Bob Dylan, dopo 8 anni un nuovo album con 10 inediti

Bob Dylan torna con un nuovo album di inediti, otto anni dopo l’ultimo lavoro. Il 19 giugno esce Rough and Rowdy Ways (Columbia Records), composto da 10 tracce, che verrà pubblicato in formato doppio CD, doppio vinile e digitale. Disponibile intanto il nuovo brano False Prophet.

L’annuncio arriva dopo la recente uscita di altri due brani che saranno contenuti nel disco:

I Contain Multitudes, canzone di apertura dell’album, e Murder Most Foul, un brano epico della durata di quasi 17 minuti, che, nel formato doppio CD, sarà presente come unica traccia di uno dei 2 CD.
“Rough And Rowdy Ways” è il primo album di inediti di Bob Dylan da quando, unico cantautore, ha ricevuto il Nobel per la Letteratura nel 2016, per “aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana”.
 Bob Dylan ha venduto oltre 125 milioni di dischi in tutto il mondo e Rough And Rowdy Ways è il 39/o album in studio dell’artista.




Vendere all’estero con l’e-commerce: vale la pena?

Quello dell’e-commerce è un mondo in continua evoluzione e crescita, soprattutto negli ultimi anni. Nel 2019 il valore degli acquisti online in Italia ha raggiunto i 31,6 miliardi di euro, +15% rispetto al 2018. In valore assoluto, l’incremento è il più alto mai registrato (+4,1 miliardi di €). Uno scenario che dimostra come anche in Italia l’e-commerce sia ormai diventato un fenomeno di assoluta rilevanza, che svolge un ruolo decisivo nella creazione e nella promozione di modelli di interazione con consumatori fortemente innovativi, che non restano confinati all’online ma si estendono a tutto il retail.

Infatti, l’e-commerce è responsabile per il 65% della crescita complessiva (online + offline) del retail: gli acquisti online crescono del 15%, mentre i consumi complessivi sono sostanzialmente stabili (+1,5%). Anche nel 2019 sono stati i prodotti a trainare la crescita. Con 281 milioni di ordini e una spesa media di 66€ circa, i prodotti hanno raggiunto un valore di 18,1 miliardi di euro, con un incremento del 21%. Sia i comparti storici (Informatica ed elettronica e Abbigliamento), sia quelli emergenti (Arredamento & home living, Food&Grocery e Beauty) hanno ottenuto risultati positivi.

Con un +19% e un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro, il settore Informatica ed elettronica si conferma quello più rilevante, seguito dall’abbigliamento (+16%, 3,3 miliardi di euro). Invece, food&grocery e arredamento & home living sono i comparti che crescono più velocemente (+42% e +30% rispettivamente).

I vantaggi dell’e-commerce sono dunque tanti. Innanzitutto su un e-commerce si possono effettuare ordini di ogni tipo, anche in dropshipping. Con l’e-commerce si può, ad esempio, vendere un prodotto senza averlo in magazzino. Trova i migliori prodotti in dropshipping per capire il funzionamento di questo sistema di vendita.

La vendita all’estero

Uno dei migliori vantaggi nel possedere un e-commerce è quello di raggiungere un numero illimitato di potenziali utenti. Si può, ad esempio, vendere in Europa grazie all’e-commerce, ma anche nel resto del mondo. Con un e-store ogni tuo potenziale cliente può raggiungere da tutto il mondo il tuo sito web ed acquistare in comodità ogni articolo, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.

Se poi sappiamo in anticipo che il nostro prodotto o servizio potrebbe avere una certa presa, magari in particolari nazioni estere, l’e-commerce può sostituire l’investimento gravoso dell’apertura di un punto vendita in quell’area. Le risorse, in questo caso, saranno quelle dedicate, almeno inizialmente, a rendere visibile il mio negozio online.

