Steve Jobs è morto da 12 anni, Tim Cook lo ricorda: “Visionario che cambiò il mondo”

Il 5 ottobre 2011, a causa di un cancro al pancreas, il mondo ha perso una delle più grandi figure del mondo hitech. Stiamo parlando del famosissimo fondatore di Apple, Steve Jobs, una delle menti visionarie dietro al mondo come lo conosciamo oggi. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quella presentazione del primo iPhone, ma le applicazioni ci fanno ancora compagnia nel quotidiano. Non è un caso che l’attuale CEO di Apple, Tim Cook, abbia utilizzato parole di ammirazione in un post in onore di Jobs su Twitter X: “Un pioniere che ha sfidato le convenzioni, un visionario che ha cambiato il mondo, un mentore e un amico. Ci manchi, Steve”. Jobs se ne andò all’età di 56 anni, in seguito a una lunga lotta contro il cancro al pancreas. Il decesso avvenne nella giornata seguente la presentazione dell’iPhone 4S, con quest’ultima che ebbe come figura chiave proprio quella di Tim Cook, come potete vedere nell’immagine presente in calce. L’attuale CEO di Apple presenziò inoltre all’evento “Celebrating Steve”, organizzato nel campus Infinite Loop in seguito alla scomparsa di Jobs. A settembre 2022 è stato lanciato il portale Steve Jobs Archive, un archivio online che include materiali storici relativi alla figura del visionario. A proposito invece della fondazione di Apple, quest’ultima avvenne, oltre che per mano di Jobs, grazie a Steve Wozniak e Ronald Wayne. L’obiettivo di Steve Jobs era quello di riuscire a cambiare la storia e così fu. A soli 21 anni, fu in grado di dar vita ad una azienda che sarebbe poi diventata una delle più importanti al mondo. Il primo prodotto che segnò la nascita di Apple fu l’Apple II. Il successo del computer fu incredibile e consentì ad Apple di quotarsi in Borsa nel 1980. A 25 anni, Jobs divenne così il milionario più giovane d’America con una fortuna stimata in 200 milioni di dollari. Nel 1979 Steve Jobs concepì l’idea di un nuovo computer dove tutta la grafica era controllata da un mouse che muove un cursore su uno schermo ad alta definizione. È il computer a icone e tendine che conosciamo oggi. Nacque prima un prototipo chiamato Lisa e poi, nel 1984, il Macintosh. Lisa, tuttavia, si rivelò un flop mettendo in difficoltà Apple. Jobs venne così licenziato ma ripartì fondando NeXT. La società non decollò ma divenne fondamentale per il suo ritorno alla Apple nel 1996. In quel periodo Steve Jobs diventò anche azionista della Pixar e assunse la carica di amministratore Apple. Oggi Apple è considerata una delle aziende più innovative e conta oltre 147mila dipendenti e un fatturato di 274,5 miliardi di dollari.

F.P.L.




Lorenza Di Sepio si racconta fra Simple&Madama, esperienze e progetti

di Francesco Pellegrino Lise

Lorenza Di Sepio è l’autrice assieme a Marco Barretta dei simpaticissimi Simple&Madama. Dalla sua matita nasconole avventure di questi teneri personaggi e oggi, dopo averla incontrata, ci ha raccontato un po’ di lei e della sua vita. La storia d’amore tra Simple&Madama è famosa ed è diventata virale su Internet perché diverte con spezzoni di vita vissuta, talmente veritieri e realistici da non poter ritrovare quell’immediata ironia nei luoghi comuni di ogni coppia. Ma andiamo a scoprire assieme all’autrice alcune curiosità su di lei, sui suoi personaggi, la sua storia e i suoi progetti per il futuro.

Allora Lorenza, chi è la ragazza dietro la matita? E come ti è venuta in mente l’idea di Simple&Madama?

Sono una disegnatrice, autrice di fumetti tra cui proprio Simple&Madama, insieme a Marco Barretta. Il progetto è nato per ironizzare e scherzare sulla mia natura goffa e su alcune situazioni che mi erano capitate. Dopo il successo sui social, abbiamo deciso di proseguire accumulando avventure e gag di questi due piccoli alter ego!

Hai fatto degli studi specifici per disegnare così bene? Oppure è una dote che hai sempre avuto fin da piccola?

Purtroppo non ho potuto seguire un percorso artistico con gli studi, ma ho cercato di compensare leggendo e studiando tanti manuali (ai miei tempi non c’erano tutorial accessibili con un clic!) e facendo molta pratica. Credo nel talento, ma dietro c’è anche tanto allenamento e volontà! Dopo l’esame di maturità, ho frequentato un corso che mi ha insegnato le basi dell’animazione 2D. Mi ha permesso di iniziare subito a lavorare come animatrice e storyboard artist in uno studio di cartoni animati, dove sono rimasta per quasi dieci anni.

Chi è, se c’è, il disegnatore a cui ti sei ispirata la prima volta che hai iniziato a disegnare le tue vignette?

