In the Garden of Arctic fa parte di ARCTICulation – titolo generale del programma ufficiale di Bodø 2024 – Capitale Europea della Cultura. L’evento prevede una conferenza con l’introduzione dell’Ambasciatore norvegese Johan Vibe, la presentazione del progetto di Davide Sapienza con la moderazione di Lorenzo Pavolini, e l’intervento del Teatro Nordland per presentare “The Trail Way”, progetto di interventi culturali lungo la ferrovia del Nordland. Inoltre si potrà partecipare a brevi percorsi fotografici con Davide Sapienza nel giardino della residenza, sulle orme dei quattro cammini geopoetici che faranno parte del programma di Bodø 2024. A cavallo tra geografia, natura, poesia e storia, In the Garden of Arctic svela l’Artico come un luogo vicino, un destino comune, un giardino pronto ad accogliere e coinvolgere nella sua stratificata bellezza, da Roma fino a Bodø. Sapienza, in collaborazione con il Nordland Teater e il Nordland Nasjonalparksenter, racconta l’Artico come luogo di complessità, di storie intrecciate e sottili sensibilità (geo)poetiche.
 
Sempre il 21 novembre si tiene presso l’Istituto di Norvegia in Roma la Conferenza su Santa Birgitta di Svezia nella Roma medievale. “St. Birgitta of Sweden in medieval Rome: On the trail of two English superfans, Cardinal Adam Easton and Margery Kempe” con la borsista in residenza Prof. Laura Saetveit Miles, Università di Bergen professoressa presso il Dipartimento di Letteratura Britannica e Lingue Straniere dell’Università di Bergen (UiB), Norvegia.
 
Il 22 novembre l’Ambasciata di Finlandia & Institutum Romanum Finlandiae presentano in anteprima, presso il Cinema Nuovo Olimpia, il film Fallen leaves di Aki Kaurismäki, il celebre regista finlandese, premiato a maggio al Festival di Cannes con il Prix du Jury, il Premio della Giuria. Il film (in lingua originale con sottotitoli in italiano) narra la storia di un uomo e una donna che si incontrano per caso nella notte ad Helsinki e cercano di trovare il primo, unico e definitivo amore della loro vita. Sempre il 22 novembre il fotografo danese di fama mondiale Søren Solkær presenta in un talk Black Sun: il magnifico viaggio degli storni dalla Danimarca a Roma i suoi due libri fotografici “Black Sun” e “Starling”negli spazi dell’ Accademia di Danimarca. Ispirandosi alla pratica divinatoria degli antichi romani nella lettura del volo degli uccelli in stormi, Søren Solkær ha trascorso sei anni seguendo e fotografando la migrazione degli stormi dall’Irlanda e l’Inghilterra, passando dalla Danimarca e dai Paesi Bassi fino alla Sardegna, a Roma e alla Catalogna. Negli ultimi tre inverni si è trovato in cima ai tetti di Roma che offrivano una vista sui punti di raccolta più popolari per i milioni di stormi che arrivano nella Capitale ogni sera nel periodo invernale.
 
Il 23 novembre gli spazi del Circolo Scandinavo accolgono Cent’anni di Stig Dagerman: un racconto a più voci a cura degli studenti di Scandinavistica di Milano. La letteratura di Stig Dagerman, genio ribelle e tormentato, anarchico convinto e inquisitore della contemporaneità, vive ancora in articoli, poesie e prosa, a 100 anni dalla sua nascita. L’incontro si propone di restituire questa pluralità in una presentazione a più voci fatta da testimonianze biografiche e letture di testi al fine di comprendere le svariate e personali immagini dell’autore.
 
Sabato 25 novembre, porte aperte alla Scuola Finlandese di Roma (Rooman Suomi-koulu). In programma una lezione sulle feste e tradizioni finlandesi, la possibilità di partecipare alle attività della scuola e un assaggio dei più famosi “schiaffi alla cannella” (korvapuustit) di Roma, accompagnati da un buon caffè finlandese.
 
Il 26 novembre al via i corsi online di lingue nordiche (svedese, norvegese, danese, finlandese e islandese) promossi dall’Istituto Culturale Nordico. Durante il laboratorio introduttivo di lingue nordiche si possono imparare tante piccole curiosità, modi di dire e qualche frase.
 
