Torvajanica, va in giro con la cocaina nell’auto: arrestato un 47enne

I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un cittadino albanese di 47 anni, gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari della Stazione di Torvajanica, impegnati in un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati in materia degli stupefacenti e della criminalità diffusa, nel transitare tra viale Francia e via Marsiglia, hanno notato un cittadino straniero a loro noto alla guida di un’autovettura. Insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, i militari hanno deciso di fermare il 47enne, che, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di 11 dosi di cocaina.
Perquisita anche l’abitazione, i militari hanno rinvenuto e sequestrato altri 10 grammi della medesima sostanza e 1.570 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita.
L’indagato, su disposizione della Procura di Velletri, è stato condotto presso il proprio domicilio in attesa della convalida.



Monterotondo, topi d’appartamento messi in fuga dal portiere del condominio: arrestato un 24enne

MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno arrestato un 24enne argentino mentre cercava di fuggire dopo aver svaligiato un appartamento.
Il portiere di un condominio di via Fausto Cecconi, insospettito da strani rumori provenire dal piano superiore dello stabile, ha subito chiamato il 112, e subito dopo si è affacciato dalla finestra per verificare cosa stesse accadendo, riuscendo così a mettere in fuga i tre uomini che si erano introdotti all’interno di un appartamento, intenti ad asportare alcuni monili in oro.
I Carabinieri prontamente giunti sul posto hanno sorpreso uno dei tre uomini il quale, nel tentativo di sottrarsi all’arresto, è saltato fuori da una finestra, rovinando a terra è stato subito bloccato dai militari.
Condotto in caserma è stato messo a disposizione del Tribunale di Tivoli che ha convalidato l’arresto e ha rimesso l’uomo in libertà.



Sword Art Online Last Recollection, l’atto finale della saga arriva su Pc e Console

Sword Art Online Last Recollection è la fine di un lungo viaggio durato ben 10 anni. Con questo ultimo titolo infatti si giunge alla fine del “Gamerverse” che Bandai Namco ha creato specificamente per SAO, uno degli anime di maggior successo degli ultimi anni. Il titolo rappresenta infatti la fine del viaggio di Kirito e compagni in questa linea temporale parallela rispetto alla serie originale. Confezionato ancora una volta dal team di Aquria, che in passato avevano sviluppato anche Hollow Fragment, Hollow Realization e Alicization Lycoris (qui la nostra recensione), Sword Art Online: Last Recollection è approdato lo scorso 6 ottobre su Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4, PS5 e PC per raccontare una versione inedita della già anticipata guerra tra il regno umano e il territorio oscuro di Underworld. La storia di questo nuovo capitolo della saga riprende esattamente da dove si era concluso l’ultimo DLC di Sword Art Online: Alycization Lycoris, il precedente capitolo della saga uscito nel 2020. Dopo la sconfitta di Quinella, le tensioni tra il Regno degli Umani e il Territorio Oscuro dell’Underworld è al massimo, con entrambi gli schieramenti pronti per l’imminente conflitto finale. Il Cancello Est, ormai prossimo al crollo, sembra essere il punto ideale per l’inizio della guerra, così Kirito e l’armata umana si accampano nelle vicinanze preparandosi a difendere il regno, quando accade l’inaspettato. Una Cavaliera Oscura arriva stremata all’accampamento precipitando dal cielo per portare un importante messaggio: alcuni dei Dieci Lord che comandano il Territorio Oscuro sarebbero propensi alla pace per evitare una battaglia che distruggerebbe entrambi i popoli. La messaggera si presenta come Dorothy Isaiah Elisheva, e nonostante una certa diffidenza iniziale Kirito accetta di accompagnarla nel cuore del Territorio Oscuro per incontrare i Dieci Lord e negoziare la tanto agognata pace. Naturalmente il viaggio si prospetta ricco di insidie, sia per la massiccia presenza di mostri che infestano il Territorio Oscuro sia perché non tutti sono favorevoli alla tregua, e convincere i Lord più estremisti non è certo un compito facile. A questo si aggiunge anche il traumatico passato di Dorothy che fin da subito appare come un personaggio misterioso, ma che sotto la sua maschera di apparente sicurezza e freddezza nasconde un carattere gentile e fragile. Nonostante sia una Cavaliera Oscura risulta un’emarginata anche tra i suoi stessi compagni che si rivolgono a lei con disprezzo chiamandola “Figlia del Peccato”, e la sua stessa esistenza rappresenta una minaccia per l’intero Underworld… e non solo. Nonostante la maggior parte della storia sia ambientata nel mondo virtuale, non va infatti dimenticato che Sword Art Online ha anche una trama nel mondo reale, e le vicende si intrecciano più volte con ripercussioni su entrambi i mondi. Sword Art Online: Last Recollection permette di giocare con quasi tutti i personaggi visti nel corso dei precedenti sette capitoli. Come sempre il party permette di schierare in campo un massimo di quattro personaggi, e ad eccezione di Kirito i restanti tre membri possono essere scelti a piacere tra decine di personaggi che sono apparsi nel corso delle varie saghe, dai più famosi come Alice, Leafa, Sinon, Bercouli e Asuna fino a quelli minori. Ogni personaggio ha un suo set di mosse, un’arma in cui è specializzato e ricopre un ruolo fra i tre disponibili (Attaccante, Difensivo o Supporto), sempre con l’eccezione di Kirito che invece può abbandonare le sue iconiche doppie spade e impugnare qualsiasi tipo di arma e ricoprire qualsiasi ruolo si desideri.