Devo ammettere che non ho un artista preferito. O meglio, non ne ho solo uno! Sin da piccola sono sempre stata una divoratrice di storie ed immagini, a partire dai film d’animazione Disney, fino ad arrivare ai manga ed anime giapponesi. L’ispirazione nasce e mi arriva da un insieme di stimoli e la forma che gli do coi disegni credo sia il risultato di tante cose metabolizzate nel tempo.

Le vicende da te rappresentate sono sempre ispirate da fatti realmente accaduti?

Sono nate come strisce su episodi della mia vita, sì! Poi ovviamente ho allargato il cerchio a vicende accadute ai miei amici, o anche a luoghi comuni. Ovviamente sempre filtrate dal mio personale modo di vedere le cose. Mi piace anche stare attenta ai messaggi che possono passare da ciò che raccontiamo.

Lavori direttamente in digitale oppure prima sviluppi i tuoi disegni a mano e poi li lavori al computer?

Più di 10 anni fa, le primissime vignette erano disegnate a mano, poi scansionate e infine ripulite e colorate al pc. Ormai risparmio tempo e soprattutto carta, lavorando direttamente su schermo!

Le tue strisce parlano di situazioni di coppia in cui molte persone si rivedono. Pensi che le apprezzino di più i nati fra gli anni ’80 e ’90, che hanno un modo di vivere le relazioni molto diverso dai ragazzi di oggi, o pensi che siano più seguite dai giovani?

Mi piace pensare che l’amore sia universale, fuori dal tempo, ma sto scoprendo che è come se ci fosse un amore per ogni età! Ne abbiamo di tutte le età (anche di giovanissimi che pensano che Simple&Madama siano fratello e sorella) ma la maggior parte dei nostri lettori, sono nostri coetanei. Probabilmente perché le vicende che raccontiamo sono strettamente legate al vissuto di una coppia che abita nella stessa casa, che fa la spesa, che lavora, quindi i più giovani non ci si rivedono nell’immediato!

Credi che i giovani d’oggi abbiano una concezione di coppia e amore differente dai nati nel secolo scorso?

No, non credo. L’amore è amore! C’è forse più attenzione all’argomento e meno stereotipi o luoghi comuni, quindi è più difficile rappresentare una categoria, ma sicuramente più stimolante!

Come è stato passare dal web alla carta stampata? E cosa preferisci tra i due?

Il web ci permette di arrivare e dialogare direttamente col lettore, è un vero e proprio scambio! Mi piace il senso di community, ma anche avere un mio libro stampato tra le mani e sentirne il profumo della stampa, o vederlo su uno scaffale in libreria è bellissimo! Rende reale qualcosa che sul web è passeggero. Uno dei motivi per cui abbiamo pubblicato “Ti Sblocco Un Ricordo”, una mega raccolta di tutte le vignette degli ultimi 10 anni di Simple&Madama!

Il successo è iniziato su internet e ora sei affiancata da una casa editrice. Quali sono le difficoltà e i vantaggi di trasformare episodi di poche vignette in una storia narrativamente più complessa?

Sono due cose molto diverse! Le vignette funzionano proprio perché sono brevi ed immediate. Non basta “allungarle” per 120 pagine, bisogna costruire una trama e portare il lettore a seguirla dall’inizio alla fine. Quindi quando lavoriamo ai volumi, non pensiamo mai alle singole gag, ma a delle piccole grandi avventure che possano far sorridere, ma che abbiano anche dei messaggi da dare.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro e cosa meno?

Mi piace tutto, ho la fortuna di poter fare il lavoro dei miei sogni e di questo ne sono grata ogni giorno! Però è innegabile la fatica ed il sacrificio che c’è dietro. Non ci sono giorni di ferie, non ci sono giorni di malattia, quando c’è una scadenza tutto deve andare in secondo piano. Ci sono periodi in cui ci si abbrutisce dietro ad un pc uscendo sì e no giusto per fare la spesa. Ma niente che non possa risolversi con un po’ di ferrea organizzazione!

Cosa consiglieresti a chi desidera pubblicare le proprie vignette per lavorare in questo settore come fai tu?

Sembra banale, ma lo penso davvero: di provarci, esercitarsi tantissimo e non arrendersi alle difficoltà o alle delusioni!

I social ti hanno aiutata molto a far conoscere il tuo lavoro? Cosa ne pensi di queste piattaforme? Quali sono i lati positivi e quelli negativi per i più giovani?

Ho avuto la fortuna di creare un account in quella che era l’epoca d’oro dei social. Eravamo in pochi, per cui ogni post aveva una visibilità pazzesca. Adesso uscire fuori tra tutti i creator ed i trend che ci sono è difficilissimo. E poi con tutte le possibilità ed i tutorial che si trovano, ci sono un sacco di talenti giovanissimi! Comunque i lati positivi continuano a superare quelli negativi, essere presenti sui social resta una vetrina davvero importante.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Se dovessi vederti fra 10 anni, nel 2033, come ti immagini?