Luisella Sari, esperta di filologia germanica e storia scandinava farà luce su tre secoli di storia scandinava definiti “Epoca vichinga”. Superando lo stereotipo cui la fama li ha condannati, Sari nel corso del suo intervento ne presenta un ritratto fedele, riportandoli dalla dimensione del mito a quella della realtà attraverso il supporto di dati archeologici e di informazioni ricavabili dalle iscrizioni runiche, le uniche fonti scritte lasciate dagli uomini e dalle donne di quei secoli nella loro lingua e di cui la Svezia è particolarmente ricca.
 
Il programma si chiude martedì 28 Novembre presso l’Accademia di Danimarca con il talk del regista danese Bjarke Underbjerg sul processo creativo del suo documentario ibrido EUPHORIA, nel quale racconta la storia di cinque giovani donne che attraversano il continente europeo.
 

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Roma, vasta operazione antidroga: arrestate 24 persone dal centro alle periferie

ROMA – I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito una serie di controlli antidroga in tutta la Capitale, dal centro storico alle periferie, che hanno portato all’arresto, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, di 24 persone e al sequestro complessivo circa 4 kg di droga.
 
2 KG DI COCAINA E 4 DI HASHISH SOTTO IL SEDILE DELL’AUTO
 
In particolare, in via della Riserva Nuova, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante hanno arrestato un romano 28enne già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, notato alla guida di un’utilitaria, è stato fermato da una pattuglia dei Carabinieri impegnati in un posto di controllo dove è stato trovato in possesso di una dose di cocaina, particolare che ha spinto i militari di estendere il controllo anche all’interno dell’auto. La successiva perquisizione ha permesso ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare 48 involucri dal peso complessivo di 2,4 kg hashish, occultati sotto il sedile.
 
 
MAMMA E FIGLIA FERMATE CON 65 INVOLUCRI DI COCAINA CON L’AUTO A NOLEGGIO
 
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Monte Sacro hanno arrestato un 58enne abruzzese, notato in via dei Prati Fiscali a bordo di un’autovettura a noleggio, trovato in possesso di 65 involucri di cocaina.
 
 
 
1 KG DI DROGA E OLTRE 9.000 EURO IN CASA
 
A Tor Bella Monaca, in un’altra attività di controllo alla circolazione stradale, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Frascati hanno arrestato un altro 28enne romano. L’uomo, fermato a bordo di un SUV, mentre transitava nei pressi della fermata metropolitana “Borghesiana”, durante il controllo ha assunto un atteggiamento sospetto e ostinato nei confronti dei militari. La perquisizione sul posto e la successiva effettuata presso il suo domicilio ha permesso ai Carabinieri di rinvenire 22 involucri di cocaina e 10 “panetti” di hashish per un peso complessivo di 1 kg la somma in contante di 9.100, ritenuta il provento di pregressa attività illecita di spaccio.
 
 
 
PUSHER E VEDETTA MANETTE AL QUARTICCIOLO
 
In via Manfredonia, al Quarticciolo, al termine di un servizio di osservazione i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno arrestato un cittadino del Marocco di 18 anni e un romano di 46 anni, entrambi già con precedenti. I due sono stati bloccati tra i lotti condominiali subito dopo che il 18enne ha consegnato alcuni involucri ad un acquirente che è riuscito a dileguarsi, mentre il 46enne svolgeva il ruolo di “vedetta”. La perquisizione sul più giovane ha permesso ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare 24 dosi di crack e denaro contante.
 
 
 
MAMMA E FIGLIO A BORDO DI UN’AUTO CON DROGA
 
Infine, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Monte Sacro e della Stazione Carabinieri di Roma Talenti, nel corso di un servizio perlustrativo, hanno arrestato una donna romana di 56 anni e il figlio 40enne. I due indagati sono stati fermati in via Giovanni Conti mentre viaggiavano a bordo di una Smart, risultata presa a noleggio e, a seguito della perquisizione personale e veicolare effettuata dai militari, sono stati trovati in possesso di cinque involucri termosaldati di hashish del peso complessivo di circa 54 g e denaro contante.
 
Le altre attività antidroga svolte dai Carabinieri, sia nelle periferie che nei luoghi della movida e del centro storico, hanno permesso di arrestare altre 18 persone e sequestrare decine di dosi tra cocaina, hashish, crack e marijuana.
 
Tutti gli arresti sono stati convalidati.
 