Alla luce di quanto detto quindi possiamo dire che Sword Art Online: Last Recollection lascia una buona libertà nella costruzione del party e nella gestione degli scontri, che si basano infatti più sulla strategia e il tempismo piuttosto che sull’esecuzione di complesse combo di tasti. Nonostante l’anima da action-RPG, infatti, il titolo riprende la base dell’ultimo capitolo, apportando tuttavia diverse modifiche per rendere il gameplay più semplice ma non per questo meno stratificato. Ad una prima occhiata il sistema di combattimento sembra banale, e basta premere ripetutamente il tasto di attacco per vedere Kirito esibirsi in una raffica di colpi estremamente coreografici in grado di risolvere buona parte degli scontri con nemici normali. Negli scontri più impegnativi vengono in soccorso le Arti Sacre, mosse speciali eseguibili con il dorsale destro e assegnabili ai quattro pulsanti principali e frecce direzionali, per un totale di 8 tecniche tra cui scegliere. Ognuna ha un diverso costo che consuma l’apposita barra, e possono essere attacchi offensivi o di potenziamento. Ci sono quindi da tenere in considerazione diversi fattori durante uno scontro col nemico, ma se si vuole ottenere il massimo dai propri eroi in battaglia è necessario tenere d’occhio la gestione dell’indicatore Alleati e le Arti Tattiche. Nonostante il focus sia naturalmente su Kirito, Sword Art Online: Last Recollection permette comunque di prendere il controllo in qualsiasi momento di un altro membro del party, magari per eseguire una magia di cura o continuare una combo iniziata da un altro personaggio del team. Tale sistema è un procedimento poco comodo e spesso complesso da eseguire nella frenesia della battaglia, ma grazie alle Arti Tattiche si possono decidere dei comandi preimpostati da far eseguire automaticamente ai compagni soddisfacendo alcune condizioni, come ad esempio curare sotto una certa percentuale di vita o eseguire una specifica serie di attacchi dopo un attacco particolare. Ci si può anche “complimentare” con i compagni dopo che hanno eseguito gli ordini, per aumentare l’indicatore “Alleati”, fondamentale sia per impartire ulteriori comandi manualmente, sia per scatenare devastanti attacchi di gruppo una volta portato al massimo. Le meccaniche di Sword Art Online: Last Recollection però non finiscono qui, infatti sono anche presenti gli Sfondamenti con cui rompere la difesa nemica lasciando l’avversario inerme per alcuni secondi e debole alle Arti Finali, potenti tecniche in grado di ribaltare una battaglia. Il sistema di combattimento è davvero molto complesso e profondo per la quantità di opzioni che mette a disposizione, ma per fortuna nel corso dell’avventura si possono trovare delle statue che spiegano nel dettaglio ogni meccanica con tanto di tutorial dedicati per metterle in pratica. Tenendo fede alla parola “Online” nel titolo, a partire dal terzo capitolo della storia si sblocca poi la funzione multigiocatore con cui affrontare le varie missioni in compagnia di altri quattro utenti, ma il gioco è assolutamente completabile anche in solitaria. Quindi sia che si decida di affrontare il gioco in solitaria che in compagnia, questo Sword Art Online: Last Recollection è in grado di tenere incollati allo schermo per diverse decine d’ore.