Che domanda difficile! Mi piacerebbe vedermi esattamente come adesso, anche se 10 anni sono tanti e restando ferma sarebbe difficilissimo parlare alle nuove generazioni! Comunque di progetti futuri ne abbiamo tantissimi, ma speriamo di realizzarli ben prima del 2033!

Se dovessi lanciare un messaggio alle giovani coppie cosa vorresti dire loro?

Una cosa semplice, ma non sempre facile: Amarsi senza mai darsi per scontati e saper sempre sorridere insieme!




Bracciano, il sindaco Crocicchi: “Progetto Lungolago. Facciamo il Punto”

“Stiamo assistendo quotidianamente ad un crescendo di gravi inesattezze che vengono diffuse in modo incontrollato in merito al progetto di rigenerazione urbana che verrà realizzato sul Lungolago Argenti.
Riteniamo doveroso quindi informare i cittadini e ristabilire con chiarezza la verità dei fatti.
È necessario non fare confusione, se non si vogliono diffondere falsità, tra la proposta di variante al PRG adottata in consiglio comunale e il progetto esecutivo, ovvero ciò che è stato finanziato, appaltato e che verrà realizzato.
L’idea dell’Amministrazione, così come chiaramente delineato nel programma elettorale, prevede la riqualificazione del Lungolago Argenti e la sua semipedonalizzazione, con eliminazione dei parcheggi presenti in riva al lago e la delocalizzazione degli stessi alle spalle del lungolago, in aree per gran parte già utilizzate di fatto da anni come parcheggi, ma identificate come zone agricole nel Piano Regolatore del 2009. Il PNRR ha offerto un’opportunità di circa 4 milioni di Euro per la rigenerazione urbana dell’area.
 
È stato quindi redatto un progetto che prevede, oltre al rifacimento in chiave ecologica ed accessibile del lungolago, anche la riqualificazione e la pavimentazione di 3 strade di penetrazione già previste con il Piano regolatore approvato nel 2009 (Via degli Orti, Via del Balduccio e Via di Vigna Caio), ovvero urbanizzazioni primarie rimaste finora incompiute. Accanto a questo, è stata adottata una proposta di variante al Piano Regolatore che individua, in aree private, molte delle quali di fatto già da anni utilizzate come parcheggio, aree da destinare a parcheggio privato ad uso pubblico, in pratica allineando lo strumento urbanistico con la realtà. Per facilitare la raggiungibilità a tutti lotti, la proposta di variante al PRG prevedeva inoltre 4 tratti di nuova viabilità.
Pochi giorni fa la Soprintendenza ha espresso parere favorevole sulla riqualificazione del lungolago, dei parcheggi pubblici esistenti e delle 3 vie di penetrazione previste dal PRG del 2009 ovvero l’intero progetto esecutivo che verrà affidato e realizzato.
La soprintendenza esprime parere negativo (parere che ha fatto superficialmente esultare qualche nemico di Bracciano) solo su quanto concerne la parte relativa a nuova viabilità e nuovi parcheggi “sulla proposta di variante al PRG” (parere che sarà oggetto di approfondimento con gli Enti preposti),in altre parole, non si riferisce al contenuto inserito nel progetto esecutivo e quindi oggetto di appalto e dunque dei lavori.
Al contrario, le opere finanziate, che sono state appaltate e che verranno realizzate, hanno invece ricevuto parere favorevole. Tali interventi prevedono, nel rispetto del principio DNSH e in linea con il concetto di rigenerazione urbana, la ripavimentazione del Lungolago Argenti con utilizzo di materiale depolverizzato a basso impatto ambientale (in sostituzione dell’asfalto esistente e dei marciapiedi), la semipedonalizzazione del Lungolago Argenti, la realizzazione di una corsia ciclabile, nuovo arredo urbano, l’abbattimento delle barriere architettoniche esistenti, la sostituzione dell’attuale illuminazione con impianti illuminanti a led, la messa a dimora di oltre 100 nuovi alberi e piante autoctone, la riqualificazione dei parcheggi pubblici esistenti in Via del Lago e in Via della Sposetta Nuova, la riqualificazione e la pavimentazione di 3 strade di penetrazione esistenti e approvate con il Piano Regolatore del 2009.
In conclusione, affermare che sia stato bocciato il progetto, o peggio ancora, che si sia perso il finanziamento, significa mentire sapendo di mentire e qualifica chi lo sta facendo in ogni sede e con ogni mezzo, andando contro gli interessi di Bracciano, dei braccianesi e dell’intero territorio.
Gli enti competenti in questa vicenda ci stanno quotidianamente rappresentando che è in corso da tempo un vero e proprio attacco costante per bloccare il progetto.
Si tratta spesso degli stessi megafoni di falsità diffuse ad arte, in ogni direzione e con ogni mezzo (e mezzuccio), che vogliono alimentare polemiche inutili e dannose. Di alcuni di loro non siamo sorpresi.
Noi continueremo, nell’interesse di tutti i cittadini e nonostante il penoso ostruzionismo, a lavorare a testa bassa e a camminare a testa alta, per far diventare il lungolago di Bracciano ciò che avrebbe dovuto essere ma che non è mai stato, se non in un passato ormai, purtroppo, presente solo nella memoria di pochi.” Così in una nota il Sindaco di Bracciano Marco Crocicchi

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Milano e criminalità organizzata: arrestato in Sicilia uno dei killer del boss Paolo Salvaggio

L’uomo è stato localizzato e catturato in provincia di Catania, dove si era stabilito dopo il delitto

I Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un soggetto italiano, di 46 anni, ritenuto responsabile, in concorso con altre due persone, dell’omicidio di Salvaggio Paolo, avvenuto a Buccinasco (MI), l’11 ottobre 2021.