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ULN Consalvo (calcio, Under 17 reg.), Mirinori: “Salvezza alla portata, abbiamo i mezzi per farcela”

Roma – Primo punto in campionato per l’Under 17 regionale dell’ULN Consalvo. I ragazzi di mister Valter Dolci (sconfitti all’esordio con la Df Academy) hanno impattato domenica scorsa per 2-2 sul campo del Testaccio 68, non senza qualche rimpianto come spiega l’attaccante classe 2007 Francesco Mirinori: “Con un pizzico di attenzione in più potevamo portare a casa la vittoria. Il primo tempo è stato equilibrato, poi poco prima dell’intervallo un bel lancio di Principessa mi ha messo nelle condizioni di arrivare davanti al portiere e di segnare l’1-0. Nel secondo tempo per una decina di minuti c’è stato lo stesso equilibrio della prima frazione, poi su una mischia sugli sviluppi di un calcio d’angolo è arrivato l’1-1 e a quel punto abbiamo un po’ accusato il colpo. L’espulsione di un giocatore avversario ci ha ridato slancio e subito dopo Presta ha realizzato un bel gol in mezza rovesciata quando mancavano una ventina di minuti alla fine. Loro si sono sbilanciati per pareggiare e noi abbiamo avuto qualche occasione per chiudere la partita, ma poi su una ripartenza abbiamo incassato il 2-2 che ci ha lasciato la sensazione di aver perso due punti”. Nel prossimo turno l’Under 17 regionale dell’ULN Consalvo ospiterà la Libertas Centocelle: “Hanno ottenuto una vittoria e una sconfitta nelle prime due gare – dice Mirinori – So che hanno alcuni ragazzi che giocavano al Torre Maura, ma non ne conosco bene il valore. Comunque cercheremo di vincere”. Mirinori è uno dei volti nuovi del gruppo di mister Dolci: “L’anno scorso ho giocato nell’Under 16 provinciale del Certosa, ma volevo cambiare ambiente e il mio amico Nardecchia mi ha messo in contatto col mister Dolci. Mi trovo bene, il gruppo rema dalla stessa parte. Per me è la prima volta nella categoria regionale, il livello è sicuramente più alto e le squadre avversarie sono molto attrezzate. L’obiettivo è quello della salvezza: abbiamo i mezzi per farcela, ma dobbiamo tirare fuori il carattere”.





Volley Club Frascati, Segala: “Con Under 13 e Under 17 maschili ci toglieremo soddisfazioni”

Frascati (Rm) – L’Under 13 e l’Under 17 maschili del Volley Club Frascati promettono bene. I due gruppi sono allenati da coach Serena Segala, una delle novità dello staff tecnico tuscolano per la stagione 2023-24. “L’anno scorso ero a Ciampino e ricoprivo il ruolo di direttore tecnico fino all’Under 13 del settore femminile, ma ho fatto tante esperienze anche nel maschile – dice il tecnico – A Frascati c’è un progetto interessante e un club strutturato con tanti iscritti, si può fare un bel lavoro”. Martedì è stato il giorno dell’esordio in campionato dell’Under 17 che ha ceduto 3-2 in casa contro il Cinecittà. Una gara con andamento alterno in cui i tuscolani si sono aggiudicati il primo e terzo set, ma poi hanno ceduto al tie break: “Un peccato per l’ultimo parziale in cui abbiamo iniziato male, poi siamo riusciti ad accorciare le distanze e alla fine abbiamo ceduto – dice Segala – Abbiamo avuto qualche difficoltà in ricezione e in battuta, ma dobbiamo lavorare tanto dal punto di vista della tecnica individuale e della costanza di rendimento. Gli avversari, che sono sicuramente una squadra valida, hanno sbagliato di meno e alla fine hanno portato a casa la vittoria. Comunque i ragazzi entrati hanno dato il loro contributo e nessuno ha mollato. Sono abbastanza soddisfatta della prima prestazione e sono convinta che questo gruppo possa migliorare tanto. Il nostro gruppo è numeroso, ma eterogeneo per età e capacità. Qualcuno ha fatto convocazioni perfino in serie D, altri ragazzi sono in fase di maturazione e altri ancora hanno iniziato da poco. L’obiettivo è quello di fare bene nella prima fase e provare a superarla, poi si vedrà”. La Segala spende parole di fiducia anche sull’Under 13 maschile: “Non sappiamo quando inizierà il campionato perché non sono ancora usciti i calendari provvisori. Anche questo è un gruppo numeroso ed eterogeneo, tanti sono propri nuovi della pallavolo, ma c’è una buona capacità ricettiva. Abbiamo scelto di far fare a questi ragazzi il campionato 3×3 dove potranno togliersi delle soddisfazioni”. 





