Dolcetto o scherzetto? Tra zucche e decorazioni spaventose arriva la notte di Halloween

Bambini, giovani e anche gli adulti si travestono in costumi spaventosi o fantasiosi, gironzolano per le strade e bussano alle porte delle case vicine…

La tradizione di Halloween in Italia è un fenomeno relativamente recente, ma sta guadagnando popolarità tra i giovani e le famiglie italiane.

Questa festa di origine celtica, che si celebra il 31 ottobre, ha radici antiche legate all’idea di onorare i morti e respingere gli spiriti maligni. Mentre l’origine di Halloween è irlandese, scozzese e britannica, l’adozione di questa tradizione in Italia è stata influenzata dalla cultura popolare americana e dalle serie televisive e i film che hanno reso Halloween famoso in tutto il mondo.

Uno degli elementi chiave di Halloween è la tradizione di intagliare le zucche, un’usanza che ha iniziato a diffondersi in Italia. Le zucche vengono svuotate e intagliate con volti spaventosi, trasformate in lanterne e posizionate fuori dalle case per creare un’atmosfera spettrale. Questa pratica è spesso accompagnata da feste a tema, dove i partecipanti si travestono da streghe, fantasmi, vampiri e altri personaggi dell’orrore.

Un altro elemento importante di Halloween è il dolcetto o scherzetto, una tradizione in cui i bambini bussano alle porte delle case chiedendo dolcetti. Se non vengono accontentati, possono giocare piccoli scherzi. Anche questa usanza sta diventando sempre più popolare in Italia, specialmente tra i più giovani.

Le decorazioni spaventose, come ragnatele finte, teschi, scheletri e fantasmi, adornano sempre di più le case e le vetrine dei negozi italiani durante il periodo di Halloween. Molti negozi offrono costumi e accessori a tema, contribuendo a diffondere la cultura di Halloween nel paese.

Un aspetto importante da considerare è che, mentre Halloween è sempre più apprezzato in Italia, le tradizioni locali di Ognissanti (1 novembre) e il Giorno dei Morti (2 novembre) sono profondamente radicate nella cultura italiana. Durante questi giorni, le persone visitano i cimiteri per onorare i propri defunti e adornano le tombe con fiori e lumini. Queste festività sono più sacre e riflessive rispetto alla spensieratezza di Halloween.

In breve, la tradizione di Halloween in Italia è in crescita, ma coesiste con le festività tradizionali di Ognissanti e il Giorno dei Morti. Questo dimostra la capacità della cultura italiana di abbracciare nuove influenze, pur mantenendo le sue radici e tradizioni secolari. Halloween offre una scusa divertente per i giovani italiani di festeggiare e divertirsi, ma è anche importante non dimenticare le festività più profonde e significative che fanno parte del patrimonio culturale italiano.

Dolcetto o Scherzetto: l’intrigante tradizione di Halloween

Il 31 ottobre, in molti paesi del mondo, compresi gli Stati Uniti, il Regno Unito e sempre più frequentemente in Italia, c’è una notte in cui i bambini, i giovani e anche gli adulti si travestono in costumi spaventosi o fantasiosi, gironzolano per le strade e bussano alle porte delle case vicine. La richiesta è sempre la stessa: “Dolcetto o scherzetto?” Questa tradizione, conosciuta come “Trick or Treat” in inglese, è un aspetto iconico delle celebrazioni di Halloween ed è ampiamente praticata da generazioni di festaioli.

L’origine di Dolcetto o Scherzetto

L’origine di “Dolcetto o Scherzetto” è un po’ oscura, ma risale a antiche radici celtiche e europee. Inizialmente, la notte di Halloween era considerata una sorta di “zona grigia” tra il mondo dei vivi e dei morti, quando gli spiriti avevano il permesso di vagare sulla Terra. Per tenere lontani gli spiriti malvagi, le persone si travestivano in creature spaventose e si nascondevano dietro maschere.

La tradizione di chiedere cibo o regali durante Halloween ha origine in una pratica chiamata “souling” (dall’inglese “soul,” che significa anima). Nell’Inghilterra medievale, i poveri andavano di casa in casa chiedendo “soul cakes” (dolci speciali), promettendo in cambio di pregare per le anime dei defunti dei donatori. Questo è un chiaro precursore dell’attuale “Dolcetto o Scherzetto.”

Come funziona Dolcetto o Scherzetto

La tradizione di “Dolcetto o Scherzetto” è semplice ma divertente. I partecipanti, di solito bambini o giovani, si travestono con costumi fantasiosi, spaventosi o comici e portano con sé una sacca o una calza per raccogliere i dolcetti. Si dirigono verso le case dei vicini o dei quartieri, bussano alla porta e recitano la famosa domanda: “Dolcetto o Scherzetto?”