L’arrestato, pregiudicato per reati contro il patrimonio, è stato localizzato e catturato in Provincia di Catania, dove si era stabilito dopo il delitto.

Il provvedimento è scaturito dagli elementi emersi da una complessa attività d’indagine svolta dai militari del Nucleo Investigativo di Milano sotto la direzione della locale DDA, a seguito dell’agguato con cui veniva realizzata l’esecuzione di Salvaggio, elemento di spicco della criminalità milanese con importanti contiguità e relazioni sia con la cosca ‘ndranghetista dei Barbaro – Papalia che con i superstiti del “clan dei catanesi” legato al boss Angelo Epaminonda.

Le indagini, sviluppate attraverso metodologie tradizionali unite a complesse attività tecniche, hanno consentito di inquadrare il contesto nel quale è “maturato” l’omicidio, slegate da dinamiche associative o di controllo del territorio, ma riconducibili a vecchi dissidi maturati nell’ambito della criminalità comune.

Le indagini hanno permesso, inoltre, di ricostruire l’intera progressione dell’evento omicidiario, sia nella fase preparatoria che in quella esecutiva, connotata dai tratti di una vera e propria esecuzione realizzata da due soggetti a bordo di uno scooter che hanno esploso diversi colpi di arma da fuoco nei confronti del Salvaggio, tre dei quali tra cui il “colpo di grazia” lo attingevano procurandone la morte.

Successivamente l’arrestato, alla guida di un veicolo parcheggiato poco distante dal luogo dell’omicidio, garantiva la fuga di uno dei killer, che aveva abbandonato il motociclo in un’area campestre.

Contestualmente, nella provincia di Milano, sono state eseguite nr.8 perquisizioni domiciliari nei confronti dei soggetti ritenuti coinvolti, a vario titolo, nella vicenda delittuosa, finalizzate a raccogliere ulteriori elementi indiziari utili a consolidare ulteriormente il quadro probatorio, con specifico riferimento all’individuazione di tutti i soggetti coinvolti.




Fumare o svapare e dipendenze da nicotina: sempre più i giovani a rischio malattie respiratorie e tumorali

Il parere della Dottoressa Laura Bianchi Coordinatrice del Centro Antifumo della Asl Roma 6 – Dipartimento di Salute di Mentale e Dipendenze Patologiche Diretto dalla Dottoressa Diana Di Pietro

Sempre più giovani fumano le sigarette usa e getta, attirati anche dai vari aromi presenti nei liquidi, o quelle elettroniche e succede spesso che gradualmente si avvicinano anche alle sigarette tradizionali entrando nel circuito di una dipendenza di cui purtroppo sono ben noti gli effetti e i danni alla salute.

I dispositivi elettronici per la somministrazione della nicotina sono di numerose e differenti tipologie, e, molti di questi, permettono di “svapare” altre sostanze diverse da quelle presenti nel fumo di tabacco, che potrebbero causare implicazioni importanti e dannose per l’organismo.

Sul sito del Ministero della Salute sono ben spiegati i danni del fumo

Il fumo aumenta il rischio di molti tipi di tumore. Tutti conosciamo l’associazione tra fumo e tumore polmonare, ma anche altri tumori sono associati in diversa misura al fumo di tabacco, come i tumori del cavo orale e della gola, dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune leucemie.

Il fumo rappresenta anche il principale fattore di rischio per le malattie respiratorie non neoplastiche, fra cui la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), episodi asmatici, infezioni respiratorie ricorrenti, ed è uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare: un fumatore ha un rischio di mortalità, a causa di una coronaropatia, superiore da 3 a 5 volte rispetto a un non fumatore.

Un individuo che fuma per tutta la vita ha il 50% di probabilità di morire per una patologia direttamente correlata al fumo e la sua vita potrebbe non superare un’età compresa tra i 45 e i 54 anni.

​In merito abbiamo raccolto il parere della Dottoressa Laura Bianchi Coordinatrice del Centro Antifumo della Asl Roma 6 – Dipartimento di Salute di Mentale e Dipendenze Patologiche Diretto dalla Dottoressa Diana Di Pietro.

Le risposte sono frutto di un ulteriore confronto con l’equipe multidisciplinare dedicata al Centro Antifumo della ASL Roma 6 (Censito dall’Istituto Superiore di Sanità) che ha visto il confronto di un medico internista, uno pneumologo, una psicologa, infermieri coordinatori ed infermieri.

Perché i ragazzi si avvicinano al fumo?