Graficamente parlando, questo nuovo titolo dedicato all’universo di SAO si presenta pressoché invariato rispetto ad Alicization Lycoris, dal quale ha riciclato animazioni, modelli poligonali, brani, effetti sonori e quant’altro. Se già il suo predecessore appariva quindi datato, l’ultimo tie-in del Gameverse di SAO è fuori tempo massimo, almeno dal punto di vista artistico. Rispetto a Lycoris, però, Sword Art Online: Last Recollection vanta un comparto tecnico dignitoso, con tempi di caricamento rapidissimi e un frame rate stabile, che solo di rado e in presenza di nemici particolarmente voluminosi presta il fianco a qualche oscillazione. Al netto di un effetto pop-in degli elementi dello scenario, che speriamo venga risolto attraverso i prossimi update, si direbbe che il sodalizio nipponico abbia imparato la lezione e fatto tesoro dei feedback negativi ricevuti dopo lo scorso capitolo. Il discorso non si applica purtroppo alla localizzazione dei testi in italiano, purtroppo molto imprecisa e affetta dalle numerose problematiche già riscontrate nelle altre iterazioni del Gameverse. A una traduzione troppo letterale vanno sommati parecchi casi in cui i sostantivi al plurale diventano improvvisamente al singolare, battute che alterano il sesso dei personaggi, e persino degli errori banali che denotano un lavoro di localizzazione poco curato. Peccato perché il titolo in sé è veramente un esponente validissimo della saga. Tirando le somme, Sword Art Online: Last Recollection possiamo dire che punta tutto sulla trama. Ci si trova infatti al culmine delle avventure di Kirito e per tutta la durata la tensione è sempre alta, con continui colpi di scena e situazioni che emozioneranno chi ha seguito le vicende fin dall’inizio. Gli sviluppatori hanno inoltre fatto un ottimo lavoro nell’approfondire la geografia del Territorio Oscuro, le varie razze che lo popolano e caratterizzare meglio i Dieci Lord, tutti elementi che anche nell’opera originale non erano stati trattati in maniera così dettagliata. Se Sword Art Online: Last Recollection rappresenta una degna conclusione, il merito va anche alla presenza di praticamente tutti i personaggi che abbiamo imparato a conoscere nel corso di questi 10 anni. Si tratta di puro fanservice, ma la possibilità di rivedere tanti volti noti e di scegliere tra decine di personaggi è decisamente una scelta vincente. Alla luce di quanto detto il comparto grafico un pochino datato e i sottotitoli non perfetti passano in secondo piano facendo si che il titolo sia un buon prodotto da acquistare e spolpare fino all’osso. Il rovescio della medaglia è che chi non conosce il mondo di Sword Art Online difficilmente può “affezionarsi” con i personaggi e apprezzare pienamente le vicende, rendendolo quindi un titolo consigliabile esclusivamente agli appassionati dell’opera di Reki Kawahara.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 7

Sonoro:7

Gameplay: 8

Longevità: 8

VOTO FINALE: 7,5

Francesco Pellegrino Lise




Apple Watch ancora più smart con il “double tap”