Se il proprietario della casa è ben disposto, offre dolcetti o caramelle come dono. Tuttavia, se la richiesta di “Dolcetto o Scherzetto” non viene soddisfatta, i piccoli festeggiatori possono giocare uno scherzo di bassa intensità, come spaventare con un rumore improvviso o fare uno scherzo innocuo.

Il ruolo di Dolcetto o Scherzetto nelle celebrazioni di Halloween

“Dolcetto o Scherzetto” è uno degli aspetti più divertenti e riconoscibili delle celebrazioni di Halloween. Le strade si riempiono di bambini e giovani entusiasti, tutti in cerca di dolcetti e di un po’ di divertimento. Le case sono decorate con zucche intagliate, ragnatele finte, fantasmi e altre decorazioni spaventose per creare l’atmosfera perfetta per questa notte misteriosa.

Questa tradizione offre l’opportunità di stimolare la creatività nei costumi, incoraggiando l’immaginazione e il divertimento. È un momento in cui le comunità si riuniscono, i vicini si conoscono meglio e tutti possono condividere un sorriso, un sorriso spaventoso o un dolcetto.

Conclusione

La tradizione di “Dolcetto o Scherzetto” è un elemento cruciale delle celebrazioni di Halloween in molte parti del mondo, compresa l’Italia. Oltre a rievocare le radici antiche e celtiche di questa festa, offre un’occasione per la gioia e l’interazione tra le persone di tutte le età. Quindi, preparate i vostri costumi spaventosi o creativi, preparate i dolcetti e aspettate con impazienza la prossima notte di Halloween per divertirvi con “Dolcetto o Scherzetto!”




Atletico Lariano (calcio, Under 15 reg.), Cavaterra: “Bel successo a Paliano, ora pensiamo al Sora”

Lariano (Rm) – L’Under 15 regionale dell’Atletico Lariano è sempre a punteggio pieno. Nelle prime tre gare di campionato i ragazzi di mister Fabrizio Cavaterra non hanno sbagliato un colpo e anche nell’ultimo turno si sono imposti per 3-1 sul campo del Paliano fanalino di coda. “Come accaduto già nelle altre due partite, abbiamo giocato un bellissimo primo tempo, poi c’è stato forse un calo dovuto alla condizione imperfetta di qualche ragazzo – dice l’allenatore – I gol di Chiominto (di testa sugli sviluppi di un corner, ndr) e di Vendetta (su calcio di punizione, ndr) ci hanno permesso di andare sul doppio vantaggio, poi i padroni di casa hanno accorciato le distanze un po’ casualmente su una mischia, ma non ho mai avuto la sensazione che il risultato fosse in bilico. Nel finale del secondo tempo, comunque, Orsini ha siglato la definitiva rete del 3-1”. Cavaterra spiega che tipo di lavoro sta portando avanti col suo gruppo: “Al di là degli aspetti tecnico-tattici, ci stiamo concentrando su quello mentale. Ripeto sempre ai ragazzi che bisogna provare a conquistare i tre punti in ogni partita, d’altronde chi vuole vincere i campionati deve ragionare così”. L’allenatore fa anche un’analisi dei primi tre turni di campionato: “Non sono sorpreso dalla partenza dei nostri ragazzi perché hanno qualità e possono arrivare lontano. Ci sono stati alcuni risultati “strani” in queste prime giornate, tra cui molte vittorie di misura e questo è il segno di un girone equilibrato, anche se le avversarie le conosceremo strada facendo”. Non c’è molto tempo di riflettere per l’Atletico Lariano che tornerà in campo già domani nel match casalingo col Sora: “Hanno conquistato appena un punto nelle prime tre partite, ma bisogna rispettare tutte le avversarie. D’altronde perdere punti in certe gare sarebbe molto pesante. In seguito penseremo alla gara esterna con lo Sporting San Cesareo. Prossimamente tornerà anche un centrale difensivo di ottimo livello come Bastianelli che rientra da un brutto infortunio e che sicuramente ci potrà dare un bel contributo”.