La motivazione è determinata dalla imitazione sociale, dal basso costo e dalla facile accessibilità al prodotto.

Le sigarette usa e getta sono state la moda estiva tra i giovani nel 2022, ma molti hanno denunciato malori, tosse, mal di testa. Perchè queste sigarette sono pericolose?

Il pericolo è determinato dalla combustione, dagli eccipienti e dallo scarso controllo del prodotto, ovvero non si ha certezza della composizione chimica per cui il rischio è legato agli effetti tossici.

Le sigarette usa e getta sono più pericolose di quelle normali a combustione?

In merito alle sigarette tradizionali attraverso studi scientifici si ha la certezza del danno che provocano, mentre per le sigarette usa e getta non si hanno ad oggi dati a supporto, scaturiti da studi validati.

Le sigarette usa e getta hanno il 2% di nicotina: possono portare a un’intossicazione di nicotina?

Non possono determinare intossicazioni acute, fatto salvo l’uso continuativo della sigaretta con determinazione della dipendenza.

In Francia sono state abolite. Dovrebbero essere tolte dal commercio anche in Italia?​

Si, a parere della nostra equipe, dovrebbero essere abolite, per la prevenzione della dipendenza in primo luogo e per la salvaguardia dell’aria respirata, tenuto conto dell’immissione di nuove sostanze nell’aria stessa.




Nettuno, comunica al marito che lo vuole lasciare e lui inizia a perseguitarla: arrestato un 41enne

I Carabinieri della Stazione di Nettuno hanno arrestato in flagranza un 41enne italiano, gravemente indiziato del reato di atti persecutori.

Nei giorni scorsi, una donna italiana di 57 anni aveva denunciato che il marito aveva assunto da diversi mesi delle condotte vessatorie e persecutorie nei suoi confronti dopo che la stessa aveva deciso di terminare la loro relazione sentimentale, iniziata nel 2021.

Nel dettaglio, la vittima riferiva che da alcune settimane l’uomo continua ad appostarsi nei pressi della sua abitazione, con l’intento di costringerla a riallacciare i rapporti e continuare la loro relazione, nonostante il chiaro rifiuto della donna. I militari, dopo aver raccolto ulteriori dettagli, avevano prontamente comunicato gli esiti dei loro accertamenti alla procura della Repubblica di Velletri, attivando il cosiddetto “codice rosso” e informando la vittima della possibilità di avvalersi dei numerosi centri antiviolenza sul territorio in caso di necessità.

Nonostante ciò, poche ore dopo, l’uomo, ovviamente inconsapevole delle dichiarazioni rese dalla donna, aveva deciso di appostarsi sotto casa sua, citofonando con insistenza e aggiungendo che non si sarebbe allontanato dal luogo fino a quando lei non sarebbe scesa dal suo appartamento.

L’immediato intervento della pattuglia della Stazione di Nettuno ha consentito di scongiurare il peggio. La vittima, nella circostanza, mostrava ai militari i messaggi minatori che l’uomo continuava a mandarle. L’uomo è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della compagnia di Anzio per il successivo rito direttissimo.

Al termine dello stesso, l’arresto è stato convalidato e l’Autorità Giudiziaria ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere.




Mercato Internazionale Audiovisivo (MIA): partita l’edizione 2023

Presentato in una conferenza stampa al cinema Barberini di Roma, introdotta dalla Direttrice del MIA Gaia Tridente e alla quale hanno partecipato Francesco Rutelli, Presidente ANICA, Chiara Sbarigia, Presidente APA, Luca Di Persio, Direttore Centrale Marketing e Innovazione ICE, e Lorenza Lei,Regione Lazio,  è partito il MIA 2023 il  Mercato Internazionale Audiovisivo diretto da Gaia Tridente che si svolge a Roma dal 9 al 13 Ottobre nelle sue storiche sedi di Palazzo Barberini e del Cinema Barberini.
 
Il Mercato romano si presenta alla sua 9a edizione  con oltre 80 eventi tra dibattiti e incontri, interventi, interviste e corsi, 5 content  showcase – da quest’anno tutti internazionali , 4 pitching forum,  50 proiezioni per il merrcato e 11 presentazioni di film ancora in fieri. E ancora, 9 premi, 5 esperienze immersive in realtà virtuale, una sala tecnologica dotata di uno schermo LED curvo Absen Cinema passo 2.5 di 8 metri per 4 e di un tappeto sensoriale per le demo di virtual production, 2 live podcast. 121 i progetti selezionati che saranno presentati tra Co-Production Market & Pitching Forum e Content Showcase, con titoli in sviluppo e work in progress, provenienti da ben 47 paesi.
 
