Football Club Frascati (Under 18 reg.), Pippo: “Buona la prima, bella reazione col Colonna”
Volley Club Frascati, Abbruciati: “Un successo le iscrizioni in Under 12 e Under 13 femminili”
Atletica Frascati, Di Mugno fa registrare il nuovo primato regionale Cadetti nel giavellotto
Nel fine settimana alcuni ragazzi dell’Atletica Frascati hanno corso una gara a Napoli ottenendo dei buoni risultati: nei 400 femminili vince Chiara Padoan chiudendo in 57.49, mentre nei 400 maschili Denis Rosu chiude terzo in 50.84 facendo segnare il suo personale. Ottima gara anche quella dell’Allievo al primo anno Nicolò Fattorossi che va al nuovo primato personale con il crono di 51.35 con cui si aggiudica la propria serie, mentre all’esordio assoluto in una gara di atletica chiude in 54.72 l’Allievo Nicolò Orsini, vincendo la propria serie. Nuovo primato personale anche per Christian Nardi che corre in totale solitudine a fare il ritmo sui 1500 e chiude con l’ottimo tempo di 4.04.36. Sempre a Napoli, Alexandru Ciumacov ha corso la mezza maratona della Neapolis Marathon ottenendo uno splendido quinto posto assoluto (e secondo tra gli italiani) col tempo di 1.11.56.
Pullman precipita dal cavalcavia a Mestre, 21 morti e 18 feriti
Una scena apocalittica: la barriera del cavalcavia divelta, un pullman finito giù sulla strada a fianco della ferrovia e che prende fuoco, le urla di chi assiste alla tragedia e di chi a bordo resta intrappolato tra le lamiere accartocciate e in fiamme.È di 21 morti – tra cui due bambini – e 15 feriti il bilancio ufficiale della tragedia avvenuta a Mestre. Le vittime sono di diverse nazionalità.
A bordo c’erano anche cittadini ucraini, tedeschi, francesi e croati. L’autista era italiano e risulta tra le vittime. Tra le prime ipotesi sulle cause forse un malore di chi era al volante .La Procura della Repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo. Nelle prossime ore saranno analizzate le immagini delle telecamere di sicurezza puntate sul cavalcavia, per capire meglio la dinamica dello schianto.
“Dai primi rilievi non ci sono segni di frenata – dice il comandante della Polizia municipale di Venezia, Marco Agostini accorso sul luogo dell’incidente – il malore del conducente è un’ipotesi”. Per chi era a bordo difficile avere scampo, il bus si è infatti incendiato: le fiamme si sono propagate dopo il terribile impatto, forse generate dall’esplosione del serbatoio del pullman che conteneva metano e poi alimentate dallo stesso gas. I vigili urbani parlano di ‘bus elettrico’, dunque il mezzo probabilmente era ibrido. Un bus Ncc nuovo di zecca, noleggiato per un servizio di navetta dal campeggio Hu di Marghera per i suoi ospiti, trasportava una quarantina di turisti. I vigili del fuoco hanno lavorato contro il tempo per spegnere le fiamme che non hanno reso agevoli i soccorsi. Sul posto sono subito state fatte convogliare le ambulanze di tutto il territorio, decine le auto delle forze dell’ordine. L’Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle “grandi emergenze” che prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali ed il richiamo al lavoro di personale di rinforzo.
La dinamica è ancora da accertare ma dai primi rilievi emerge che il bus è precipitato da oltre dieci metri, un volo dopo avere urtato violentemente la doppia barriera di protezione del cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l’autostrada A4. Il pullman ha sfondato la prima protezione fatta da un guard rail e la seconda barriera in metallo che delimita il passaggio pedonale. Poi si è schiantato giù, capovolgendosi, e finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre incendiandosi.
Il sindaco Brugnaro proclama il lutto cittadino per “l’immane tragedia che ha colpito questa sera la nostra comunità e in memoria delle numerose vittime che erano nell’autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole”. Ora è il tempo del dolore. Ma gli inquirenti sono già al lavoro per capire le cause. La polizia stradale sta effettuando i rilievi: c’è da verificare la traiettoria della caduta, le condizioni del manto stradale. Segni di frenata sull’asfalto pare non ce ne siano. E per ora il malore sembra l’unica spiegazione ad una tragedia inspiegabile.
Il cordoglio del presidente Mattarella e della premier Meloni
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al sindaco di Venezia Brugnaro per esprimergli il suo cordoglio per la gravissima tragedia di Mestre, che ha causato numerose vittime.
“Esprimo il più profondo cordoglio, mio personale e del governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari e amici. Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia”. Lo dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
La testimonianza di un vigile del fuoco: ‘Ci sono troppi morti’
“Ci sono tanti morti, troppi”. Sono le prime parole di un vigile del fuoco che si è allontanato per qualche minuto della zone di operazioni di recupero del pullman precipitato a Marghera. La zona è presidiata dalle forze dell’ordine che non fanno entrare nessuno. Ci sono almeno 50 ambulanze.