Vis Casilina (calcio, Under 15), Graziani è felice: “La sfida con il Tor Sapienza ci dà convinzione”

Roma – Due esami superati per l’Under 15 provinciale della Vis Casilina. I ragazzi di mister Massimiliano Graziani, domenica scorsa, hanno ottenuto un prezioso 2-2 sul campo del Tor Sapienza: “Una prestazione molto incoraggiante – sottolinea l’allenatore – Abbiamo affrontato in campo esterno la squadra dominatrice dello scorso campionato Under 14 che tra l’altro è guidata dallo stesso allenatore e ottenne l’unica sconfitta proprio per mano della Vis Casilina. Siamo andati sotto al decimo minuto, ma poco più tardi abbiamo pareggiato con un guizzo di Sovrano. Il Tor Sapienza, dopo tre minuti, è tornato in vantaggio su calcio di rigore, ma un gran gol di Fiorentini ci ha rimesso in parità già prima dell’intervallo. Nella ripresa, è vero che c’è stata una bella parata del nostro Rovere, ma pure noi abbiamo avuto due o tre occasioni per vincere e la stessa cosa era accaduta anche nel match precedente con l’Accademy Certosa, subendo la rete del pareggio a due minuti dalla fine”. A questi pesanti pareggi, la squadra di mister Graziani ha aggiunto anche la vittoria netta della prima giornata sul campo del Palestrina: “Se riusciamo ad avere il gruppo al completo non siamo una squadra facile da battere – dice Graziani – Stiamo facendo molto bene a livello tattico, ma dobbiamo essere più incisivi in fase offensiva. Usciamo dalle ultime due partite con una bella convinzione. Siamo forse nel girone più difficile dell’intera categoria provinciale, ma credo che nei primi cinque posti possiamo arrivarci”. Adesso il campionato osserverà un week-end di sosta: “Non è il massimo fermarsi dopo tre settimane, ma non possiamo farci molto. Si tornerà in campo il 12 novembre con l’Atletico Le Palme, ma giocheremo un’amichevole in questo fine settimana e poi cercheremo di farci trovare pronti per il ritorno alle gare ufficiali. I ragazzi sono sempre presenti agli allenamenti e anche chi sta fuori segue le partite ed è partecipe alla vita di gruppo e questo è un aspetto molto importante”.





Football Club Frascati (Under 17), Di Vincenzo sicuro: “Questo gruppo può ambire al vertice”

Frascati (Rm) – Un successo di misura per tornare a correre. L’Under 17 provinciale del Football Club Frascati ha battuto il Valmontone per 1-0 grazie ad un gol di Della Valle ed è tornata nel “gruppone” delle squadre di vertice. “Abbiamo lavorato molto sull’approccio alla partita e devo dire che i ragazzi hanno risposto bene – dice mister Sergio Di Vincenzo – Nei primi minuti abbiamo chiuso nella sua metà campo il Valmontone, che è sicuramente una squadra di spessore, e poi a metà frazione è arrivato il gol del vantaggio. All’intervallo avremmo meritato di essere sopra di un paio di reti, ma purtroppo non siamo riusciti a concretizzare al meglio la nostra superiorità. Nel secondo tempo c’è stato un po’ di calo di concentrazione da parte nostra e gli avversari hanno preso fiducia, ma senza creare grandi occasioni. Alla fine, comunque, è arrivato un successo meritato che ci rilancia”. Sei punti nelle prime tre partite rappresentano un buon bottino: “C’è stato un incidente di percorso in una gara che probabilmente era alla nostra portata, ma nelle altre due giornate abbiamo incrociato due avversari forti e abbiamo comunque fatto bene. Ora c’è la sosta e poi incroceremo un’altra bella squadra come la Magnitudo. La pausa è positiva perché possiamo recuperare con più calma i due centrali difensivi infortunati Fondi e Baldi”. L’allenatore è contento di come sta lavorando il gruppo: “Questo è un organico nuovo composto da ragazzi splendidi, sempre disponibili. Anche coloro che giocano di meno si sentono parte del gruppo e questa è la cosa più bella per un allenatore. La società è sempre al nostro fianco e non ci fa mancare nulla, c’è piena collaborazione per qualsiasi esigenza. L’obiettivo è quello di fare bene: possiamo giocare per il vertice, ma poi a parlare sarà il campo”. Di Vincenzo è uno dei volti nuovi dello staff tecnico del Football Club Frascati: “Sono andato via da Rocca Priora, dove allenavo l’Under 16 regionale, per alcune vedute diverse con la vecchia società. Il contatto con il Football Club Frascati è nato per un’altra categoria, poi alcune esigenze societarie mi hanno portato a guidare questo gruppo e sono felice di aver ritrovato alcuni miei ex allievi. Qui ho trovato una società organizzata e vogliosa di fare bene, questo primo periodo è stato sicuramente positivo”. 