Apple Watch diventa sempre più incredibile e dopo l’annuncio di settembre, il colosso di Cupertino ha reso disponibile sui Watch Series 9 e Apple Watch Ultra 2 una funzionalità chiave del sistema operativo watchOS 10. Si tratta di Double Tap, che permette di controllare l’orologio senza dover toccare il display ma con gesti delle dita e del polso. Pensata per migliorare l’accessibilità degli utenti che hanno difficoltà con il movimento delle mani sull’orologio, Double Tap può rappresentare un vantaggio anche per gli altri, soprattutto quando non si hanno le mani del tutto libere per entrare in un menu dell’Apple Watch o semplicemente rispondere ad una telefonata. Una delle operazioni possibili con il “doppio tocco” è, ad esempio, la possibilità di mettere in pausa il player musicale avvicinando due volte il pollice e l’indice della mano dove si indossa lo smartwatch. Si può usare Double Tap anche per richiamare la schermata con i widget, i blocchi riassuntivi, di Apple Watch, ed eseguire operazioni come posticipare le sveglie, avviare o arrestare i timer. Double Tap è un ampliamento delle funzionalità Assistive Touch presenti sugli orologi della Mela morsicata già dal 2021. Può essere abilitata nelle impostazioni del dispositivo, anche tramite l’iPhone connesso, una volta aggiornato al sistema operativo watchOs 10.1, per adesso solo su Apple Watch Series 9 e Watch Ultra 2.

F.P.L.




Hot Wheels Unleashed 2 Turbocharged, il ritorno delle auto giocattolo

Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged è il degno sequel che riprende tutti gli aspetti positivi del primo capitolo (qui la nostra recensione) e li porta a un livello superiore per offrire un’esperienza di gioco ancora più ampia e decisa su Pc e console. Oltre a presentare una incredibile varietà di mezzi composta da oltre 130 automobili diverse, Turbocharged introduce un totalmente nuovo sistema di abilità che consente ai giocatori di personalizzare i propri bolidi, l’equipaggiamento e le modifiche tecniche per adattarle al proprio stile e alle esigenze individuali. Nel primo gioco, infatti, non veniva incoraggiato l’uso dei diversi mezzi, essendo possibile utilizzare solo uno o due veicoli per l’intera esperienza. Ora, con una scelta molto più ampia di veicoli diversi (tra cui auto con licenza da Fast and Furious, Ritorno al Futuro e Supercar), questo problema è stato risolto. Ci sono anche tre categorie inedite, ovvero moto, quad e monster truck, anche se poco interessanti perché le differenze con i veicoli classici sono davvero impercettibili. La varietà di scelta di cui parliamo si riscontra proprio in game, in quanto, sono presenti eventi che richiedono che la vettura corrisponda a determinati classi e livelli per poter competere. Le classi sono predefinite e si differenziano in resistenza, fuoristrada, bilanciato, derapante, veloce e razzo. I livelli, tuttavia, cambiano quando si utilizzano i punti abilità per migliorare i veicoli, passando da Standard a Potenziato a Ultimate. In ogni caso ognuno di essi sblocca ulteriori perk da equipaggiare sul mezzo. Grazie ad essi ad esempio è possibile regolare l’accelerazione e la velocità massima, la maneggevolezza o l’immunità agli ostacoli. Questo aspetto introdotto con Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged si traduce anche con la possibilità di ottenere duplicati dei veicoli, ognuno con statistiche leggermente diverse per soddisfare i requisiti di partecipazione agli eventi. Naturalmente, il gioco riporta una delle migliori caratteristiche dell’originale, ovvero l’Editor delle Livree. I giocatori possono infatti anche adesso personalizzare completamente e creare l’estetica per la propria auto da zero. In Hot Wheels Unleashed 2 Turbocharged le mappe di gioco sono altamente versatili quindi è necessario che i giocatori cambino le loro vetture e le adattino alle diverse possibilità che si vengono a creare. La campagna, che prende il nome di Hot Wheels Creature Rampage, si dipana lungo una serie di gare che hanno lo scopo di eliminare pericolose creature. Ogni momento fondamentale della storia viene accompagnato da sequenze in stile fumetto, doppiate interamente in italiano, in cui una coppia di personaggi mette in scena dei brevi sketch che introducono le evoluzioni della storia.