Atletica Frascati, Giordano Baccani si è laureato campione regionale Ragazzi sui 60 ostacoli

Frascati (Rm) – L’Atletica Frascati ha festeggiato un nuovo titolo regionale. Nello scorso fine settimana, al “Paolo Rosi” di Roma, è andato in scena il campionato regionale individuale della categoria Ragazzi (nati nel 2010 e 2011, con classifiche separate per anni) e Giordano Baccani è riuscito a sbaragliare la concorrenza. Il classe 2011, infatti, ha conquistato il primo posto nella specialità dei 60 ostacoli col tempo di 10.12, laureandosi campione regionale. Non contento, il giorno dopo ha aggiunto anche il terzo posto sui 200 ostacoli (col tempo di 32 secondi netti). Molto contenta Carla Tuzzi, che lo allena assieme a Flavia Di Paola e che è stata una grande campionessa della specialità riuscendo a vincere ben 19 titoli nazionali (tra outdoor e indoor) in carriera. “Giordano fa atletica da due anni e, com’è giusto che sia alla sua età, sta provando varie specialità. E’ un ragazzo molto talentuoso e ricettivo e questo gli permette di fare bene in varie specialità, come anche la velocità o il salto in alto. Si vede che ama particolarmente gli ostacoli perchè in allenamento li affronta con grande gioia, ma in generale è molto appassionato per l’atletica e questa è la cosa più importante. Il suggerimento che do a lui e a tutti gli altri ragazzi è quello di non avere pressione di risultato e di rimanere sereni e tranquilli. Con gli ostacoli serve grande concentrazione, ma Giordano ha tutte le caratteristiche per fare bene in questa disciplina. Ora abbiamo già iniziato un po’ di preparazione invernale perché per le prossime gare se ne parlerà nel 2024”. Nella medesima manifestazione l’Atletica Frascati ha anche applaudito il terzo posto dell’altro classe 2011 Edoardo Campagnolo sui 1000 metri: il giovane atleta tuscolano ha chiuso la sua gara col tempo di 3.25.76.
Intanto si è svolto domenica scorsa all’Infernetto un raduno dedicato ai “futuri” Allievi del 2024. A rappresentare l’Atletica Frascati c’erano i mezzofondisti Claudio Fanelli, Christian Nardi, Alessandro Saddi, Flaminia Caruso e il giavellottista Leonardo Di Mugno che hanno avuto modo di svolgere un allenamento con i loro coetanei selezionati dal comitato regionale del Lazio.





Un paese con diverse culture: come educare all’inclusione?

I flussi migratori che oggi caratterizzano il nostro paese sono tanti e spesso vengono sottovalutati e addirittura discriminati. La politica italiana, nonché i regolamenti del “nostro” paese sono discordanti nell’attribuire alla migrazione una giusta collocazione sia in termini giuridici che inclusivi. Quindi c’è spesso il rischio di andare verso un’educazione monoculturale che cristallizza e sviluppa degli stereotipi, favorendo l’intolleranza e il rallentamento dello sviluppo di una società più democratica e soprattutto inclusiva.

L’intento pedagogico, in quest’ottica, è di diffondere l’idea di interculturalità e di educazione all’inclusività sia nelle scuole che nelle famiglie. Educare all’interculturalità significa trasferire tutti i codici “diversi”, rispetto alla cultura dominante, con il fine di incentivare la convivenza tra etnie differenti.

Il concetto di educare alla “diversità” sta nel creare contesti di rispetto e di tutela delle diverse identità. La pedagogia interculturale si è sempre espressa sulla necessità di interrogarsi sull’incontro con “l’altro”, sui contenuti che si mettono in gioco, sulle dinamiche che si costruiscono e sulle strategie che possono accompagnare e sostenere i processi di accoglienza e convivenza.