Volley Club Frascati (serie C masch.), Di Felice: “I play off? Obiettivo difficile, ma realistico”

Frascati (Rm) – La serie C maschile del Volley Club Frascati ha sfiorato la vittoria sul campo di Cerveteri. I ragazzi di coach Francesco Antonazzo hanno ceduto per 3-2 (25-21, 23-25, 26-24, 23-25, 15-12) al termine di una gara davvero tirata come conferma l’opposto classe 1999 Francesco Di Felice: “E’ stata una partita molto combattuta e personalmente mi è rimasto un po’ di amaro in bocca per tre errori che ho commesso nel tie-break, ma per il resto sono molto contento della prestazione della squadra. Ogni partita ci conosciamo meglio, giocare è importante per un gruppo dove ci sono tanti elementi nuovi. Cerveteri si è dimostrata una bella squadra con un paio di centrali tra i più forti del campionato, ma potevamo anche portare a casa la vittoria e questo significa che ce la possiamo giocare con le migliori squadre del girone, anche se è ancora presto per parlare di questo”. Dopo le prime due sconfitte, sono arrivate la vittoria con Fenice e ora l’ottima prestazione di Cerveteri: “Sabato ce la vedremo col Castro che ha due punti in più rispetto a noi, anche se ha incrociato avversari che non abbiamo incontrato e dunque è difficile fare confronti. Comunque giochiamo in casa e nel nostro palazzetto dobbiamo fare più punti possibili. Il nostro obiettivo? I play off in un girone tosto come questo sono sicuramente un traguardo complicato, ma realistico”. L’ex Punto Volley Genzano ha cambiato ruolo: “Facevo lo schiacciatore, ma per esigenze di squadra ora faccio l’opposto: non cambia molto, sono contento di come mi sono adattato”. Di Felice conclude parlando del suo approdo nel Volley Club Frascati: “Volevo fare un salto di qualità passando dalla D alla C. Coach Antonazzo lo avevo conosciuto in un Cqr di qualche anno fa e sono felice di poter lavorare con lui: è un allenatore che stimo e che mi sta facendo crescere, inoltre qui ho trovato un gruppo composto da ragazzi giovani che sono molto amici e poi c’è una società seria ed organizzata. Sono felice della mia scelta”.





Albano Laziale, scongiurata tragedia: cade grosso pezzo di cornicione da palazzo Savelli

Ieri ad Albano poco dopo le 15 sul Corso principale di via Appia Nuova in pieno centro storico è caduto da circa 15 metri di altezza dalla parete di Palazzo Savelli sede del comune un grosso pezzo di cornicione in muratura.

Una volta in terra si è spezzato in moltissimi pezzi

Sul posto sono subito intervenuti gli agenti della polizia locale e gli operai comunali che hanno transennato l’intera area che ora è stata predisposta a senso unico alternato dai vigili del fuoco di Marino, intervenuti sul posto.

I pompieri hanno chiamato anche l’autoscala da Roma per raggiungere il punto molto alto e mettere in sicurezza gli altri pezzi di cornicione in muratura che rischiava di cadere. In ausilio alla Polizia Locale anche la Protezione Civile Comunale.

Sul posto le operazioni di messa in sicurezza si sono protratte per tutta la serata e i pompieri hanno richiesto un intervento urgente di messa in sicurezza all’Ufficio Tecnico Comunale di Albano per evitare altri eventuali crolli su strada dal retro del palazzo comunale.




Lanuvio, automobilista investe ciclista: è grave

Un grave incidente stradale si è verificato nella tarda mattinata di ieri in pieno centro del borgo dei Castelli Romani.
Intorno alle 12 una Fiat Panda, guidata da un pensionato, 70 annidel posto, mentre svoltava a sinistra in direzione via Teresa Dionigi, su viale Giovanni XXIII, si è scontrata con un ciclista, che scendeva in direzione opposta. Da Genzano verso Lanuvio, poco prima della piazza centrale lanuvina. Sul posto è intervenuta subito la pattuglia della Polizia Locale di servizio nei pressi per i rilievi dell’incidente e chiudere la strada. Nel frattempo un’autombulanza del del 118 ha trasportato il ciclista, 48 anni di Ostia, al campo sportivo di Lanuvio, dove è atterrato un elisoccorso. Le condizioni dell’uomo sono apparse subito gravi. Il mezzo aereo di pronto intervento del 118 decollato da Latina  ha trasportato il ciclista, che era su una bicicletta tipo da corsa, all’ospedale San Camillo di Roma in prognosi riservata, politraumatizzato, in codice rosso. I mezzi sono stati posti sequestrati dagli agenti della Polizia Locale di Lanuvio diretti dal comandante Sergio Ierace presso il deposito giudiziario di Genzano intervenuto con un carro attrezzi sul posto per la rimozione. Si attendono gli esiti e dei referti medici che arriveranno dal San Camillo. Sotto shock il conducente della macchina che ha travolto il ciclista. L’uomo non è rimasto ferito. Sulla parte anteriore e sul vetro del parabrezza anteriore della vecchia Fiat Panda sono molto visibili i segni del violento urto del ciclista.

la foto è di archivio




Storia politica di Rocca Priora: un viaggio attraverso i secoli

Rocca Priora, un pittoresco comune situato nelle colline dei Castelli Romani nella regione del Lazio, è noto non solo per la sua bellezza naturale ma anche per una storia politica intrigante che risale a secoli fa.