L’edizione del MIA di quest’anno porta a compimento un processo di maturazione sviluppatosi nel corso degli anni che ha garantito al mercato una crescita continua e il riconoscimento internazionale da parte di tutta l’industria audiovisiva. Il MIA 2023 si presenta ricco e ampio in termini di contenuti e di ricerca, con un programma ambizioso ed “esteso”, che coniuga un attento lavoro di studio e ricerca del comparto industriale nelle varie categorie di formato e di generi di cui il MIA si occupa, per trasformarlo in uno strumento chiave per lo sviluppo del mercato nazionale e internazionale. Una fucina di discussione e confronto per i maggiori player del mercato, un fondamentale snodo di co-produzione e di vendita, con potenzialità di crescita ancora ampie per soddisfare le necessità del complesso ecosistema audiovisivo.
 
Il MIA rappresenta un unicum nel settore, uno dei pochi appuntamenti professionali a mettere realmente insieme industria e creatività. E’ dedicato a un’ampia gamma di generi e formati, rappresentando le istanze di tutti gli interlocutori della filiera e anticipando i temi e gli spazi del futuro, che troveranno una nuova sede proprio in questa edizione del mercato. Un teatro ideale per un business che si basa sulla visionarietà degli imprenditori, sulla loro passione e dedizione e sul rischio che si corre quando si lavora su un prodotto immateriale.
 
Tra le opere italiane presentate nei content showcase del MIA 2023, troviamo Sono ancora vivo, con la regia di Roberto Saviano, un progetto di animazione tratto dal suo racconto grafico autobiografico. Sempre tra i progetti di animazione anche il lungometraggio Fiammetta con la sceneggiatura di Enzo D’Alò, sulla storia di Fiammetta e Boccaccio. In ambito Doc, l’esordio alla regia dell’attrice Kasja Smutniak con Walls dedicato alla drammatica questioni dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia. Per i Drama, Miss Fallaci, nuova serie originale di Paramount+ per l’Italia prodotta da Minerva Pictures e Paramount Television International Studios, in associazione con RedString Pictures, che vede Miriam Leone come protagonista nei panni della giovane Oriana Fallaci; e ancora Fireworks di Susanna Nicchiarelli prodotta da Fandango e Rai Fiction. Tra i film Per amore di una donna di Guido Chiesa prodotto da Colorado Film Production e Vivo film con Rai Cinema.
 
Tra le opere internazionali, la serie A Prophet, co-produzione internazionale di  CPB Films e Media Musketeers Studios, Co-prodotta da UGC, Orange Studio, Entourage Series e Savon Noir, per OCS tratta dall’omonimo film di Jacques Audiard del 2009;  l’attesa serie The Count of Monte Cristo, diretta da Bille August e prodotta da Palomar, in collaborazione con DEMD Productions, Rai Fiction e France TV.  E ancora il nuovo atteso progetto di animazione del creatore di Paw Patrol Keith Chapman, PaddyPaws; e Savages! il nuovo lungometraggio in stop-motion del pluripremiato regista Claude Barras candidato all’Oscar nel 2017.  Per i film, Persona non grata di Antonin Svoboda, fondatore del collettivo austriaco Coop99 filmproduktion insieme ai colleghi registi e produttori Jessica Hausner e Barbara Albert; En vigília, opera prima di Vigília Collective, Clara Serrano Llorens e Gerard Simó Gimeno, prodotto da Ringo Media e ancora il terzo lungometraggio del portoghese André Gil Mata, Sob a chama da candeia/The Flame of a Candle.
 
Il MIA è oggi uno dei principali appuntamenti di mercato internazionali dedicati all’industria audiovisiva. Nato nel 2015 e cresciuto grazie alla consolidata joint venture tra ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia, gode del supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e del contributo di Creative Europe MEDIA. Riceve inoltre il sostegno del Ministero della Cultura, del Sponsor ufficiale della manifestazione è Unicredit. Il MIA 2023 ha ricevuto anche per questa edizione il patrocinio di Eurimages, il fondo del Consiglio d’Europa per la co-produzione, la distribuzione, esposizione e la digitalizzazione delle opere cinematografiche europee.
 
Anche per questa edizione è attiva la piattaforma MIA Digital che consentirà agli accreditati di accedere anche da remoto a tutte le sessioni (in diretta e a richiesta).
 

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Israele, pronta l’operazione invasione di terra sulla striscia di Gaza

Richiamati 300mila riservisti

Israele va verso l’operazione di terra nella Striscia di Gaza, già assediata con il blocco a cibo ed energia. Nella notte violente esplosioni in territorio palestinese e scontri a fuoco sul confine. Hamas minaccia di “giustiziare un ostaggio per ogni bombardamento israeliano su abitazioni civili a Gaza senza preavviso”.

Lo Stato ebraico richiama 300 mila riservisti. Il bilancio dei morti israeliani nell’attacco di Hamas è salito intanto a oltre 900. Una coppia di coniugi italo-israeliani risulta dispersa. In arrivo a Pratica di Mare i due aerei militari con a bordo circa 200 italiani di rientro da Israele.

Nella notte, l’esercito di Israele ha ingaggiato numerosi scontri a fuoco con i miliziani di Hamas lungo il confine della Striscia di Gaza.