I personaggi principali sono un ragazzo e una ragazza, un robot aiutante e uno scienziato che ha inventato un dispositivo di miniaturizzazione che permette ai due di guidare le auto giocattolo e farli gareggiare nelle meravigliose piste Hot Wheels. In alcune di queste ci saranno anche delle sorti di boss fight in cui bisogna centrare determinati oggetti con l’auto per infliggere danni al nemico da sconfiggere. Ritorna in grande spolvero anche il multiplayer a schermo diviso e la modalità multigiocatore online, con la possibilità di giocare anche con quasi tutte le modalità principali della campagna. Tra queste sono state introdotte le gare a eliminazione, dove non bisogna mai stare nelle ultime posizioni per sopravvivere, oppure quelle a tappe in cui bisogna individuare e raggiungere di volta in volta dei checkpoint. Una volta portata a termine la campagna della durata di circa 12-15 ore, verranno sbloccate diverse nuove gare con obiettivi più complessi che invoglieranno a giocare per ancora molto tempo. Sebbene il multiplayer sia ancora di buon livello come nel primo capitolo, possiamo serenamente affermare che il cuore pulsante di Hot Wheels Unleashed 2 Turbocharged secondo noi resta comunque la modalità giocatore singolo con una varietà incredibile di tracciati, eventi e una complessità che non segue un climax ben definito. Questo anche grazie a una IA ben studiata che segue perfettamente la difficoltà impostata dal giocatore e dà sempre filo da torcere a quest’ultimo con scelte logiche davvero ben ponderate.

A livello di gameplay Turbocharged modifica anche i suoi componenti principali e le meccaniche di gioco con l’aggiunta di un salto, un doppio salto e una scivolata laterale, cambiando drasticamente le dinamiche delle corse. I salti vengono principalmente utilizzati per evitare ostacoli come buche nella pista, muri e anelli di fuoco. Possono anche essere usati in modo strategico per accedere a percorsi nascosti, ottenendo un vantaggio sugli avversari tagliando grosse parti di tracciato. La scivolata laterale serve poi a superare gli avversari spingendoli fuori pista, facendoli sbandare, perdere un checkpoint o addirittura buttandoli fuori dalla competizione nelle gare a eliminazione diretta. Questi nuovi elementi portano un ulteriore livello di competizione che mancava nel primo capitolo. Un’altra miglioria rispetto a quanto visto in passato riguarda i nuovi terreni e gli ostacoli. Il titolo precedente soffriva del fatto che i tracciati a disposizione erano troppo simili fra loro, con la pista di plastica arancione presente in ogni mappa. Adesso è tutto molto più vario, con erba, cemento e sabbia che compongono piccole parti di ciascuna pista, obbligando il giocatore a rimanere in allerta poiché la maneggevolezza del veicolo è fortemente influenzata durante il passaggio tra i vari terreni. Gli ostacoli contribuiscono anche a rendere le piste di Hot Wheels Unleashed 2 Turbocharged più uniche, con una maggiore attenzione agli elementi creati da creature o presenti di default nel circuito. Sarete, per esempio, costretti a evitare il fuoco del drago, i morsi dello squalo, i pugni dei gorilla o le tele di ragno durante le gare. In più sono state aggiunte alcune abilità speciali che consentono di avere alcune immunità agli ostacoli quindi anche in questo caso spicca la componente gestionale e strategica del titolo. Nonostante poi i livelli in gioco siano divertenti e creativi, vi è l’infinità possibilità di costruire le proprie piste e condividerle con altri giocatori che rappresenta un’altra grossa fetta del divertimento proposto da questo nuovo Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged.