Ecco un breve excursus con le tappe significative della storia politica di Rocca Priora, dalle origini antiche ai giorni nostri.

Le origini e il medioevo: poteri signorili e lotte nobiliari

Le prime testimonianze di insediamenti umani nella zona risalgono all’epoca romana, ma la storia politica di Rocca Priora inizia a emergere nel Medioevo. La città fu coinvolta in conflitti tra le potenti famiglie nobiliari dell’epoca, tra cui i Colonna e i Savelli. Questi feudatari esercitavano il loro controllo sulla città e sulle terre circostanti, portando a dispute e lotte per il potere.

Il Castello Savelli: un simbolo di potere e dominio

Uno dei punti focali della storia politica di Rocca Priora è il Castello Savelli, un’imponente fortezza situata in cima alla collina. I Savelli, una delle famiglie nobiliari più influenti dell’epoca, ebbero il controllo su Rocca Priora per diversi secoli. Il castello non solo rappresentava il potere della famiglia Savelli, ma fungeva anche da fortezza difensiva contro possibili minacce esterne.

L’epoca moderna: Il controllo pontificio e le trasformazioni politiche

Nel corso del XVI secolo, Rocca Priora passò sotto il controllo diretto della Chiesa. Durante questo periodo, il comune sperimentò una serie di trasformazioni politiche. La Chiesa esercitava il suo dominio attraverso i Cardinali Legati, che spesso alternavano momenti di stabilità con periodi di instabilità politica.

Il Risorgimento italiano e l’unificazione

Nel corso del XIX secolo, con l’avvicinarsi del Risorgimento italiano, Rocca Priora si trovò coinvolta nell’aspirazione nazionale all’unificazione. Questo periodo di cambiamenti politici portò alla fine del dominio pontificio e all’annessione di Rocca Priora al Regno d’Italia nel 1870.

Il periodo contemporaneo: Rocca Priora oggi

Oggi, Rocca Priora è un comune italiano che fa parte della città metropolitana di Roma Capitale. Ha attraversato una serie di trasformazioni politiche nel corso dei secoli ed è diventata una destinazione turistica apprezzata per la sua bellezza paesaggistica, la storia medievale e l’atmosfera tranquilla.

La storia politica di Rocca Priora è un riflesso delle lotte di potere, delle rivalità nobiliari e delle trasformazioni politiche che hanno plasmato la regione nel corso dei secoli. Oggi, la città continua a onorare la sua eredità storica, mentre offre ai visitatori un’opportunità unica per esplorare le sue radici politiche mentre godono delle sue bellezze paesaggistiche e architettoniche.




Quattro nuovi “Top Gun” per l’Aeronautica Militare italiana

Consegnati i brevetti di pilota a 4 frequentatori della Royal Saudi Air Force (RSAF) che, dopo un percorso di formazione, hanno concluso il corso di pilotaggio presso le Scuole di Volo dell’Aeronautica Militare del 72° Stormo di Frosinone e del Centro Addestramento Equipaggi MultiCrew di Pratica di Mare. Oltre i brevettati, alla cerimonia hanno preso parte anche 5 Ingegneri della RSAF che hanno terminato l’iter formativo presso l’Accademia Aeronauti di Pozzuoli.Lunedi 30 Ottobre, presso il 72° Stormo di Frosinone, sono stati
 
Alla cerimonia di oggi al 72esimo Stormo di Frosinone organizzata dal Comando Scuole dell’A.M./3^Regione Aerea di Bari (che ha alle dipendenze i tre reparti di volo), hanno preso parte il Comandante delle Scuole A.M./3^R.A., Generale di Squadra Aerea, Silvano FRIGERIO, il Comandante dell’Accademia Aeronautica della Royal Saudi Air Force (RSAF), Maj. Gen. HAZIM BIN GHESHIYAN, la Vicepresidente della Provincia di Frosinone Valentina Cambone e il Sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, I piloti neo brevettati hanno orgogliosamente indossato, davanti agli occhi dei loro familiari e amici, gli ambiti simboli che testimoniano l’importante traguardo raggiunto.
 