Non è detto che vendere in tutto il mondo possa incrementare i guadagni, le metriche da analizzare per attivare una campagna di advertising e farsi conoscere sono molto più complesse, ma se sfruttate bene permettono ampi margini di guadagno. Per esempio in UK più del 20% delle vendite avvengono online, ma la competizione per farsi trovare è elevata. Va quindi studiato una strategia di marketing che pianifichi gli obiettivi e tenga conto dei costi per curare il contatto nel tempo, anche se non dovesse acquistare con una prima campagna. Importante è capire come porsi con il target personas.




Nemi, positivi covid a villa delle Querce e tra i residenti: il Comune “da i numeri”. Ecco come stanno le cose

NEMI (RM) – Sono sette i pazienti positivi al Covid-19, tutti asintomatici, in isolamento nel reparto lungodegenza, predisposto per gli affetti da coronavirus, di villa delle Querce a Nemi.

Di questi 7 pazienti uno si è negativizzato, come risultato oggi dopo il tampone fatto ieri presso la struttura sanitaria mentre un altro ricoverato è malato terminale oncologico che però non presenta nessun tipo di problema respiratorio dovuto dal coronavirus.

I numeri comunicati dal Comune di Nemi

Sono dunque 6 i pazienti che attendono di essere trasferiti presso altre strutture e non 20 come erroneamente riportato su un comunicato stampa del 7 maggio pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Nemi.

Il comunicato diffuso sul sito istituzionale del Comune di Nemi datato 7 maggio 2020

Il direttore sanitario di villa delle Querce: “La ASL Rm6 conosce perfettamente i dati”

“Ogni mattina mandiamo i dati alla ASL Rm6 che conosce perfettamente il numero di pazienti positivi”. Ha detto il dottor Roberto Ferappi direttore sanitario di villa delle Querce. “E ieri 7 maggio – ha detto ancora Ferappi – i positivi risultavano ancora 8 perché eravamo in attesa dell’esito del tampone relativo il paziente che si è negativizzato”

Dati contrastanti anche per i residenti positivi al Covid-19

Ma i dati contrastano anche per quanto riguarda il numero di positivi residenti a Nemi che, sempre nel comunicato stampa di ieri del Comune, viene indicato in due soggetti mentre sul sito della Regione Lazio ne sono indicati 5.

A questo punto gli amministratori del Comune forse dovrebbero rivedere qualcosa riguardo la comunicazione istituzionale specialmente in questo periodo storico in cui dare informazioni corrette risulta ancor di più basilare.   




Nemi, nuovi tamponi per le due persone in quarantena. A villa delle Querce 20 pazienti attendono il trasferimento

NEMI (RM) – Un nuovo tampone sarà effettuato nei prossimi giorni alle due persone risultate positive al Covid-19 che attualmente si trovano in isolamento domiciliare a Nemi. Un nuovo test che qualora dovesse risultare negativo certificherà l’uscita dal periodo di quarantena.

Sono invece 20 i contagiati da coronavirus che si trovano in isolamento presso la clinica di Villa delle Querce in attesa di essere trasferiti. Si tratta di soggetti risultati asintomatici e attualmente in buone condizioni di salute. Una situazione, quella della RSA di Nemi che continua ad essere costantemente monitorata dalla ASL Rm6.

Su segnalazione di un lettore Cristiano Baldolini abbiamo contattato in questo momento (Ore 19:45 dell’8/5/2020) la direzione sanitaria di Villa delle Querce e a breve ci relazionerà con notizie aggiornate alla data odierna. Abbiamo preso atto che NONOSTANTE il COMUNE DI NEMI abbia un Ufficio Stampa e sia considerato una Fonte ufficiale (come tutte le amministrazioni Pubbliche) in questa occasione SI E’ RILEVATO INATTENDIBILE. SEGUIRA’ ARTICOLO DETTAGLIATO.

IL COMUNICATO STAMPA DIFFUSO DAL COMUNE DI NEMI IN DATA 7/5/2020 SUL SITO UFFICIALE DELL’ENTE PUBBLICO



Castel Gandolfo, lago: dopo gli assembramenti dei giorni scorsi ecco le nuove disposizioni

CASTEL GANDOLFO (RM) – Il sindaco di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi, ha firmato l’ordinanza per regolamentare l’accesso a tutto l’arenile del lago Albano di Castel Gandolfo, fino all’apertura della stagione balneare dopo che nei giorni scorsi si sono verificati assembramenti, anche in presenza di persone senza i dispositivi di protezione sull’arenile del bacino.