La vasta, ma semplice nei meccanismi, personalizzazione dell’Editor di Piste farà sì che i giocatori trascorrano ore ed ore per creare i tracciati migliori, folli e difficili possibili. Dal punto di vista tecnico il gioco si presenta in forma e offre il giusto omaggio alle celebri macchinine colorate, senza tuttavia distanziarsi troppo dal precedente capitolo ma migliorandone al contempo alcuni aspetti, in particolare per quanto riguarda resa della velocità: motion blur e framerate elevato (con poche incertezze) contribuiscono infatti a enfatizzare il senso di accelerazione. I compromessi visivi, si pensi all’effettistica, non mancano, ma vengono in parte celati dal fatto che l’esperienza sia basata su un mondo di giocattoli. Le superfici delle autovetture e dei tracciati ci hanno convinto pienamente: colori e livree dei bolidi rispecchiano quelli delle controparti reali e anche l’aspetto dei vari materiali, dalla plastica al metallo opaco o satinato, ci è parso valido. In particolare, le celebri piste arancioni sono una perfetta imitazione di quelle disponibili nei negozi, aiutate dal buon sistema di illuminazione che completa il quadro massimizzando il colpo d’occhio generale. Tirando le somme, se vi piacciono i giochi di corsa in stile arcade e cercate qualcosa di diverso dalla simulazione con auto vere, questo Hot Wheels Unleashed 2 Turbocharged è un validissimo titolo.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Sonoro: 8

Gameplay: 8,5

Longevità: 8

VOTO FINALE: 8

Francesco pellegrino Lise




Frascati, a Villa Tuscolana un matrimonio da favola

Tra le eccellenze italiane premiate anche il liceo artistico San Giuseppe di Grottaferrata (Gallery)

In una serata esclusiva presso i giardini della storica Villa Tuscolana, è stato celebrato a inizio Ottobre il matrimonio tra il Duca Antonino d’Este Orioles e la Baronessa Loredana Dell’Anno.
L’evento, oltre ad essere un momento di festa nuziale, ha anche ospitato la premiazione delle “Eccellenze Italiane” da parte di “Impresa Italia”. L’evento, mirato a premiare professionisti, aziende e prodotti che incarnano l’eccellenza del Made in Italy, ha visto tra i premiati anche il Liceo Artistico San Giuseppe di Grottaferrata, che ha creato il vino Gialla con finalità di beneficenza nei confronti di autori emergenti.

La Dott.ssa Elettra Flavia Casali Iampieri ha voluto esprimere tutto il proprio riconoscimento: “Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine alla Baronessa Loredana Dell’Anno e all’intero comitato organizzativo del Premio ‘Impresa Italia’ per il riconoscimento conferito al nostro Liceo. È un immenso onore essere annoverati tra le ‘Eccellenze Italiane’, e questo premio rappresenta non solo un apprezzamento concreto alla passione e all’impegno che i nostri studenti mettono ogni giorno nel loro lavoro, ma anche della nostra dedizione all’innovazione, alla sostenibilità e alla diffusione dei valori culturali e artistici italiani. Il nostro vino, “Gialla“, nasce per devolvere i proventi ai giovani artisti: vedere valorizzato questo impegno non può che renderci orgogliosi. Grazie di cuore per questa straordinaria opportunità di rappresentare la forza del Made in Italy.” E ha poi voluto aggiungere: “Desidero, inoltre, rivolgere un caloroso complimento al Duca Antonino d’Este Orioles e alla Baronessa Loredana Dell’Anno per lo splendido matrimonio. Grazie davvero per averci invitato. Auguro a voi una vita insieme piena di gioia. Con affetto e gratitudine.”




Colleferro (calcio, Under 19 Elite), Ciotoli: “Col Tor di Quinto senza paura, partita stimolante”