La cerimonia di consegna dei Brevetti porta con sé un intenso ed importante significato sottolineato anche dalle parole rivolte ai ragazzi dal Comandante del 72° Stormo, il Colonnello Alessandro FIORINI: “Servire il vostro paese è una grande responsabilità, come lo è stato per noi dal momento in cui avete iniziato il vostro addestramento in Italia. Vi abbiamo fornito la miglior conoscenza e competenza che potevamo, non solo nelle abilità professionali, ma anche in merito al benessere, al morale e l’attitudine”. Lo stesso Comandante ha anche ringraziato le autorità intervenute che con la loro presenza hanno confermato la vicinanza delle Istituzioni e delle comunità locali allo Stormo ed al suo personale.
 
Anche il Generale Silvano FRIGERIO si è complimentato con i neo brevettati e nel suo discorso ha sottolineato che: “I rapporti con la Royal Saudi Air Force sono iniziati molto tempo fa, quando nel 1933 abbiamo formato in Italia il primo pilota Saudita. Oggi la nostra cooperazione si basa su un eredità di amicizia, per creare nuove generazioni di piloti e ingegneri che possano contribuire a rafforzare questa collaborazione e promuovere la pace”
 
In accordo al Technical Agreement, siglato tra l’Aeronautica Militare e la RSAF ROYAL SAUDI AIR FORCE, nel 2022 gli allievi piloti sauditi, hanno iniziato l’iter per il conseguimento del brevetto di pilota militare “linea elicotteri” (M.P.L.H.T. – Military Pilot Licence Helicopter Track) presso il 72° Stormo e nel 2021 presso il CAE Multi Crew per il conseguimento del brevetto di pilota militare “linea convenzionale” (MPL MP-ME – Military Pilot Licence Multi Pilot-Multi Engine).
 
I giovani piloti della Royal Saudi Air Force, hanno svolto un lungo periodo di formazione in Italia, presso il Centro di Formazione Aviation English di Loreto, successivamente presso il 70° Stormo di Latina per il Brevetto di Pilota di Aeroplano (BPA) e la fase II – Primary Pilot Training (finalizzata alla individuazione delle linee su cui saranno impiegati – fighters, pilotaggio remoto RPA, elicotteri, trasporto) presso il 61° Stormo. Dopo la fase II, i piloti “fit for support” e quindi idonei per le linee elicotteri o trasporto, vengono indirizzati rispettivamente presso il 72° Stormo di Frosinone dove si svolge la fase 3A e 3B, rispettivamente sugli elicotteri TH500B e UH-139; oppure presso il CAE MC di Pratica di Mare dove si effettua la Fase III Trasporti sia con il velivolo P180 Avanti, sia con il simulatore di volo statico AL-SIM, seguendo i principi di CRM (Crew Resource Management), del TEM (Threat and Error Management) e quelli di Leadership applicata al volo, anche attraverso lo svolgimento di corsi MCC (Multi Crew Cooperation/Coordination).  
 
Il 72° Stormo di Frosinone, dipende dal Comando delle Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea, unica scuola nel settore dell’ala rotante in Italia, è il Reparto che forma i piloti di elicottero dell’Aeronautica Militare, delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato, nonché frequentatori stranieri. La sinergia interforze ed interagenzia, sviluppata nel campo dell’addestramento presso la Scuola elicotteri di Frosinone, si inserisce nell’ottica di continuo miglioramento della formazione e contestuale ottimizzazione delle risorse.
 
Il C.A.E. Multi Crew, dipendente dal Comando Scuole dell’A.M./3^ Regione Aerea con sede a Bari, provvede all’addestramento avanzato degli allievi Piloti dell’Aeronautica Militare destinati alle linee di supporto, dove assolveranno delicate missioni tra cui il trasporto sanitario d’urgenza, l’evacuazione medica, il trasporto personale, il trasporto umanitario, il rifornimento in volo e il pattugliamento marittimo. Inoltre la Scuola addestra piloti delle altre Forze Armate o Corpi Armati dello Stato secondo i più moderni dettami internazionali del concetto “Multi Crew” per i velivoli ad ala fissa.
 