La scuola ha da sempre rappresentato il contesto idoneo per realizzare e ricevere una società multiculturale, gradevole e dinamica. Le istituzioni scolastiche mediante, progetti di inclusione, rappresentano l’ambiente più fertile dove bambini, insegnanti, genitori e adulti possano essere educati all’inclusione dell’ “altro”, nonché alla lotta contro il razzismo e il disprezzo. Gli adulti devono rappresentare l’esempio di tolleranza e inclusione dell’“altro” nei confronti dei bambini. Tuttavia, si riconosce un ruolo basilare all’atteggiamento degli adulti, poiché i bambini imitano chi è più grande di loro.

L’adulto ha quindi una responsabilità molto importante nel mettere in primo piano comportamenti di sostegno nei confronti delle diversità culturali.

È opportuno combattere pregiudizi e stereotipi attraverso percorsi educativi e pedagogici, offrendo momenti di incontro e confronto basati sull’empatia (es. la lettura di un libro, il racconto di una storia, parlare dei propri vissuti etc …). Questi momenti consentono ai bambini e agli adulti di osservare il “diverso” da più punti di vista.

La scuola in effetti ha messo in atto diversi progetti per l’accoglienza di altre culture:

  • preparare un ambiente di accoglienza sia per il bambino che per la famiglia;
  • predisporre un percorso di adattamento e di benessere psico-fisico;
  • sostenere la crescita del bambino;
  • rafforzare ogni giorno il dialogo con la famiglia del bambino, servendosi anche
    di un mediatore linguistico, qualora fosse necessario per la comprensione della
    lingua.

Ogni agenzia educativa (dalla famiglia alla scuola etc … ) deve sviluppare attenzione verso culture differenti, creare dialogo, scambio e comprensione. È importante sostenere la conoscenza dell “altro” in un’ ottica di trasmissione, mettendo in gioco la curiosità. Educare all’inclusività significa evitare le differenze e i confini.




Misilmeri, arrestato un 18enne dopo inseguimento in autostrada e per le vie cittadine

I Carabinieri della Compagnia di Misilmeri hanno arrestato un 18enne, del luogo, già noto alle forze dell’ordine, per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, dopo essere scappato da una comunità in provincia di Palermo, dove era affidato in prova ai servizi sociali, ha rubato un’autovettura e si è dato alla fuga in autostrada, in direzione Misilmeri, guidando a elevata velocità e mettendo in serio pericolo l’incolumità degli altri automobilisti.
I militari dell’Arma sono riusciti a raggiungerlo dopo un lungo inseguimento protrattosi anche per le vie interne di Misilmeri, durante il quale il fuggitivo ha danneggiato numerose autovetture parcheggiate. Il fuggitivo, che ha anche speronato l’auto di servizio dei Carabinieri, è stato altresì denunciato in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, per lesioni personali e danneggiamento aggravato; l’autovettura rubata è stata restituita al legittimo proprietario. L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese che ha disposto per l’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.



Usa, ex militare imbraccia un fucile e fa una strage: è caccia all’uomo

Spara con un fucile stile AR-15 in tre diverse zone di Lewiston, la seconda maggiore città del Maine negli Usa, e fa una strage.

Il bilancio provvisorio è di almeno 22 morti e 50-60 feriti ma, avvertono fonti vicine alla polizia, potrebbe aggravarsi nelle prossime ore. L’aggressore, identificato nel 40enne Robert Card, ex militare istruttore d’armi, è ancora in fuga e la polizia, con l’aiuto dell’Fbi, è impegnata in una caccia all’uomo senza sosta.

Ai residenti è stato ordinato di restare in casa e chiudersi dentro perché l’aggressore è “armato e pericoloso”. L’allarme è scattato intorno alle sette di sera: da allora decine di agenti perlustrano quella che fino a poco tempo tempo era considerata una tranquilla cittadina del Maine di 40mila abitanti. “Per favore restate in casa. Se vedete attività o individui sospetti chiamate il 911”, è il messaggio subito diffuso dalla polizia. Pubblicata dalla polizia anche una foto dell’aggressore armato e un’immagine della sua auto, una Subaru Outback bianca, augurandosi che qualcuno lo riconosca e faciliti la cattura.

Card resta ancora affiliato all’esercito nei riservisti e di recente avrebbe avuto dei problemi mentali, per i quali sarebbe stato ricoverato due settimane in estate prima di essere dimesso. Ultimamente, secondo indiscrezioni, avrebbe perso il suo lavoro.

L’aggressore ha aperto il fuoco – secondo quanto riportato dai media locali – in tre diverse aree: in un bar-ristorante, Schemengees, in un centro di distribuzione Walmart e nella sala da bowling Just-In-Time dove, secondo indiscrezioni, era in corso una festa per bambini. Un’informazione che, se confermata, renderebbe ancora più grave la sparatoria.