Colleferro (Rm) – E’ stato un inizio di campionato davvero positivo quello dell’Under 19 Elite del Colleferro che naviga al secondo posto in classifica dopo sei giornate. I ragazzi di mister Pino Ciotoli hanno violato il campo della Pro Calcio Cecchina per 1-0 nel match di sabato scorso. “Una gara difficile – commenta l’allenatore – Il primo tempo è stato equilibrato e noi abbiamo commesso qualche errore di troppo in fase di costruzione, pur creando le occasioni più importanti. Nel secondo siamo cresciuti molto a livello di gioco e fisico e siamo passati in vantaggio a metà frazione con un gol del subentrato Rinaldi, sciupando successivamente altre occasioni ghiotte per raddoppiare. Gli avversari hanno provato a recuperare la partita cambiando anche qualcosa a livello tattico, ma rimanendo in inferiorità numerica nel finale. Non siamo riusciti a chiudere la partita prima del triplice finale, le partite col risultato in bilico sono sempre pericolose e con la beffa dietro l’angolo, ma alla fine è arrivata una vittoria preziosa”. L’allenatore è soddisfatto dell’avvio di stagione dei suoi ragazzi: “Questa squadra è stata rinnovata al 70% rispetto alla scorsa stagione e nel gruppo ci sono diversi elementi del 2006. L’obiettivo minimo è quello della salvezza, ma ora siamo in alto e cercheremo di rimanerci il più possibile, affrontando ogni partita nel modo giusto. Comunque mi aspettavo questo inizio da parte del gruppo che si è sempre impegnato al massimo. I “reduci” del vecchio gruppo stanno trasmettendo una determinata mentalità ai nuovi arrivati. L’unica sconfitta in questa prima fase è arrivata a Ciampino, in una gara in cui avevamo qualche assenza di troppo e non siamo entrati in campo con il giusto atteggiamento”. Sabato è in arrivo la gara più stimolante per i ragazzi di Ciotoli: “Ospiteremo il Tor di Quinto che ha vinto sei partite su sei realizzando 23 reti e subendone due. Un’autentica corazzata, una squadra che non ha bisogno di presentazioni, ma sicuramente anche per loro non sarà una partita semplice. A livello tattico non faremo una partita attendista, ma proveremo a imporre il nostro calcio: siamo consapevoli che con la giusta mentalità e compattezza di squadra possiamo fare bene. Abbiamo grande rispetto, ma non paura del Tor di Quinto: queste sono le partite che tutti vorrebbero giocare e poi l’anno scorso con grandi avversari abbiamo spesso fatto risultato”.





Alessandria, operazione antidroga: arrestato giovane pusher

Arrestato un giovane per spaccio di sostanze stupefacenti dalla Squadra Mobile della Questura di Alessandria. L’operazione è scattata dopo una segnalazione in cui venivano riferiti movimenti sospetti in una piazzetta vicino ai giardini della stazione e comunque nell’ambito del centro cittadino. Proprio quella zona è da tempo sotto la lente d’ingrandimento della Questura di Alessandria sia per un’attività di monitoraggio investigativo in senso stretto per il contrasto allo spaccio delle sostanze stupefacenti, sia di prevenzione generale con diversi servizi mirati quantificabili in una ventina da luglio ad oggi con il controllo di 1100 persone e l’erogazione di 15 sanzioni amministrative riferibili al fenomeno dell’assunzione delle sostanze stupefacenti.
Il passo successivo ad uno spunto investigativo, è l’opera di osservazione e di pedinamento, momento cardine dell’attività investigativa ed è così che il personale della Squadra Mobile, trovando un punto di visione privilegiato e riservato, ha potuto verificare che l’indicazione ricevuta era reale e che un giovane stava vendendo qualcosa ad altre persone. Quel qualcosa era hashish e cocaina.
L’intervento dei poliziotti in borghese, qualificatisi al cospetto del ragazzo, interrompeva l’azione delittuosa, in particolare la perquisizione dell’abitazione del sospettato, portava al rinvenimento e sequestro di quasi 8 etti di sostanza stupefacente hashish, 8 panetti da quasi un etto l’uno nascosti in uno zaino all’interno di uno sgabuzzino e di 14 grammi di cocaina già suddivisa in dosi pronte per la vendita.
Gli accertamenti effettuati nella piazzetta, la perquisizione e il sequestro sono stati così prodromi all’arresto del ragazzo che, a seguito di una condanna definitiva per tentato omicidio era sottoposto all’affidamento in prova, misura revocata con l’applicazione della detenzione in carcere.
Così il Dr. Calcagno, Dirigente della Squadra Mobile:“ La Sezione Antidroga svolge un’opera a 360° nel contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, a prescindere dalla specifica manifestazione del fenomeno delittuoso sul territorio, ed è anche grazie alle segnalazioni dei cittadini che il nostro lavoro può essere più incisivo e si possono conseguire risultati come quelli oggi proposti”.