“Ci uniamo al dolore delle famiglie; tragedie come questa non dovrebbero mai verificarsi – affermano all’unisono Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada Odv e dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Odv, ed Elena Ronzullo, presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv -. C’è sempre qualcosa che non va nella sicurezza stradale. È questo il motivo per il quale chiediamo da anni controlli serrati. Dopo quanto accaduto ad Avellino, a Genova ed a Verona, anche oggi abbiamo dovuto leggere un’altra catastrofe inaspettata. Lanciamo un monito affinché questa mattanza finisca e tutti gli utenti della strada abbiano più consapevolezza delle responsabilità che ricoprono alla guida. Non condanniamo nessuno, ma ci appelliamo al governo affinché ponga la giusta attenzione sull’omicidio stradale, le pene da applicare ed i controlli da eseguire”.
Papa: “Comunione ai divorziati anche senza astenersi dal sesso”
La possibilità che una coppia di coniugi divorziati e risposati acceda alla comunione pur senza astenersi dai rapporti sessuali è “magistero autentico”. Lo dice papa Francesco, a sette anni e mezzo dalla pubblicazione della ‘Amoris Laetitia’, in risposta alle domande avanzate dall’arcivescovo emerito di Praga, card. Dominik Duka, il 13 luglio scorso a nome della Conferenza episcopale ceca.
L’esortazione apostolica apre la possibilità di accedere ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia quando, in un caso particolare, “esistono limitazioni che attenuano la responsabilità e la colpevolezza”, dice una delle risposte.
Bisogna considerare, si legge sito del Dicastero per la Dottrina della fede, che si tratta di un processo di accompagnamento che “non si esaurisce necessariamente con i sacramenti, ma può essere orientato verso altre forme di integrazione nella vita della Chiesa: una maggiore presenza nella comunità, la partecipazione a gruppi di preghiera o di riflessione o il coinvolgimento in vari servizi ecclesiali”. Siamo in presenza, quindi, di un accompagnamento pastorale come esercizio della “via caritatis”, che non è altro che un invito a seguire la strada “di Gesù: della misericordia e dell’integrazione”.
Come ricorda Papa Francesco nella lettera al Delegato della Regione Pastorale di Buenos Aires – dopo il documento esplicativo dei vescovi locali -, Amoris laetitia si basa sul “magistero dei precedenti Pontefici, che già riconoscevano la possibilità per i divorziati in nuove unioni di accedere all’Eucaristia”, purché assumano “l’impegno di vivere in piena continenza, cioè di astenersi dagli atti propri dei coniugi”, come è stato proposto da Giovanni Paolo II. Oppure a “impegnarsi a vivere la loro relazione… come amici” come proposto da Benedetto XVI.
Papa Francesco mantiene “la proposta della piena continenza per i divorziati e i risposati in una nuova unione, ma ammette che vi possano essere difficoltà nel praticarla e quindi permette in certi casi, dopo un adeguato discernimento, l’amministrazione del sacramento della Riconciliazione anche quando non si riesca a essere fedeli alla continenza proposta dalla Chiesa”. D’altra parte, il Dicastero sottolinea che l’esortazione apostolica Amoris Laetitia, è un “documento del magistero pontificio ordinario, verso cui tutti sono chiamati ad offrire l’ossequio dell’intelligenza e della volontà”. In essa si afferma che i presbiteri hanno il compito di “accompagnare le persone interessate sulla via del discernimento secondo l’insegnamento della Chiesa e gli orientamenti del Vescovo”.
In tal senso, è possibile, anzi “è auspicabile che l’Ordinario di una diocesi stabilisca alcuni criteri che, in linea con l’insegnamento della Chiesa, possano aiutare i sacerdoti nell’accompagnamento e nel discernimento delle persone divorziate che vivono in una nuova unione”. Il card. Duka nella serie di domande faceva riferimento al testo dei vescovi della Regione Pastorale di Buenos Aires e chiedeva se la risposta di papa Francesco al quesito della sezione pastorale della stessa diocesi di Buenos Aires, possa essere considerata un’affermazione del Magistero ordinario della Chiesa. Il Dicastero afferma senza dubbio che, come indicato nel rescritto che accompagna i due documenti sugli Acta Apostolicae Sedis, questi vengono pubblicati “velut Magisterium authenticum”, cioè come Magistero autentico.
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Frascati Scherma, Berretta seconda nel circuito europeo Cadetti. Rosatelli terzo tra gli Assoluti
Prova di circuito europeo Cadetti anche per la spada a Napoli: a difendere i colori del Frascati Scherma c’era Giorgia Amati che ha ottenuto il 26esimo posto individuale e il quinto a squadre. Infine, ottime notizie anche da Amsterdam (Olanda) dove si è svolto un torneo satellite della categoria Assoluti di fioretto. Damiano Rosatelli ha dimostrato di essere già in buona forma centrando il terzo posto finale: secondo dopo la fase a gironi, l’atleta del Frascati Scherma ha vinto nel turno dei 16 contro il francese Mader 15-6, poi ha superato all’ultimo punto (15-14) il tedesco Kahl. In semifinale, però, è arrivato lo stop contro l’americano Chase Emmer che si imposto con il punteggio di 15-14 prima di andare a vincere la prova. Nella stessa gara da segnalare il 41esimo posto di Tommaso Archilei, il 43esimo di Giuseppe Franzoni e il 71esimo di Sebastiano Groeteke, mentre tra le donne Margherita Lorenzi ha chiuso 16esima e Guia Di Russo 23esima.
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