Ecco le attività che si possono fare al lago, realizzate insieme al Comandante Mauro Masnaghetti del Corpo di Polizia Locale Albano e Castel Gandolfo.

Posso andare al lago Albano di Castel Gandolfo?

Sì se raggiungo il lago per fare attività motoria e fisica muovendomi da un comune della provincia di Roma.

Posso passeggiare, correre, andare in bici o fare altra attività fisica?

Sì, ma solo IN FORMA INDIVIDUALE. Minori o persone non autosufficienti possono avere un accompagnatore. Rispetta la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.

Posso fare attività sportiva nel lago o sull’arenile?

Sì, nei GIORNI FERIALI si può fare solo attività sportiva individuale nel lago e l’attività motoria sull’arenile, dove si può sostare solo per motivi funzionali allo svolgimento delle attività consentite.

NO, SABATO e DOMENICA NON è possibile accedere alla spiaggia, sia pubblica sia data in concessione ai privati.

Posso accedere agli stabilimenti?

La stagione balneare non è iniziata e l’attività balneare NON rientra in quelle autorizzate dal DPCM 26 aprile. Possono accedere SOLO NEI GIORNI FERIALI i titolari delle concessioni balneari o loro incaricati per lavori di manutenzione.

Posso prendere il sole al lago?

NO, non è possibile fermarsi sulle aree libere o in concessione per prendere il sole.

Posso andare a pesca?

SOLO NEI GIORNI FERIALI è ammessa la pesca, sia da terra che con natante.Nel weekend è vietato accedere agli arenili.

Posso fare sport di squadra?

Allenamenti e sport di squadra, a terra o in acqua, non si possono svolgere, poiché non permettono di rispettare le distanze interpersonali di sicurezza.

Quando devo indossare la mascherina?

Quando faccio attività sportiva possono non indossarla, devo usarla all’aperto quando parlo con altre persone mantenendo comunque la distanza di sicurezza di almeno un metro.




Bracciano, l’Amministrazione Tondinelli sostiene gli imprenditori: “Abbiamo teso la mano alle realtà più piccole”

Precursori nel dare un aiuto agli imprenditori e commercianti in difficoltà. L’Amministrazione Tondinelli non si ferma un attimo e continua a progettare il rilancio di Bracciano. Ora si è concretizzata la boccata d’ossigeno per chi ha attività in proprio e va sostenuto in questa fase.

“Dopo aver annunciato un contributo straordinario per i piccoli e medi imprenditori – dice l’Assessore al Bilancio Luca Testini – abbiamo provveduto a pubblicare l’avviso pubblico con i requisiti per la concessione del contributo. Ricordiamo che la somma stanziata è di 200 mila euro e che l’Amministrazione comunale, con questa manovra economica ha voluto dare un segnale di sostegno ha chi ha chiuso la propria attività a causa dell’emergenza coronavirus e per questo ha dovuto far fronte a delle inevitabili perdite economiche”.
Il Sindaco Armando Tondinelli ha voluto spiegare con precisione l’orientamento dell’avviso pubblico per cui si dice soddisfatto: “Siamo consapevoli – dice il primo cittadino – che se non avessimo dovuto far fronte ai debiti ereditati dal passato, parliamo di oltre 10 milioni di euro, avremmo potuto stanziare una somma ben più alta in questo momento di grande necessità per chi non ha un lavoro fisso o retribuito dallo Stato. Sappiamo al contempo, però, che i cittadini hanno capito e apprezzato il nostro sforzo e sono ancora più consapevoli degli errori che sono stati fatti dalle giunte precedenti e dello stato disastroso delle casse comunali che abbiamo trovato e che stiamo ripianando completamente. Abbiamo deciso di favorire le imprese più piccole. – Prosegue il Sindaco Tondinelli – e lo abbiamo fatto per dare una possibilità a chi ne ha davvero poche o addirittura nessun supporto. Favorire chi non ha facile accesso ai crediti bancari, chi ha le spalle meno larghe, chi ha dovuto subire e sentire più la crisi non significa però non avere una grande considerazione e apprensione anche per le realtà più grandi che rappresentano la spina dorsale dell’economia e per cui fortunatamente ci sono più opportunità e misure economiche di cui usufruire in questo momento di emergenza. Semplicemente, avendo questa somma a disposizione abbiamo dovuto necessariamente scegliere e non ce la siamo sentita di abbandonare completamente le realtà più piccole. È importante che si sappia però, che stiamo pensando a tutti e che le nostre misure non si fermano qui. Stiamo ridisegnando Bracciano con nuovi principi e valori: non esistono gli amici degli amici ma soltanto i braccianesi”.