Mentre la caccia all’uomo procede, Lewiston fa sapere che le scuole saranno chiuse per precauzione nella giornata di giovedì. La governatrice del Maine Janet Mills segue da vicino gli sviluppi della situazione ed esorta i cittadini a seguire le indicazioni della forze dell’ordine. Il presidente Joe Biden, nel corso della cena di Stato per il premier dell’Australia Antony Albanese, è stato informato della strage e, in un colloquio con la governatrice, ha offerto tutto il sostegno federale necessario alla luce di un attacco “terribile”. L’accaduto è destinato a riaccendere il dibattito sulle armi negli Stati Uniti.




Indagine su violenza di genere, un adolescente su due ha subito contatti fisici indesiderati da coetanei: ecco i dati shock di Fondazione Libellula

Il 48% degli intervistati ha dichiarato di aver subito spesso o a volte contatti fisici indesiderati da parte di coetanei. Allo stesso tempo il 43% afferma di aver ricevuto spesso o a volte richieste sessuali e attenzioni non desiderate: si tratta di situazioni di cui sono vittime perlopiù le ragazze (55%), rispetto ai ragazzi (25%)
 
 
Sono allarmanti i dati emersi dalla survey “Teen Community” condotta da Fondazione Libellula per indagare la percezione della violenza di genere tra i giovani di età compresa tra 14 e 19 anni e presentata in un luogo emblematico quale la Casa dei Diritti a Milano. Basti pensare che il 48% ha subito contatti fisici indesiderati da parte di coetanei, mentre il 43% ha ricevuto richieste sessuali e attenzioni non desiderate. Queste situazioni sembrano riguardare di più le ragazze, che hanno una maggiore percezione delle forme di violenza e che sono anche più disposte a parlarne. “I dati sottolineano l’importanza di intervenire tempestivamente per sensibilizzare i giovani sulle complesse dinamiche della violenza di genere, promuovendo valori fondamentali come rispetto, consenso ed equità”, ha commentato Debora Moretti, Fondatrice e Presidente di Fondazione Libellula Impresa Sociale.
 
Diversi studi scientifici dimostrano che avere esperienze dirette o indirette di violenza può interferire sul proprio benessere psichico e sulle relazioni, soprattutto se questo accade in una fase delicata come quella dell’adolescenza. Queste esperienze, associate a sentimenti di paura, insicurezza, scarsa autostima e rifiuto, si traducono infatti spesso in difficoltà relazionali e comportamentali. Nasce dunque l’urgenza di educare le nuove generazioni a una cultura del consenso e del rispetto, come strumenti per prevenire e contrastare la violenza di genere. La survey “Teen Community” realizzata da Fondazione Libellula e presentata in un luogo emblematico quale la Casa dei Diritti a Milano, che ha coinvolto quasi 400 ragazze e ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni in tutta Italia, ha cercato di indagare la percezione che in adolescenza si ha circa la violenza contro le donne e le complesse dinamiche tra i generi. I dati emersi dal sondaggio certamente non sono rassicuranti, a partire dalle esperienze dirette di violenza: il 48% degli intervistati ha dichiarato di aver subito spesso o a volte contatti fisici indesiderati da parte di coetanei. Allo stesso tempo il 43% afferma di aver ricevuto spesso o a volte richieste sessuali e attenzioni non desiderate: si tratta di situazioni di cui sono vittime perlopiù le ragazze (55%), rispetto ai ragazzi (25%). “I dati sottolineano l’urgenza di intervenire per sensibilizzare le nuove generazioni sulle complesse dinamiche della violenza di genere. Il fatto che le ragazze siano in prevalenza vittime di episodi di molestie ci fa ben capire quanto questo problema sia radicato nella nostra cultura e quanto quindi sia necessario promuovere una riflessione attiva tra i giovani, responsabilizzando in primo luogo scuole e famiglie”, ha commentato Debora Moretti, Fondatrice e Presidente di Fondazione Libellula Impresa Sociale.
 