Trento, asta biciclette abbandonate sul territorio comunale: successo per l’iniziativa con oltre 300 persone per un incasso di oltre 7 mila 800 euro

 
Si è svolta questo pomeriggio – nell’area esterna al deposito dell’ufficio Economato in via Bronzetti – l’asta delle biciclette abbandonate sul territorio comunale.
 
Oltre trecento persone hanno partecipato e ottanta sono tornati a casa con una due ruote che si sono aggiudicati dopo i tre colpi della battitrice, la funzionaria Chiara Marchetto.
 
La vendita per incanto delle ottanta biciclette ha fruttato alle casse del Comune la cifra di oltre 7 mila e 800 euro euro. Tutte le bici sono state aggiudicate con vari rialzi. Venti euro è stato il prezzo più basso (per una bici da bambino) mentre la più costosa è stata una bici da uomo per 355 euro.
 

Privo di virus.www.avast.com




Bolsena, tutto pronto per il mercatino dell’usato “Sgombera tutto”

L’appuntamento: il 28 e 29 ottobre, dalle 9,30 alle 18, al palazzo del cardinale Teodorico Ranieri
Tutto pronto per il mercatino dell’usato “Sgombera tutto”, l’iniziativa ecologica e sociale promossa dalla Pro loco Bolsena, in collaborazione con il Comune di Bolsena.
 
Tanti gli espositori non professionisti che saranno a palazzo del cardinale Teodorico Ranieri, al civico 141 di piazza Santa Cristina, il 28 e 29 ottobre, dalle 9,30 alle 18, per scambiarsi libri, riviste, giornali, cartoline, francobolli, figurine, oggettistica varia, vecchi arnesi e attrezzi, piccoli elettrodomestici usati, tessuti, accessori nuovi, giochi, modellismo e tutto quello che non ha valore artistico o storico. Quale migliore occasione per rimettere in circolo oggetti che non servono e “accaparrarsi” qualcosa di utile senza spendere una fortuna soprattutto nel rispetto dell’ambiente circostante.
 
“Abbiamo avuto un ottimo numero di adesioni – sottolineano dalla Pro loco Bolsena -. La scorsa edizione è stata un successo per la grande affluenza di visitatori. Appassionati o semplici curiosi che hanno voluto girare tra le bancarelle per trovare un regalo o un’idea da concretizzare. Ci auguriamo che anche quest’anno possa andare allo stesso modo e vedere centinaia di persone tra gli stand”.

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Riforma del Fisco, tutto pronto per i pignoramenti lampo: gli agenti avranno accesso diretto ai conti correnti dei debitori

Il fisco potrà accedere direttamente ai conti correnti, per verificarne la disponibilità, prima di effettuare un pignoramento. Lo prevede la bozza della manovra.

Prima di procedere al pignoramento dei conti scoperti dalla consultazione dell’archivio dei rapporti finanziari, l’agente della riscossione può, in fase stragiudiziale, accedere con “collegamento telematico diretto, alle informazioni relative alle disponibilità giacenti” sui conti. Se dovessero emergere “crediti del debitore” nella disponibilità di uno o più operatori finanziari, l’agente “redige e notifica telematicamente al terzo, senza indugio, l’ordine di pagamento”.

“La notifica dell’ordine di pagamento è effettuata, a pena di nullità, anche al debitore, con le modalità stabilite”, non oltre trenta giorni dalla notifica al terzo. Le soluzioni tecniche di cooperazione applicativa per l’accesso alle informazioni, si precisa nella norma, sono definite con un decreto del Mef (cui è demandata anche la definizione delle “specifiche modalità informatiche” con cui va redatto e notificato telematicamente l’ordine di pagamento), sentite l’Associazione bancaria italiana, Poste italiane e l’Associazione italiana dei prestatori servizi di pagamento, nonché il Garante per la protezione dei dati personali.

Questo, si precisa, anche ai fini dell’adozione, da parte dell’Agenzia delle entrate-Riscossione di “idonee misure di garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati, attraverso la previsione di apposite misure di sicurezza, anche di carattere organizzativo”.