Ieri sera colloquio tra Biden, Meloni, Macron, Scholz e Sunak: dai 5 leader “fermo sostegno a Israele e condanna di Hamas”. Usa e alleati affermano di riconoscere “le legittime aspirazioni del popolo palestinese” ma che “sosterranno” lo Stato ebraico “nei suoi sforzi per difendersi”. Gli Usa annunciano nuovi aiuti a Israele nei prossimi giorni, specificando che non invieranno soldati. Oggi informativa di Tajani in Parlamento. Il leader ceceno Kadyrov si dice al fianco dei palestinesi e pronto intervenire per ristabilire la pace. Abbas prepara una visita a Mosca. Putin riceve oggi il premier iracheno Sudani.

Hamas, pronti a una guerra lunga e allo scambio di prigionieri

Hamas è pronta a combattere una lunga guerra con Israele e utilizzerà le decine di ostaggi tenuti a Gaza per garantire il rilascio dei palestinesi detenuti in Israele e all’estero, ha detto un funzionario del gruppo militante citato dai media internazionali. Ali Barakeh, membro della leadership del gruppo in esilio a Beirut, ha affermato che Hamas ha un arsenale di razzi che durerà a lungo. “Ci siamo preparati bene per questa guerra e per affrontare tutti gli scenari, anche quello di una lunga guerra”, ha detto Barakeh aggiungendo che Hamas utilizzerà gli ostaggi per garantire il rilascio delle persone detenute nelle carceri israeliane e persino di alcuni palestinesi imprigionati negli Stati Uniti. Barakeh ha spiegato che solo un piccolo numero di alti comandanti all’interno di Gaza era a conoscenza dell’incursione di sabato in Israele e che anche i più stretti alleati del gruppo non erano stati informati in anticipo sui tempi. Ha negato le notizie secondo cui funzionari della sicurezza iraniani avrebbero contribuito a pianificare l’attacco. Tuttavia ha aggiunto che alleati come l’Iran e gli Hezbollah libanesi “si uniranno alla battaglia se Gaza sarà sottoposta ad una guerra di annientamento”. Barakeh ha detto che persino Hamas stessa è rimasta scioccata dalla portata della sua operazione, affermando che si aspettava che Israele prevenisse o limitasse l’attacco. “Siamo rimasti sorpresi da questo grande crollo. Stavamo progettando di ottenere qualche risultato e di prendere prigionieri per scambiarli. Questo esercito è una tigre di carta”.




Cynthialbalonga (calcio, serie D), Di Cairano: “Dobbiamo capire gli errori fatti con l’Ostiamare”

Genzano (Rm) – La Cynthialbalonga ha conosciuto la prima sconfitta stagionale. Dopo quattro (ottime) partite di campionato e il passaggio del turno in Coppa Italia, i ragazzi di mister Marco Mariotti hanno ceduto 2-1 al “Bruno Abbatini” di Genzano contro l’Ostiamare. “Sapevamo che si trattava di una gara importante, c’era voglia di affrontare un avversario come quello capitolino – spiega il centrocampista classe 2000 Davide Di Cairano – Di fronte, inoltre, c’erano alcuni ex come Cardella e Pompei con cui ho giocato, poi per la prima volta in stagione siamo andati in svantaggio e quello ci ha un po’ destabilizzato. La rete dello 0-2, arrivata alla mezzora, è arrivata su un corner che in realtà era una rimessa laterale, ma evidentemente non eravamo bene sul pezzo e ci siamo fatti sorprendere. Nel secondo tempo abbiamo provato a fare qualcosa in più accorciando le distanze con Sartor, ma nel complesso è stata una prestazione sotto tono. La gara è stata un po’ nervosa, loro hanno giocatori abituati a fare un certo tipo di campionato e di partite e noi dobbiamo crescere da quel punto di vista”. La Cynthialbalonga è rimasta comunque in vetta al girone G di serie D, affiancata proprio dall’Ostiamare: “Questo è un raggruppamento molto tosto e allo stesso modo bello. Non guardavamo la classifica prima di questa giornata e non la vediamo ora: adesso non ha significato. Dobbiamo imparare dagli errori commessi con l’Ostiamare e ripartire. Il nostro gruppo ha la capacità e la forza di mettersi la sconfitta alle spalle”. Di Cairano ha ricevuto l’onore (e l’onere) di portare la fascia di capitano in questa prima parte d’annata: “I veri capitani sono Cappai e Falasca, se non giocano loro la fascia è stata affidata a me per “anzianità” di militanza nel club, visto che sono tornato quest’anno dopo aver fatto due stagioni all’Albalonga e due alla Cynthialbalonga prima dell’esperienza a Viterbo. Ho visto un ambiente più vicino alla squadra, anche grazie al buon inizio di stagione che abbiamo fatto. Avere un seguito è importante per la squadra”. La chiusura di Di Cairano è sul prossimo impegno: “Giocheremo sul campo della Romana, l’ex Lupa Frascati. Un gruppo partito per fare bene e guidato inizialmente da mister Chiappara che tra l’altro mi aveva allenato, ma che è stato da poco esonerato. Al suo posto è arrivato un altro tecnico che conosco e che è molto preparato come D’Antoni che era alla Cynthialbalonga nella passata stagione. Ci mancherà mister Mariotti che è stato espulso e verrà squalificato, ma non sarà un grande problema perché lui prepara le partite alla grande e in panchina c’è comunque il suo vice Passerini che è molto bravo. Poi in campo sta a noi dare il massimo”.