 
Sono le ragazze ad avere una maggiore percezione delle forme di violenza e ad essere più aperte a parlarne. Differenza di percezione che si traduce in numeri preoccupanti: per esempio, solo il 33% dei ragazzi tra i 18 e i 19 anni ritiene inaccettabile che un ragazzo diventi violento in seguito a tradimento, contro il 79% delle ragazze, o ancora, solo il 29% degli adolescenti non è d’accordo sul fatto che il controllo non è sinonimo d’amore (contro il 48% delle ragazze). In generale, dunque, le dinamiche alla base di una relazione affettiva sana sembrano non essere sempre chiare: gelosia, possesso, aggressività e invasione vengono considerate come espressione d’interesse e attenzione da parte del partner. Infatti sono ritenute poco o per niente forme di violenza il controllare di nascosto il cellulare o i profili altrui (39%), impedire al partner di accettare amicizie online (33%), chiedere al partner con chi e dove è quando è fuori (33%), dire al partner quali vestiti può o non può indossare (26%). Ugualmente i concetti di responsabilità individuale e di consenso sembrano non essere chiari: solo il 53% delle persone intervistate ritiene infatti che baciare qualcuno senza il suo consenso sia decisamente una forma di violenza, mentre per il 15% lo è per nulla o poco. Spesso questi comportamenti sono normalizzati e radicati come tali nella nostra cultura, che contribuisce quindi all’ideale dell’amore romantico basato su una pulsione alla fusione, all’annullamento dei confini tra partner e al possesso come indice della passione e dell’intensità della relazione, contribuendo alla definizione di ruoli ben codificati e alla creazione di rapporti di potere. “Normalizzare questi atteggiamenti non potrà che perpetuare e quasi autorizzare episodi di violenza di genere: ricordiamoci che i giovani di oggi saranno gli adulti di domani! Non a caso dalla survey «LUI», realizzata qualche mese fa, emergeva il dato allarmante secondo cui un uomo su due ritiene che la violenza sulle donne sia un problema che non lo riguardi. È evidente dunque la necessità di un cambiamento strutturale che ci insegni il rispetto dell’altro, della propria individualità e dei propri spazi, a prescindere dal genere”, continua Debora Moretti.
 
 
Ma allora quanto impattano gli stereotipi di genere che le nuove generazioni hanno ereditato dalla società? Sembrerebbe molto, a giudicare dai risultati del sondaggio: le ragazze infatti tendono a parlare di più delle esperienze di violenza vissute direttamente o indirettamente con familiari, amici o comunque persone adulte. Invece i ragazzi sembrano essere più propensi a non avere una rete di confronto emotivo, gestendo spesso da soli queste situazioni, probabilmente perché esternare le proprie emozioni è ritenuto “non da uomo”.
 
 
“«Il vero cambiamento, quello duraturo, avviene un passo alla volta»: le parole di Ruth Bader Ginsburg giurista magistrata e giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, paladina dei diritti delle donne, sono uno sprone ad agire con perseveranza e lungimiranza. E grazie anche a questa ricerca riusciremo ad agire con più efficacia e consapevolezza nel contrastare la violenza sulle donne di tutte le età, con un impegno capillare e condiviso di educazione al rispetto per prevenire i maltrattamenti e gli abusi anche in adolescenza”, ha commentato la Presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti civili Diana De Marchi durante la presentazione.
 
 
Parole cui fanno eco quelle di Elena Lattuada, Delegata del Sindaco di Milano alle Pari Opportunità: “È sempre fondamentale parlare di violenza sul corpo delle donne, per non dimenticare e rendere giustizia. Importante, in questo caso, conoscere il punto di vista degli e delle adolescenti, così come l’aver presentato l’indagine in un luogo simbolico di Milano, come la Casa dei Diritti”.
 
 

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Fara in Sabina, perseguita l’ex compagna: arrestato e portato in carcere

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Poggio Mirteto hanno arrestato in flagranza di reato un cinquantenne di nazionalità straniera, già noto alle forze dell’ordine, ora indagato per aver violato un divieto di avvicinamento disposto a suo carico dal Tribunale di Rieti.
L’uomo, in evidente stato di alterazione dovuto verosimilmente ad una precedente assunzione di sostanze alcooliche, nonostante la misura cautelare a cui era stato sottoposto a seguito di varie denunce sporte a suo carico dalla sua ex compagna, si era presentato presso l’abitazione di quest’ultima con il dichiarato intento di voler ritornare a vivere con lei.
La donna, evidentemente preoccupata per quanto accaduto, ha allertato la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto richiedendo un immediato intervento di una pattuglia Carabinieri. I militari giunti prontamente sul posto, dopo aver individuato il soggetto segnalato, constatata la violazione del divieto di avvicinarsi alla donna, lo hanno tratto in arresto in flagranza di reato.
L’uomo, dopo le formalità di rito, in ottemperanza a quanto disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato associato presso la Casa Circondariale di Rieti.