Milano, assembramenti: il sindaco Sala su tutte le furie

La zona dei Navigli, a Milano, è tornata a riempirsi ieri, ad appena quattro giorni dall’allentamento del lockdown: tanti i ragazzi a passeggio, molti dei quali senza mascherina. Ed è subito scoppiata la polemica sui social per le foto e alcuni video postati che testimoniano l’affollamento di una delle zone più famose della movida milanese. “Tra due settimane tutti di nuovo a casa o in ospedale! Incoscienti!” scrive Megamax su Twitter. Un altro utente, Matteo T., si rivolge direttamente al sindaco Giuseppe Sala: “Ma un po’ di controlli sui Navigli vogliamo farli? Con la scusa del takeaway tutti i bar a fare cocktail e vendere birra… e pieno di gente senza mascherine. Il famoso primo weekend di marzo non vi ha insegnato niente?”.

Anche su Facebook non sono mancate le lamentele, con commenti duri postati ad esempio sotto un video nel gruppo ‘Locale dei Navigli’. In particolare, molti si lamentano della mancanza di controlli. “I vigili – scrive Daniele Q. con una punta di sarcasmo – sono a fare le multe agli imprenditori onesti che manifestano pacificamente rispettando la distanza di sicurezza…”. 

“Quando c’è da ringraziare i milanesi per il loro comportamento virtuoso io sono sempre il primo a farlo e mi piace anche. Però ci sono dei momenti in cui c’è da incazzarsi e questo è uno di quelli: le immagini di ieri lungo i Navigli sono vergognose”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato nel video che ogni giorno posta sulle sue pagine social, le troppe persone che ieri si sono riversate sui Navigli all’ora dell’aperitivo. “Io non sono un politico da metafore, sono un politico da atti. O le cose cambiano oggi, non domani, è un ultimatum, o io domani come al solito sarò qui a Palazzo Marino e prenderò provvedimenti, chiudo i Navigli e chiudo l’asporto” di bar e ristoranti. E’ l’ultimatum lanciato ai cittadini dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che così ha parlato di quanto avvenuto ieri sera all’ora dell’aperitivo sui Navigli, con troppe persone in strada.

“Se ci comporteremo con attenzione e seguendo le prescrizioni che ormai conosciamo, potremo conquistare un altro spazio di libertà e favorire così la piena ripartenza, soprattutto in vista della tappa del 18 maggio”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, si rivolge ai cittadini alla vigilia del primo weekend post lockdown. “Questo è un momento delicatissimo – ammonisce Fontana in un videomessaggio – i cittadini, che hanno capito di dover rispettare le regole del lockdown, mi auguro rispettino anche quelle necessarie nella Fase 2″.

Anche l’Istituto superiore di sanità (Iss) invita a rispettare le regole. “Le immagini di folla a Milano fanno preoccupare: economia e salute non sono in contrasto. Bisogna aumentare i controlli sanitari proprio per favorire le riaperture. Invito assolutamente a rispettare le norme di distanziamento sociale e l’uso di mascherine”, ha detto l’epidemiologo Gianni Rezza alla conferenza stampa settimanale organizzata dall’Istituito superiore di sanità.




