Costume e Società
2018, volersi bene: lo yoga per dimagrire, disintossicarsi e iniziare a cambiare la propria vita
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7 anni fail
Il 2018 è l’anno delle coccole a noi stessi per ritrovarci, per amare ogni singola cellula del nostro corpo e di riflesso sentirsi amati e stare bene con gli altri.
Sembrano solo parole, sembra impossibile a realizzarsi e invece l’esercizio più semplice molte volte ci sfugge: fare una azione, anche piccolissima, in controtendenza.
Mettersi una crema sul viso, farsi un bagno con le candele, uscire a guardare il tramonto, prendersi un the’ con un amica /o può rivelarsi una piccola grande azione in controtendenza.
Il benessere psicofisico è alla base di tanti nostri successi. Non dobbiamo avere paura di osare, di stare bene, di divertirci e goderci la vita che è una soltanto. Sia che siamo single o che ci siano dei bambini è importante prima di tutto fermarci, respirare e ritrovare noi stessi.
Un consiglio è fare un po’ di Yoga, si può iniziare in casa, al mattino.
Il saluto al sole. È bene praticarlo a digiuno, appena svegli, dopo aver svuotato vescica e intestino e dopo aver bevuto un bicchiere di acqua calda con degli spruzzi di limone. Potrebbe essere buono anche dedicarsi alla pratica dopo aver pulito la lingua come secondo le pratiche igieniche yogiche classiche. La pratica dovrebbe essere accompagnata dalla recitazione di mantra.
Il Saluto al Sole se eseguito con movimenti calmi e regolari è adatto a tutte le costituzioni fisiche e in particolare a chi vorrebbe perdere peso partendo da una forma di ginnastica dolce. Ovviamente l’attività fisica deve essere accompagnata da una corretta alimentazione.
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Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
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15 Luglio 2024
Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
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