Viterbo, un supermercato della droga in pieno centro storico: arrestati due nigeriani

In un animato pomeriggio nel cuore del centro storico di Viterbo, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, in collaborazione con il locale Comando Stazione, hanno attivato un decisivo servizio per porre fine all’illecita attività di vendita di sostanze stupefacenti.

Questa operazione ha permesso di smantellare un punto di spaccio gestito da due cittadini di nazionalità nigeriana, di 31 e 36 anni, che operavano come capi di una rete di distribuzione di droga all’interno di un edificio situato in una viuzza laterale alla via principale del Corso.
L’Arma di Viterbo ha risposto con fermezza alle segnalazioni della comunità locale che lamenta un problematico aumento della micro criminalità urbana che minaccia la serenità delle persone che abitano nella zona centrale della città.

L’avvio delle indagini risale a diversi giorni fa, quando i Carabinieri sono stati allertati riguardo ad individui che operavano all’interno di uno stabile situato accanto alla via più frequentata della città, coinvolti in attività illegali di spaccio di droga destinata a tossicodipendenti. La svolta cruciale si è verificata lunedì, quando la Sezione Operativa ha varcato la soglia della cosiddetta “tana del lupo” trovandosi faccia a faccia con un marcantonio di origini africane che alla vista dei Carabinieri ha subito manifestato disagio disfacendosi di una dose di cocaina che teneva in mano cercando precipitosamente di rifugiarsi all’interno del suo appartamento.

Qui tutto si è reso più complicato in quanto il fuggitivo ha cercato energicamente di chiudere la porta per proteggersi, senza tenere conto delle conseguenze per gli agenti che cercavano di impedirglielo. Alla fine, dopo un momento di forte tensione, i carabinieri sono riusciti ad entrare, ma il malvivente si è opposto con tutte le sue forze in una furiosa colluttazione. All’interno dei locali era presente anche un altro nigeriano socio del violento spacciatore, nonché à una coppia di assuntori cronici che stava consumando droga.

Nel frattempo, una gazzella della Radiomobile è giunta in soccorso, contribuendo a ristabilire la calma. Durante la perquisizione dell’abitazione sono state rinvenute diverse dosi di eroina, cocaina, hashish e marijuana, oltre a una bilancia di precisione e una somma superiore a duemila euro in banconote di vari tagli, occultata in svariati nascondigli, tra cui nei calzini e nel tubo della cappa della cucina.

I due stranieri, con precedenti specifici sono stati arrestati e nell’udienza di convalida l’A.G. di Viterbo, basandosi sui granitici elementi di prova raccolti dai Carabinieri ha aperto i cancelli del carcere per entrambi.

L’eroina confiscata è stata identificata come “Brown Sugar,” una tipologia di eroina prodotta principalmente in paesi come Iran, Pakistan, India, Nepal e, soprattutto, Afghanistan. Questa variante specifica è conosciuta come eroina nº 3, in virtù dei tre processi di raffinazione necessari per la sua produzione. Purtroppo, l’uso di questa sostanza comporta gravi conseguenze sia a livello fisico, psicologico che sociale. Tra gli effetti più insidiosi si annovera il cosiddetto “rush,” che spinge gli individui all’incessante ricerca della sostanza, contribuendo a creare una pericolosa dipendenza. In caso di overdose, l’uso di questa droga può rivelarsi letale.

Per il 31enne che ha opposto resistenza, l’autorità giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari, per l’altro l’obbligo di dimora nel comune di Viterbo e l’obbligo di rimanere nel proprio domicilio dalle 21.00 alle 06.30.

Questo risultato costituisce un notevole successo per l’Arma dei Carabinieri di Viterbo, che ha dimostrato una volta di più il suo impegno costante nella lotta contro il crimine e nella tutela della sicurezza pubblica. La cittadinanza potrà quindi essere un po’ più tranquilla sapendo che un pericoloso punto di distribuzione di sostanze stupefacenti è stato definitivamente smantellato, e che i responsabili sono stati condotti di fronte alla giustizia.