Vis Casilina (calcio, Under 19), Bernardi: “Gruppo valido, possiamo toglierci delle soddisfazioni”

Roma – L’Under 19 provinciale della Vis Casilina è entrata nella settimana del debutto (come tutte le altre categorie del club capitolino). Sabato i ragazzi di mister Antonio Bernardi giocheranno la prima di campionato e il tecnico è curioso di vederli all’opera in un match ufficiale: “Siamo stati inseriti in un girone abbastanza complicato: ci sono squadre di valore come Atletico Lodigiani, Football Club Frascati e altre che hanno allestito delle buone rose. Noi, però, puntiamo sempre al massimo e quindi a cercare di guadagnare la categoria regionale”. Bernardi è contento dell’impatto con il gruppo: “Abbiamo iniziato molto presto con la preparazione, i ragazzi hanno lavorato tanto sia sulla parte fisica che su quella tattica. Su quest’ultimo aspetto dovremmo aver trovato una quadra dopo aver provato alcune soluzioni. Devo fare un plauso ai ragazzi perché si sono messi a disposizione con grande serietà e abnegazione”. L’allenatore descrive la conformazione del suo organico: “Qualche elemento arriva dalla Under 17 regionale che allenavo e qualcuno dalla “vecchia” Under 19. Purtroppo abbiamo dovuto mandare via diversi ragazzi, ma il nostro è un lavoro di prospettiva, in ottica biennale. Sono rimasti 24 elementi e inevitabilmente sabato dopo sabato qualcuno dovrà andare in tribuna. Ci sono solo due innesti nuovi, ma comunque ci sarà bisogno di un periodo di tempo per amalgamare questa squadra e in tal senso ci aiuteranno le partite ufficiali. L’organico mi sembra al completo in tutti i reparti, abbiamo diverse soluzioni”. La chiusura di Bernardi è sul rapporto con il tecnico della Prima categoria Roberto Papotto: “C’è molta collaborazione, con lui non ci sono problemi. D’altronde il principale obiettivo di un’Under 19 è quello di preparare questi ragazzi per la prima squadra, come da chiara filosofia societaria. Poi ovviamente se si lavora bene il riscontro del campo sarà una normale conseguenza”. 





United Volley Pomezia (serie B1/f), Oggioni soddisfatta: “Era importante vincere all’esordio”

Pomezia (Rm) – Prima vittoria per la serie B1 femminile dello United Volley Pomezia. Le ragazze di coach Gianluca Tarquini hanno esordito con un rotondo 3-0 interno (doppio 25-20 e 25-17 finale) contro le neopromosse del Montesport Firenze. Una gara che il capitano e palleggiatore classe 1994 Carlotta Oggioni analizza così: “Era la prima di campionato e dunque c’era tanta emozione, inoltre la condizione fisica non poteva essere al meglio. Sapevamo poco delle avversarie, ma comunque abbiamo fatto alcune cose bene e altre meno. Il primo set lo abbiamo iniziato meno bene, ma nei momenti importanti siamo riuscite ad incidere. Nel secondo siamo state sempre avanti, acquisendo anche un buon margine: poi c’è stato un po’ di rilassamento e l’avversario ha provato a darci filo da torcere con una buona difesa, anche se alla fine siamo riuscite a spuntarla. Anche il terzo lo abbiamo iniziato bene, in alcuni momenti c’è stato qualche black out, ma alla fine ci siamo imposte senza particolari angosce. Nel complesso sono soddisfatta della nostra prestazione, siamo state pratiche quando serviva. L’ambiente? C’era parecchio tifo grazie alla presenza di tante ragazze del settore giovanile con famiglie al seguito, bandiere e cori. E’ stato un piacere ritornare a vivere quelle belle sensazioni”. Da capitano la Oggioni fa l’analisi del nuovo gruppo dello United Volley Pomezia per la stagione 2023-24: “Non ci sono più elementi storici come Lanzi e Bigioni, con loro c’era un forte legame, ma sono arrivate delle ragazze giovani che sono molto inquadrate e volenterose e si sono inserite facilmente. La filosofia di squadra è sempre la stessa: la nostra forza è stata sempre quella della coesione del gruppo”. Anche con coach Tarquini il feeling è ormai consolidato: “Lo conosciamo bene, essendo subentrato a campionato in corso nella passata stagione. Con lui abbiamo sfiorato i play off e quest’anno siamo ripartiti lavorando tantissimo in preparazione”. Nel prossimo turno lo United Volley Pomezia sarà di scena ad Ancona: “Sarà un bel test: dalle dichiarazioni pre-campionato si tratta di una squadra che vuole competere per vincere. Inoltre sarà la prima trasferta, ma andiamo lì senza paura e cercando di dare il massimo”.