Frascati, erogati 375 buoni spesa per un totale di 124 mila euro

Sono 623 le richieste di Buoni Spesa per i nuclei familiari più esposti agli effetti
economici dell’emergenza da Covid-19, arrivate finora al Comune di Frascati.

Ne sono state lavorate 573 e i buoni erogati sono stati 375, per un importo complessivo di
124.575,00 euro. Questi sono i dati che attestano il lavoro svolto dagli Uffici Comunali
per assicurare ai cittadini che ne hanno diritto il sostegno economico e finanziario
stabilito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Le procedure per l’assegnazione dei Buoni Spesa sono ancora in corso, anche perché
era possibile presentare le domande fino al 24 aprile scorso. Pertanto, i dati definitivi,
al netto di nuovi interventi del Governo, saranno aggiornati quando saranno chiuse le
procedure. Tenuto anche conto che al Comune di Frascati sono stati assegnati fondi
per il rilascio di Buoni spesa pari a 120.633,00 euro con l’Ordinanza della Protezione
Civile n. 658 del 29.02.2020, ai quali si sono aggiunti gli 89.940,00 euro stanziati per
le stesse finalità dalla Regione Lazio n. 138 del 31.03.2020. Nella prima fase, i buoni
sono stati rilasciati a nuclei che non percepiscono altri sostegni reddituali.
Parallelamente è stato stilato un elenco di domande di chi percepisce altro contributo
(per esempio reddito di cittadinanza). Tra queste domande – solo in casi eccezionali e
previa verifica dello stato di evidente necessità – sarà riconosciuto l’accesso ai buoni
spesa.
«L’impegno profuso in queste settimane dagli Uffici dei Servizi Sociali è stato ed è
ancora enorme – dichiara l’Assessore alle Politiche Sociali Alessia De Carli -. La
professionalità, l’esperienza e la sensibilità dei nostri Assistenti Sociali e dell’intero
gruppo di lavoro hanno trasformato un momento drammatico per molte famiglie in un
momento di accoglienza e di supporto. Li ringrazio per la loro dedizione e per il
continuo confronto, finalizzato a trovare le soluzioni migliori. Abbiamo fatto un grande
sforzo per soddisfare due necessità: un’azione amministrativa il più possibile agile e la
garanzia dei controlli sulla legittimità delle domande ricevute. Molte sono state
giustamente respinte, altre ritirate dagli stessi richiedenti: ciò dimostra l’efficacia di un
lavoro profondo di intervista e di verifica».
«L’elevato numero di domande arrivate al Comune di Frascati ha reso necessario
effettuare delle verifiche puntuali prima di procedere con l’assegnazione delle
domande – dichiara il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti -. Inoltre, come
Amministrazione, abbiamo deciso di introdurre delle modifiche al modello, per sveltire
l’erogazione dei Buoni Spesa ai cittadini e il rimborso agli esercenti, cercando anche di
facilitare la fase di rendicontazione alla Regione Lazio. È un periodo davvero molto
difficile per tutti, e insieme agli uffici comunali ringrazio anche i cittadini che si sono
comportati e si stanno comportando in modo esemplare».




Cotral, misure anti-contagio sui bus: “Grave situazione di pericolo”

Le misure di distanziamento non sono rispettate a bordo dei bus Cotral e il sindacato Fast Confsal S.L.M. ha richiesto una convocazione urgente ai vertici dell’azienda di trasporto pubblico su gomma del Lazio.

A scrivere è il segretario regionale Renzo Coppini, intervenendo in merito all’ordine di Servizio n. 24 del 1 maggio 2020 con il quale la società Cotral S.p.A. applicando l’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio n. Z00037 del 30 aprile 2020, ha disatteso quanto previsto dai commi G e J della stessa, relativamente alle misure da adottare sui mezzi di trasporto pubblico. “A tal proposito – si legge – la figura dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) – organismo riconosciuto giuridicamente – ha evidenziato, con una nota del 5 maggio u.s., alcuni aspetti ritenuti “grave situazione di pericolo”, ribadendo come alcune disposizioni non garantiscono le misure di prevenzione del contagio dell’epidemia in corso.