L’Accademia Aeronautica dipende dal Comando delle Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea. E’ un Istituto militare di studi superiori a carattere universitario che ha il compito di provvedere al reclutamento e alla formazione dei giovani che aspirano a diventare Ufficiali dell’Aeronautica Militare. Frequentando i Corsi Regolari dell’Accademia si può diventare Sottotenenti in Servizio Permanente Effettivo dell’Arma Aeronautica, nel Ruolo Naviganti normale (piloti) e nel Ruolo Normale delle Armi, del Genio Aeronautico, del Corpo di Commissariato Aeronautico e del Corpo Sanitario Aeronautico. Presso l’Istituto vengono inoltre svolti i Corsi per gli Allievi Ufficiali (Piloti e Navigatori di Complemento e Ferma Prefissata) e i Sottotenenti a nomina diretta (sia del Ruolo Normale che del Ruolo Speciale); infine, nel Piano degli Studi dell’Accademia, sono previsti Corsi a connotazione specialistica aeronautica, a favore di personale straniero e di altre Forze Armate.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Primo Graduato Francesco MINOTTI
 
 
 
72° STORMO
 
 
 
Compagnia Protezione delle Forze
 
 
 
Addetto al Nucleo Piani e Operazioni, Addestramento e Standardizzazione
 
 
 
Gruppo Istruzione Professionale
 
 
 
Addetto alla Segreteria
 
Addetto all’Ufficiale alla Pubblica Informazione e Comunicazione
 
 
 
 
Piazzale Francesco Baracca, 3
 
 
 
03100 Frosinone
 
 
 
( Tel. 661-2412  –  0775262412
 
 
 
( +39 3930495291
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Federico Fellini, 30 anni fa moriva il genio del cinema

Erano le 12 di un assolata domenica di fine ottobre del 1993. Al policlinico Umberto Primo di Roma, appena 24 ore dopo il 50mo anniversario di matrimonio con Giulietta Masina, se ne andava il Grande Riminese, Federico Fellini.

Da allora l’ombra del suo genio si è distesa sul cinema e la cultura internazionale, si sono scritte ancora migliaia di pagine sulla sua opera, la sua vita, il suo mondo interiore.



Memorabile e in qualche modo esaustivo il monumentale “Fellini 23 1/2 ” di Aldo Tassone edito dalla Cineteca di Bologna in occasione del centenario della nascita (20 gennaio 1920), da leggere insieme al celeberrimo “Libro dei sogni” curato da Gian Luca Farinelli, Sergio Toffetti e Felice Laudadio per Electa nel 2019. Oggi è quasi impossibile fare i conti con l’immaginario del XX secolo senza ritrovare, volta a volta, gli echi de “La strada” o de “La dolce vita”, di “Fellini 8 e ½” o di “Amarcord”, fino al disperato e trasognato “La voce della luna” che nella memoria appare davvero come il suo testamento espressivo nel 1990.

Quanto abbia inciso sul nostro modo di vedere, sul rapporto tra conscio e inconscio figurato, sulla fotografia del mutamento del tempo, è facile riscontrare nei tributi – diretti e indiretti – che altri maestri gli hanno reso negli anni.
Federico Fellini appartiene a quella generazione che si fa strada nel mondo sulla scia di un nuovo cinema italiano letteralmente creato da Roberto Rossellini e Vittorio De Sica all’indomani della seconda guerra mondiale. In uno straordinario fiorire di talenti, il suo si accompagna a quello di Luchino Visconti e Michelangelo Antonioni.

Oggi si può però dire che la grandezza di Fellini sta nel suo essere genio quando gli altri sono soprattutto artisti. Sono questi i valori non soltanto artistici che marcano oggi un vuoto incolmabile, trent’anni dopo. Perché la sua lezione può essere compresa, assorbita, rievocata mille volte, ma non può essere riprodotta fino alla nascita di un nuovo Fellini, certamente diverso dall’originale, ma altrettanto potente e unico. L’opera del Grande Riminese possiamo contemplare e applaudire, ma sapendo che la sua immortalità è ormai garantita solo dal filtro della memoria collettiva. 




Accoglienza migranti, arrestate moglie e suocera del parlamentare Aboubakar Soumahoro

La moglie Liliane Murekatete e la suocera Marie Therede Mukamatsindo del parlamentare Aboubakar Soumahoro sono agli arresti domiciliari.

È quanto disposto dal gip di Latina nell’ambito della gestione di cooperative che si occupavano dell’accoglienza di migranti e di minori non accompagnati nella provincia di Latina. Le misure sono state effettuate dalla Guardia di Finanza. 

Oltre alle due donne, i militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione ad una terza misura cautelare, l’obbligo di dimora, per un figlio della suocera del deputato.

Le misure riguardano, quindi, appartenenti al consiglio di amministrazione della cooperativa sociale integrata “Karibu”. Nei loro confronti le accuse sono, a vario titolo, di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio.