Cotral con una missiva ha declinato qualsiasi riscontro in merito alle segnalazioni. Questa Segreteria, stigmatizzando l’atteggiamento Aziendale nei riguardi dei RLS, che ricordiamo essere punti di riferimento per i lavoratori con compiti e ruoli stabiliti dal Decreto Legislativo 81/08, rimarca con inconfutabile certezza che il flusso dei passeggeri reso dalla porta anteriore espone il conducente ad una distanza inferiore ad un metro, in antitesi alle disposizioni dell’Ordinanza regionale, determinando potenziali situazioni di contagio. Oltretutto analoghe situazioni sono originate dalla presenza dei c.d turni a nastro che creano assembramenti tra il personale nonché dall’organizzazione delle squadre di Verifica. Per quanto sopra, si chiede urgente convocazione, sollecitando le dovute attenzioni della spettabile Prefettura in indirizzo nonché della Commissione di Garanzia, così come evocato nella nota del Segretario Generale CONFSAL del 4 maggio u.s.”.




Frascati, l’appello del Consorzio Tutela Vini Frascati al Governo: “Ecco le proposte per risollevarci”

Il lockdown ha provocato un crollo delle vendite del vino nei canali horeca in Italia e lo stop totale delle esportazioni, generando un incremento delle giacenze, il crollo dei fatturati, i mancati incassi dei mesi precedenti la pandemia. La previsione è che nel breve termine il settore della ristorazione, quello alberghiero e quello dei bar e dei pub subirà ancora forti perdite, in quanto sarà l’ultimo a ripartire, a causa dalle norme di distanziamento sociale in vigore per contenere covid-19 e, soprattutto, non potrà contare sul turismo estero; mentre quello interno si prevede essere contenuto negli spostamenti e di breve durata.

«Con queste premesse il comparto vitivinicolo ha bisogno al più presto di strumenti economici concreti per poter contenere le ingenti perdite subite finora e poter impostare la ripresa – spiega Felice Gasperini, presidente del Consorzio Vini Frascati -. Le proposte, tutte di buonsenso e fattibili, vanno nella direzione della vendemmia verde parziale e della distillazione volontaria; due strumenti per salvare l’annata 2020, che ci verrà richiesta dai mercati internazionali e soprattutto potrà aiutare le piccole aziende vitivinicole, quelle che salvaguardano i paesaggi storici e impediscono lo spopolamento dei territori e l’urbanizzazione. Attendiamo le risposte del Governo nazionale e regionale ma dobbiamo fare presto».

«Le proposte che avanza il Consorzio del Frascati sono ragionevoli e fattibili tanto a livello nazionale che a quello regionale – aggiunge il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti -. Mi piace l’approccio di sistema che non guarda solo ai benefici di un’area vitata ma all’intera filiera nazionale, con alcune proposte che gioco forza devono essere declinate sui singoli territori, perché non tutti identici, per storia, tradizione e forza commerciale. Il vino Frascati ad esempio per alzare il prezzo medio delle bottiglie ci ha impiegato anni di lavoro e milioni in investimenti. Oggi la crisi da covid-19 rischia di far tornare il settore agli inizi degli anni 80 e di innescare guerre dei prezzi anche tra i produttori perché è in gioco la loro sopravvivenza. Mi auguro che queste proposte possano essere accolte quanto prima».

Come detto le idee del Consorzio Tutela Denominazione Vini Frascati, uno dei primi a nascere in Italia, guardano all’intero comparto vitivinicolo nazionale, declinando alcune di queste in chiave regionale e ritagliandole sulle reali necessità dei produttori locali, e tengono conto delle iniziative avviate in campo nazionale dalle associazioni di filiera. Tali proposte sono state inviate nei giorni scorsi a Federdoc, per essere sottoposte al Governo, attraverso il coinvolgimento del Ministero delle Politiche Agricole.

Il vero problema del blocco della ristorazione e dello stop dell’export è che ha provocato giacenze che non potranno essere riassorbite né nel breve, né nel lungo periodo, creando un crollo del valore di mercato dei vini e delle uve. Le conseguenze della contrazione dei prezzi, se non saranno adeguatamente contrastate, potrebbero essere catastrofiche per l’intero settore vitivinicolo con l’abbandono dei vigneti, la chiusura di molte cantine, anche storiche, soprattutto a filiera corta, giungendo a danneggiare perfino settori che fanno parte dell’indotto vino, come il vivaismo viticolo, l’industria delle macchine enologiche e da vigneto, le vetrerie, i sugherifici, i produttori di capsule e di cartoni, gli agronomi e gli enologi.

Nel concreto, le proposte pensate per la Regione Lazio riguardano la riduzione generale della resa per ettaro, ad es. il 20% su tutto il territorio regionale, per i vini delle doc, delle docg, dell’igt e del vino da tavola. Un sostegno regionale aggiuntivo per la vendemmia verde sulle uve doc e docg. Infine, il sostegno regionale alla distillazione dei doc e docg con riferimento ai prezzi di mercato. Inoltre, sempre a livello regionale, sarebbe importante conservare il bonus di 3000 euro anche per chi estirpa e non reimpianta subito il vigneto. Sarebbe una misura di tutela dei territori e un incentivo ad investire se anche per due anni di seguito i vigneti non fossero messi a coltura. Infine, servirebbe anche aumentare i finanziamenti sul vino e sui vigneti, per finanziare le domande di impianto di nuovi insediamenti.

A livello nazionale, invece, sarà fondamentale adottare una serie di misure che vanno nella direzione di proteggere i produttori e i coltivatori, come la cancellazione dell’Imu 2020 per i fabbricati legati alla filiera vitivinicola. La tutela dei crediti legati al canale horeca, con particolare attenzione ai crediti dei clienti che chiuderanno l’attività. La restituzione dei prestiti per liquidità a 20 anni, con almeno 2 anni di preammortamento. Altro fattore determinante per la ripresa saranno le agevolazioni sui contributi per le assunzioni di lavoratori stagionali per la raccolta delle uve (inclusa la vendemmia verde), meglio se anche per la gestione a verde. In alternativa il governo potrebbe reintrodure il sistema fiscale dei vaucher. Infine, sarebbe fondamentale la sospensione, per tre anni, dei pignoramenti sui fabbricati dei terreni agricoli, sulle macchine e le attrezzature strumentali che servono in villa e in cantina.




Libia, attacco contro i civili vicino residenza ambasciatore d’Italia

Un attacco delle forze di Haftar contro civili ha colpito nella tarda serata di ieri l’area intorno alla residenza a Tripoli dell’ambasciatore italiano in Libia, Giuseppe Buccino Grimaldi. Lo rende noto il Ministero degli Esteri italiano.  

 “Questi attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili e denotano disprezzo per le norme del diritto internazionale e per la vita umana”, è la condanna della Farnesina. 

Almeno cinque persone sono morte e decine sono rimaste ferite nell’attacco lanciato nella tarda serata di ieri dalle forze del generale Khalifa Haftar a Tripoli, nell’area intorno alla residenza dell’ambasciatore italiano in Libia Giuseppe Buccino Grimaldi. Lo riportano i media internazionali, che citano una fonte governativa. Da parte sua, il consulente per i media del ministero della Sanità libico – Amin al-Hachimi – ha detto che nell’attacco sono morte almeno tre persone e altre quattro sono rimaste ferite. Lo riporta l’agenzia turca Anadolu. “Il raid della milizia di Haftar nella zona di Zawiyat al-Dahmani ha causato finora 3 morti e 4 feriti”, ha dichiarato Hachimi, sottolineando che tra le vittime vi sono due agenti della sicurezza appartenenti al ministero degli Interni, che un altro ufficiale di sicurezza è stato gravemente ferito così come un volontario della Mezzaluna rossa libica.