La Gdf, coordinata dalla procura di Latina, ha effettuato inoltre un sequestro preventivo a fini di confisca, anche per equivalente, del profitto del reato nei confronti degli indagati. “Le cooperative Karibu e Consorzio agenzia per l’inclusione e i diritti italia (in sigla Consorzio a.i,d. italia), nonché la Jambo Africa (per il tramite della Karibu) hanno percepito ingenti fondi pubblici da diversi Enti (Prefettura, Regione, Enti locali etc.) destinati a specifici progetti o piani di assistenza riguardanti i richiedenti asilo e i minori non accompagnati, fornendo tuttavia un servizio inadeguato e comunque difforme rispetto a quello pattuito”, spiega una nota della Gdf.

Sovrannumero di ospiti, alloggi fatiscenti con arredamento inadeguato, condizioni igieniche carenti e riscaldamento assente: è quanto contesta la Procura Latina agli indagati. Nelle strutture riscontrato carenze nell’erogazione dell’acqua calda, nella conservazione delle carni e scarsa qualità del cibo.

“Prendo atto della misura applicata a mia moglie Liliane, null’altro ho da aggiungere o commentare, se non che continuo a confidare nella giustizia – ha detto il deputato Soumahoro -. Ribadisco, come è agli atti, la mia totale estraneità a tutto e chiedo nuovamente di rispettare la privacy di mio figlio”.

L’ordinanza del gip:’Nella cooperativa Karibu un collaudato sistema fraudolento’

“Un collaudato sistema fraudolento fondato sull’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente e oggettivamente inesistenti e altri costi inesistenti, adoperati dalla Karibu nelle dichiarazioni dal 2015 al 2019, non solo con la specifica finalità evasiva ma, altresì, per giustificare, in sede di rendicontazione, la richiesta di finanziamenti alla Direzione Centrale del “sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati”. E’ quanto si legge nella ordinanza del gip di Latina con cui ha disposto gli arresti domiciliari per la moglie e la suocera del parlamentare Aboubakar Soumahoro nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta della Guardia di Finanza sulla gestione di alcune cooperative che si occupano di migranti nella provincia di Latina. Per il giudice le “condotte risultano volontarie e consapevolmente mirate ad un risparmio di spesa (e successiva distrazione) dei fondi pubblici percepiti. Il dato oggettivo e contabile, non superabile, è che buona parte del denaro ricevuto non è stato adoperato per le finalità preposte, questo alla luce delle documentate distrazioni (di cui in seguito) ma, anche e soprattutto, per la carenza dei servizi offerti”.

“Una struttura delinquenziale organizzata a livello familiare che negli anni (almeno dal 2017 in poi) non ha fatto nient’altro rispetto all’attività criminale oggetto delle imputazioni”. E’ quanto si legge nella ordinanza del gip di Latina con cui ha disposto gli arresti domiciliari per la moglie e la suocera del parlamentare Aboubakar Soumahoro nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta sulla gestione di alcune cooperative che si occupano di migranti nella provincia di Latina.

L’indagine: sequestrati quasi 2 milioni di euro, aperto anche un ristorante all’estero

E’ di circa due milioni di euro (1.942.684,18) il denaro sequestrato dalla Guardia di Finanza nell’ambito di uno dei filoni di indagine relativo alla gestione di alcune cooperative che si occupavano della gestione dei migranti nella provincia di Latina e che ha portato all’arresto della moglie e della suocera del del parlamentare Aboubakar Soumahoro. Parte del denaro ottenuto dalle coop è stato trasferito all’estero. Una cifra che si avvina al mezzo milione di euro (472.909) tra il 2017 e il 2022. Nelle carte dell’indagine si afferma che l’utilizzo di carte di credito e prepagate, intestate alla Karibu” venivano “adoperate per finalità private (ristoranti, gioiellerie, centri estetici, abbigliamento, negozi di cosmetica) per importi come 93.976 euro nel 2017, 208.394 nel 2018, 49.946 euro nel 2019; 13.803 euro nel 2020; 2.177 nel 2021”. Nell’ordinanza del gip di Latina emerge, inoltre, uno degli indagati “avendo la disponibilità delle credenziali di accesso al conto corrente principale della Karibu e della Jambo, ha potuto disporre, a suo piacimento, delle risorse pubbliche erogate per la gestione dei migranti, trasferendo ingenti risorse di denaro pubblico a favore di se stesso oltreché verso l’estero ed in particolare in Rwanda dove lo stesso ha avviato prima l’apertura di un Supermercato e, successivamente, di un ristorante sotto l’insegna “Gusto Italiano””.